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sabato, febbraio 10, 2018

Regina di Svezia in Thailandia

La regina Silvia di Svezia in Thailandia per la World Childhood Foundation.

7 febbraio 2018

Sua Maestà la regina Silvia di Svezia è andata in Thailandia per la World Childhood Foundation.

La regina Silvia ha visitato una scuola elementare a Bangkok, accompagnata dalla principessa Soamsawali della Thailandia, per conoscere il lavoro della "Friends International".

La regina Silvia ha anche incontrato le persone che sono chiamate gli "agenti sicuri per i bambini" che lavorano per aiutare i bambini che potrebbero avere bisogno, ed i rappresentanti dell'organizzazione "One Sky", uno dei partner della Fondazione per l'infanzia mondiale.

La Regina è stata invitata dalla Corte Suprema in Thailandia per partecipare ad una Conferenza accademica per discutere sulle questioni relative ai diritti dell'infanzia ai membri dei tribunali minorili e della famiglia.

La Regina Silvia ha fondato la World Childhood Foundation nel 1999, che sostiene numerosi progetti in tutto il mondo per difendere i diritti dei bambini e migliorare le condizioni di vita per i bambini vulnerabili e sfruttati.

La salute del principe Henrik peggiora

Le condizioni di salute del principe Henrik della Danimarca peggiorano gravemente

febbraio 2018

La Casa Reale Danese ha comunicato che le condizioni di salute del Principe Henrik sono gravemente peggiorate.

Anche il principe ereditario Federico, che era in Corea del Sud per partecipare alle riunioni del Comitato olimpico internazionale e tifare per gli atleti danesi, ha interrotto la sua permanenza in Corea del Sud, per essere accanto a suo padre.

Dall'inizio di gennaio il Principe Henrik era in Egitto, dove era stato ricoverato in un ospedale egiziano, ma alcuni giorni dopo era tornato in patria per essere ricoverato al Rigshospitalet per sottoporsi a ulteriori indagini in base alla quali la Royal Danish House ha comunicato che il principe Henrik ha un tumore benigno al polmone sinistro.

Il principe Henrik è stato ricoverato in ospedale diverse volte negli ultimi anni. Nell'estate del 2017, il principe è stato ricoverato in ospedale per un'infezione alle gambe. Inoltre dopo una serie di esami condotti durante la tarda estate, ad autunno una squadra di specialisti del Rigshospitalet concluse che il principe Henrik soffre di demenza.
Di conseguenza la Famiglia Reale ha chiesto comprensione e privacy.


10 Febbraio Foibe Esodo degli italiani

Il 10 febbraio si commemora le foibe e l'esodo degli italiani, che vivevano in Istria e in Dalmazia 

RICORDIAMO GLI ITALIANI CHE FURONO 
ABBANDONATI DALLA REPUBBLICA ITALIANA

Solo dopo quasi 60 anni da quei drammatici eventi, (Legge n. 92 del 30 marzo 2004) la repubblica italiana ha istituito questa ricorrenza.

Il comportamento della repubblica nei confronti degli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia è stato vergognoso.
Migliaia di italiani istriani e dalmati furono abbandonati dalla repubblica italiana, che preferiva tenersi buoni i comunisti italiani piuttosto che aiutare gli esuli.
Per i comunisti italiani il comunismo era un valore superiore a quello di Patria e di Nazione, e collaborarono con il governo jugoslavo,anche nelle repressioni contro gli italiani.
E non solo in quanto il PCI esaltava Tito fino ad appoggiare le sue pretese sulla Venezia Giulia.

Invece di chiedere scusa agli italiani e di aprire una discussione, che però l'avrebbe messa in difficoltà, il regime repubblicano ha dato ordine alla "scuola" di nascondere questa tragedia, e la disinformazione dell'esodo nei libri scolastici è sconfortante, tanto che molti italiani non conoscono la tragedia degli istriani.

Molti italiani furono costretti a lasciare le loro case, altri addirittura furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito, o gettati (molti ancora vivi) nelle foibe dove trovarono la morte dopo una lunga agonia tra atroci sofferenze.

A Trieste la "Liberazione" coincise con l'arrivo delle truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito, che per 40 giorni imperversarono a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini, colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.