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domenica, aprile 21, 2013

Repubblica chiusa nel bunker

Napolitano rieletto dalla partitocrazia 
La repubblica teme la fine
e si chiude nel bunker

E' la prima volta che un presidente uscente rimane al Quirinale.
Giorgio Napolitano è stato eletto a grande maggioranza al sesto scrutinio dal PD, PdL, Lista civica di Monti e persino dalla Lega Nord. Un esito inaspettato e imprevedibile dopo lo stallo politico-istituzionale in seguito ai primi 5 scrutini.
Lacerato dalle divisioni interne il PD ha trascinato il Parlamento in una situazione di stallo, qualsiasi altro nome diverso da Napolitano, molto probabilmente, sarebbe stato bruciato come Marini e Prodi.

Il segretario dimissionario del Partito democratico (Bersani) si era addirittura rivolto a Napolitano in ginocchio, per chiedergli il bis al Quirinale : «Presidente, ci aspettiamo che lei ce le canti e ci dica che siamo tutti colpevoli perché ce lo meritiamo. Avrebbe pienamente ragione, lo sappiamo bene. Ma, premesso questo, adesso la preghiamo di fare un altro passo di generosità e di voler riconsiderare la sua indisponibilità a una nuova candidatura. Le domandiamo insomma di restare, l’Italia ha ancora bisogno di lei, un bisogno assoluto…».
corriere

Qualcuno parla di “vittoria di Berlusconi” ma è però affrettato e propagandistico. Sicuramente lo sconfitto è il PD, ma nessuno ha vinto, anzi tutti hanno perso, compreso il Movimento 5 Stelle che ha scaricato la sua frustrazione con deliranti accuse di “golpe” e con tentativi sbiaditi di marce su Roma che lasciano ampi dubbi sulla sua credibilità.
Tra parentesi non capisco per quale motivo il M5S abbia sostenuto con tanto vigore Rodotà, anche lui una persona della Casta e che nel passato criticò duramente lo stesso Grillo.

La rielezione di Napolitano è la sconfitta della repubblica, del Parlamento e dei partiti
La repubblica teme la fine e si chiude nel bunker
repubblica nel bunker
Dopo il governo monti - voluto da napolitano -, dopo i 10 saggi - voluti da napolitano-, la riproposizione di Napolitano sancisce il fatto che in Italia si è instaurata una repubblica presidenziale di fatto, quasi sprezzante nei confronti della costituzione, visto che il presidenzialismo non è previsto dalla carta.

Dalle elezioni del presidente della repubblica viene al pettine il nodo più importante della repubblica: l’impossibilità che i partiti, con storie diverse, ambizioni diverse, percorsi persino distanti e antagonisti, possano mettersi d'accordo nel trovare un capo di stato super partes.
Le convulsioni di questi giorni rappresentano il fallimento strutturale della repubblica, che appunto si basa sulla presunzione che un presidente possa rappresentare l'Unità del Paese.

Lo stesso Napolitano pochi mese fa aveva messo in evidenza i rischi per la democrazia di un suo secondo mandato. Riporto il testo di una lettera scritta da lui al quotidiano “Pubblico” il 28 settembre 2012:
“Caro direttore, Le scrivo per sgomberare – spero definitivamente – il campo da ogni ipotesi di ‘Napolitano bis’. Non è solo un problema di indisponibilità personale, facilmente intuibile, da me ribadita più volte pubblicamente. La mia è soprattutto una ferma e insuperabile contrarietà che deriva dal profondo convincimento istituzionale che il mandato (già di lunga durata) di Presidente della Repubblica, proprio per il suo carattere di massima garanzia costituzionale, non si presti a un rinnovo comunque motivato. Né tantomeno a una qualche anomala proroga.”.

Anche Ciampi disse :
"Il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato."
Dichiarazione del Presidente Ciampi in merito ad un rinnovo del mandato

Visto che "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", ho l'impressione che Napolitano abbia accettato di fare il bis anche per cercare di salvare il suo partito, che in effetti è allo sbando.

Se è esagerato sostenere che ci sia stato un golpe, certamente la rielezione di Napolitano è il tentativo da parte del regime di difendere lo status quo, l’accordo fra Berlusconi, Monti e Bersani rivela quanto sia vero che i partiti si mettono sempre d'accordo per spartirsi il potere, e certifica il sistema oligarchico della repubblica e il comatoso delirio di onnipotenza dei partiti.

Regina Elisabetta compie 87 anni

Sua Maestà la Regina Elisabetta II festeggia il suo 87° compleanno

21 aprile 2013

Oggi Buckingham Palace ha annunciato che la regina Elisabetta II festeggerà i suoi 87 anni in una quieta atmosfera familiare.
Una semplice cerimonia con le persone più vicine si terrà nel castello di Winsor, uno delle residente fuori città fra le favorite di Elisabetta II.
Per commemorare il compleanno della Regina saranno sparati 41 colpi di cannone a Hyde Park, mentre 61 colpi saranno sparati alla Torre di Londra.

Nel Regno Unito il compleanno della Regina viene festeggiato due volte l’anno:
la sua data di nascita (21 aprile 1926) e il suo compleanno ufficiale che cade un sabato di giugno, con la celebre parata militare del "Trooping the colour", vicino a Buckingham Palace.

La tradizione del doppio compleanno è diffusa in parecchie monarchie.
In Olanda si festeggia il "Koninginnedag" – il giorno della regina – il 30 aprile, mentre la regina Beatrice compie gli anni il 31 gennaio.
In Lussemburgo la "Célébration publique de l’anniversaire du souverain" - la celebrazione pubblica della festa del sovrano - si festeggia il 23 giugno, mentre il compleanno dell’attuale granduca è il 16 aprile.

Tanti Auguri Maestà!

sabato, aprile 20, 2013

Verso la fine della repubblica

Gravissima crisi istituzionale e politica senza precedenti.

La repubblica sta implodendo. 

Mentre l'Italia è in grave difficoltà, il potere d’acquisto delle famiglie crolla, il numero delle persone a rischio di povertà aumenta, e le imprese sono strozzate dal governo che non ricevono i crediti che vantano dallo Stato, la repubblichetta ci propone spettacoli indecorosi, dove politici comici e partiti inesistenti giocano sulla pelle degli italiani.

Neanche nel più incivile degli Stati, le Istituzioni e la "Cosa Pubblica" sarebbero state maneggiate con tanta volgarità e spregio, e adesso nel caos di questa repubblica è davvero a rischio la convivenza civile perché questo terremoto politico e istituzionale causerà squilibri, lo sfaldamento delle regole convenzionali, la riduzione della libertà.

Siamo nelle mani di una classe dirigente da incubo, abbiamo uno Stato incapace e corrotto, i partiti non esistono, i partiti sono diventati comitati d'affari, talvolta addirittura loschi, senza alcun rapporto con le esigenze e le necessità dei cittadini, la politica non esiste più.


L'immobilismo istituzionale, la fine dei partiti, incapaci di guidare il Paese, comportano il grave rischio che l'Italia possa definitivamente cadere nella mani degli organismi sovranazionali che vogliono mettere le mani sul nostro patrimonio economico, colonizzando definitivamente il nostro Paese fino a cancellare la nazione.

Senza mezzi termini la repubblica ha tradito il Popolo Italiano che ha sottratto soldi agli italiani e sotto il mito dell’europeismo ha ceduto la sovranità nazionale.

Quando la Politica e lo Stato erano una cosa seria, i partiti o le istituzioni crollavano dopo una guerra o dopo una rivoluzione, o almeno c'erano delle ragioni leggibili.
Invece adesso assistiamo alla fine della politica, al funerale del PD (era il partito più forte ...), al fallimento della repubblica che muoiono per insensatezza, per incapacità, per corruzione, per assurdità.

Adesso la repubblica implode addirittura sulle candidature al Quirinale, per trovare il successore di Napolitano i partiti si preoccupano solo di salvare il proprio partito e i propri privilegi, e litigano tra loro senza esclusioni di colpi, ed ogni ipotesi provoca mugugni.

Cosa serve andare a votare se i partiti non sono in grado di affrontare i problemi degli italiani?
Cosa servono i partiti se non sono capace di eleggere il capo di stato?
Cosa serve il Parlamento se non è capace di formare un governo?

E' davvero difficile trovare una spiegazione senza ricordare come è nata la repubblica e senza risalire al groviglio di contraddizioni, alle diverse posizioni tenute insieme solo dalla spartizione delle poltrone.

Con l'avvento della repubblica - sponsorizzata dal CLN, il germe iniziale della partitocrazia - i partiti hanno occupato lo Stato, le istituzioni, dove anche il capo dello stato appartiene alla casta dei politici.
La repubblica si è trasformata in oligarchia che ha occupato tutto, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la RAI, i giornali....
La fine del Muro di Berlino e la crisi economica hanno tolto ai partiti i soldi che a loro serviva per mantenere il consenso.

