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venerdì, marzo 29, 2024

Aiko alla tomba dell'imperatore Jinmu

La principessa Aiko del Giappone visita il mausoleo dell'imperatore Jinmu a Kashihara

27 marzo 2024

Sua Altezza Reale la principessa giapponese Aiko, unica figlia dell'imperatore Naruhito e dell'imperatrice Masako, ha visitato il mausoleo dell'imperatore Jinmu nella città di Kashihara, nella prefettura di Nara, il secondo giorno del suo primo viaggio da sola.

Indossando un abito grigio, la principessa Aiko ha fatto un'offerta rituale shintoista tamagushi presso la tomba del mitico primo imperatore del Giappone per annunciare la sua laurea all'Università Gakushuin.

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La principessa Aiko il 20 marzo si è laureata in letteratura giapponese alla prestigiosa università Gakushuin, ed adesso potrà svolgere incarichi ufficiali per la Casa Imperiale, oltre a lavorare part-time per la Croce Rossa giapponese a Tokyo.

All'inizio della giornata, la principessa Aiko ha visitato il Museo storico Saiku nella città di Meiwa, nella vicina prefettura di Mie, dove leggendo le tradizionali poesie waka della poetessa medievale Principessa Shokushi, ha detto che aveva esaminato queste poesie per la sua tesi di laurea.

La principessa Aiko ha anche visitato una struttura dove i visitatori possono sperimentare i giochi praticati nel periodo Heian circa 1.000 anni fa.

Visita al mausoleo dell'imperatore Jinmu e al Santuario di Ise

Nella prima tappa del viaggio di due giorni, la principessa Aiko aveva visitato Ise Jingu, nella città di Ise, nella prefettura di Mie. 

La visita ai luoghi sacri, come il mausoleo dell'imperatore Jinmu e il Santuario di Ise, non è solo un gesto di rispetto verso i suoi antenati ma anche un modo per comunicare i suoi recenti successi accademici. La tradizione della famiglia imperiale di visitare questi siti durante eventi significativi sottolinea l'importanza della continuità e del rispetto per il passato.

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Il Futuro della Principessa Aiko

Dopo aver conseguito la laurea in letteratura giapponese, la Principessa Aiko ha annunciato che inizierà a lavorare presso la Società della Croce Rossa giapponese, segnando l'inizio della sua carriera professionale. Questo passo rappresenta non solo un impegno personale ma anche un contributo alla società, riflettendo i valori della famiglia imperiale.

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Serbia e Romania : Legami Reali

Le famiglie reali del principe Filippo di Serbia e di Nicola di Romania

27 marzo 2024

Il principe Filippo di Serbia, nipote del re Pietro II di Jugoslavia, ha invitato suo cugino, Nicola di Romania, nipote del re Michele I di Romania, a trascorrere alcuni giorni con la sua famiglia in Serbia. 

Questo evento è stato è un omaggio agli antenati comuni, un momento significativo per rafforzare l'amicizia e legami tra le  famiglie reali dei due Paesi. 

Le Familiare reali di Serbia e Romania

Filippo di Serbia, insieme a sua moglie Danica, hanno accolto calorosamente Nicola di Romania e la sua famiglia in Serbia.

Questo incontro è stato caratterizzato da momenti di profondo rispetto e omaggio agli antenati comuni delle due famiglie reali, dove Nicola ed Alina Maria di Romania hanno acceso candele sulle tombe del Re Alessandro I e della Regina Maria di Jugoslavia, rendendo omaggio ai Sovrani. 

Dopo aver visitato la Chiesa di San Giorgio e l'ambientazione permanente della casa di re Pietro I, le  due famiglie si sono diretti alla "Cantina Reale" dove abbiamo avuto modo di degustare i migliori vini Sumadija. In seguito per far contento i figli, le due coppie reali si sono recati nel parco Re Pietro I.

Chiesa di San Giorgio

La chiesa di San Giorgio, nella località di Oplenac della città di Topola, è il mausoleo della famiglia reale serba, i Karađorđević.

