Articoli in evidenza:
Visualizzazione post con etichetta monarchici. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta monarchici. Mostra tutti i post

sabato, marzo 02, 2013

William Kate Harry in Svizzera

Il Duca e la Duchessa di Cambrige, William e Kate, e Harry al matrimonio di amici in Svizzera

2 marzo 2013

I giovani reali inglesi stanno trascorrendo il fine settimana in Svizzera: l'erede al trono William, la moglie Catherine e il principe Harry sono ad Arosa (GR), dove oggi hanno partecipato al matrimonio tra l'amazzone e campionessa olimpica di dressage, Laura Bechtolsheimer, e l'amico giocatore di polo Mark Tomlinson.


La cerimonia si è svolta nella chiesa evangelica svizzera di Arosa, una nota località sciistica tranquilla, con vista di mozzafiato sulle montagne alpine circostanti.

I giovani reali rilassati e felici hanno guardato la cerimonia, durante la quale anche Kate ha gettato una manciata di coriandoli in aria all'arrivo degli sposi.
Gli sposi hanno lasciato la chiesa in carrozza trainata da dei cavalli.

La duchessa di Cambridge alla cerimonia era elegante con un cappotto di lana di color crema, su un vestito a fantasia, con un cappello marron-cioccolato e una sciarpa di pelliccia.

Catherine, che è in stato di gravidanza, sta trascorrendo alcune giornate di vacanza all'insegna della tranquillità, una situazione ideale per Kate.

I reali alloggiano al Grand Hotel Tschuggen, di proprietà del nonno della Berchtoldsheimer.
Ieri William e Harry erano sulle piste da sci, mentre la duchessa Kate era andata in slitta.



LINK
dailymail.co.uk

martedì, aprile 19, 2011

Imperatore del Giappone visita Asahi

L'imperatore del Giappone ha visitato la zona devastata dal terremoto e dallo tsunami.

14 aprile 2011

L'imperatore e l'imperatrice del Giappone hanno voluto visitare i centri di accoglienza, che si trovano ad Asahi, per parlare con gli sfollati.
Akihito si è inginocchiato accanto agli sfollati, e alcuni degli sfollati si sono messi a piangere davanti all'imperatore.

Un giapponese ha mostrato all'imperatore un piccolo taccuino dove ha scritto: Continuerò a resistere.

Nella città di Asahi, dove circa 3.000 case sono state danneggiate o distrutte e dove sono morte 13 persone, la coppia imperiale ha tristemente osservato le case trasformate in macerie.

Si ritiene che siano morti più di 26.000 persone, e finora sono stati recuperati 11.250 corpi.

Inoltre ci sono circa 140.000 persone che vivono ancora in rifugi, dopo aver perso le loro case o costretti ad evacuare le abitazioni a causa delle radiazioni che arrivano dalla centrale nucleare di Fukushima.

VIDEO


LINK
Japanese emperor pays first visit to disaster zone

martedì, febbraio 22, 2011

Libici con la bandiera del Regno di Libia

Dal caos nel quale è caduto il paese, non è escluso che in Libia possa avvenire la restaurazione della monarchia, rovesciata con un colpo di stato militare da Gheddafi nel 1969.

Intanto a Stoccolma, manifestanti hanno sventolato la vecchia bandiera del Regno Unito di Libia davanti alla ambasciata libica.

22 febbraio 2011


Inoltre il principe Idris Al Senussi ha parlato alla CNN sulle turbolenze del suo paese.
Il principe Idris Al Senussi, nipote del re deposto 42 anni fa, aveva avvertito:
"Potrebbe finire in una carneficina"

Speriamo che dalla rivolta contro la repubblica dittatoriale di Gheddafi, il popolo libico capisca che solo la Monarchia può salvare il Paese dalla dissoluzione.

sabato, settembre 25, 2010

Nepal nega la benedizione al re Gyanendra

Il governo del Nepal ha vietato al Re deposto del Paese di partecipare ad una cerimonia tradizionale.
E' la prima volta le autorità hanno impedito all'ex sovrano di partecipare a una cerimonia religiosa o di apparire in pubblico.

Re Gyanendra doveva essere benedetto da una giovane (Kumari), che è venerata come la dea vivente, presso il tempio nella capitale Khatmandu.

La benedizione, che si svolge all'inizio della settimana della festa IndraJatra, si fa per garantire la prosperità al re e ai suoi sudditi.
Tradizionalmente, la Kumari è considerata come la protettrice della famiglia reale.
Il rito coincide con l'Indrajatra, una festa celebrata sia dagli indù che buddisti, come ringraziamento al dio della pioggia per avere un abbondante raccolto. Durante l'Indrajatra, il re del Nepal fa offerte alla Kumari per garantire il suo regno.

