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mercoledì, gennaio 15, 2020

Re di Spagna in Oman

Il re Felipe di Spagna in Oman per la morte del Sultano Qaboos.

13 - 14 gennaio 2020

Sua Maestà il re Felipe VI di Spagna,  accompagnato dal Segretario di Stato agli Affari Esteri, Fernando M. Valenzuela, è andato in Oman per esprimere le condoglianze per la morte del Sultano Qaboos dell'Oman.

Al suo arrivo all'aeroporto internazionale di Muscat Re Felipe è stato ricevuto da Hanzad Al Thuwaiti Al Said, cugino del Sultano dell'Oman, e da María Luisa Marteles, responsabile degli affari presso l'ambasciata spagnola nel Sultanato dell'Oman.

Il Re di Spagna ha raggiunto il Palazzo Al Alam, dove ha incontrato il Sultano dell'Oman Haitham Bin Tarek per presentare le Sue condoglianze per la morte del Sultano Qaboos Bin Said.
Dopo l'incontro il Re Felipe si è trasferito all'hotel Palace Ritz Carlton, dove ha tenuto un incontro con il personale dell'ambasciata spagnola ed una rappresentanza della comunità spagnola in Oman. e quindi è tornato in Spagna.

Già sabato il Re Felipe aveva inviato un telegramma di condoglianze al nuovo Sultano, Haitham Bin Tariq al Said, per la morte del suo predecessore, in cui ha espresso le sue più sentite condoglianze, ricordando l'amicizia con cui ha sempre distinto la Spagna, nonché le strette relazioni tra i due paesi.

Principessa del Kent compie 75 anni

La Principessa Michela del Kent festeggia il suo 75° compleanno

15 gennaio 2020

La baronessa Marie Christine Agnes Hedwig Ida von Reibnitz è nata a Karlovy Vary, il 15 gennaio 1945, ed è un membro della famiglia reale britannica in quanto consorte di Michael Windsor, figlio di Giorgio Windsor, duca di Kent,e quindi cugino della regina Elisabetta II del Regno Unito.

Dal matrimonio sono nati 2 figli, entrambi ammessi alla linea di successione al trono in quanto cresciuti secondo la fede anglicana. (la principessa del Kent è Cattolica) .

Per via dell'Act of Settlement del 1701 che non consente matrimoni di un erede al trono con persone di religione cattolica, il principe Michael ha rinunciato alla successione al trono britannico, preferendo sposare la baronessa.

Oltre ad essere scrittrice (ha pubblicato svariati libri riguardanti la famiglia reale britannica), la principessa accompagna il consorte nei vari impegni di rappresentanza che a lui vengono talvolta affidati dalla Regina Elisabetta.

La Principessa Michela è anche coinvolta in circa 45 diverse organizzazioni benefiche e organizzazioni, tra cui fondi per animali e fauna selvatica e enti di beneficenza per la salute e il benessere.
Inoltre è anche impegnata nel lavoro di molte istituzioni culturali in vari paesi, tra cui è Patrona della London Arts Orchestra e del Festival dell'Orchestra di Budapest .

Principe Carlo apre Pitti Uomo

Con un videomessaggio il Principe Carlo apre Pitti Uomo

7 gennaio 2020

Come Patrono della campagna per la Lana, Sua Altezza Reale il Principe di Galles, con un video messaggio ha aperto Pitti Uomo ad un ricevimento che si è tenuto nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze, in collaborazione con The Woolmark Company e The British Institute.

Carlo, principe di Galles, nel suo messaggio di apertura di Pitti Uomo, ha parlato di un progetto globale per sostenere l'utilizzo della pura lana 'bio' nel tessile-abbigliamento e di quanto sia importante per la sostenibilità ambientale nella moda.
'The Campaign for Wool' è un progetto globale nato nel 2010 per sostenere l'utilizzo della pura lana ottenuta da coltivazione biologiche, come quelle che il Principe Carlo mette in pratica nella sua tenuta di Highgrove, nella contea del Gloucestershire.

Ecco il messaggio del Principe Carlo  :

"Sono lieto che il messaggio della sostenibilità intrinseca della lana venga celebrato nei prossimi giorni e che in tutti i suoi diversi usi la lana verrà evidenziata come la fibra della scelta ecologica. Il fatto che oltre 1.000 marchi globali abbiano aderito alla Campagna per la lana suggerisce che i messaggi di sostenibilità e biodegradabilità e il caso persuasivo per la scelta delle fibre naturali piuttosto che sintetiche stanno finalmente iniziando a raggiungere le persone. Stanno facendo domande di ricerca sulla provenienza e il contenuto della moda attuale, e tutto ciò che è nelle loro case. Solo la lana offre la massima sicurezza della sostenibilità.

E' quasi incredibile pensare che siano passati più di dieci anni da quando ho inaugurato la 'Campaign for Wool', in un momento di particolare sfida per questo importante settore rurale.
La mia speranza era che se tutte le nazioni che producono lana si fossero unite in spirito di cooperazione avremmo trovato modi migliori per fare marketing di questa fibra, che è così straordinariamente pratica e versatile, e allo stesso tempo saremmo riusciti ad aiutare i tanti allevatori di pecore che operano sotto pressione in grandi difficoltà.

Mi è ancora più chiaro adesso, più di quanto non lo fosse allora, che i materiali naturali, non provenienti da combustibili fossili, non infiammabili e naturalmente bio-degradabili, hanno un ruolo importante da giocare nell'enorme sfida del cambiamento climatico. Quindi sono molto contento che il messaggio dell'inerente sostenibilità della lana verrà celebrato nei prossimi giorni. E che in tutti i suoi usi finali la lana verrà messa in evidenza come fibra di scelta ecologica.

Il fatto che più di mille brand globali si siano uniti alla 'Campaign for Wool indica che i messaggi di sostenibilità e bio-degradabilità e sostenere in modo persuasivo la scelta di fibre naturali anziché sintetiche sono concetti che finalmente penetrano tutte le coscienze.

La gente comincia a fare domande minuziose circa la provenienza e il contenuto della moda attuale e di tutto ciò che viene messo nelle loro case, e soltanto la lana fornisce rassicurazione finale di vera sostenibilità,

Sono stato particolarmente felice di sapere che più di cento importanti aziende britanniche nel campo della moda maschile continuano, ad ogni stagione, a sentirsi di casa a Pitti Uomo, e che molti di loro si uniranno ai loro colleghi italiani nel celebrare la sostenibilità della lana al British Institute durante questa settimana. E' veramente più che incoraggiante sapere che l'Istituto britannico e Pitti Immagine si uniscano facendo causa comune in questa maniera e invio i miei più calorosi auguri a tutti coloro che sono coinvolti nell'iniziativa".

Il principe Carlo  aveva visitato Firenze nel 2017, con la moglie, la duchessa Camilla, quando il sindaco Dario Nardella aveva consegnato all'erede al trono britannico le chiavi della città aveva partecipato a un ricevimento per celebrare il centenario della British Institute di Firenze.

VIDEO


A message from our Patron His Royal Highness The Prince of Wales at Pitti Immagine Uomo 97 from Campaign for Wool on Vimeo.