Articoli in evidenza:

martedì, luglio 18, 2023

Fallimento della repubblica in Afghanistan

50 anni di repubblica in Afghanistan. Un fallimento ! 

50 anni fa  (17 luglio 1973) in Afghanistan la Monarchia veniva abolita con un colpo di stato, un evento che segna l'inizio della instabilità politica e della crisi del paese. Nel corso degli anni successivi, l'Afghanistan ha dovuto subire  guerre civile, l'ascesa dei talebani, una continua instabilità politica e la mancanza di Libertà. In questo articolo  sottolineo i vantaggi della  Monarchia rispetto alla repubblica.

L'ultimo sovrano dell'Afghanistan, Mohammad Zaher Shah, aveva guidato il suo paese verso un'era di progresso e modernizzazione. Dopo aver completato parte della sua formazione in Francia, Zaher Shah aveva apportato significative riforme costituzionali nel 1964, trasformando l'Afghanistan in una Monarchia parlamentare. Aveva anche promosso l'adesione dell'Afghanistan alle Nazioni Unite ed aveva sostenuto i diritti delle donne, che erano libere di indossare abiti occidentali. L'eredità di Zaher Shah ha gettato le basi per una società più aperta e progressista.

Purtroppo il 17 luglio 1973 il re Zaher Shah dell’Afghanistan, che regnò dal 1933 al 1973, fu deposto da un colpo di stato attuato da un gruppo di ufficiali sobillati dall'Urss, preludio all'invasione sovietica di sei anni più tardi.  Zaher Shah  scelse di non opporre resistenza ed accettò l'esilio per evitare spargimenti di sangue.

Da allora era vissuto in esilio in Italia, a Roma, prima di rientrare in patria nel 2002. Muore il 23 luglio 2007 morì all'età di 92 anni a Kabul.

 Il 24 agosto 1973, è stata proclamata la repubblica, un evento che segna la fine di una lunga tradizione monarchica nel paese ed che pone le basi per la decadenza del paese. Negli anni successivi all'abolizione della Monarchia, l'Afghanistan ha vissuto un periodo di instabilità politica cronica. Tra il 1973 e il 1992, si sono succeduti vari presidenti, ma il paese non è mai riuscito a raggiungere una stabilità duratura. Nel 1996, i talebani hanno preso il potere,e instaurando uno stato islamico e durante il regime talebano, l'Afghanistan ha vissuto un periodo di repressione e violazioni dei diritti umani.

Confrontando quello che è avvenuto durante la Monarchia e la repubblica, è mio convincimento che se ci fosse sempre stata la Monarchia, l'Afghanistan sarebbe un Paese migliore.

La Monarchia è un sistema istituzionale stabile e duraturo, in cui il capo di Stato è un simbolo di unità e continuità per la Nazione. La figura del sovrano, come il Re Zaher Shah, era un un punto di riferimento per il popolo afghano, offrendo stabilità e guida nella politica nazionale. La sua esperienza, saggezza e lungimiranza avrebbero potuto contribuire a prevenire il caos politico e sociale che ha seguito l'abolizione della monarchia nel 1973.

Inoltre, la Monarchia può essere un fattore unificante per un paese multietnico come l'Afghanistan. Il Re Zaher Shah era rispettato e ammirato dalle numerose etnie e tribù, e la sua figura poteva superare le divisioni etniche e religiose che hanno spesso causato conflitti nella storia afghana. La Monarchia avrebbe potuto fungere da collante sociale, promuovendo la coesione nazionale e mitigando le tensioni interne.

Per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo dei talebani, la Monarchia avrebbe potuto affrontare questa minaccia in modo più efficace. La figura del sovrano, con il suo potere simbolico e la sua autorità morale, avrebbe potuto unire il paese nella lotta contro il terrorismo e mobilitare risorse e sforzi a livello nazionale.

