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lunedì, marzo 24, 2008

Olimpiade di Pechino, contestata la fiaccola



Ad Olimpia, tra antichi riti ellenici e proteste, è iniziato il lungo viaggio della fiamma olimpica verso Pechino.

Per timore di un gesto mediatico dei tibetani la polizia greca aveva blindato il sito archeologico ma alcuni attivisti di Reporters sans Frontières, l’associazione che si batte per i diritti della libera stampa, sono riusciti a contestare la cerimonia di accensione della fiaccola olimpica proprio durante parlava Liu Qi, presidente del comitato organizzatore di Pechino 2008.
Un attivista ha sventolato una bandiera con i cinque cerchi olimpici a forma di manette e la scritta boicottate i Paesi che disprezzano i diritti umani, l’altro ha cercato di impadronirsi del microfono.
Sono stati subito bloccati dal servizio di sicurezza. Una dozzina di manifestanti ha poi inscenato una protesta nelle strade di Olimpia.

Per nascondere la contestazione la televisione cinese per alcuni secondi ha sospeso la trasmissione in diretta della cerimonia.

Nel frattempo il governo tibetano in esilio a Dharamsala (India) ha portato a 130 il numero dei morti accertati durante le manifestazioni in Tibet. Il governo cinese ne ha ammessi finora 19.

venerdì, marzo 21, 2008

Veltroni, Berlusconi e l'Italia


Se un importante esponente della casta ed appartenente alla parte politica piu' conservatrice del regime dice che c’e’ bisogno di costruire una nuova Italia che cresca come negli anni del dopoguerra allora la repubblica e’ proprio fallita.

Evidentemente la situazione politica e sociale di quel tempo era diversa da quella di adesso, l’Italia era devastata dalla guerra piu’ grande della Storia e dalle due ideologie (nazismo e comunismo) che modificarono in peggio il mondo, ma un confronto puo' essere utile per capire meglio la situazione.

Anche lo slogan piu’ usato da Berlusconi - Rialzati Italia – conferma l'allarme lanciato da Veltroni.
Visto che, per fortuna, non abbiamo subito un’altra guerra, i motivi che ci spingono disperatamente a ricostruire l’Italia sono di carattere prettamente politico e non militare.
In maniera analoga a quello che avvenne nell'URSS anche la repubblica italiana crolla per implosione , cioe' il regime crolla senza bisogna di spinte esterne.

Evidentemente quando un regime crolla da solo significa che il cedimento e’ intrinseco al sistema e che quindi e’ impossibile riformarlo, e' analogo a quando, per questioni di sicurezza e buon senso, si decide di abbattere un edificio nel quale le colonne portanti ormai non reggono piu’.

Per un sistema politico non c’e’ niente di peggio di una implosione perche’, senza bisogno di un contro-potere o di una propaganda opposta, tutti lo considerano molto negativo e quindi il sistema e' definitivamente rifiutato.
Il segno del completo sbaraglio in cui versa la repubblica, distrutta da una grave implosione politica, sono anche gli slogan usati dai partiti, molti dei quali sono comici e disperati, con i quali si presenta la presunta nuova classe politica:
"Yes, we can", "Si puo’ fare", “Rialzati Italia”, “Nuova Italia” ....
In poche parole la classe politica che finora ci ho rovinato adesso, con un bel maquillage - con frasi ad effetto, con liste elettorali nate all’ultimo momento, con partiti fantasmi e senza base popolare - si presenta come il nuovo salvatore della patria.

Adesso il rischio peggiore che corriamo e’ che questa implosione politica paralizzi il Paese, che impedisca un vero cambiamento, che le riforme diventino solo l'alibi del regime per sopravvivere.
Io ho l’impressione che il mostro Veltrusconi - o partito unico PDL-PD – rappresenti l’ultimo atto nel quale il regime cerchera' di riciclarsi e sopravvivere.

Gli italiani capiranno di non farsi fregare di nuovo e di darsi da fare?


ELEZIONI: VELTRONI, FARE ITALIA INNOVATIVA COME NEL DOPOGUERRA

Savona, 20 mar. - (Adnkronos) - Costruire un'Italia nuova che cresca come negli anni del dopoguerra e' il messaggio centrale del discorso tenuto questa sera a Savona dal leader del Partito democratico Walter Veltroni.

adnkronos

giovedì, marzo 20, 2008

Benzina, tasse, accise e la repubblica


In una fase di corsa dei prezzi, con i carburanti alle stelle e in particolare il gasolio a livelli record, arriva per gli automobilisti il provvedimento dello stato che farà scattare la riduzione delle accise sui carburanti.
Ben 2 centesimi di euro !!