Adesso è arrivato il momento dell'auto dissoluzione del PD, attendiamo la rottamazione del PdL e la fine della repubblica.

venerdì, aprile 19, 2013

Caos e guerra per il Quirinale

Elezione del presidente della repubblica: caos dentro e fuori il Parlamento, guerra tra partiti e dentro il PD

L'occupazione dei partiti del Quirinale certifica il fallimento della repubblica che porta l'Italia nel fango!

Dopo le prime tre votazioni, anche alla 4° c’è stata una fumata nera.
Prodi non è riuscito a raggiungere il quorum, che nella quarta votazione si era abbassato a quota 504.
Dopo le forte tensioni legate all'accordo siglato con il PdL di sostenere Marini, Bersani ha proposto Prodi. Con questa mossa Bersani voleva cercare di sanare la divisione interna al partito, ma Prodi però si è fermato a 395 consensi, con ben 101 voti in meno rispetto alla soglia che era alla portata del PD.

L'elezione del nuovo presidente della repubblica sta spaccando il PD, le decisione avanzate dal vertice del partito sono sempre smentite dai fatti, Bersani ormai non tiene più sotto controllo il partito che è allo sbando, diviso in correnti.

Rosy Bindi si è dimessa da presidente assemblea PD, e Bersani ha deciso di lasciare la guida del partito : "Tra di noi uno su quattro ha tradito. Abbiamo prodotto una vicenda di gravità assoluta, sono saltati meccanismi di responsabilità e solidaretà, una giornata drammaticamente peggiore di quella di ieri”.

Per protestare contro la candidatura dell'ex premier del centrosinistra, Pdl e Lega non hanno partecipato al quarto scrutinio e alla riunione dei gruppi del Pdl, Berlusconi aveva detto :La candidatura di Marini è stata accantonata violando la parola data.

D'altronde Prodi è una scelta che divide il Paese, è stato il principale avversario di berlusconi, è l’uomo delle tasse e dei tanti misteri non ancora risolti della prima repubblica
Il M5S ha fatto un appello ai democratici : "Sostenete Rodotà e si apriranno praterie per il governo" 
Nella piazza di Montecitorio, assistiamo alla spettacolo indecoroso del circo della repubblica .... Fratelli d'italia affetta la mortadella. I fans di Rodotà cantano Bella Ciao. Casapound urla contro Prodi e Beppe Grillo. I berlusconiani gridano al Giuda per Bersani. Alessandra Mussolini indossa la maglietta (Il diavolo veste Prodi)

Da quello che sta succedendo si capisce bene che l’elezione del presidente della repubblica sono come quelle del congresso di un partito, in una repubblica il Quirinale è trattato come se fosse la sede di partito, dove i partiti sono le correnti di un unico partito, il partito della repubblica.

La repubblica sta dimostrando quello che è : una specie di dittatura, dove i partiti occupano tutte le istituzioni dimenticando gli interessi degli italiani.

Il Quirinale è sempre stato monopolio partitocratico e queste elezioni lo dimostrano.
La repubblica è un sistema oligarchico trasversale ben congegnato, chiuso alla democrazia, dove il profilo dell'inquilino del colle deve avere connotati che garantiscano il sistema oligarchico dei partiti.

L'elezioni del presidente della repubblica dà proprio il senso dello scollamento con il paese reale, e fornisce al paese l'immagine di una repubblica fragile, misera e impazzita.

Come si fa solo ad immaginare che il presidente della repubblica possa unire gli Italiani, quando si vede che la sua elezione impedisce la nascita del governo, blocca le istituzioni, divide il parlamento e spacca i partiti?

La Monarchia unisce
la repubblica divide

giovedì, aprile 18, 2013

Il futuro Re dei Paesi Bassi intervistato

Intervista con il futuro Re e Regina dei Paesi Bassi

17 aprile 2013

Il futuro Re e Regina dei Paesi Bassi sono stati intervistati da Mariëlle Tweebeeke della televisione pubblica  NOS​/Nieuwsuur e da Rick Nieman della tv privata RTL.

Il principe d'Orange e la principessa Maxima hanno rilasciato una sincera e rilassata intervista , mentre si preparano a salire al trono, come Re e Regina dei Paesi Bassi, alla fine del mese.
Il Principe ha parlato di un regno più informale, dicendo che non gli importa se la gente non lo chiamerà "Sua Maestà":
"Non sono ossessionato dal protocollo. Io sarò il re, ma anche un uomo." 
Ha continuato : "Voglio essere un re che accetta la Tradizione, che segue la linea di condotta dei miei predecessori, e rappresenta la consistenza e la stabilità della Nazione. Ma allo stesso tempo, voglio essere un Re del 21° secolo, una persona che ispira e rappresenta esattamente la società olandese."

Su un argomento più formale il principe ha spiegato la scelto di chiamarsi Re Guglielmo Alessandro, invece di re Guglielmo IV, perché non vuole essere solo "un numero".

Sua moglie Maxima era d'accordo. "La gente in strada mi chiamano Maxima, non è così importante che mi chiamino principessa o regina. La cosa importante è il titolo che rappresentiamo..."

All'interno della monarchia c'è già stato un sovrano con questo tipo di stile. La nonna del principe, la regina Giuliana, regnava con questo stile, mentre sua madre, la regina Beatrice , è stata più formale.

Per quanto riguarda avvisaglie di possibili modifiche dell'istituto monarchico di 200 anni, il principe è stato chiaro, dicendo che vuole essere "un re che nel 21° secolo può unire, rappresentare e incoraggiare la società.". "Tuttavia, l'idea di cambiare la monarchia olandese affinché sia completamente cerimoniale, come in Svezia, è stata discusso in parlamento".
Il principe è favorevole all'idea affermando: "Se il processo legislativo è democratico e costituzionale, io accetto tutto".
"Alcuni hanno previsto che potrebbero esserci alcune proteste ad Amsterdam il giorno del mio insediamento, ma ho già indicato che in una società in cui la libertà di parola è un valore questo lo si deve accettare".

La figlia maggiore della coppia SAR la Principessa Amalia, che diventerà principessa d'Orange quando suo padre sarà re, è stata oggetto di alcune domande.
C'è stato un momento divertente quando ha rivelato che, dopo aver sentito che il padre diventerà re, la bambina di 9 anni ha risposto "Per quanto tempo?"
I genitori hanno inoltre annunciato che la figlia non prenderà impegni ufficiali fino all'età di 18 anni di età.

L'intervista ha anche toccato una nota triste quando la coppia ha discusso sul principe Johan Friso.
Il fratello di Guglielmo Alessandro è in coma da quando è stato sepolto da una valanga nelle Alpi austriache lo scorso inverno.
Maxima è riuscita a trattenere le lacrime, quando Guglielmo Alessandro ha discusso sulle condizioni di suo fratello, che lo ha descritto come "una grande tragedia".
"Per più di un anno, abbiamo vissuto con questa terribile situazione in cui mia madre e [la moglie del principe Friso] Mabel hanno fatto tutto quanto umanamente era possibile per essere a fianco di mio fratello".

 VIDEO
 

Guglielmo e Stéphanie al Parlamento europeo

Il Granduca ereditario Guglielmo e sua moglie Stéphanie visitano il Parlamento europeo a Strasburgo

17 aprile 2013

Mentre il Granduca e la Granduchessa di Lussemburgo stanno finendo la loro visita di Stato in Austria , il principe ereditario e sua moglie, la contessa Stéphanie de Lannoy, hanno visitato la sede del Parlamento europeo a Strasburgo, dove sono stati accolti dal Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz che li aveva invitati.

In seguito la coppia reale ha visitato il palazzo ed ha incontrato alcuni funzionari del Parlamento europeo.
In occasione della loro visita la coppia ha firmato il libro degli ospiti.

La visita si è conclusa con un pranzo con i 6 membri lussemburghesi del Parlamento europeo (Georges Bach, Frank Engel, Robert Goebbels, Charles Goerens, Astrid Lulling e Claude Turmes).

LINK
monarchie.lu

mercoledì, aprile 17, 2013

Regina Sofia all'UNICEF

La Regina Sofia ha presieduto una riunione dell'UNICEF di Spagna

16 aprile 2013

La Regina Sofia di Spagna, Presidente Onorario del Comitato spagnolo per l'UNICEF, ha presieduto una riunione speciale del "patronato" dell'organizzazione alla quale hanno partecipato anche il ministro della Salute e il presidente dell'UNICEF.

Sofia è il Presidente Onorario del Comitato spagnolo per l'UNICEF, che sostiene attivamente il lavoro dell'organizzazione e la partecipazione alle attività, che è tenuta costantemente informata.

Sua Maestà la Regina alla sessione speciale del Consiglio di UNICEF Spagna era accompagnata dal Ministro della Sanità, Servizi Sociali e Uguaglianza, Ana Mato, e dal presidente dell'Unicef ​​Spagna, Consuelo Crespo.