Il portavoce del ministero Jayamukunda Khanal ha detto che la decisione è stata presa per ragioni di sicurezza, ma ha rifiutato di dire altro.

La decisione del governo è stato condannato dai sostenitori del re.
Rajan Maharjan, un sacerdote del tempio in cui vive il Kumari, ha accusato il governo di colpire la tradizione e la religione.

Visto l'incapacità dei partiti politici di promulgare la nuova costituzione repubblicana, i monarchici stanno intensificando le loro attività per la restaurazione del regno indù in Nepal.

Evidentemente il motivo di questo divieto è il timore del regime repubblicano che in Nepal si possa restaurare la Monarchia.

Link
Ex-King forced to cancel Kumari visit

sabato, luglio 17, 2010

Principe Hitachi del Giappone a Monaco

Il Principe Hitachi Masahito del Giappone e sua moglie, la principessa Hitachi Hanako, hanno partecipato alla inaugurazione della mostra d'arte "Kyoto-Tokyo", al Forun Grimaldi di Monte-Carlo, Principato di Monaco.
13 luglio 2010

Era presente anche il principe Alberto di Monaco.

(L-R) Prince Masahito Hitachi of Japan, Prince Albert II of Monaco and Princess Hanako Hitachi at the opening ceremony of the art exhibition 'Kyoto-Tokyo' at the Grimaldi Forum in Monte-Carlo, Principality of Monaco on July 13, 2010. Photo by Marco Piovanotto/ABACAPRESS.COM Photo via Newscom


Il principe Hitachi (nato a Tokyo, il 28 novembre 1935), è il fratello minore dell'imperatore Akihito.
È il secondo figlio dell'imperatore Shōwa e dell'imperatrice Kōjun. Attualmente è il 4° in linea di successione al trono del crisantemo.

lunedì, maggio 24, 2010

Nepalesi sostengono Re Gyanendra

Kathmandu: Il Re deposto del Nepal Gyanendra è stato ricevuto su un "tappetto verde" dai suoi sostenitori in una apparizione pubblica.
23 maggio 2010

Intanto i partiti politici non riescono a sbloccare la situazione di stallo che sta spingendo il paese verso una gravissima crisi economica e politica.

I sostenitori del’ex sovrano del Nepal, venerato come la reincarnazione di Vishnu, continuano a chiedere un referendum nazionale per decidere tra monarchia repubblica.

Migliaia di sostenitori hanno affollato l'aeroporto per accogliere re Gyanendra, che è arrivato nella parte orientale della città vicino al confine indiano Nepalgunj per una cerimonia religiosa nell'antico tempio Bageshwori.
Per giungere al Tempio Bageshwori il sovrano ha camminato su un tappeto verde lungo 500 metri.
Più volte il personale di sicurezza ha consigliato il Re di non camminare lungo il percorso ma il Re non ha seguito i loro suggerimenti. Inoltre per evitare scontri con i maoisti, il tappetto di benvenuto era verde invece del solito rosso.
Dopo la funzione religiosa, il sovrano si è incontrato con i suoi sostenitori.

In un'intervista in onda su Avenues Television Re Gyanendra ha detto: "Guardando le pagine della storia del paese, ci sono stati molti alti e bassi, ma alla fine la decisione finale è della gente".
Ha poi aggiunto : "Non credo che la monarchia sia finita"

In un momento di crescente incertezza politica, la famiglia reale rimane rispettata dai nepalesi. Molti guardano alla monarchia come l'istituzione che ha fornito la stabilità e la pace nel paese per decenni.

Link
Ex-Nepal King accorded ‘green-carpet welcome’ in Nepalgunj

martedì, febbraio 23, 2010

Sciopero dei monarchici nepalesi

Migliaia di sostenitori del deposto Re del Nepal Gyanendra hanno bloccato i principali uffici governativi nella capitale per chiedere un referendum sul ripristino della monarchia e sullo status di paese come uno Stato indù.




I sostenitori del Partito Nazionale Democratico del Nepal, l'unico gruppo che sostiene apertamente la monarchia, si sono riuniti nel centro di Katmandu e hanno bloccato le strade che portano a Singhadurbar, il complesso che ospita pubblici uffici tra cui l'ufficio del primo ministro.
I sostenitori si sono scontrati con la polizia ma nessune lesioni gravi sono state riportate nella colluttazione. Il capo della polizia
di Kathmandu Ganesh ha detto che la polizia ha arrestato alcuni manifestanti, ma non fornire ulteriori dettagli.
 E' stata la prima volta che il partito monarchico ha organizzato uno sciopero generale. 

