E' stata fissata all'8 aprile prossimo l'udienza nella quale la seconda sezione bis del Tar del Lazio deciderà nel merito sul ricorso presentato dalla Dc di Giuseppe Pizza contro l'esclusione del Viminale del simbolo del suo partito per le elezioni del 13 e 14 aprile.
Intanto il Viminale ha annunciato di aver dato mandato all'Avvocatura dello Stato per proporre ricorso contro l'ordinanza che riammette la lsta alla consultazione del 13 aprile.
La decisione del Consiglio di Stato di rimettere in corsa per le elezioni politiche il simbolo con lo scudo crociato mette a soqquadro il mondo della politica e nel frattempo Berlusconi e veltroni sono contrari al rinvio.
La verità è che nel caso Pizza sono in molti ad avere qualche responsabilità.
Berlusconi a dargli corda, nell'illusione di infastidire l'altro Scudo Crociato di Casini, Veltroni (o prodi?) nel nascondere finora questo rinvio per poi utilizzarlo per mettere in difficolta’ berlusconi, il Viminale a escluderlo dalle liste, nonostante una sentenza del tribunale che lo confermava titolare del simbolo, la magistratura amministrativa che ha preso forse una decisione irresponsabile. ...
Il ministro degli Esteri d'alema considera la vicenda "molto delicata” e persino l'ex capo dello Stato
cossiga sollecita la presidenza della repubblica, dicendo :
La decisione di rinviare le elezioni e' molto discrezionale e sostanzialmente dipende dal Quirinale.
Dalla dichiarazione di cossiga si evince che la patata bollente e’ completamente nelle mani di napolitano, perche’ sara’ lui a decidere quando si andra’ a votare
Cosa confermata anche dalla ultime dichiarazione di
Pizza che, consapevole di aver provocato un vero terremoto nel mondo politico, si fa conciliante ed afferma :
Io sono un uomo mite e dialogante e dunque non escludo che se arrivasse una sollecitazione del Capo dello Stato e se il ministero dell'Interno Io prevedo che, sotto fortissime pressione dal quirinale, Pizza fara’ passi indietro, ma la nuova posizione sara’ spiegabile solo ipotizzando
un ordine del presidente della repubblica.
Insomma la decisione politica di rinviare o no le elezioni sara’ presa da napolitano, cioe’ da un politico di chiara matrice politica, ma non si deve nascondere che qualsiasi decisione sara’ inevitabilmente occasione di divisioni e di interpretazione politica di parte.
La situazione è di estrema incertezza, ormai in questa repubblica nessuno sa cosa fare, ed anche la posizione assunta dall'Esecutivo è schizofrenica, che manifesta una chiara volontà di escludere la lista della Dc dalla competizione elettorale, scavalcando la decisione del Consiglio di Stato.
Insomma non stiamo piu’ solo assistendo a un altro episodio della commedia della repubblica italiana ma temo che ormai
e’ a rischio la democrazia.
rainews
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