In questa riunione speciale il Consiglio dell'Unicef ​​Spagna ha riferito a Sua Maestà la Regina sulle priorità dell'organizzazione e del suo piano strategico per continuare ad aiutare i bambini più vulnerabili.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) è la principale organizzazione mondiale per i diritti dell'infanzia e per realizzare un reale cambiamento nella vita di milioni di bambini.
Opera in 156 paesi in via di sviluppo con programmi di assistenza e in 36 paesi industrializzati attraverso i suoi Comitati Nazionali.
UNICEF è Premio Nobel per la pace

UNICEF Spagna è uno dei 36 Comitati nazionali che contribuiscono al lavoro del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Essa mira a garantire il rispetto dei diritti dei bambini, alla salute, all'istruzione e alla protezione in tutto il mondo.

Nel 2006, l'UNICEF ha ricevuto il "Premio Principe delle Asturie" per la Concordia.

LINK
Reunión del Patronato de UNICEF España

Quirinale: palazzo dei partiti

In questi giorni non si fa altro che parlare di chi sarà il prossimo presidente della repubblica, ma tra i partiti c'è soltanto diffidenza e tensione per il timore di aver al Colle un avversario o di perdere un compagno di partito.

Nella lista di persone che potrebbero salire al Colle ci sono tre tipi di candidati: le persone impresentabili - una perfetta fotografia del fallimento della repubblica che ha affossato il Paese - quelle inadatte e quelle troppo di parte che dividono addirittura i partiti al loro interno.
In particolare la scelta del successore di Napolitano spacca il PD, Renzi contro Finocchiaro e Marini, a sua volta attaccato da Bersani che affida il PD a Barca ...

La coincidenza tra le elezioni politiche e quelle del capo di stato chiarisce bene quanto il presidente della repubblica sia espressione dei partiti: non solo il Presidente della repubblica è votato dai partiti ma addirittura la sua elezione impedisce la nascita di un nuovo governo.

Dopo 50 giorni dalle elezioni, la nuova legislatura non ha ancora un "suo governo", e il governo Monti - che ci aveva regalato napolitano - continua ad essere operativo, con grande soddisfazione della troika che ha trasformato l'Italia in una provincia dell'Euro-repubblica.
Il nuovo governo nascerà da un “inciucio” tra partiti, che per questione di spartizione è stato posticipato alle scelta del presidente della repubblica, anche lui figlio dalla logica spartitoria che ha regolato la repubblica fin dal 1946.

I repubblicani sono dei masochisti: vogliono un presidente della repubblica che sia super partes, ma poi lo votano i partiti, trovandolo tra la partitocrazia...
Quirinale, il palazzo dei partiti
Nel "gioco del Colle" i partiti si preoccupano solo di non danneggiare il proprio partito e i propri privilegi, e litigano tra loro senza esclusioni di colpi, ed ogni ipotesi provoca mugugni.

Visto che l'accusa più forte che si fa nei confronti della Monarchia è che il Re non è eletto, l'elezione del presidente della repubblica dovrebbe essere un momento di festa e di vanto per i repubblicani - se non altro per dimostrare questa presunta superiorità della repubblica sulla Monarchia - ma invece ogni volta è solo fonte di preoccupazione e guerra.

I cosiddetti "grandi elettori" che eleggeranno il successore di Napolitano, non riescono a trovare un nome su cui convergere e non c'è neppure una ristretta rosa di nomi di alto livello, ma soltanto alcune ipotesi che con il passar del tempo complicano la situazione.
Tra parentesi è significativo che i politici che eleggono il presidente della repubblica siano chiamati “grandi elettori”.
Mentre noi poveri cittadini siamo semplici elettori, che possiamo solo scegliere le persone nominate dalle segreterie dei partiti, coloro che eleggono il presidente sono "grandi", chiaro indice di superiorità e di arroganza da parte della casta dei politici nei confronti del popolo.
Alla faccia della costituzione che afferma che la sovranità è del popolo ...

I vari incontri, alle volte clandestini, tra partiti, peraltro finora privi di effetti concreti, servono solo per piazzare al Quirinale uno di loro che possa contribuire a "salvare il sistema", cioè garantire la sopravvivenza del regime oligarchico della repubblica.
La casta dei partiti si affanna a trovare un “politico” da mandare al Quirinale che vada bene per tutti o barattandolo con il Governo del Paese, ma la crisi del sistema è talmente profonda che non basta trovare il nuovo inquilino al Colle, e nemmeno ritornare a votare la stessa nomenklatura.

In questa repubblica il caos è talmente complicato e assurdo che la convivenza civile è davvero a rischio.
Penso che neanche nel più incivile degli Stati, le Istituzioni e la "Cosa Pubblica" sono stati maneggiati con tanta volgarità e spregio.
Noi poveri italiani osserviamo attoniti allo spettacolo indecoroso della repubblica, mentre nel frattempo il potere d’acquisto delle famiglie crolla, il numero delle persone a rischio di povertà aumenta, e le imprese sono strozzate dal governo Monti che non ricevono i crediti che vantano dallo Stato.

Di fronte a tanta miseria come non si può pensare con rimpianto al Regno d'Italia, quando il Capo dello Stato non era eletto dai partiti, che traeva il proprio potere direttamente dalla Legge e dalla Storia, garantendo cosi' la continuità dello Stato, al di la delle vicissitudini politiche!


Re di Svezia in Croazia

Il Re Carlo XVI Gustavo e la Regina Silvia di Svezia hanno iniziato la loro visita di Stato in Croazia.

16 aprile 2013

Le Loro Maestà il Re Carlo XVI Gustavo e la Regina Silvia di Svezia hanno iniziato la visita di stato di tre giorni in Croazia.

I sovrani erano accompagnati dal ministro degli Esteri Carl Bildt, dal Ministro dell'ambiente Lena Ek e da una grande delegazione economica.


Al loro arrivo al Palazzo Presidenziale a Zagabria, le Loro Maestà sono stati accolti calorosamente dal Presidente della Croazia, Ivo Josipovic e dalla First Lady, Tatjana Josipovic.

Nel pomeriggio, Sua Maestà Re Carl XVI Gustavo e la sua delegazione hanno partecipato ad un incontro bilaterale con il presidente Josipovic e altri vari funzionari governativi croati.

Nel frattempo, Sua Maestà la Regina Silvia e la First Lady Tatjana Josipovic hanno visitato il National Archives di Zagabria

In seguito il Re e la Regina hanno partecipare all'inaugurazione ad una mostra al Museo Mestrovic. Ivan Mestrovic (1883-1962) è il più famoso scultore della Croazia ed è stato un contemporaneo di Carl Milles.

Dopo l'inaugurazione la coppia reale ha partecipato ad un ricevimento presso la residenza dell'ambasciatore svedese Fredrik Vahlquist in Croazia.

La giornata si è conclusa con una cena presso il Palazzo Presidenziale dove il re ha tenuto un discorso.

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kungahuset

martedì, aprile 16, 2013

Duca di Lussemburgo in Austria

Il Granduca e la Granduchessa di Lussemburgo sono in Austria

15 - 17 aprile 2013

Su invito del presidente dell'Austria, Heinz Fischer, il Granduca e la Granduchessa di Lussemburgo hanno iniziato la loro visita di Stato in Austria dal 15 al 17 aprile 2013.

Il Granduca e la Granduchessa sono stati accolti dal Presidente della repubblica d'Austria e dalla signora Heinz Fischer, al Palazzo Hofburg di Vienna.

Sua Altezza Reale la Granduchessa e la signora Margit Fischer hanno partecipato alla tavola rotonda: "L'integrazione delle donne immigrate e delle persone ai margini della società in un mondo globalizzato", alla Kaiserliche Schatzkammer di Vienna.

La coppia regnante di Lussemburgo è accompagnata dal Vice Primo Ministro, Ministro degli Esteri, Jean Asselborn e dal Ministro della Economia e del Commercio Estero, Stephen Schneider.

Oltre ad un forum economico austro-lussemburghese, organizzato in collaborazione con la Camera di commercio austriaca, c'è stato un colloquio con il direttore esecutivo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e la criminalità

Durante questa visita di stato, la componente culturale è coperta da una visita alla Schatzkammer, preziosa collezione, patrimonio del Sacro Romano Impero, dalla visita alla Biblioteca Nazionale con i documenti relativi alla storia comune dei due paesi, e, infine, dalla visita dell'abbazia benedettina di Melk, in Bassa Austria.

E' previsto anche un omaggio in memoria delle vittime del Lussemburgo durante la visita all'ex campo di concentramento di Mauthausen.

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Cour Grand-Ducale de Luxembourg

Granduca del Lussemburgo compie 58 anni

Il Granduca di Lussemburgo celebra i suoi 58 anni.

16 aprile 2013

Enrico del Lussemburgo è nato nel Castello di Betzdorf, il 16 aprile 1955, è granduca del Lussemburgo dall'abdicazione del padre Giovanni nel 2000.
Suo erede è il figlio Guglielmo, nato l'11 novembre 1981.

Il suo titolo completo è Granduca di Lussemburgo, duca di Nassau, conte palatino del Reno, conte di Sayn, Königstein, Katzenelnbogen e Diez, visconte di Hammerstein, signore di Mahlberg, Wiesbaden, Idstein, Merenberg, Limburg e Eppstein.
Ha diritto all'appellativo di Altezza reale.