Rajaram Shrestha, ex sindaco di Kathmandu e un leader del Rashtriya Prajatantra-Nepal (RPP-Nepal), l'unico partito a sostegno monarchia parlamentare, ha detto:"Vogliamo che il governo indichi un referendum su tre questioni di interesse nazionale. Queste sono monarchia, uno Stato indù e federalismo".


Inoltre Kamal Thapa, ministro degli interni nel governo del re Gyanendra e alla testa di RPP-Nepal, dice che se il referendum non si terrà prima che la nuova Costituzione entrerà in vigore, la gente può rifiutarsi di accettarla.
Thapa dice che il suo partito continuerà proteste a sostegno di un referendum pacificamente e in modo democratico,

Link
http://www.radiovaticana.org/EN1/articolo.asp?c=359094

http://www.nytimes.com/2010/02/23/world/asia/23briefs-nepalstrike.html?partner=rss&emc=rss 

venerdì, gennaio 29, 2010

La repubblica iraniana uccide i monarchici

Il regime repubblicano islamico ha impiccato ieri 2 monarchici, con l'accusati di essere dei 'mohareb', nemici di Dio, ed aver tentato di boicottare il regime islamico.

I due giustiziati sono Mohammad Reza Ali Zamani (37anni) e Arash Rahmanpur (19anni), monarchici appartenenti all'Assemblea del Regno dell'Iran.

Secondo l'opposizione le due persone impiccate erano già in carcere da prima delle elezioni presidenziali di giugno e quindi le loro esecuzioni sarebbero un tentativo di intimidire quanti vogliano tornare a manifestare.
L’unica loro colpa era di aver fatto parte dell’Assemblea del Regno, un’organizzazione monarchica che avrebbe come obiettivo il rovesciamento del regime islamico.
L'avvocata Nasrin Sotudeh, legale di Rahmanpur, ha detto che il suo assistito era in carcere da due mesi prima delle elezioni ed è stato costretto a confessare «a causa di minacce alla sua famiglia». Né l'avvocato né i congiunti di Rahmanpur sono stati preavvisati dell'esecuzione.
Il sito di opposizione Mowjcamp a ottobre aveva scritto che anche Zamani era stato arrestato prima delle elezioni.

Durante le proteste anti-regime sono state arrestate circa 4.000 persone, di cui 80 sono state condannate al carcere.
Queste esecuzioni sono le prime legate ai tumulti post-elettorali e non fanno che confermare la gravità della crisi interna che l'Iran sta vivendo dal 1979 fino ad oggi.

La magistratura ha detto che le condanne a morte sono in tutto 11, ma ha identificato soltanto i due condannati impiccati ieri, dicendo che gli altri nove sono ancora in attesa della sentenza definitiva della Corte suprema, presso la quale hanno presentato appello. Secondo la stessa fonte, tutti i condannati sono appartenenti all’Assemblea del Regno o ai Mujaheddin del Popolo, la più importante organizzazione armata d’opposizione, riconosciuta come terrorista anche dagli Stati Uniti.

Purtroppo esiste la convinzione - sbagliata ma radicata nella società - secondo la quale la repubblica sarebbe l’istituzione migliore, addirittura l’unica democratica.
Anche i mass media sono i portatori di questa convinzione che, ad esempio, interpretano i “regimi” in maniera diversa a secondo se sono monarchie o repubbliche.

I mass media non si fanno scrupoli, anzi spesso esagerano, a criticare una monarchia se in quel paese la popolazione è povera oppure se il regime non rispetta tutti i dettami della cosiddetta democrazia.
Un esempio è il Nepal, finchè c’era la monarchia quasi quotidianamente c’erano articoli che descrivendo la povertà della popolazione e la guerra civile scaricavano la colpa al Re.
Adesso, che c’è una repubblica, del Nepal non si sa più nulla, e questo anche se la povertà è peggiorata e la lotta tra i partiti è aumentata. Perchè?

L’Iran è un altro esempio. A suo tempo si sosteneva la repubblica islamica come una svolta democratica che avrebbe permesso il progresso e il miglioramento della Persia.
La situazione invece è peggiorata, l’Iran da un paese monarchico alleato degli Stati Uniti e dove le donne si vestivano come le donne occidentali, adesso è diventata una repubblica islamica nemica dell’occidente e che nega la libertà.

Adesso la repubblica islamica ha ucciso due giovani colpevoli solo di difendere le loro idee.
Se ci fosse ancora lo Scià, l’impiccagione di due giovani repubblicani avrebbe occupato la prima pagina dei giornali invece di essere una notizia oggi quasi nascosta.

Insomma, con questo blog, io intendo denunciare il silenzio complice di numerosi mass media e di governi occidentali.

