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martedì, gennaio 24, 2012

Nuova principessa di danimarca

La corte reale danese ha annunciato che la principessa Marie ha dato alla luce una bambina al Rigshospitalet di Copenaghen, questa mattina alle 8.27.

La principessina è il secondo figlio del principe Joachim e della principessa Marie, dopo il piccolo Henrik di due anni, ed è alta 49 centimetri e pesa 2.930 grammi.

Il principe Joachim ha anche altri due figli (i principi Nikolai e Felix ) dal suo primo matrimonio con l'ex principessa Alexandra (ora contessa di Frederiksborg).

La neonata è l'ottava nipote della regina Margherita II e del principe consorte Henrik, e 10° nella linea di successione al trono.

Secondo la tradizione della casa reale danese, il nome della principessa non verrà rivelato fino al suo battesimo,danese.

Un'ora dopo la nascita, Sua Altezza Reale il principe Joachim di Danimarca ha parlato alla stampa nel Hall di attesa del Rigshospitale:

Quello che nessuno pensava fosse possibile è successo: è una bambina. Lei assomiglia a sua madre ... lei ha i capelli scuri. Sta bene e dei ben lineamenti. 
Quando è nata è stato un momento toccante. Ho versato una lacrima anche questa volta.

Appena appresa la notizia della nascita, Sua Maestà la Regina Margherita II e il principe Henrik sono arrivati ​​al Rigshospitalet per conoscere la principessa.
Qualche tempo dopo anche il principe ereditario Frederik e la Principessa Mary sono arrivati in ospedale.

Nel corso della giornata, ci sono stati 21 colpi di cannone per annunciare l'arrivo della nuova principessa. 

Congratulazioni a Joachim e Marie!

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lunedì, gennaio 23, 2012

Comunicato del Re di Romania

Comunicato stampa di Sua Maestà Re Michele I di Romania 
22 gennaio 2012
La Famiglia Reale conosce le proteste che molti rumeni esprimono con forza da diversi giorni in tante città del paese e anche all'estero.
Le proteste dei cittadini stanno diventando sempre più pressanti. La classe politica del paese ha il dovere di dare risposte a quello che la gente giustamente stanno chiedendo.

I rumeni hanno perso la fiducia. Chiedono ai politici un comportamento pubblico completamente e definitivamente diverso dal passato.

Tutta la Famiglia Reale si sente vicina a tutti coloro che in questi momento hanno bisogno di incoraggiamento e di solidarietà.

Re Michele aveva detto nel suo messaggio al Parlamento che il cinismo, la viltà e gli interessi privati non devono avere spazio nella vita della Romania.
In Romania ci sono ancora gli ideali dei grandi uomini che nella nostra storia hanno servito in modo responsabile e generoso il paese".
Queste parole erano rivolte a tutti coloro che hanno il potere di cambiare qualcosa in Romania.

La Storia che nel dicembre 1989 ci ha dato un Paese giovane, mostra che i rumeni hanno fiducia nelle virtù della democrazia e della libertà quando il destino del paese è a un bivio. L'Europa e la Romania si muovono insieme nei momenti di difficoltà. Specialmente oggi dobbiamo pretendere che la politica si comporti in maniera appropriata alla democrazia ed alla competenza in uno spazio pubblico e istituzionale.

Senza dubbio, la crisi economica globale colpisce la Romania. Ma è anche chiaro che le proteste nel nostro Paese vanno ben oltre: i Rumeni esprimono l'insoddisfazione dei politici che non hanno mai guardato oltre i loro interessi privati, che si sono più occupati di dispute personali, dimenticando la corretta amministrazione del paese.

Il Re e la principessa seguono gli eventi con grande preoccupazione e ribadiscono la loro determinazione a fare tutto quanto in loro potere per proteggere e promuovere gli interessi della Romania, senza favorire alcun partito politico.

Questo è stato il dovere della Corona rumena, in ogni generazione, e rimarrà tale in futuro.


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sabato, gennaio 21, 2012

Luigi XVI Re di Francia

I repubblicani uccidono Luigi XVI Re di Francia.

Il 21 gennaio 1793 non è solo l'occasione per ricordare il martirio di re Luigi XVI ma ci ricorda le origini sanguinosa della repubblica francese, le atrocità rivoluzionarie e il genocidio della Vandea, e molto di più: la lenta ma inesorabile distruzione della società, il massacro dei valori, il percorso perverso della Storia.

Insomma la brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

Spesso la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese, durante la quale i giacobini sperimentarono ed anticiparono gli orrori del comunismo.

La ghigliottina fu lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.

Infine ricordiamo quello che disse il Re  ai francesi prima di essere ucciso:
Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.

In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).