Enrico si è sposato nel 1981 con Maria Teresa Mestre, ed è il padre di William, Felix, Louis, Alexandra e Sebastien, e nonno di Gabriele e Noè.

Margherita compie 73 anni

La Regina Margherita di Danimarca celebra il suo 73° compleanno

16 APRILE 2013

La Famiglia reale danese ha celebrato il 73° compleanno della Regina al balcone del Palazzo di Amalienborg

Margherita II di Danimarca è nata nel Palazzo di Amalienborg a Copenaghen, 16 aprile 1940, è la regina regnante del Regno di Danimarca.
È la figlia maggiore di Re Federico IX e della Regina Ingrid di Danimarca.

Suo padre era il figlio maggiore di Re Cristiano X e della Regina Alessandrina di Danimarca, e sua madre era l'unica figlia femmina del Principe Erediatrio Gustavo Adolfo e della Principessa Ereditaria Margherita di Svezia.

Nel 1967, sposò Henri de Laborde de Monpezat, da cui ha avuto 2 figli maschi:
il Principe Ereditario Federico (nato nel 1968) ed il Principe Joachim (nato nel 1969).

Quando suo padre, Federico IX, morì nel 1972, Margherita gli successe come Regina di Danimarca, diventando il primo sovrano donna di Danimarca dai tempi di Margherita I, sovrana dei paesi scandinavi nel 1375–1412 durante l'Unione di Kalmar.

Ricordo che il 14 gennaio 2012, la Regina Margherita II ha celebrato il suo 40° anno sul trono.

lunedì, aprile 15, 2013

Principe di Liechtenstein a Vienna

Il Principe e la Principessa di Liechtenstein sono stati ricevuti dal presidente austriaco a Vienna.

9 aprile 2013
Le Loro Altezze serena il Principe Hans-Adam II e la principessa Marie Aglaë del Liechtenstein sono arrivati ​​a Vienna per iniziare la loro visita ufficiale di un giorno in Austria.

Al loro arrivo il Principe Hans-Adam II e la principessa Marie sono state accolte al Palazzo Imperiale dal Presidente d'Austria, il signor Heinz Fischer, e da sua moglie, oltre che da diversi funzionari del governo.
Dopo la tradizionale cerimonia con onori militari nel cortile dell'Hofburg, il principe Hans-Adam II e il presidente Fischer, accompagnati dalle loro delegazioni, hanno partecipato ad un incontro nell'ufficio del presidente.
Le discussioni hanno riguardato le relazioni bilaterali in particolare quelle economiche.
Si parla che il segreto bancario potrebbe presto sparire in Austria e in Liechtenstein.

Nel pomeriggio, al palazzo si è tenuto un pranzo in onore del Principe e della Principessa.

In seguito la coppia reale ha visitato il Monastero di Klosterneuburg e la sera, insieme con le Loro Altezze il principe ereditario Alois e la Principessa Sophie del Liechtenstein, hanno visitato lo Stadtpalais Liechtenstein a Vienna.

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domenica, aprile 14, 2013

Beatrice apre il Rijksmuseum

La Regina Beatrice ha riaperto il nuovo Rijksmuseum

13 aprile 2013

La regina Beatrice d’Olanda ha celebrato la riapertura del Rijksmuseum d’Olanda, una delle più famose collezioni d’arte al mondo che contiene, tra gli altri, la “Ronda di notte” di Rembrandt, la “Lattaia” di Jan Vermeer e “Il bevitore” di Frans Hals.

Questo evento è stato una delle ultime cerimonie ufficiali della regina, che il 30 aprile abdicherà a favore del figlio Guglielmo Alessandro.

Il museo non è mai stato completamente chiuso, come la cosiddetta “ala di Filippo” dedicata alle opere del XVII secolo – “l’età dell’oro” dell’arte olandese – tra cui la “Ronda di notte”, uno tra i dipinti più importanti di tutto il museo.

Il direttore del museo, Wim Pijbes ha detto che "tutta la mostra è stata disegnata intorno alla “Ronda di notte”, ricollocata al centro dell’edificio, nello spazio che occupava quando il museo venne aperto per la prima volta nel 1885.

Circa 8 mila opere d’arte sono state esposte con un criterio cronologico, e sono state rimosse le pesanti tende di broccato, i monitor, gli schermi e le vetrine opache.
Le mura colorate sono state dipinte con un grigio chiaro minimalista mentre la vecchia illuminazione è stata sostituita da una a tecnologia LED.

I lavori di restauro e rinnovamento del museo sono durati 10 anni e sono costati circa 375 milioni di euro, e grazie al restauro, si attende un raddoppio del numero dei visitatori.
Il museo resterà aperto 365 giorni l’anno dalle 9 alle 17.

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venerdì, aprile 12, 2013

Emiro del Qatar in Etiopia

L'emiro del Qatar in Etiopia

11 aprile 2013

Lo sceicco Hamad Bin Khalifa Al Thani ha iniziato una visita di stato di due giorni in Etiopia.

Lo scopo della visita è stato quello di firmare diversi accordi di cooperazione fra il Qatar e l'Etiopia.

L'emiro del Qatar era accompagnato dal primo ministro, lo sceicco Hamad bin Jassim bin Jabor Al Thani che è anche il Ministro degli Affari Esteri.

L'emiro ha anche tenuto dei colloqui con il premier etiope al Palazzo Presidenziale .

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Red-carpet welcome for Emir in Ethiopia

Alberto di Monaco in Scozia

Il principe Alberto di Monaco e Charlene sono in Scozia

8 aprile 2013

La coppia reale monegasca si è recata alla cittadina di Ardnamurchan per aprire il nuovo cantiere della famosa distilleria Adelphi.

Il Principe Alberto di Monaco e sua moglie la Principessa Charlene hanno piantato un albero e dedicando una panchina in memoria di uno degli abitanti più carismatici di Ardnamurchan, Maggie MacKinnon, scomparso recentemente all'età di 92 anni, che aveva sempre lavorato alla distilleria.

Fondata nel 1826, la Distilleria Adelphi è la più famosa imbottigliatrice indipendente per il whisky di malto.



giovedì, aprile 11, 2013

Il presidente dei partiti

Il presidente dei partiti

E' un fatto conclamato: la nascita del nuovo governo dipende dall'intesa sul prossimo Presidente della repubblica.

Il destino ha voluto che le elezioni politiche quasi coincidessero con le elezioni del presidente della repubblica e questa coincidenza mette definitivamente in luce quanto il presidente della repubblica sia espressione dei partiti.

Non solo il Presidente della repubblica è votato dai partiti ma addirittura la sua elezione impedisce la nascita di un nuovo governo.
presidente dei partiti
Il presidente della repubblica è sempre di parte per il semplice motivo che è votato dai partiti, e quando si afferma che il presidente dello repubblica è di garanzia, per essere precisi si dovrebbe dire "garanzia della partitocrazia" ...

La votazione del presidente della repubblica è un evento pericoloso e devastante per i partiti perché rompe gli equilibri della politica, alla quale lui appartiene.
Più che una elezione è una lotta, dove i partiti vogliono far vincere il proprio candidato (come era successo per Napolitano, votato solo dalla sinistra)
Se poi un partito non ha i voti necessari per imporre il suo candidato, ecco che la scelta viene fatta dal compromesso tra partiti..

Quindi il presidente è sempre di parte: o perché votato dal partito che ha la maggioranza oppure perché votato dall'inciucio tra due o più partiti.

Si deve anche ricordare che il nuovo inquilino del Colle sarà votato dai parlamentari, i quali sono stati votati con la legge elettorale detto il "Porcellum", e che sono stati nominati direttamente dalle segreterie dei partiti, senza alcuna preferenza.

Quindi il presidente della repubblica sarà votato dai partiti, dai parlamentari nominati dalle segreteria dei partiti, sarà il risultato del compromesso della partitocrazia ....

Povera Italia....

mercoledì, aprile 10, 2013

Regina di Spagna in Mozambico

Sua Maestà la Regina Sofia di Spagna si è recata in Mozambico

8 -11 APRILE 2013

Sua Maestà la Regina Sofia di Spagna si è recata in Mozambico per vedere di persona i progetti dell'Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo (AECID) in quel paese africano.

La Regina Sofia, accompagnata dal Segretario di Stato per la Cooperazione Internazionale e l'America Latina, Jesús Gracia, è stata ricevuta all'aeroporto di Maputo dal Ministro del Mozambico per le Donne e l'azione sociale, Vita Yolanda.

Sofia in Mozambico
 Il velivolo dell'Aeronautica Militare spagnola dove ha viaggiato la Regina, ha trasportato due tonnellate di prodotti farmaceutici e alimentari per i bambini donati dalla Fondazione Regina Sofia e dalla società farmaceutica Normon, del valore di 44.000 €, destinati all'Ospedale El Carmelo Chokue e all'orfanotrofio Katembe.

