La dura reazione dell’establishment al trionfo del Principe a Sanremo deve far riflettere tutti gli italiani.
L’establishment ha cercato di impedire che Emanuele Filiberto arrivasse alla finale e vincesse ma non c’è riuscito, il popolo si è schierato dalla parte del Principe che ha trionfato a Sanremo.
Il regime repubblicano si è mobilitato contro il Principe con tutta le sue forze, politici – giornalisti – intellettuali – musicisti -conduttori.
Per non dare la completa esclusiva al Principe, anche la maggioranza e l’opposizione (rappresentati da un ministro e dal segretario del PD) si sono catapultati all’Ariston, ma sono rimasti quasi ignorati e contestati.
I giornalisti, ausiliari del regime, hanno scritto centinaia di articoli per prendere in giro Emanuele Filiberto. Nulla da fare.
Anche gli pseudo esperti di musica hanno urlato che la canzone “Italia amore mio” è brutta, che non è neanche una canzone, che Emanuele non sa cantare ed ha una brutta voce. Nulla da fare.
Anche in tv i conduttori (tranne alcuni casi isolati) hanno sputato sangue pur di parlar male della canzone e del Principe. Anche qui nulla da fare.
L’ordine di mobilitarsi si è sviluppato anche nel web.
I repubblichini snob di Fini (Fare Futuro), adesso amici di merenda con gli altri falsi intellettuali del quotidiano “la repubblica”, hanno addirittura inventato un bizzarro termine “destra monarco trombonesca” per ricordare che la destra non ha bisogna del Re ma l’Italia deve essere una repubblica. (una specie di Manifesto di Verona per una repubblica questa volta non sociale ma presidenziale).
Per protestare contro una eventuale vittoria del Principe, l’associazione Fare Futuro aveva addirittura proposto di fare lo sciopero della fame, subito accolta da Bersani.
Sarebbe stato bello vederli dimagrire un po', visto che i politici mangiamo talmente tanto bene....
Tra parentesi, queste dichiarazioni fanno ricordare in mente l’amnistia di togliatti quando ringraziò i repubblichini di aver votato per la repubblica.
Ma perché questo attacco frontale di questa dimensione, anch’io sono rimasto stupito.
Perché quest’odio nei confronti del giovane principe Savoia che ha scritto una bella canzone d’amore per il nostro Paese?
Perché la repubblica ha reagito in questa maniera scomposta e violenta?
Questa assurda e violenta critica ad una semplice canzone d’amore dimostra quanto ci siamo incattiviti durante questa repubblica, nel nostro Paese si lanciano allarmi sul razzismo contro gli extracomunitari, ma quest’odio nei confronti dei Savoia, voluto dall’elitè repubblicano, cos’è se non una specie di razzismo ad personam?
Come si suol dire, l’esempio viene dall’alto, e quindi non é difficile capire che le cause principali di questa situazione sono i comportamenti dei politici e delle istituzioni.
Infatti in politica non si discute più su temi d’interesse comune, l’avversario è il nemico che deve essere distrutto ad ogni costo, ormai addirittura la Giustizia e la Morale sono usati come mezzi per sbarazzarsi del nemico.
Le lotte tra le Istituzioni hanno prodotto una societa’ malata, i politici parlano di solidarietà ma pensano solo ai loro interessi e poi fanno i moralisti...
Una risposta alle domande è che la oligarchia repubblicana si scaglia contro ogni cambiamento e contro chi non appartiene all’elitè. Adesso si sente debole ed ha paura, capisce che non riesce più a controllare l’opinione pubblica ed infatti, nonostante la massiccia mobilitazione, gli italiani non si sono fatti influenzare dalla propaganda del Potere.
E’ davvero straordinario che il giovane, da solo, abbia sconfitto le forze dello stato. La sua forza vincente è stato il sentimento d'amore verso l'Italia immediatamente avvertito dagli italiani.