Infine, la monarchia offre una forma istituzionale che può garantire una maggiore protezione delle libertà individuali e dei diritti umani. Mentre la repubblica afghana ha affrontato violazioni dei diritti umani, soprattutto per le donne e le minoranze, la monarchia avrebbe potuto promuovere una società più inclusiva e progressista. Il Re Zaher Shah, durante il suo regno, ha dimostrato un impegno nei confronti dei diritti delle donne, consentendo loro di indossare abiti occidentali. Questo è solo un esempio di come una monarchia aperta e progressista avrebbe potuto promuovere il rispetto dei diritti umani.

C'è anche da considerare che dopo il rovesciamento del regime talebano, il Re spese il suo prestigio ed influenza per agevolare e rafforzare l'avvento al potere del presidente Hamir Karzai, al pari di lui pragmatico e filo-occidentale.


Premi giornalistici ABC

Il Re Felipe e la Regina Letizia di Spagna consegnano i premi giornalistici ABC 

17 luglio 2023

Le Loro Maestà il Re Felipe VI e la Regina Letizia di Spagna hanno presieduto, presso la sede della ABC, il gala della 103° edizione dei premi giornalistici ABC “Mariano de Cavia”, “Luca de Tena” e “Mingote”, rispettivamente consegnati a Manuel Jabois, Pedro García Cuartango e Flavita Bananas.

Il gala della 103° edizione dei prestigiosi premi giornalistici ABC "Mariano de Cavia", "Luca de Tena" e "Mingote" è un evento di grande rilevanza che premia i migliori professionisti del settore giornalistico.

Dopo la cerimonia di premiazione, il Re Felipe e la Regina Letizia hanno ripreso il loro posto, accompagnati dal presidente della giuria e dai vincitori dei premi. Il Re Felipe ha colto l'opportunità per rivolgere un discorso ai partecipanti, evidenziando l'importanza di questa cerimonia.

I vincitori dei prestigiosi premi ABC "Mariano de Cavia", "Luca de Tena" e "Mingote" erano stati annunciati il 10 maggio 2023 .

Il Premio Mariano de Cavia è stato assegnato a Manuel Jabois, giornalista autore dell'articolo intitolato "La mia vita senza WhatsApp", che è stato pubblicato su "El País" il 15 maggio 2022. L'articolo di Jabois ha saputo catturare l'attenzione dei lettori, offrendo un'analisi approfondita e coinvolgente sull'impatto delle nuove tecnologie nella vita quotidiana.

Il Premio Luca de Tena è stato consegnato a Pedro García Cuartango, giornalista di spicco nel panorama editoriale. Il suo impegno e la sua dedizione nel fornire informazioni accurate e di qualità lo hanno reso meritevole di questo importante riconoscimento.

Il Premio Mingote è stato assegnato a Flavia Álvarez-Pedrosa, nota come Flavita Banana, per la sua straordinaria illustrazione pubblicata su El País il 18 luglio 2022. Flavita Banana ha saputo coniugare creatività e denuncia sociale, regalando al pubblico opere d'arte che colpiscono e riflettono la realtà contemporanea.


Principessa Kako sostiene i disabili

La principessa Kako al concerto di danza per persone con disabilità

17 luglio 2023

La principessa Kako, seconda figlia del principe ereditario Akishino e della principessa ereditaria Kiko del Giappone, ha partecipato ad una gara di danza dedicata alle persone con disabilità, nell'ambito del Festival della Danza Metropolitana di Tokyo. 
Questo evento, noto come il "concerto di danza Doremifa", si è svolto presso la Palestra metropolitana di Tokyo, situata nel quartiere di Shibuya.

L'impegno della principessa Kako per l'inclusione

La principessa Kako ha partecipato attivamente all'evento, dimostrando così la sua dedizione a promuovere l'uguaglianza e la comprensione reciproca nella società. Questo progetto è stato avviato nel 2012, con l'obiettivo di promuovere l'inclusione e la consapevolezza nei confronti delle persone con disabilità attraverso l'arte della danza. 


Dopo aver assistito alle esibizioni durante il "concerto di danza Doremifa", la principessa Kako ha espresso il suo entusiasmo dicendo: "Ho potuto assistere a danze meravigliose e mi sono divertita molto".