La Spagna e il Mozambico hanno firmato nel 1980 un accordo sulla cooperazione scientifica e tecnica, che ha posto le basi per la cooperazione tra i due paesi, principalmente in materia di salute, istruzione e rafforzamento delle istituzioni governative e della società civile.

La Regina Sofia di solito ogni anno fa almeno un viaggio in uno dei Paesi prioritari della cooperazione spagnola.
Lo scorso ottobre, la destinazione era stata la Bolivia.

Sofia si è anche recata alla città di Manhiça dove AECID e l'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo hanno finanziato la costruzione e la gestione delle risorse idriche, il palazzo municipale oltre a progetti di formazione e assistenza tecnica.
La sovrana spagnola ha visitato il Municipio, il Centro di Salute, il progetto più importante della cooperazione spagnola in Mozambico, e il Centro internazionale e la ricerca.

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CasaReal

martedì, aprile 09, 2013

Compromesso presidenziale

Il Compromesso presidenziale per eleggere il presidente della repubblica

Per salvare la repubblica - una oligarchia in collasso che ci sta portando verso la rovina - Napolitano cerca di normalizzare la situazione politica e neutralizzare le elezioni che hanno travolto l'assetto politico.

Per dare una mano al partito nel quale ha fatto carriera politica, inizialmente Napolitano aveva dato a Bersani il compito di formare il nuovo governo - e questo anche se dalle consultazioni era palese che il tentativo era destinato a fallire - poi per tentare di uscire dallo stallo politico che si era venuto a creare dopo il fallimento di Bersani, ha affidato a due commissioni di 10 saggi il compito di stabilire l'agenda politica del prossimo governo.

compromesso presidenziale

A parte il fatto che nella lista dei saggi ci sono persone che appartengono alla nomenklatura che ha affossato il Paese, e che la mossa di Napolitano è una minaccia per la democrazia (vedi golpe presidenziale) in quanto i partiti di fatto sono commissariati e il Parla­mento congelato, Napolitano aveva preso questa inedita strada per prendere un pò di tempo affinché il bipolarismo "PdL + PD" potesse ricompattarsi.

Adesso Napolitano,da abile politico, sfrutta il convegno dedicato a Chiaromonte, un altro suo compagno di partito, per evocare il compromesso storico del 1976 tra DC e PCI con la chiara intenzione di spingere il PDL e PD verso un nuovo compromesso.

Sa da un lato Napolitano sollecita le forze politiche affinché trovino un punto di incontro su un governo che affronti le emergenze del Paese, il vero motivo è quello di spingere il PdL e PD a mettersi d'accordo per trovare il nuovo presidente della repubblica.

D'altronde non solo la nascita del nuovo governo dipende dall'intesa sul prossimo Presidente della repubblica ma addirittura l'impossibilità di risolvere il problema del Governo e del Quirinale spacca la politica.

Questa fortissima correlazione tra governo e quirinale dimostra quanto sia davvero impossibile che il presidente della repubblica possa essere un superpartes, una persone di garanzia.

Se davvero fosse così l'elezione del presidente della repubblica non dovrebbe influenzare la formazione del nuovo governo

E' patetico vedere come i partiti cerchino di nascondere questa scomoda verità.

Se si vuole davvero che il capo di stato non abbia legami con la politica, allora l'unico modo è quello di avere al Quirinale un Re, che trae il proprio potere direttamente dalla Legge e dalla Storia e non dai voti dei partiti.

Perché non risolviamo alla radice il problema del Quirinale, sostituendo la repubblica con la Monarchia?


lunedì, aprile 08, 2013

Principe Hisahito alla scuola elementare

Il principe Hisahito entra nella scuola elementare

7 aprile 2013

Le Loro Altezze Imperiali il principe Akishino e la principessa Kiko del Giappone hanno accompagnato il loro figlio, il principe Hisahito, alla cerimonia d'inizio alla scuola elementare affiliata alla Ochanomizu University di Tokyo.

Secondo l'Agenzia della Casa Imperiale, il principe è stato chiamato "Hisahito Akishinonomiya" nella lista di iscrizione.
Rispondendo alle parole di congratulazioni dei giornalisti, il principe ha detto, "Grazie" e ha fatto un inchino.

E' la prima volta dal dopoguerra che un membro della famiglia imperiale frequenti una scuola elementare diversa dalla Scuola Primaria Gakushuin a Tokyo.

VIDEO
 

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asahi

Beatrice Putin - Anno Russia-Olanda

La Regina Beatrice e Vladimir Putin hanno dato il via al programma culturale dell'Anno Russia-Olanda, e hanno visitato la mostra "Pietro il Grande" al Museo Hermitage di Amsterdam.

8 aprile 2013


Vladimir Putin e la Regina Beatrice hanno dato inizio al programma culturale dell'Anno Russia-Olanda «Insieme nel futuro», che prevede 285 iniziative organizzate nei due paesi , nel corso del quale le due nazioni metteranno in evidenza il loro partenariato economico e forti legami culturali.

La cerimonia si è svolta al Museo Hermitage di Amsterdam, situato nel quartiere di Amstel, dove la Regina Beatrice e Vladimir Putin hanno visitato la mostra "Pietro il Grande".
Il centro è la filiale del famoso museo pietroburghese e ospita una mostra dedicata allo zar russo Pietro il Grande.
L'esposizione dedicata a Pietro il Grande è l'iniziativa simbolo dell'Anno Russia-Olanda: l'inizio del legame d'amicizia fra i due paesi si può ricondurre proprio alla visita dell'imperatore russo in Olanda, nel 1697.

A Zaandam, nei dintorni di Amsterdam, è stato inaugurato un museo dedicato alla memoria di Pietro il Grande. Si tratta della piccola casa della quale 300 anni fa il sovrano si servì come «mini-hotel».

Pietro il Grande avviò le proprie riforme e diede forma al suo progetto di “europeizzazione della Russia” in gran parte dopo questa visita nei Paesi Bassi.

Il programma culturale dell'Anno Russia-Olanda si spinge anche ai contatti culturali che legano i due paesi.
Lo scopo è quello di presentare in modo quanto più ampio e svariato possibile la creatività, l'arte, la moda, la musica, la letteratura, la danza, in una parola, tutto lo spettro delle espressioni artistiche olandesi.

La visita di Putin in Olanda si concluderà con un incontro con i rappresentanti degli ambienti commerciali dei due paesi.
I Paesi Bassi sono il secondo partner commerciale della Russia dopo la Cina e seguita da Germania.

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Putin to meet Queen Beatrix, business leaders in Netherlands

domenica, aprile 07, 2013

Regina Beatrice con Ban Ki-moon

La regina Beatrice incontra Ban Ki-moon

7 aprile 2013

La Regina Beatrice dei Paesi Bassi ha ricevuto in udienza il Segretario generale delle Nazioni Unite al palazzo Huis ten Bosch.


Ban Ki-moon è attualmente in Olanda per partecipare ad una conferenza organizzata sul divieto delle armi chimiche.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha incontrato il ministro per il Commercio estero e dello sviluppo Lilianne Ploumen, e domani il primo ministro Mark Rutte.

Ricordo che giorni fa Ban Ki-moon si era recato a Monaco in occasione del 20° anniversario dell'ingresso del Principato di Monaco all'ONU, e naturalmente aveva incontrato il Principe Alberto.

VIDEO
Ban Ki-moon bezoekt Nederland



Troika sceglie il presidente della repubblica

Dopo aver imposto Monti, anche il prossimo Presidente della Repubblica italiana sarà scelto dalla Troika ?

7 aprile 2013

I vari governi italiani che si sono succeduti in questi anni, quali che siano le loro ideologie e orientamenti politici, sono sempre stati molto lenti nel prendere decisioni, solo recentemente nell’aumentare le tasse e nel riformare le Pensioni hanno agito rapidamente.
Perché?
Non sono certo state le capacità tecniche di Monti o della Fornero a causare questo cambio di passo, è state la famosa lettera della BCE che ordinava all'Italia di prendere tutta una serie di misure antisociali per favorire i “mercati”.


In contrapposizione ad una classe politica italiana lenta e incapace e ad uno stato burocratico e elefantiaco - la repubblica è una oligarchia che sta collassando -, ci sono altre persone e istituzioni che scelgono per noi in fretta e senza neanche chiedere il permesso.
Queste persone "efficiente e illuminate" (termini ironici..) appartengono alla nomenclatura europea politica e finanziaria che ha progettato l’unificazione europea ed imposto la moneta unica e che controlla tutte le vicende più importanti dei singoli Stati affinché obbediscano ai loro ordini.
In poche parole è la cosiddetta TROIKA - il trio FMI + BCE + UE - che con un potere enorme ha causato miseria e austerità nella popolazione per salvare le Banche.

La Troika, con l'aiuto dei partiti e delle istituzioni, a partire dal presidente della repubblica Napolitano, ha commissariato l'Italia sostituendo il governo legittimo (Berlusconi) con una persona di sua fiducia, cioè Monti, l'esecutore degli ordini stabiliti a Bruxelles e Francoforte.