Quindi ringraziamo Sanremo di averci fatto capire quanto la repubblica italiana sia profondamente antidemocratica, è uno stato elitario irrispettoso e irriguardoso verso i cittadini. Tutti i componenti della nomenklatura - politici intellettuali conduttori giornalisti RAI e orchestrali - hanno avuto comportamenti inconcepibili ed arroganti.
W la Monarchia
W l’Italia amore mio
martedì, febbraio 23, 2010
sabato, febbraio 20, 2010
La repubblica contro l'Unità d'Italia?
Giorni fa al convegno “Verso il 150° dell'Italia unita: tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso”, svoltasi all’Accademia dei Lincei, il presidente della repubblica aveva attaccato i detrattori dell’Italia unitaria.
Nell'intervento ha anche parlato del grave deficit di conoscenze storiche diffuse di cui soffrono e ha criticato i giudizi sommari e pregiudizi volgari sul formarsi dell’Italia unita.
Non possiamo che essere d'accordo con queste affermazioni ma non basta perchè si dovrebbe chiederci perchè esiste questo deficit.
In tutti i paesi lo stato con il Ministero dell'Istruzione educa i cittadini e plasma la società e la cultura.
E' chiaro allora che in Italia, il deficit denunciato da napolitano è stato soprattutto causato dallo stato repubblicano che evidentemente non ha voluto, o potuto, trasmettere ai cittadini il valore irrinuciabile dell'Unità d'Italia.
Il mio ragionamento si fonda sul fatto che la nascita della repubblica fu un drammatico momento di rottura con il passato, la nuova Italia repubblicana, voluta dai partiti del CLN, doveva rompere con la tradizione e la storia precedente.
In questo processo l’errore fatale fu quello di considerare il fascismo e monarchia due elementi quasi sovrapposti. Questa sbagliata considerazione di parte ha poi indebolito il Risorgimento perchè la Monarchia e Risorgimento sono due momenti indissolubili.
Quindi la repubblica, demonizzando la Monarchia, ha alimentato i detrattori dell'unità d'Italia e infatti, guarda caso, le forze antirisorgimentali si sono rafforzate proprio durante il periodo repubblicano.
La negazione dell'unità d'Italia è frutto di 60 anni di repubblica, un po' di autocritica da parte delle istituzioni non basterebbe …
Link
Napolitano No a giudizi sommari
e volgari sull'Unità d'Italia
Nell'intervento ha anche parlato del grave deficit di conoscenze storiche diffuse di cui soffrono e ha criticato i giudizi sommari e pregiudizi volgari sul formarsi dell’Italia unita.
Non possiamo che essere d'accordo con queste affermazioni ma non basta perchè si dovrebbe chiederci perchè esiste questo deficit.
In tutti i paesi lo stato con il Ministero dell'Istruzione educa i cittadini e plasma la società e la cultura.
E' chiaro allora che in Italia, il deficit denunciato da napolitano è stato soprattutto causato dallo stato repubblicano che evidentemente non ha voluto, o potuto, trasmettere ai cittadini il valore irrinuciabile dell'Unità d'Italia.
Il mio ragionamento si fonda sul fatto che la nascita della repubblica fu un drammatico momento di rottura con il passato, la nuova Italia repubblicana, voluta dai partiti del CLN, doveva rompere con la tradizione e la storia precedente.
In questo processo l’errore fatale fu quello di considerare il fascismo e monarchia due elementi quasi sovrapposti. Questa sbagliata considerazione di parte ha poi indebolito il Risorgimento perchè la Monarchia e Risorgimento sono due momenti indissolubili.
Quindi la repubblica, demonizzando la Monarchia, ha alimentato i detrattori dell'unità d'Italia e infatti, guarda caso, le forze antirisorgimentali si sono rafforzate proprio durante il periodo repubblicano.
La negazione dell'unità d'Italia è frutto di 60 anni di repubblica, un po' di autocritica da parte delle istituzioni non basterebbe …
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Napolitano No a giudizi sommari
e volgari sull'Unità d'Italia
venerdì, febbraio 19, 2010
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