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sabato, dicembre 28, 2019

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908


Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.


Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :
"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


venerdì, dicembre 27, 2019

Messaggio di Natale del Re Olandese

Il messaggio di Natale del Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi

25 dicembre 2019

Come ogni anno Sua Maestà il Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi ha inviato alla Nazione il suo messaggio di Natale.

Nel suo discorso di Natale, il re dei Paesi Bassi ha sottolineato che la ricerca della felicità non dovrebbe essere un'ossessione, ed ha invitato i giovani a non preoccuparsi troppo se le cose non vanno bene, ed ha aggiunto che la tristezza, dubbi ed i fallimenti e le battute d'arresto fanno parte della vita, in quanto la "felicità è sfuggente ed viene improvvisamente come un dono dal cielo".

Nel suo discorso di Natale il re Guglielmo Alessandro ha ricordato i 75 anni di libertà aggiungendo che "Per essere liberi, dobbiamo permettere il pensiero trasversale. In noi stessi e con gli altri."

Il re dei Paesi Bassi ha detto che è necessario lavorare insieme ed ha ringraziato gli insegnanti, polizia, medici e infermieri, funzionari e giudici, agricoltori, costruttori e biologi.

Infine il Re Guglielmo Alessandro ha augurato a tutti Buon Natale.


Messaggio di Natale del re Filippo

Il discorso di Natale e Capodanno del re Filippo del Belgio

24 dicembre 2019

Sua Maestà il Re Filippo dei Belgi ha inviato alla Nazione il suo messaggio di Natale che è stato trasmesso alla vigilia.

Nel suo messaggio di Natale il re Filippo ha spiegato come non dobbiamo rimanere indifferenti all'ingiustizia, alla povertà e all'esclusione.

Nel suo discorso alla nazione, il re Filippo ha detto : “Conosciamo le sfide che affrontiamo: per la nostra società, per il pianeta. Continuiamo a dire che devono essere affrontati con urgenza. E per la maggior parte sappiamo anche quali sono le soluzioni. La domanda è: come possiamo trasformarla in azione concreta”.

Il sovrano ha continuato, dicendo che dobbiamo cambiare  i nostri atteggiamenti, invitando all'azione da una prospettiva a lungo termine ed aggiungendo che "Non dobbiamo arrenderci".

Ai politici il Re Filippo ha chiesto che il governo federale sia formato il più rapidamente possibile, in grado di prendere decisioni equilibrate.

Il re Filippo ha concluso il discorso augurando alla Nazione un buon Natale e un Felice Anno Nuovo.