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lunedì, aprile 25, 2016

25 aprile liberazione o propaganda?

La repubblica ha trasformato la liberazione in propaganda per "repubblicanizzare" il Paese

Purtroppo la repubblica italiana ha sempre distorto la verità storica per dare lustro a se stessa, e un chiaro esempio è il modo in cui ha presentato la Liberazione.

Per raccontare agli italiani "il suo 25 aprile" il regime repubblicano ha cancellato i fatti e le persone che potevano impedire di "repubblicanizzare" e “politicizzare” a sua vantaggio tutto quello che avvenne dopo il 1943.

Ovviamente questo modo ha impedito la pacificazione nazionale, così tanto auspicata da tutti, e quindi la Liberazione non è mai stata una festa condivisa dalla nazione.

Nonostante la propaganda e la mobilitazione organizzata dallo stato repubblicano, il "25 aprile" conferma il distacco insanabile tra il Paese e le istituzioni repubblicane, e le sue celebrazioni provocano sempre retoriche, polemiche, e contrapposizioni politiche.



Senza dubbio ci furono delle persone che contribuirono a liberare il nostro Paese, perdendo anche la loro vita, ma coloro che davvero liberarono l'Italia furono gli Alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re.

Nelle manifestazioni del 25 aprile si è mai ricordato Edgardo Sogno, il leggendario Comandante Franchi e capo delle formazioni monarchico liberali - nonché Eroe della Resistenza e Medaglia d'oro al Valor Militare - e sopratutto il Corpo Italiano di Liberazione, un vero e proprio Corpo d'Armata ?

Del fenomeno complesso della liberazione si insegna solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica, e questo è stato un gravissimo errore perché si è trasformata la liberazione in propaganda repubblicana.

Quindi festeggiamo la Liberazione, ma non "questo 25 aprile" imposto dal regime repubblicano.


domenica, aprile 24, 2016

Famiglia Reale danese col presidente Messico

La Famiglia Reale di Danimarca accoglie il presidente del Messico a Copenaghen

13-14 aprile 2016

La Famiglia reale danese ha accolto il presidente del Messico all'aeroporto di Copenaghen International e, in seguito, al Fredensborg Palace c'è stato il benvenuto ufficiale, dove nella stessa sera la Regina Margherita ha offerto agli ospiti un banchetto di gala.


Insieme al principe ereditario Federico e alla principessa Mary, il presidente messicano e la first lady hanno visitato il Castello di Kronborg e il Museo Marittimo di Danimarca a Helsingør.

Il giorno successivo la Principessa Mary in una scuola materna ha spiegato alla first lady il progetto "Liberi dal bullismo", realizzato dalla Fondazione Mary.

Il presidente Enrique Peña Nieto, insieme al principe ereditario Federico, invece ha partecipato una conferenza di lavoro presso la Confederazione dell'industria danese. Il presidente messicano ha poi incontrato il presidente del Parlamento danese e poi il primo ministro Lars Løkke Rasmussen, e sono stati firmati diversi protocolli d'intesa.

La visita di Stato si è conclusa a Copenhagen, con una cena di ringraziamento da parte del presidente del Messico all'Hotel d'Angleterre.



Point de Vue 3534 2016

La rivista Point de Vue no. 3534  anno 2016

aprile 2016

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