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lunedì, maggio 04, 2020

Sovrani di Giordania con gli orfani

Con una videoconferenza il Re e la regina di Giordania parlano con gli orfani

3 maggio 2020

Le Loro Maestà il re Abdullah II e la regina Rania di Giordania con una videoconferenza hanno contattato gli orfani del "Dar Al Hanan" di Irbid e del Istituto Sociale Al Hussein di Amman

Il re Abdullah ha augurato ai bambini un buon Ramadan, ed ha chiesto informazioni sull'apprendimento a distanza effettuato presso il "Dar Al Hanan" e "Al Hussein Social Institute".

La regina Rania ha detto ai bambini e il Re e Lei  erano abituate a celebrare il Ramadan insieme a loro, ma le eccezionali circostanze di quest'anno lo hanno impedito.

Nel Regno di Giordania ci sono 18 orfanotrofi in cui vivono circa 700 orfani. Di recente, gli studenti di questi orfanotrofi hanno continuato la loro formazione a distanza tramite la piattaforma online "Darsak", con il supporto di funzionari degli orfanotrofi.

Messaggio di Mary sul corona virus

La Principessa Mary ha inviato un messaggio sul corona virus

1 maggio 2020

Come patrona del "Danish National Centre for Grief", la Principessa Mary ha inviato un messaggio a coloro che sono attualmente preoccupati per il corona virus.

La principessa ereditaria Mary ha affermato che il Danish National Centre for Grief ha istituito un servizio di assistenza telefonica per le persone che vogliono parlare delle loro preoccupazioni :
"È naturale che tu sia preoccupato per i tuoi cari, specialmente ora che potresti non essere con loro. Il dolore e la preoccupazione sono difficili da gestire per noi umani, ma anche se è difficile parlare di questo può aiutare." 

Il National Center for Grief è stato fondato nel 2017, un'organizzazione danese che offre consulenza a chiunque abbia perso un genitore, un fratello, un figlio o un coniuge o persone che soffrono di gravi malattie fisiche.


159 anni dell'Esercito Italiano

159° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2020

Celebrando il 159° Anniversario dell'Esercito Italiano rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.


Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.
Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.
Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.
Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".