La Regina Maria

Maria di Romania è stata regina consorte dei Serbi, Croati e Sloveni dal 1922 al 1929 e regina consorte di Jugoslavia dal 1929 al 1934, come moglie di Alessandro I. La regina Maria ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore del popolo serbo e rumeno, che per la sua dedizione alla cultura, all'arte e all'umanità ha contribuito ad instaurare legami di amore e amicizia tra Serbia e Romania. 

Conclusione

Questo incontro tra Filippo e Danica di Serbia con Nicola e Alina di Romania è stato un significativo momento storico ricordando gli antenati in comuni tra le due Dinastie.

239 anni fa nasceva Luigi XVII

239 anniversario della nascita di Luigi XVII, vittima innocente della follia dei repubblicani 

27 marzo 1785

238 anni fa la nascita di Luigi XVII, vittima innocente della follia dei rivoluzionari della repubblica francese, che morì all'età di 10 anni a causa dei maltrattamenti durante quasi 3 anni di prigionia disumana durante la rivoluzione francese.

Luigi Carlo di Borbone è nato a Versailles, il 27 marzo 1785 ed è morto a Parigi, 8 giugno 1795, 3°  figlio, secondo maschio, di Luigi XVI di Francia e della Regina Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena. Alla nascita fu insignito del titolo di duca di Normandia, ma dopo la morte del fratello maggiore, il delfino Luigi Giuseppe, avvenuta nel 1789, divenne il nuovo delfino di Francia. 

Dopo la morte del padre il Re Luigi XVI, ghigliottinato il 21 gennaio 1793, fu considerato re di Francia e di Navarra col nome di Luigi XVII anche se era imprigionato dai repubblicani. 

Il bambino fu separato dalla madre per essere affidato alle cure di Antonio Simon, un ciabattino analfabeta, con lo scopo di educarlo da repubblicano.  Il piccolo Re sarebbe stato addirittura stuprato da delle prostitute con l'intento di infettarlo con malattie veneree e gettare ulteriore discredito sulla regina Maria Antonietta.  Luigi Carlo fu costretto a firmare una falsa dichiarazione in cui accusava la madre e la zia, Madame Elisabetta, di averlo iniziato a pratiche incestuose. Al processo la regina Maria Antonietta si difese con dignità, lasciando intendere che suo figlio era stato evidentemente costretto a rendere quelle dichiarazioni.

Dopo la morte dei suoi genitori, il bambino fu imprigionato nella Torre del Tempio a Parigi e la sua salute e le sue condizioni di vita peggiorarono rapidamente a causa della malnutrizione e della malattia e morì il 10 giugno 1795, a soli 10 anni. Il medico legale che accertò le cause della morte del giovane Delfino, riuscì a portare illegalmente fuori dalla prigione il cuore del piccolo principe con l'intento di lucrarvi e poi divenne oggetto di una lunga e tortuosa vicenda che lo portò a passare di mano in mano attraverso diversi Paesi europei, fino a tornare infine in Francia.

Nel 2000 la reliquia del cuore di Luigi XVII, da sempre considerata autentica dai monarchici, fu oggetto di accurate analisi del DNA che hanno confermato l'autenticità.

Il 8 giugno 2004, dopo 209 anni dalla sua morte, il cuore di Luigi XVII, l'ultima parte integra del suo corpo, ha ricevuto una messa funebre solenne e successivamente è stato traslato nella Basilica di Saint-Denis, situata vicino a Parigi, dove sono conservati i corpi e i cuori dei suoi antenati, i re di Francia. La sua autenticità è stata confermata dopo quattro esami del DNA. 

La sua tomba nella Basilica di Saint-Denis, vicino Parigi, dove sono conservati i corpi e i cuori dei suoi antenati re di Francia, è meta di costanti pellegrinaggi da parte dei monarchici e dei francesi che vedono nella figura del giovane Delfino il primo eroico baluardo di fronte alle ideologie violente nate dalla Rivoluzione francese.