Il 10 febbraio si commemora le foibe e l'esodo degli italiani, che vivevano in Istria e in Dalmazia
RICORDIAMO GLI ITALIANI CHE FURONO
ABBANDONATI DALLA REPUBBLICA ITALIANA
Il comportamento della repubblica nei confronti degli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia è stato vergognoso.
Migliaia di italiani istriani e dalmati furono abbandonati dalla repubblica italiana, che preferiva tenersi buoni i comunisti italiani piuttosto che aiutare gli esuli.
Per i comunisti italiani il comunismo era un valore superiore a quello di Patria e di Nazione, e collaborarono con il governo jugoslavo,anche nelle repressioni contro gli italiani.
E non solo in quanto il PCI esaltava Tito fino ad appoggiare le sue pretese sulla Venezia Giulia.
Invece di chiedere scusa agli italiani e di aprire una discussione, che però l'avrebbe messa in difficoltà, il regime repubblicano ha dato ordine alla "scuola" di nascondere questa tragedia, e la disinformazione dell'esodo nei libri scolastici è sconfortante, tanto che molti italiani non conoscono la tragedia degli istriani.
Molti italiani furono costretti a lasciare le loro case, altri addirittura furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito, o gettati (molti ancora vivi) nelle foibe dove trovarono la morte dopo una lunga agonia tra atroci sofferenze.
A Trieste la "Liberazione" coincise con l'arrivo delle truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito, che per 40 giorni imperversarono a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini, colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.