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domenica, febbraio 10, 2019

Monete per i 50 anni di Felipe

Monete da collezione per commemorare i 50 anni di Re Felipe VI di Spagna

20 novembre 2018

La Zecca della Spagna (National Factory of Currency e Timbre-Real Casa de la Moneda) ha progettato 6 monete da collezione per commemorare i 50 anni di Re Felipe VI, nei quali segnali alcuni momenti del sovrano.

La collezione di monete consiste di 6 monete , una in oro e cinque in argento, che sono disponibili al pubblico dal 19 novembre 2018.

Nella moneta da 50 euro al centro della moneta si riproduce lo stemma del re Felipe circondato dagli scudi delle comunità autonome. Il retro mostra un'immagine della famiglia reale.

Nel retro delle 4 monete da 10 euro c'è sempre l'Emblema di Re Felipe con la collana del Royal and Distinguished Spanish Order di Carlos III.

Nella fronte della 1° moneta da 10 euro c'è Felipe mentre giura la Costituzione davanti alle Cortes Generales il 30 gennaio 1986.

Il fronte della 2° moneta da 10 euro c'è  un'immagine di Felipe  come portabandiera della squadra olimpica spagnola, nella parata inaugurale dei Giochi di Barcellona del 1992.

Il fronte della 3° moneta da 10 euro mostra i Principi Felipe e Letizia che salutano dal balcone centrale del Palazzo Reale dopo il loro matrimonio.

Il fronte della 4° moneta da 10 euro riproduce un'immagine di Felipe VI e della Principessa delle Asturie Leonor.

Nella moneta da 400 euro (d'oro) , il fronte riproduce l'effige di Filippo VI, e nel retro il Re Felipe quando dura l'atto di fedeltà alla Costituzione spagnola nel Giuramento solenne seduta della proclamazione da re, avvenuta il 2014.



10 Febbraio ricordo delle Foibe

Il 10 febbraio per ricordare le foibe e l'esodo degli italiani, che vivevano in Istria e in Dalmazia

MA  RICORDIAMO ANCHE 
CHE QUEGLI  ITALIANI  FURONO
ABBANDONATI DALLA REPUBBLICA ITALIANA


Solo dopo quasi 60 anni da quei drammatici eventi, (Legge n. 92 del 30 marzo 2004) la repubblica italiana ha istituito questa ricorrenza.

Il comportamento della repubblica nei confronti degli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia è stato vergognoso, che invece di difendere le migliaia di italiani istriani e dalmati li abbandonò preferendo tenersi buoni i rapporti con i comunisti.
Per il PCI il comunismo era un valore superiore a quello di Patria e di Nazione, e collaborarono con il governo jugoslavo fino ad appoggiare le pretese di Tito sulla Venezia Giulia.

Invece di chiedere scusa agli italiani e di aprire una discussione il regime repubblicano ha dato ordine alla "scuola" di nascondere questa tragedia, tanto che nei libri scolastici non compare la drammatica tragedia degli istriani.

Molti italiani furono costretti a lasciare le loro case, altri addirittura furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito, o gettati (molti ancora vivi) nelle foibe dove trovarono la morte dopo una lunga agonia tra atroci sofferenze.

A Trieste la "Liberazione" coincise con l'arrivo delle truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito, che per 40 giorni imperversarono a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini, colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.



sabato, febbraio 09, 2019

Regina Matilde in Mozambico

La regina Matilde del Belgio in Mozambico

4 - 7 febbraio 2019

Come avvocato delle Nazioni Unite per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la regina Matilde del Belgio si era recata in Mozambico, dove si è fermata 4 giorni.

La Regina Matilde ha incontrato il ministro dell'Economia e delle Finanze, Adriano Afonso Maleiane,  e il Ministro del Genere, infanzia e azione sociale, Cidália Chaúque de Oliveira e, nell'ultimo giorno, è stata ricevuta dal presidente Filipe Nyusi del Mozambico.

In seguito la regina del Belgio ha pranzato con la First Lady Isaura Nyusi.

La regina Matilde ha incontrato l'associazione socio-culturale Horizonte Azul, che lavora per combattere la violenza contro donne e ragazze nei sobborghi della capitale Maputo, e collabora con un programma delle Nazioni Unite,

In seguito la sovrana belga ha visitato l'Università di Eduardo Mondlane, la sede del National Disaster Management Institute (INGC) del Mozambico, e  l'unità sanitaria Habel Jafar a  Marracuene.