Oltre che pregare per questi due giovani monarchici, spero che dopo queste "uccisioni di stato" gli uomini riflettino e capiscano che la libertà è un valore irrinunciabile che deve essere difeso sempre e non quando non urta le convinzioni politiche.

sabato, gennaio 16, 2010

Francobollo dedicato a Perlasca

Giorgio Perlasca da solo nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista oltre 5000 ungheresi di origini ebraiche, fingendosi di essere il Console spagnolo anche se lui non era né diplomatico né spagnolo.

La sua straordinaria vicenda - nato a Como e vissuto a Padova (dove morì nel 1992) - fu dimenticata da tutti per decenni, finchè Israele lo annoverò fra i Giusti delle nazioni e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.


Finalmente anche le Poste Italiane hanno deciso di commemorarlo con un francobollo dal valore di 60 centesimi, ed il primo francobollo dell'anno ricorderà Perlasca.

Perchè in Italia Perlasca fu dimenticato per decenni?
Come si può dimentire un eroe del genere, con queste incredibili doti umane?

Perlasca era scomodo per tutti : per la sinistra, per il suo passato fascista; per la destra, perchè prese le distanze dal fascismo due volte, nel ’38-39 in occasione dell’alleanza con Hitler e delle leggi razziali; per la repubblica perchè dopo l’8 settembre lui scelse la monarchia.

Quindi si capisce molto bene perchè fu dimenticato, cioè per motivi politici e soprattutto perchè non apparteneva alla vulgata repubblicana.

Aggiungo che non è la prima volta che la repubblica italiana abbia dimenticato un monarchico...

Link
Perlasca

domenica, gennaio 10, 2010

Manifestazione dei monarchici a Praga


Manifestazione dei monarchici a Praga per la loro tradizionale marcia dalla statua di San Venceslao nel centro di Praga fino al Castello, sede del Regno.

Alcuni monarchici sventolavano bandiere gialle con il testo per la Monarchia e una figura di Francesco Joseph I, il penultimo imperatore dell'Impero Austro-ungherese.

I monarchici cantavano l'inno del sovrano, gridando slogan "Viva il re, viva il re!", "Better Otto [von Habsburg, il principe ereditario ultimo sovrano]".

La marcia era accompagnata da una banda che suonava canzoni d'epoca.

"Il re ha il vantaggio di rappresentare la società senza essere di parte", ha detto lo scrittore politico e storico Peter Placák.
"C'è una tradizione millenaria quando le terre Uniti avevano la forma di regno", ha detto Placák.

La Monarchia è stata annullata nel 1918, quando fu istituita la Cecoslovacchia.

Link
Czech monarchists march through Prague

mercoledì, ottobre 14, 2009

Portogallo, monarchici vogliono un referendum


Alla vigilia del centenario della repubblica, che si celebrerà nel 2010, il presidente della "Causa Real", Paulo Pinto Teixeira, sostiene la revisione di questo articolo della Costituzione:"la base del sistema politico portoghese è l'inamovibile repubblica."

L'obiettivo è quello di modificare la parola "repubblica" con la "democrazia" al fine di permettere un referendum sul sistema istituzionale, con il quale i portoghesi potranno votare quale preferiscono.

"Noi difendiamo il principio che le persone abbiano il diritto di decidere su tale questione", ha sostenuto, Lusa, l'ex presidente del consiglio di amministrazione della Millennium BCP.
Inoltre "la Repubblica non è mai stata approvata dal popolo".

Centinaia di sostenitori della Monarchia hanno urlato "Viva il re, viva la monarchia, viva il Portogallo" - lo slogan ripetuto dal quartier generale del movimento.

Paulo Teixeira Pinto è convinto che quest'anno il centenario della Repubblica possa essere l'inizio di una nuova era per il movimento monarchico.
"Il re regna e non governa. Proponiamo una soluzione programmatica per il paese, nel senso che non siamo un governo alternativo ma proponiamo un cambiamento dello stato", ha detto.
Ogni presidente della repubblica è legato ad una forza politica e vogliono una monarchia costituzionale .

Link
Monárquicos querem referendo

Monárquicos hastearam bandeira na Causa Real

Monárquicos desafiam República a um referendo

lunedì, ottobre 12, 2009

I serbi reali ricordano la morte di Alexander I


I membri della famiglia reale serba hanno partecipato alla cerimonia commemorativa a Oplenac per celebrare il 75° anniversario dell'assassinio del re Alexander I di Jugoslavia.

Il principe ereditario Alexander II (nipote), Principe Philip (pronipote), il principe Vladimir (nipote), la Principessa Katherine e la principessa Brigitta, insieme ai membri del Consiglio della Corona hanno posto corone di fiori sulla tomba di re Alessandro nel mausoleo della Chiesa di San Giorgio a Oplenac.

