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sabato, febbraio 19, 2022

Vittoria e Daniele smentiscono voci sul divorzio

La principessa Vittoria e il principe Daniele smentiscono le voci che il loro matrimonio sia in crisi

19 febbraio 2022

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Vittoria di Svezia ed il principe Daniele hanno smentito le voci che il loro matrimonio sia in crisi, addirittuza di un imminente divorzio.

Nel messaggio pubblicato ufficiale la principessa Vittoria ed il principe Daniele hanno dichiarato: 

"Siamo venuti a conoscenza che c'è una vasta diffusione negativa di voci riguardanti il nostro rapporto privato. Le accuse sono diffuse sul tradimento nella relazione e sull'imminente divorzio.

Nei casi normali non si commentano voci e speculazioni. Ma per tutelare la nostra famiglia, vogliamo chiarire, una volta per tutte, che le voci che si stanno diffondendo sono completamente prive di fondamento.

Vittoria e Daniele".

La principessa Vittoria e il principe Daniele si sono sposati il ​​19 giugno 2010 a Stoccolma e hanno due figli, la principessa Estelle  e il principe Oscar.


Principe del Brunei compie 48 anni

Il principe ereditario Al-Muhtadee Billah del Brunei festeggia il suo 48° compleanno

17 febbraio 2022

Al-Muhtadee Billah è nato a Bandar Seri Begawan, il 17 febbraio 1974, ed è l'erede al trono del sultanato del Brunei, essendo il figlio del Sultano Hassanal Bolkiah e di Pengiran Anak Saleha.

Al-Muhtadee Billah è stato proclamato il principe ereditario del Brunei il 10 agosto 1998 presso l'Istana Nurul Iman, ed attualmente sta ricoprendo la carica di Ministro Senior del Brunei.

Il principe ereditario ha avuto una speciale educazione al fine di prepararlo al ruolo che un giorno assumerà come Sultano del Brunei.

All'Oxford University nel Regno Unito ha studiato la cultura del Brunei, scienze politiche, economia, relazioni internazionali e studi islamici.

Nella sua vita personale, il principe ereditario ha sposato il 9 settembre del 2004 Dayangku Sarah binti Pengiran Salleh, in una cerimonia dove hanno partecipato molti reali di tutto il mondo.

La coppia ha 4 figli, il principe Abdul Muntaqim, la principessa Muneerah Madhul, il principe Muhammad Aiman e la principessa Faathimah Az-Zahraa.

Sua Altezza Reale il Principe Al-Muhtadee Billah, principe ereditario e ministro senior presso l'ufficio del Primo Ministro, ha partecipato ad un ricevimento di te in concomitanza con il suo compleanno, che è stata ospitata dal Ministero della Difesa e dalle Forze armate reali del Brunei (RBAF), alla mensa ufficiali, Bolkiah Garrison.


161 anni fa 1° Parlamento Italiano

161° anni fa Vittorio Emanuele apriva il primo Parlamento italiano

18 febbraio 2022

Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, i parlamentari entrano a Palazzo Carignano alle ore 9. Poco prima delle 11 la banda della Guardia Nazionale intona l’inno di Mameli in piazza Castello. Si apre la porta della Reggia e annunciato da salve di cannone, compare Re Vittorio Emanuele II, preceduto dai famigliari e seguito dai suoi generali. Sfila fra una folla osannante, appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale.

A Palazzo Carignano lo ricevono le deputazioni del Senato e della Camera. I figli Umberto e Amedeo lo precedono nel Parlamento, accolti da applausi. Quando arriva il sovrano, i parlamentari si alzano in piedi e gridano: Viva il Re d’Italia!.

Vittorio Emanuele sale al trono con passo solenne. Alla sua destra s’accomodano i principi. A sinistra siedono i diplomatici di Prussia, Gran Bretagna, Francia, Turchia, Svezia e Belgio. Intorno si schierano i ministri e Cavour.

Infine il Re Vittorio Emanuele II prende parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli hanno esaminato il giorno prima: Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto .

A ogni passaggio il discorso è salutato da grida di «Bravo!». FinchéRe Vittorio Emanuele conclude: Mi compiaccio di manifestare al primo Parlamento d’Italia la gioia che sente il mio animo di Re e di Soldato. Pronunciata l’ultima parola, «Parlamento e popolo giubilanti - scrive la cronaca - prorompono unanimi in schietti applausi che il Re, commosso, contraccambia col nobile gesto e col chinare della marziale sua testa».

Minghetti chiede allora nuovo silenzio e dichiara aperta la sessione legislativa. Il sovrano lascia l’aula alle 11,30.

Una giornata radiosa ed indimenticabile che anticipa la nascita del Regno d'Italia !
W il Re !