Indicato da un amico, ho letto l'articolo "Tornano i Monarchici, quattro liste per il Senato", pubblicato sul quotidiano "Il Riformista".
Durante gli anni scolastici, leggendo libri e conoscendo la società , piano piano ho messo a fuoco i miei principi ed idee, ma fin da quando divenni maggiorenne e quindi ottenuto il diritto di voto, non mi sono mai sentito vicino ai partiti ed in linea con il mio pensiero.
D'altronde non poteva che essere così . La destra e la sinistra erano figlie delle due ideologie che hanno insanguinato e distrutto l'italia e l'europa.
Il cosiddetto centro, dominato dalla DC, era il Potere e cioè la repubblica, proprio quello che, per diversi motivi, rifiutavo perchè per me il malfunzionamento, la decadenza, la corruzione dell'italia erano rappresentati dalla repubblica .
In seguito la caduta del muro di berlino ha cambiato anche il mondo politico italiano, sono spariti i partiti storici, ma la situazione, invece che migliorare, è peggiorata, e dalla confusione siamo arrivati all'entropia politica.
Ciò che inquieta è che in italia non esiste più la Politica (con la P maiuscola), ma la politica è quasi solo sinonimo di lottizzazione, conquista del potere, denaro...
Per quanto riguarda l'integrazione europea, voglio l'europa delle patrie e non un mercato, rifiuto la nuova ideologia detta europeismo, ma soprattuto non accetto che l'UE possa distruggere la sovranità nazionale e gli interessi dei popoli, perchè la sovranità di un popolo è un principio inalienabile.
Adesso con il simbolo di Stella e Corona ho trovato finalmente il mio punto di riferimento politico ed andrò a votare contento e sereno.
Penso che tutti gli italiani dovrebbero rallegrarsi del ritorno dei monarchici perchè sono convinto che i monarchici, attivi e presenti nel parlamento, faranno del bene alla Politica ed all'Italia.
Tornano i Monarchici, quattro liste per il Senato
Stella e Corona. Alla Guida l'ex leghista Lembo
"Vogliamo che la monarchia venga riconosciuta come istituzione di pari dignità. Che sia un'opzione possibile per gli elettori cancellando l'art.139 e tutte le forme di demonizzazione che hanno caratterizzato gli ultimi sessant'anni.
Del resto molti stati dell'UE a istituzione monarchica vedono i loro diritti tutelati meglio che con la repubblica, e in italia, senza brogli nel '46 avremmo vinto noi. In ogni caso sarà il popolo a decidere".
Galvanizzati, ed è dir poco, dal rientro in Italia dei Savoia, i monarchici tornano alla carica e si presentano alle prossime politiche con almeno quattro liste per il Senato in Piemonte, Campania, Sicilia e Puglia, nonchè in tornate amministrative importanti come Torino, Roma e Napoli e alle provinciali di Udine e Trieste.
L'iniziativa è di Alleanza Monarchica, movimento per il ritorno iin Italia dei Savoia e la restaurazione della monarchia che avendo ormai ottenuto la prima parte della propria ragione sociale (anche se si sono dimenticati da cancellarla) adesso forse va per la seconda.
Nato all'EUR nel 1972 da una fronda del vecchio Partito Monarchico Democratico di Unità Monarchica che si rifiutò di confluire nel MSI, il movimento si autodefinisce "il braccio politico dei monarchici" e lo scorso novembre, rispolverato per l'occasione il vecchio simbolo di Stella e Corona, ha varato a Roma un Comitato Elettorale Nazionale, dando mandato all'ex leghista Alberto Lembo di portare Stella e Corona alle prossime elezioni.
"Crediamo in una grande affermazione del nostro simbolo - spiega Lembo - che non è solo il simbolo di AM ma di chiunque si riconosca in una visione monarchica della società, al di là dei singoli movimenti."
E hanno deciso di presentarsi in regioni ad alta vocazione monarchica tra cui quelle del Sud, dove fattore emozionale si aggiunge quello politico, cioè la possibilità di eleggere molti senatori, e dove siamo convinti di raggiungere l'8%.
Il risvolto patriottico dovrebbe aiutarci a Trieste, mentre a Roma si presenteranno Baccini e a Napoli col senatore di FI Lauro. Intanto ferve la ricerca dei candidati : nomi puliti con capacità di traino ed esperienza politica, spiega il responsabile del comitato elettorale. E l'essere titolati non è necessario, anche se ammettte che a Roma ha avuto incontri molto soddidacenti con esponenti dell'alta nobiltà e in regioni come il Lazio e la Sicilia è probabile che i capolista provengano da quel certo sociale.
L'iniziativa pare aver riscosso un certo apprezzamento negli ambienti politici, se è vero che oltre ai più ovvi Borghezio e Fisichella si sono espressi positivamente nei confronti di AM alle elezioni da Fi alla Quercia (Vasco Giannotti, responsabile della sanità per i DS) passando per l'Udeur. E domenica 23 possibili candidati incontreranno possibili elettori al Pantheon, in occasione dell'annuale cerimonia commemorativa dell'Istituto delle Guardie d'Onore, all quale saranno presenti i principi di Casa Savoia e forse anche Veltroni.
Ma più che i principi con l'accento sulla prima, si affretta a sottolineare Lembo, per Stella e Corona contano i principi.
Quelli di uno stato a forma istituzionale monarchica ovviamente, cioè la difesa della sovranità nazionale e degli interessi italiani all'estero, con l'abolizione di cessioni di sovranità, che delle libertà dei singoli, dalla strapotere della finanzia e della minaccia dell'immigrazione selvaggia.
Insomma Emanuele Filiberto &C non si facciano illusioni : vengano pure i borbonici e i lorenesi : noi prescindiamo completamente dai Savoia e non prendiamo ordini da loro.
E se per Lembo "la restaurazione della monarchia è un'utopia", non tutti i monarchici sembrano pensarla allo stesso modo.
"Finchè i principi erano in esilio - dice Roberto Vittucci Righini leader di AM e uno degli ultimi sopravvissuti del vecchio Partito nazionale monarchico - eravamo frenati da fare politica perchè temavano di comprometterne il ritorno. E naturalmente io vorrei che fosse restaurata la monarchia, ma il nostro è un programma moderno, figuriamoci. Noi parliamo di sanità, del blocco della circolazione, dei rincari ... Non siamo il partito del re ma il partito per il re".
Insomma se il popolo è sovrano deve avere la sovranità popolare di poter scegliere la forma istituzionale migliore. E poco importanta che una volta scelta la monarchia il popolo smetta di fatto di essere sovrano.
Il Riformista
13 1 2006