Poi i membri del corpo diplomatico, Dragan Sutanovac, ministro della Difesa e da Boris Tadic, il presidente della Repubblica di Serbia, a nome dello Stato hanno poste corone di fiori.
Dopo la commemorazione, è stato ufficialmente aperto una mostra "Statesman e la via del guerriero King Alexander I Karadjordjevic" a Oplenac.

Re Alexander I fu assassinato il 9 ottobre 1934 a Marsiglia all'inizio di una visita di Stato in Francia. Anche il ministro degli Esteri francese Louis Barthou fu ucciso. La morte del re scosse tutta l'Europa.
Finora centinaia di migliaia di persone hanno visitato la Cripta Reale a Oplenac.

Alessandro fu sepolto nel Mausoleo della Chiesa di San Giorgio, costruita da suo padre il re Pietro I. In riconoscimento dei suoi meriti - leader dell'esercito serbo durante la guerra dei Balcani e la Prima Guerra Mondiale e di essere strumentale per l'unificazione di Slavi del sud in il Regno di Jugoslavia - il re fu stato nominato Re unificatore.

Alexander I fu comandante supremo dell'esercito serbo durante la Prima guerra mondiale. Il 24 giugno 1914 fu nominato reggente di Serbia. Dopo la morte di suo padre, il re Peter I nel 1921, salì al trono e divenne re dei Serbi, Croati e Sloveni. Nel 1929 divenne re di Jugoslavia.

Alexander e sua moglie la regina Maria aveva tre figli: King Peter II (padre del principe ereditario Alexander II), il principe Tomislav e il principe Andrej. Nel 1934 Peter II successe Alexander I come Re di Jugoslavia.

Link
THE ROYAL FAMILY PAID RESPECTS TO THE MEMORY OF HM KING ALEXANDER I

venerdì, settembre 18, 2009

Brasile, 100° anniversario della nascita del principe Pedro


La famiglia imperiale del Brasile ha celebrato il centenario della nascita del principe Pedro Henrique

Sabato, Settembre 12, 2009, si è svolta a Rio de Janeiro una riunione monarchico per commemorare il 100° anniversario della nascita del principe Pedro Henrique d'Orleans-Braganza, pronipote dell'ultimo imperatore del Brasile Pedro II del Brasile, che morì nel 1981.

Alla riunione hanno partecipato Luiz, principe Bertrand, il principe Antonio con due dei suoi figli Rafael e Marie Gabrielle e alcuni leader del movimento monarchico in Brasile.

martedì, aprile 21, 2009

Compleanno della Regina Elisabetta II


Oggi 21 aprile 2009, Sua Maestà la regina Elisabetta II compie 83 anni.
I più fervidi auguri!!

G.B.: LA REGINA ELISABETTA COMPIE 83 ANNI


(ASCA-AFP) - Londra, 21 apr - La regina d'Inghilterra Elisabetta II celebra oggi il suo 83mo compleanno, che passera' presso il castello di Windsor, la sua residenza preferita, insieme al marito, il principe Filippo.

I festeggiamenti prevedono anche che venga sparata una salva di 41 colpi di cannone a Green Park, nei pressi di Buckingham Palace a Londra.

Malgrado l'eta', la regina non mostra segnali di cedimento. Nel 2008, 56mo anno del suo regno, ha partecipato a ben 417 cerimonie pubbliche. Il principe Filippo ha intanto raggiunto il record di consorte piu' longevo, visto che occupa quel ruolo da 57 anni e 71 giorni. Il precedente primato era della regina Carlotta, sposa di re Giorgio III nel 1761.

Il compleanno della regina viene celebrato in due diverse date: il 21 aprile, suo vero giorno di nascita, ed in una giornata di giugno nella quale si svolge una parata di cavalli attraverso la capitale.
asca

mercoledì, marzo 04, 2009

Georgia, referendum, monarchia


I monarchici georgiani vogliono un referendum per ripristinare la monarchia. La dichiarazione è stata fatta al terzo congresso nazionale dell'Unione dei Nobili e Aderenti e del Movimento monarchico della Corona dello Zar.

Il congresso ha discusso sul referendum per spingere l'opinione pubblica verso il ripristino della monarchia costituzionale.

Secondo il leader della Corona dello Zar, Iya Bagration Muhranskaya, è il popolo che deve decidere se ripristinare la monarchia.
Ha poi aggiunto : "Il popolo georgiano ha bisogno di una persona che ci unisce. Il nostro motto è: 'Lingua, Patria, Fede e il Re'".