Anche i risultati del governo monti sono stati disastrosi, le imprese falliscono, la disoccupazione aumenta, il potere d'acquisto diminuisce, il debito pubblico aumenta, il PIL diminuisce ...

Insomma l’Italia è da anni sotto attacco degli organismi sovranazionali che vogliono mettere le mani sul nostro patrimonio economico, colonizzando definitivamente il nostro Paese fino a cancellare la nazione.
Per raggiungere questo obiettivo la Troika cerca di dissolvere il tessuto produttivo del paese, assoggettandolo alla banche centrali fuori dai suoi confini, onde farne territorio di conquista per capitali stranieri.

Come avevo accennato prima, i nostri nemici non provengono solo dall'estero, anzi i nemici più pericolosi vivono nel nostro paese.
Senza mezzi termini si potrebbe dire che c'è stato un vero e proprio “tradimento” da parte delle istituzioni e della partitocrazia che sotto l'ideologia dell’europeismo hanno agevolato l’opera di conquista del nostro Paese .

A questo punto c'è il forte timore, o meglio la certezza, che dopo aver imposto con una certa facilità Monti a Palazzo Chigi, la Troika possa fare altrettanto, scegliendo una persona a lei gradita anche al Quirinale.

D'altronde in Italia ci sono le condizioni affinché possa succedere così: il Parlamento è paralizzato, è impossibile formare un nuovo governo, con le due commissioni di 10 saggi napolitano ha commissariato la politica, monti è ancora operativo ...

Inoltre non è un caso che i candidati di spicco a prossimo inquilino del Colle abbiano fatto parte dell'Unione Europea.
Sembra proprio che il requisito necessario per poter ambire a salire al Quirinale è quello di aver dimostrato di essere un servo fedelissimo del Potere finanziario europeo e mondiale, adempiendo al compito che gli è stato assegnato.

Abbiamo già assistito all’esaltazione come Capo dello Stato di Ciampi, entusiasta fautore dell’euro insieme a Prodi che hanno provveduto a svendere molti dei nostri beni pur di riuscire a far entrare l'Italia nella zona dell’euro.

D'altronde molti di questi politici sono stati già abbondantemente bocciati in precedenza, e il fatto che continuano ad essere indicati come prossimi presidenti della repubblica significata che sono imposti da un potere estraneo all'Italia e alla democrazia, che li impone esclusivamente in funzione del progetto euro finanziario che deve fare da apripista al governo finanziario mondiale.

Infine una domanda : quanti voti prenderebbero queste persone se fossero votati dagli Italiani?
Sicuramente pochi ....


Principe e Principessa

Secondo un'indagine Doxa, condotta in occasione del nuovo cinema Disney "Sofia la principessa", la maggior parte delle donne sognano ancora il principe azzurro e il "mito della principessa" è visto come un fattore positivo.
... ne consegue che la Monarchia è sempre radicata nella società ...

5 aprile 2013

Il nuovo film Disney "Sofia La principessa" ha dato il via alla ricerca Doxa “Principesse – C’era una volta? Il sogno di ieri, oggi e domani” che ha evidenziato in che modo e quanto la percezione delle principesse sia cambiata nel tempo, da stereotipo aristocratico a modello di donna moderna.

la principessa Sofia
In questa ricerca emerge che quasi tutte le donne - ragazze (96%), mamme (91%) e donne over60 (85%)- hanno una percezione molto positiva delle principesse e hanno sottolineato che le principesse di oggi rappresentano meglio le donne moderne.
Generosità, bontà d’animo, cortesia e gentilezza sono i valori associati alla figura delle principesse dalla maggioranza delle ragazze e delle mamme (60 e 62%) mentre le donne over60 danno più importanza all’onestà e al valore della famiglia.

Questo dato conferma l’evoluzione positiva del modello che seppur cambiato nel tempo, rimane ancora simbolo di valori e tradizioni.

Dario Rodino, Vice President e General Manager TV Channels Disney Italia ha dichiarato:
“In Sofia La Principessa, abbiamo una principessa “alla pari”, una bambina in cui riconoscersi che vive gli stessi dubbi e problemi dei nostri piccoli spettatori come per esempio imparare a inserirsi a scuola, fare nuove amicizie, acquisire nuove competenze e sviluppare rapporti con i fratelli e le sorelle. Anche se Sofia avrà tanti bei vestiti e scarpe luccicanti, le vicende raccontate negli episodi insegneranno a Sofia, ed ai nostri telespettatori, che ciò che rende una principessa reale è quello che c'è dentro, non l’apparenza e i beni materiali, ma la bontà, l'onestà, il coraggio e la grazia”.

In questo film Disney la protagonista Sofia è una bimba qualunque che si ritrova a diventare principessina quando la mamma sposa un re. Deve lasciare la sua città, le sue amiche ed entrare nel castello, imparare le regole del bon ton e godere dei privilegi che il sangue blu regala alla sua nuova famiglia allargata (si ritrova un fratello e una sorella).
La principessina Sofia in quanto ad animo nobile non ha nulla da invidiare a Cenerentola o Aurora: bellezza esteriore ed interiore, senso etico, gentilezza d’animo. Valori che evidentemente resistono.

Cristina Liverani - Research Manager Doxa -  ha spiegato che l'icona del diadema è ancora oggi molto in voga, perché le principesse moderne si sono evolute, avvicinandosi alle donne del 2013.
Infatti le principesse moderne vanno a fare la spesa, si vestono con jeans e stivali, indossano gli stessi abiti usate dalle donne comune, anche loro hanno una famiglia allargata e hanno aspirazioni non diverse da quelle di molte donne borghesi.
“Il mito della principessa non sembra essere tramontato nelle mamme delle piccole bambine e nelle giovani ragazze di oggi che tuttora amano sentirne parlare.  Appaiono in questo senso più distaccate e razionali le donne over 60.
Il ruolo della principessa è certamente cambiato negli ultimi 20-30 anni e per 1 intervistata su 2 la trasformazione è stata completa e legata ad un'enfasi crescente sulle doti di fiducia in sè stesse, ambizione e miglior identificazione con le donne moderne. E’ vivo nelle bambine il mito della principessa e delle icone che da sempre lo contraddistinguono, ma quasi la metà di loro se fosse principessa penserebbe a far del bene a chi ne ha bisogno.”

Quali sono le principesse più popolari e conosciute tra le donne italiane?
Le bambino più piccole, di età tra i 4 e i 5 anni, citano soprattutto Kate Middleton, ''l'amica che tutte vorrebbero, ma anche il simbolo di una donna di successo e di forti ambizioni''
Le adolescenti e le mamme hanno invece come icona assoluta di riferimento Lady Diana, la principessa del popolo, immagine di una donna indipendente e generosa.
Tra le principesse a cui si vorrebbe assomigliare c'è anche Stephanie di Monaco, ''una donna ribelle, che ha saputo coniugare regalità e indipendenza''.

I giornalisti italiani non si limitano a darne la notizia ma per difendere lo stipendio e obbedire ai loro direttori, che a loro volta devono compiacere il regime repubblicano, con stupore si chiedono:
Possibile che nei nostri tempi non solo le bambine ma anche le mamme subiscono il fascino delle principesse e desiderano addirittura per la propria figlia una vita a corte? 
Ma come si fa a parlare di conciliazione, indipendenza, libertà per le donne e nel contempo restare chiuse in queste gabbie dorate? 
Come mai le donne sognano ancora il sangue blu?

In una repubblica sempre più debole e vicina al collasso, i cosiddetti "fedelissimi alla repubblica", che hanno sempre ridicolizzato chi invece ha opinioni diverse, rimangono sgomenti e stupiti che la propaganda repubblicana non sia riuscita ad estirpare il "mito principesco" e più in generale l'idea della Monarchia.

E poi se per corte si intende un gruppo ristretto di persone che pensano ai loro interessi piuttosto di aiutare i più bisognosi, sono più pericolosi e cattivi i "nobili" (Re, Regine principi e principesse che non hanno potere) o piuttosto quei club esclusivi finanziari (Banche che in genere sostengono la repubblica) o quei presidenti della repubblica che diventano dittatori (Kim Jong, Fidel Castro, Ahmadinejad, Gheddafi, Bokassa, Bangui, Saddam Hussein, Ben Ali...?

E cosa sono le gabbie d'orate se non tutte quelle caste che sostengono la repubblica italiana?
Avete mai visto in un presidente della repubblica la generosità, la bontà d’animo, la cortesia e la gentilezza, virtù che invece sono più facile da trovare nelle Famiglie Reali?

Evidentemente la repubblica non può avere il fascino che invece possiede la Monarchia.

Al di là di ogni possibile dubbio quest'indagine conferma che anche nel terzo millennio la Corona, il castello, il principe azzurro e quindi la Monarchia sono miti che non sono per nulla destinati a tramontare.

