Dopo il malgoverno di sinistra e di destra,
Napoli ripiomba nel caos per
l'emergenza rifiuti. I rifiuti sono di nuovo per le strade e non c’è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata.
A parte il disagio per i cittadini, c'è poi il pericolo igienico-sanitario che può trasformarsi in un serio rischio per la salute.
Perché si è giunti a tanto?
Sull’eterna emergenza rifiuti a Napoli è già stato detto tanto, si è posto in rilievo le responsabilità distribuite tra politica e camorra, ma si evita di
considerare l'emergenza rifiuti come il simbolo della repubblica.
Siamo nelle mani di una inetta classe politica che non sa nemmeno gestire lo smaltimento dei rifiuti e, di fronte a questa incredibile incapacità, gli italiani sono abbandonati dallo stato repubblicano.
Se si considera il problema dello smaltimento rifiuti come la punta dell'iceberg di tutte le cose che non funzionano in Italia, allora si capisce cos'è e come funziona la repubblica.
L'emergenza rifiuti in Campania sembra essere perenne, destra sinistra e centro sono tutte accomunate da una incapacità e inadeguatezza nel gestire il problema. Questo significa che
lo stato non funziona, siamo di fronte allo sfracello organizzativo di natura politica, all’incapacità delle classi dirigenti.
Come in tutte le oligarchie, anche in questa repubblica i responsabili sono intoccabili e rimangono attaccati alla poltrone, e nessuno in Campania si dimette...
Nel frattempo da Bruxelles è arrivata la delegazione di emissari della Commissione europea per investigare sull'emergenza rifiuti in Campania. Gli ispettori hanno detto che questa volta non si accontenteranno della presentazione del piano ma vogliono che sia realizzato fattivamente.
Già a suo tempo l'Italia era stata condannato dall'UE per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania e per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe.
Cosa succederà adesso?
A parte che la richiesta di commissari è già una implicita dimostrazione della incapacità dello stato, cosa dire se si vede che i
"decreti approvati" per realizzare termovalorizzatori e i
"poteri commissariali" non hanno contribuito minimamente a risolvere il problema?
Cosa serve lo stato repubblicano se non risolve i problemi dei cittadini?
In questa repubblica la miseria morale sembra non avere limite.
Le scelte governative (se ci sono) sono contrastate a livelli amministrativi, anche all’interno dello stesso schieramento, d'altra parte l’opposizione cavalca il caos al solo scopo di indebolire gli avversari.
Nonostante l'incapacità dello stato repubblicano, con la solita sfrontatezza la classe politica afferma che farà in pochi giorni quello che in decenni non ha mai fatto.
Questa crisi non è avvenuta improvvisamente, è iniziata 20 anni fa quando le discariche campane iniziarono ad essere sature; da allora lo stato repubblicano piano piano ha smantellato le discariche, ha permesso alla Camorra di stabilire il suo controllo sul business dello smaltimento dei rifiuti, tutti i politici si sono lavati le mani preoccupandosi solo di gestire il potere.
Giustamente i napolitani sono indignati di vivere in mezzo ai rifiuti e respirare un’aria tossica.
E io, da italiano, sono indignato di vivere in uno Stato cosiffatto!