Il Patriarca georgiano Ilia II aveva invitato la Corona dello Tsar a rafforzare l'idea monarchica nel paese.


Georgian nobles want a referendum to restore the monarchy. The statement was made at the third national congress of the Union of Noblemen and Adherents and Monarchist Movement of the Tsar's Crown.

The congress discussed a referendum to gauge public opinion about reinstating a constitutional monarchy.

According to Tsar's Crown leader Iya Bagration Muhranskaya, the people must decide to restore the monarchy.

"The Georgian people need a person to unite around. Our motto is: 'Language, Fatherland, Faith and the King,'" she said.

Georgian Patriarch Ilia II once called on the Tsar's Crown to strengthen the monarchist idea in the country.

trendnews

domenica, febbraio 08, 2009

La Georgia sogna la monarchia


Ogni Paese ha bisogno di una forza che unisca la nazione e la Monarchia è l'istituzione che più di altre garantisce l'unità di un popolo.

Nell'ottobre del 2007 il capo della Chiesa Ortodossa Georgiana, il Patriarca Illia II aveva detto pubblicamente che il ripristino di una monarchia è l'unica vera idea che possa riunire il popolo georgiano.

Il matrimonio nella cattedrale della Trinità a Tiblisi, tra il principe David Bagrationi-Mukraneli e la principessa georgiana Anna Bagrationi-Gruzinksi, rende possibile le speranze e le tentazioni monarchiche nel Paese caucasico.
La dinastia Bagrationi ha regnato in Georgia dal IX secolo sino all'inizio del XIX e con la rivoluzione sovietica i nobili georgiani furono costretti a fuggire all'estero.
Crollata l'Unione Sovietica, la Georgia ha dichiarato la propria indipendenza ed una delle prime proposte è stata la restaurazione della monarchia.

W il Re
W la Georgia

Georgia/ Nozze da fiaba per gli eredi, Tbilisi sogna la monarchia
Il principe David e la principessa Anna oggi sposi

Roma, 8 feb. (Apcom) - Potrebbe sembrare una fiaba, ma a Tbilisi molti sperano che cambi la storia: un principe e una principessa georgiana pronunciano il loro 'sì' nella cattedrale della Trinità. Risvegliando speranze e tentazioni monarchiche nel Paese caucasico reduce dalla guerra con la Russia e attraversato da tensioni politiche.

Cerimonia con 3.000 invitati (compresi il presidente Mikheil Saakashvili e vari nobili di crescenti aspirazioni) eppure molto 'privata' nei toni e nelle anticipazioni. La mancanza alla vigilia di dettagli sulla cerimonia, d'altronde, ha nutrito la curiosità dei georgiani e i capannelli in attesa dei promessi di sangue blu.

Lei ha è la principessa Anna Bagrationi-Gruzinksi, 31 anni, figlia di un direttore di teatro, lui è il principe David Bagrationi-Mukraneli e ha 32 anni. La dinastia Bagrationi è ricondotta al re David di biblica memoria e ha regnato in Georgia dal IX secolo sino all'inizio del XIX, ovvero fino all'annessione alla Russia zarista. Con la rivoluzione sovietica i nobili georgiani fuggirono all'estero e la famiglia reale si sparse un po' ovunque in Europa dopo il 1921, anno dell'ingresso della Georgia nell'Unione che di lì a breve (nel 1922) sarebbe diventata Sovietica.

All'esodo della famiglia reale sono seguiti innumerevoli e interminabili litigi per rivendicare il trono. Ma i due nobili rampolli che convolano a nozze sono i discendenti dei rami 'favoriti'. Poco importa che il principe David, nato in Spagna e residente dal 2003 in Georgia, non parli ancora georgiano. I due oggi sposi riaprono l'orizzonte monarchico della piccola repubblica sempre in cerca di identità dopo il crollo dell'Urss.

Così, in attesa dei dettagli sul 'matrimonio del secolo' per la Georgia, a Tbilisi è scoppiato il dibattito sul futuro istituzionale.
Il sistema repubblicano non convince tutti e la guerra di agostone ha evidenziato i militi, a fronte di un presidente dotato di molti poteri e oggi sempre più criticato.

E se gli analisti e i politici sono divisi sull'argomento, la chiesa non ha dubbi. Il patriarca Ilia II si è di recente dichiarato a favore della monarchia durante una trasmissione tv.
Un sondaggio-spot ha rivelato un 40% di telespettatori d'accordo con il capo della chiesa ortodossa georgiana.

georgia



vede anche :
georgia-russia-monarchia

georgia-per-una-monarchia

martedì, gennaio 06, 2009

I neozelandesi preferiscono la monarchia


I neozelandesi preferiscono la monarchia

Un recente sondaggio mostra che in Nuova Zelanda ci sono più neozelandesi che preferiscono una monarchia costituzionale rispetto a quelli che vorrebbero una repubblica.