LINK
La principessa bambina e i sogni delle mamme

sabato, aprile 06, 2013

Elisabetta riceve il premio Bafta

Alla Regina Elisabetta il Bafta ad honorem per il suo sostegno al cinema e per la sua interpretazione nel ruolo di "Bond girl"
Anche il cinema britannico si inchina alla Regina

4 aprile 2013

La regina Elisabetta II ha ricevuto un Bafta ad honorem - acronimo di British Academy of Film and Television Arts, l'equivalente britannico degli Oscar - per il suo sostegno all’industria cinematografica britannica , ma anche e soprattutto per la sua interpretazione a sorpresa nel ruolo di Bond Girl a fianco di Daniel Craig alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra del 2012.

L’attore regista Kenneth Branagh ha consegnato alla regina il trofeo d’oro, nel corso di una cerimonia nel castello di Windsor organizzata in onore del cinema britannico.
Alla cerimonia erano presente trecento persone famose del cinema, tra i quali il regista di Guerre Stellari George Lucas, che sono arrivati apposta anche da Hollywood per dimostrare apprezzamento per il cinema britannico.

Il presidente dei Bafta, John Willis ha affermato :
«La regina è la madrina» di numerose organizzazioni a difesa del cinema e «recentemente è stata la star dei Giochi olimpici di Londra, interpretando la James Bond girl più memorabile».

Durante i festeggiamenti per i suoi 60 anni di regno la Regina ha dimostrato un'insospettato senso dell'umorismo.
L'estate scorsa la Regina aveva sorpreso tutti accettando di partecipare alla Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra in un finto spezzone di un film di James Bond.
La Regina Elisabetta II aveva accettato di farsi filmare a Buckingham Palace con Daniel Craig, l'agente 007 in carica, mentre una sua controfigura aveva poi completato la missione lanciandosi da un elicottero con il paracadute nello stadio olimpico, in diretta televisiva durante la cerimonia.
Con tempismo perfetto la Regina, con un identico vestito, si era poi presentata nel box reale dello stadio salutando il pubblico, compassata come sempre.

La Regina é patrona di Bafta, acronimo di British Academy of Film and Television Arts dal 1952, oltre che di diversi enti di beneficenza per ex attori ed attrici in difficoltá.

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venerdì, aprile 05, 2013

Elisabetta alla Mars Chocolate UK

Elisabetta II e il Duca di Edimburgo hanno visitato la fabbrica della Mars Chocolate UK a Slough, appena fuori Londra.

5 aprile 2013

Lo stabilimento produce la famosa barretta al cioccolato e caramello Mars, e la Regina ha seguito con molto interesse tutte le fasi della produzione dello snack.


La visita si è conclusa con l'inaugurazione di una targa per commemorare la visita della Regina, e con la presentazione di un piccolo modellino di cioccolato commestibile della carrozza usata per l'Incoronazione della Regina, che comprende anche un dipinto commestibile del Castello di Windsor e di una cornice d'oro.

La Mars UK  di Slough è la casa del cioccolato nel Regno Unito da oltre 80 anni, da quando la fabbrica ha aperto i battenti nel 1932, e il primo prodotto è stata la famosa barretta MARS.

Fiona Dawson, presidente della Mars Chocolate UK, ha accompagnato la coppia reale durante la visita nella fabbrica, ed ha detto:
"Siamo orgogliosi di ospitare Sua Maestà la Regina e Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo a questo stabilimento della Mars Chocolate UK.
Abbiamo iniziato a produrre cioccolato a Slough da oltre 80 anni ed è stato un vero privilegio avere l'opportunità di condividere il nostro patrimonio produttivo nel Regno Unito.
"Abbiamo più di 1000 lavoratori e tutti erano entusiasti della visita. Da quando abbiamo aperto la fabbrica nel 1932, questo è stato uno dei giorni più emozionanti per la Mars Chocolate UK".


Audrey Cook, 83 anni, dopo una carriera che dura 69 anni, ha detto:
"Da quando lavoro qui, e sono quasi 70 anni, questo è il giorno più speciale, è un onore incontrare la Regina. E' un'altra meravigliosa storia da raccontare del lavoro della mia famiglia Mars."

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A Proud Day for Mars Chocolate UK as Her Majesty The Queen and His Royal Highness The Duke of Edinburgh Visit Slough Factory

Re del Marocco e il presidente della Francia

Storico incontro tra il re del Marocco e il presidente della Francia

3 -4 APRILE, 2013

Lo scopo della visita di Hollande nel Marocco serve per rafforzare le relazioni bilaterali tra i due paesi e rilanciare l’alleanza strategica tra Francia e Marocco.

Il momento clou della visita è stato l’incontro tra Francois Hollande e il Re del Marocco Mohammed VI a Casablanca .

In serata, c'è stata una cena di gala alla presenza del Re del Marocco, la principessa Lalla Salma, il principe Moulay Rachid e la Principessa Lalla Meryem, Lalla Asma e Lalla Hasna.

L'incontro tra Re Mohammed VI del Marocco ed il presidente francese François Hollande serve per rilanciare il partenariato strategico tra i due paesi.

La visita di Hollande in Marocco costituisce un’opportunità per approfondire e rinnovare le relazioni fra i due paesi nei settori politici, socioeconomici, culturali e dei diritti umani.

Il presidente francese ha espresso soddisfazione per la realizzazione delle riforme in Marocco, nel campo della democrazia e dello sviluppo umano.

I due capi di Stato hanno condiviso l’importanza della coproduzione industriale ed hanno parlato di agricoltura e di pesca, di energie rinnovabili e di infrastrutture quali elementi necessari alla crescita; inoltre hanno discusso sull’organizzazione delle manifestazioni culturali marocchine previste in Francia nel 2014.

Ricordo che Re Mohammed VI è stato il primo capo di stato arabo ad essere stato ricevuto lo scorso 24 maggio all’Eliseo, una settimana dopo l’elezione di Hollande.

LINK
Cérémonie d’accueil officiel à Casablanca du Président français

giovedì, aprile 04, 2013

I monarchici sostengono i Marò

A Roma manifestazione per i due marò. 

Le bandiere del Regno d'Italia sventolano sotto al Colosseo.


3 aprile 2013

A ridosso del Colosseo si è svolta una manifestazione di sostegno ai due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, processati in India.
La manifestazione è stata promossa dal sindaco di Roma Alemanno e per dimostrare la vicinanza della città di Roma ai Marò sono state spente le luci del Colosseo.

Dispiace che erano presenti solo alcuni esponenti politici legati alla Giunta Capitolina, anzi direi che è stata grave l’assenza dell’opposizione.
Mentre la destra e la sinistra litigano anche quando insieme dovrebbero sostenere i nostri soldati, molti monarchici hanno partecipato alla manifestazione e, come si vede dalle foto, le bandiere che sventolavano sotto al Colosseo erano per la maggior parte quelle del Regno d'Italia.

Il fatto che non tutte le forze politiche abbiano partecipato all'evento è indice di quanto la "dignità nazionale" - un fattore che è certamente molto legato alla vicenda dei marò - sia stata calpestata e dimenticata dal comportamento della repubblica.

D'altronde la repubblica ha abbandonato i marò .
Le dimissioni del ministro Terzi, le sue accuse su Monti (e indirettamente a Napolitano) sono state un disastro politico - governativo e istituzionale che non ha precedente.

Inoltre anche la maggior parte della stampa non ha messo in giusto rilievo l’importanza simbolica dell’evento.
Ad esempio il quotidiano "la repubblica" (il punto di riferimento del regime repubblicano ... ) ha preferito focalizzare l’attenzione su una polemica secondaria e burocratica, cioè che la Soprintendenza non aveva comunicato la sua autorizzazioni per un palco montato a ridosso del Colosseo.

Anche questa brutta polemica è un'altra figuraccia delle istituzioni repubblicane : non sono state capace di organizzare a dovere una manifestazione a sostegno dei marò e dimostra la mancanza di coordinamento tra le istituzioni.
Aggiungo che se davvero non c'era autorizzazione, pur di sostenere i due poveri marò, era meglio chiudere un occhio ...

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mercoledì, aprile 03, 2013

Alberto di Monaco riceve Ban Ki-moon

Il Principe Alberto II di Monaco ha ricevuto il segretario generale delle Nazioni Unite a Monaco.

3 aprile 2013

Le loro Altezze Serenissime il Principe Alberto II e la Principessa Charlene di Monaco hanno ricevuto il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e sua moglie, la signora Ban Soon-teak, a Monaco.

Ban Ki-moon è in visita al Principato in occasione del 20° anniversario dell'ingresso del Principato di Monaco all'ONU.

Principe Alberto riceve Ban ki -Moon

Al loro arrivo Ban Ki-moon e la signora Ban Soon-teak sono stati calorosamente accolti dal sovrano principe e dalla principessa Charlene nel cortile del Palais di Monaco.

Dopo gli onori militari e la presentazione reciproca delle delegazioni nel cortile del Palais, il signor Ban Ki-moon e il Principe Alberto II hanno discusso tra di loro in una sala.

Nel pomeriggio, il Principe Alberto II e il signor Ban Ki-moon si sono recati al Museo Oceanografico, dove hanno tenuto un discorso.