Visti i continui rincari precedenti e l’enorme peso della tassazione sul prezzo della benzina, questa operazione risulta del tutto insufficiente anzi sembra una presa in giro.

Il regime repubblicano enfatizza questa diminuzione come se facesse parte di una grande operazione finanziaria, uno sconto fiscale che possa davvero aiutare gli italiani.
Allora questo provvedimento e’ solo un "taglio" temporaneo delle accise, una riduzione non strutturale, ma transitoria, che resterà in vigore fino al 30 aprile. In sostanza, quando il prezzo medio del greggio nel periodo preso a riferimento supera di 2 centesimi quello fissato nel Dpef, pari a 71 dollari al barile, il surplus dell'Iva viene bilanciato attraverso una riduzione transitoria dell'accisa e, per questa via, torna nelle tasche dei cittadini..

Oltre al danno la beffa, ricordiamo infatti cosa paghiamo per ogni litro di benzina o gasolio:
# 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004

Secondo me uno Stato dovrebbe automaticamente cancellare una tassa quando non esiste piu’ il motivo che la ha causata ma in Italia invece non è così. Anzi, su queste accise che in sostanza sono tasse, viene applicata anche l’Iva, cioè una tassa sulla tassa. Semplicemente indecente.

La propaganda della repubblica definisce questo provvedimento come un regalo pasquale, un meccanismo compensativo ed il governo – attraverso il ministro dello Sviluppo economico Bersani - conferma il proprio impegno a non far cointeressare lo Stato agli aumenti del carburante....

Allora diciamo che il costo della benzina e’ composto per il 30% da chi estrae, trasporta, raffina e vende e per il 70% dallo stato repubblicano che inoltre ci fa pagare il 20% di iva sul totale del costo carburante sommato alle accise!

Il regime repubblicano, abituato a comandare e sfruttare il popolo, non si rende neanche piu’ conto quanto sia impopolare e percio’ si sbaglia di grosso se si aspetta il ringraziamento da parte degli italiani !!

2 centesimi al litro sono come una goccia nel mare, miseria, presa in giro, beffa, barzelletta ...


ROMA (Reuters) - Da questa sera a mezzanotte e fino al 30 aprile 2008, gli automobilisti usufruiranno di uno "sconto" di 2 centesimi per ogni litro di benzina e di gasolio e per ogni chilo di Gpl.

E' quanto ricorda oggi il Ministero per lo Sviluppo economico in una nota, aggiungendo che nel mese di maggio, quando saranno aggiornati i dati sull'eventuale maggior gettito Iva derivante dal caro-greggio, potrebbe essere varato un nuovo decreto interministeriale per un'ulteriore riduzione delle accise sui carburanti.

Intanto da domani, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entra in vigore il decreto interministeriale che "ri-determina le aliquote di accisa sui prodotti energetici in funzione delle variazioni del prezzo internazionale".

"In particolare, il decreto prevede un meccanismo compensativo che può essere utilizzato quando il prezzo medio del petrolio supera di 2 punti percentuali quello indicato nel documento di programmazione economica e finanziaria, espresso in euro. Il decreto, inoltre, azzera l'accisa sul gas naturale per autotrazione", si legge nella nota.

Il provvedimento -- utilizzando le maggiori entrate dell'Iva derivanti dall'incremento del prezzo del petrolio -- restituisce ai cittadini le risorse finanziarie maturate dall'1 gennaio al 29 febbraio 2008, che sono state valutate in circa 162 milioni di euro, aggiunge la nota.

"Prosegue la valutazione sul possibile ulteriore extragettito Iva e nel mese di maggio verrà presa l'eventuale decisione sulle modalità di restituzione", spiega ancora la nota.

"Un'attenta azione di monitoraggio su eventuali scostamenti dalla media del prezzo europeo proseguirà per evitare che alle tensioni del prezzo possano aggiungersi comportamenti speculativi", dice nella nota il ministro Pierluigi Bersani.
borsaitaliana