Il 48% degli intervistati vogliono la Regina come capo di Stato, mentre il 42% si sono espressi a favore di una repubblica. Il resto sono indecisi.

Secondo il sondaggio, le donne e le persone di età superiore a 40 anni preferiscono la monarchia, mentre gli uomini ed i giovani una repubblica.

Inoltre il 45% degli intervistati sostengono il Principe Carlo come prossimo re, mentre il 43% preferiscono il Principe William.
Le donne e giovani preferiscono William come capo di Stato.

PS:
Naturalmente in italia i massmedia danno spazio ai sondaggi solo quando vince la repubblica...


A new poll shows more New Zealanders think the country should stay a constitutional monarchy than those who would like it to become a republic.

The poll of 500 people by Research New Zealand asked whether New Zealand should consider becoming a republic.

Forty-eight percent of those surveyed supported the Queen's position as head of state, while 42% were in favour of a republic. The rest were undecided.

Research New Zealand's director Emanual Kalafatelis says although the results showed a greater number of people wanting to retain the Queen as head of state, the critical result was the increase in those wanting a formal consideration of the country becoming a republic.

Research NZ says in previous polls, the number of people supporting the idea of a republic was about 25% to 30%.

According to the latest poll, women and those aged over 40 were more likely to support the monarchy, while men and younger respondents were more likely to favour a republic.

The research showed 45% of respondents support Britain's Prince Charles becoming the next king, while 43% preferred his son Prince William.

Women and younger respondents were more likely to support William as head of state.

The poll has a margin of error of plus or minus 4.6%.

radionz

domenica, novembre 02, 2008

commemorazione, esilio, savoia


Re Umberto II davanti alla tomba di Re Vittorio Emanuele III (ambedue in esilio anche da morti)

La Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, chiamata anche Giorno dei Morti, è una ricorrenza della Chiesa cattolica e celebrata il 2 novembre di ogni anno. Nel calendario liturgico segue la festività di Ognissanti, che ricorre infatti l'1 novembre.

Questa commemorazione risponde ad una esigenza umana e sacra di ricordare i propri cari e dare un senso alla vita ed alla morte.

Evidentemente tutti hanno il diritto di pregare e deporre fiori sulle tombe dei Loro cari e quindi lo Stato dovrebbe sempre aiutare i cittadini a compiere questo gesto.

Però non tutti gli italiani possono posare le proprie spoglie sul loro paese visto che la repubblica italiana ha vietato ad alcuni Sovrani Italiani di essere sepolti in Italia.
Ricordiamo:
S.M. Vittorio Emanuele III, morto il 28 dicembre 1947 sepolto in Egitto
S.M. Elena di Savoia morta il 28 nov 1953 sepolta in Francia
S.M. Umberto II morto il 19 marzo 1983 sepolto in Francia
S.M. Maria Josè di Savoia morta il 27 gennaio 2001 sepolta in Francia

Oltre che chiedere alle più Alte Cariche Istituzionali la traslazione dall'estero dei Sovrani Italiani al Pantheon di Roma, pongo una domanda :

perchè si continua a vietare ai monarchici di pregare e deporre fiori sulle tombe dei Loro cari ?

venerdì, settembre 29, 2006

russia più libera e democratica dell'italia!



Innanzitutto una preghiera per l'imperatrice della russia, e quindi un commento.

I paesi europei dell'est, che hanno subito il comunismo, senza polemiche e riserve hanno accolto con rispetto e commozione le spoglie dei loro Re e Regine.

Ad esempio in russia l'arrivo delle spoglie chiude una volta per tutte la sanguinosa vicenda legata alla famiglia imperiale di Nicola II, trucidata mentre si trovava in esilio sugli Urali da un commando del soviet subito dopo la rivoluzione d'ottobre.

Invece la repubblica italiana ha permesso (solo in seguito alla denuncia dei Savoia all'Unione Europea) il rientro in patria dei Principi viventi (attaccandoli però in modo subdolo con intercettazioni i cui testi estrapolati sono resi pubblici fuori da ogni contesto) ma continua a vietare il rientro in italia (Pantheon) delle spoglie dei Re e Regine d'Italia.

repubblica : Vergognati !!


Le spoglie dell'imperatrice Maria Fiodorovna sono tornate in terra di Russia

Le spoglie dell'imperatrice Maria Fiodorovna, madre di Nikolaj II , ultimo zar di Russia, sono giunte ieri mattina in Russia a bordo di una nave da guerra danese, la Esbern Snare, alle 9:00 ora locale (7:00 ora italiana) nel porto di Kronstadt, nei pressi di San Pietroburgo, salutate da 31 colpi di cannone sparati in aria.