In serata, il Principe Alberto II e la Principessa Charlene hanno offerto una cena di gala in onore della visita ufficiale del signor Ban Ki-moon e la signora Ban Soon-tek.

LINK
Visite officielle du Secrétaire Général de l’ONU, S.E. M. Ban Ki-moon, en Principauté


martedì, aprile 02, 2013

La roulette della repubblica

Per uscire dal caos nel quale è caduta la repubblica, Napolitano dilata i suoi poteri e spinge il Parlamento a votare il nuovo presidente prima della nascita del nuovo governo.
Ma il golpe presidenziale di Napolitano, che congela il Parlamento e sottopone i partiti alla sua volontà, invece complica le elezioni del prossimo presidente.
Chi sarà eletto? Cosa farà?
Quali sono i poteri del Presidente della repubblica?
Qual'è il confine tra partiti e il Quirinale ?

roulette della repubblica
Napolitano ha affidato a 10 saggi(?!) il compito di stabilire l'agenda politica del prossimo governo, affinché l'Italia sia in perfetta sintonia con l'ordine supremo della Commissione europea di rispettare la stabilità economica, con la quale l'elitè europea può pronunciarsi sui bilanci nazionali della zona euro.

Si è anche saputo di una telefonata tra Napolitano e il presidente BCE Mario Draghi per "approfondire la situazione politica". Questo colloquio è un chiaro sintomo del panico che circola nei palazzi del potere repubblicano e di quanto l'Italia sia succube ai poteri burocratici-finanziari europei.

Il presidente Napolitano ha ancora una volta chiarito che il fondamento ultimo della politica del nostro Paese è rappresentato dagli interessi e dalla volontà della Commissione Europea e della BCE.
L'Italia è diventata la provincia dell'UE, una colonia della BCE....

Diciamo anche che nell’elenco dei saggi compaiono cariatidi in politica da decenni e dinosauri della burocrazia del regime repubblicano. La lista dei saggi è una perfetta fotografia della classe dirigente e incompetente che ha affossato il Paese.

I motivi che hanno spinto Napolitano a istituire due commissioni di saggi sono due : il primo sorge dalla preoccupazione di tranquillizzare l'UE e i mercati finanziari-internazionali (e questo gli ha impedito di dimettersi), l'altro è legato all'elezione del nuovo presidente.

La scelta del nuovo inquilino del Quirinale è davvero un serio problema, quasi irrisolvibile, che sta devastando gli equilibri e i palazzi dei poteri.
Il regime è terrorizzato dal fatto che le elezioni del prossimo presidente della repubblica si trasformi in un Vietnam, e ci sono tutti i presupposti perché succeda proprio così, tutti i partiti vogliono occupare il Quirinale, tutti vogliono piazzare al Colle uno di loro.
Ecco allora che Napolitano ha deciso di prendere tempo affinché i partiti si mettano d'accordo per scegliere il nuovo capo di Stato.
Bersani aveva complicato tutto: aveva conquistato le presidenze del Senato e della Camera, sino a ieri e senza i numeri necessari, voleva conquistare Palazzo Chigi, e pretendeva pure piazzare uno di sinistra al Quirinale.  Una mossa eccessiva che ha scatenato la reazione degli altri partiti.

Oltre alla mancanza di stima reciproca tra i partiti è proprio la scelta del nuovo presidente della repubblica che blocca il malfunzionamento della repubblica, è diventata solo terreno di polemica e battaglia, il Parlamento è fermo, i partiti litigano più di prima, il nuovo Governo ancora non esiste.

Per uscire dal caos nel quale è caduta la repubblica, la strategia di Napolitano è quella di approfittare dello stallo politico e di dilatare i suoi poteri per forzare il Parlamento a scegliere il nuovo presidente prima della nascita del nuovo governo.

La pessima classe politica e il risultato elettorale hanno creato i presupposti perché si arrivasse a questo caos istituzionale e politico, ma il responsabile di questo scempio è anche il presidente dello repubblica Giorgio Napolitano che, oltre che consegnare il Paese nelle mani delle organismi burocratici e finanziari sovranazionali, compie un golpe presidenziale e complica ulteriormente la situazione.

L'inedito esperimento istituzionale di Napolitano, che di fatto commissiona i partiti, congela il Parlamento, rende quasi inutile le elezioni, non fa altro che buttare benzina sul fuoco, perché chiarisce bene quanto può essere potente e pericoloso il presidente della repubblica, quanto lo scontro tra presidente e parlamento può essere aspro .

D'altronde la scelta del presidente della Repubblica non è mai stata un’operazione tranquilla, basta ricordare il succedersi delle tante votazioni a vuoto.
Anche Napolitano è stato eletto soltanto al 4° scrutinio, allorché fu sufficiente la maggioranza semplice. Fu eletto solo dalla sinistra che riuscì a portarlo sul Colle.
Adesso quando le Camere in seduta comune inizieranno a votare il nuovo presidente (15 aprile) sarà ancora più difficile.
Innanzitutto c'è l'agonia dei partiti, sempre più lontani dagli italiani, che non riescono a dialogare tra loro, poi le ultime elezioni che non hanno indicato un vincitore e che hanno modificato i già deboli equilibri.
Altro fattore è l'arrivo in Parlamento di una nuova forza politica anti sistema, il Movimento 5 Stelle, che ha l’obiettivo dichiarato di affossare la Casta (la casta è sinonimo di regime repubblicano...)

L'aspetto che complica definitivamente la scelta del presidente è che negli ultimi anni i poteri del Quirinale si sono dilatati di continuo, tanto che la repubblica parlamentare ha acquistato tratti tipici delle repubbliche presidenziali.

Un esempio è la cosiddetta "moral suasion", la capacità di persuasione che avrebbe il presidente ad un altro potere, ossia l’emanazione degli atti normativi del governo che hanno validità soltanto se vengono firmate anche dal capo dello Stato.
Beh la "moral suasion" è solo un termine altisonante e affascinante usato ad arte per nascondere il fatto che che il presidente della repubblica non è al di sopra delle parti, non è una persona esterna alla classe politica, ma fa politica e vive di politica.
Il presidente della repubblica invece che garante è un governante, il presidente può addirittura paralizzare l’azione del governo e sottoporlo alla propria volontà senza neanche violare norma costituzionale. (vedi i 10 saggi e il governo Monti...)

Capisco che ci debba essere rispetto verso il Capo di Stato, ma davanti a decisioni irrituali e abnormi, come quelle compiute da Napolitano, perché i giornalisti principali continuano ad osannarlo?
Dov'è finito il vero giornalismo, dove sono i costituzionalisti indipendenti ?
Possibile che non ci sia nulla di anomalo in quello che sta succedendo ?
A nessuno viene il dubbio che la sovranità popolare non conti proprio nulla?

Tutti si affannano a cercare un nuovo presidente della repubblica imparziale, che non abbia legami con la casta partitica
E' una fatica inutile, in una repubblica è impossibile avere un capo di stato che possa avere queste virtù.

I repubblicani devono essere un pò masochisti: vogliono come capo di stato un presidente della repubblica che sia superpartes, e poi sono i partiti a votarlo; per loro le elezione del presidente dovrebbe essere una festa, invece ogni volta è solo fonte di preoccupazione e guerra;  vorrebbero un presidente che sia di tutti gli italiani e poi proprio perché è eletto dai partiti c'è chi vince e chi perde.

Ma allora non sarebbe meglio un Re che, proprio perché non eletto e non fa parte della politica, è davvero il capo di stato di tutti gli italiani?
Ma allora non è meglio la Monarchia che tra l'altro ci evita, ogni 7 anni, di litigare per scegliere per forza un politico, che poi crea problemi e divide gli italiani?


Invece di affidarsi a 10 pseudo saggi, una cosa saggia sarebbe quella di scegliere un capo dello Stato che non provenga davvero dalle casta dei partiti che non sia corresponsabile dello scempio creato da questa repubblica:  un RE che difendi la Patria e non gli organismi sovranazionali! 

lunedì, aprile 01, 2013

Principe Nicola compie 28 anni

Il principe Nicola di Romania festeggia il suo 28° compleanno

1 aprile 2013

Nicola è nato il 1 aprile 1985 a Meyrin, nei pressi di Ginevra (Svizzera) ed è il figlio primogenito di Robin Medforth-Mills e di Elena di Romania.
Elena è la seconda figlia del Re Michele I di Romania.

Il 30 dicembre 2007, Michele I di Romania ha modificato lo statuto della Casa Reale di Romania e l'ha reso "principe di Romania" e terzo in linea di successione dopo sua zia Margherita e sua madre Elena.
In quella stessa occasione, Michele I ha anche chiesto al Parlamento rumeno di abolire la legge di successione salica del 1923 se avesse preso in considerazione il ripristino della monarchia.

Il 29 febbraio 2008, il Principe Nicola ha dichiarato in un'intervista al quotidiano romeno Cotidianul che se il popolo rumeno gli chiedesse di diventare re, non rifiuterebbe.