La nave danese e' stata accolta da alte autorita' cittadine, prima fra tutte il sindaco di San Pietroburgo Valentina Matveenko, nonche' da una rappresentanza della famiglia dei Romanov . Esattamente un'ora dopo l'arrivo nel porto di San Pietroburgo, il feretro e' stato caricato su una nave della marina russa e trasferito nella residenza estiva della famiglia Romanov a Peterhof, cittadina situata sulle coste del golfo di Finlandia, a 32 chilometri a sud-ovest di San Pietroburgo.

Il sarcofago contenente i resti dell'imperatrice verra' esposto all'interno della Cappella Gotica della cattedrale Alexandr Nevskij di Peterhof e nell'arco dei due susseguenti giorni l'accesso al pubblico sara' libero. Successivamente il feretro verra' trasferito nel Palazzo di Caterina, a Zarkoye Selo, sempre nei pressi di San Pietroburgo, dove si celebrera' una cerimonia religiosa, dopo di che, giovedi' mattina, il sarcofago verra' nuovamente trasferito nella cattedrale di Sant'Isacco a San Pietroburgo per una funzione solenne tenuta dal partiarca della Chiesa ortodossa russa Aleksej II.

Dalla cattedrale di Sant'Isacco, che si trova nel pieno centro di San Pietroburgo, prendera' poi il via una processione lungo le strade del centro cittadino che accompagnera' il feretro sino alla fortezza di Pietro e Paolo, sulla rive del fiume Neva, all'interno della quale le spoglie dell'imperatrice Maria Fiodorovna verranno seppellite accanto alla tomba del marito, lo zar Alessandro III, nella tomba di famiglia dei Romanov.

sito
italia.pravda

mercoledì, settembre 27, 2006

In Russia aumentano i monarchici


In Russia aumenta il numero dei monarchici : quasi 30 milioni di russi a favore dello Zar.


Negli ultimi anni in Russia il numero dei monarchici si e' moltiplicato di ben 4 volte, e secondo un recente sondaggio popolare oggi ci sono 30 milioni di russi che vedrebbero di buon'occhio il ritorno dello Zar al potere.

Viva lo Zar!!


Secondo un recente sondaggio popolare, effettuato a settembre dal Centro nazionale studi di opinioni sociali (VIZOM), oggigiorno in Russia sono 30 i milioni di cittadini che vedrebbero di buon'occhio il ritorno dello Zar al potere. Tutto cio' sta a significare che negli ultimi tempi in Russia il numero di coloro che parteggiano per la monarchia si e' moltiplicato di ben 4 volte.


Dai risultati del sondaggio, emerge che il 3% dei cittadini russi e' profondamente convinto della bonta' della monarchia come forma di potere in Russia sino al punto da sapere esattamente a chi dovrebbe appartenere il trono, mentre un altro 19% in linea di massima non avrebbe nulla in contrario nei confronti del ritorno dello Zar al potere, con la differenza che questo 19% non ha espresso una particolare candidatura. Ma siccome la matematica non e' un'opinione, quello che conta e' il risultato finale: quasi 30 milioni di russi a favore dello Zar.

Potra' anche sembrare curioso, ma in Russia un sondaggio del genere venne gia' effettuato nella meta' degli anni 90', quando il movimento monarchico era in chiara fase ascendente: all'epoca tutti si misero alla ricerca delle proprie origini nobili e molti furono gli imbroglioni che asserivano di discendere direttamente dalla famiglia Romanov se non addirittura da quella Riurik. Nonostante cio', il totale dei cittadini russi favorevoli ad un ritorno della monarchia all'epoca fu solamente del 5-6%.

Ripristinare la monarchia in Russia e' teoricamente possibile, sebbene in Russia c'e' un proverbio che dice: "la carne macinata, indietro al tritacarne non la passi piu'". Ma se anche fosse, chi dovrebbe essere il monarca? A questo proposito va detto che gli stessi discendenti dei Romanov, tutti residenti all'estero, non e' che abbiano poi cosi' tanta fretta di diventare i nuovi Zar della Russia, altrimenti gia' da tempo vi sarebbero tornati cercando giornalmente in tutti i modi di conquistarsi il riconoscimento e le simpatie popolari.

Inoltre i risultati del sondaggio possono essere spiegati in ben altro modo: per la maggior parte dei russi la monarchia e' infatti sinonimo di potere forte, il cosiddetto "pugno di ferro", per il quale sono in molti ad avere una nostalgia tremenda sin dai tempi dell'Unione Sovietica.

italia.pravda