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domenica, settembre 28, 2014

Sultano del Brunei all'ONU

Il Sultano del Brunei all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

25 set 2014

Il Sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, ha partecipato alla 69° Assemblea Generale delle Nazioni Unite presso la sede delle Nazioni Unite di New York City.

Il sultano del Brunei ha ricordato il trentesimo anniversario della sua adesione alle Nazioni Unite.

Il Sultano del Brunei, rivolto all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, ha detto :
"Sono fiducioso che l'ONU continuerà ad essere una fonte di speranza ... Quello che decidiamo e facciamo oggi determinerà il futuro per le generazioni a venire. Pertanto, continuiamo a lavorare insieme in modo che ereditano un patrimonio di pace duratura, prosperità e lo sviluppo sostenibile ".

Citando la convinzione unanime sull'importanza di proteggere l'ambiente, il Sultano ha accolto con favore la convocazione del vertice sul clima delle Nazioni Unite a galvanizzare il sostegno per affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici e garantire un programma di sviluppo.

Il suo governo è preoccupato sugli sviluppi della sicurezza in molte parti del mondo, e da parte sua, la sua nazione aveva partecipato nel mantenimento della pace delle Nazioni Unite e missioni di monitoraggio di pace internazionali.
Gli sforzi globali nella realizzazione degli Obiettivi del Millennio saranno vani se, allo stesso tempo, la comunità internazionale viola gli impegni a perseguire mezzi pacifici di risoluzione delle controversie, come sanciti nella Carta dell'Organizzazione.
E' da troppo tempo che in Palestina non ci sia libertà e giustizia.

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ONU Brunei Darussalam

venerdì, settembre 26, 2014

Re di Giordania all'ONU

Il Re Abdallah II di Giordania alla 69° Assemblea generale delle Nazioni Unite

24 settembre 2014


Dopo  aver partecipato con sua moglie, la Regina Rania,  alla cerimonia della Clinton Global Initiative, Sua Maestà il Re di Giordania, Abdallah II, ha parlato alla 69° Assemblea generale delle Nazioni Unite che si è svolta a New York City.

Davanti alla platea internazionale il Re di Giordania ha ribadito che le comunità cristiane sono una componente fondamentale della vicenda storica del Medio Oriente, e non possono in nessun modo essere considerate ospiti o straniere nelle terre che hanno visto la prima diffusione del cristianesimo.

Nel discorso pronunciato al Palazzo di vetro di New York, Re Abdallah ha riproposto il ruolo del regno hascemita come garante di una declinazione dell'identità islamica aperta al dialogo con le altre fedi:
“Gli insegnamenti del vero islam sono chiari: i conflitti e gli scontri settari sono del tutto condannati. L'islam proibisce la violenza contro i cristiani e le altre comunità che compongono ciascun Paese”.

Re Abdallah ha chiesto ai leader musulmani a lavorare insieme contro azioni mistificatorie e tendenti a dividere, rivendicando con orgoglio al proprio Paese di “aver promosso iniziative interreligiose e interconfessionali”.

"Abbiamo bisogno di chiudere il sostegno agli estremisti, respingere e sconfiggere questi gruppi. Questo richiede una 'coalizione determinata' che può combattere  con coerenza e determinazione la minaccia"

Il sovrano ha poi annunciato che la Giordania presenterà una bozza di risoluzione affinchè siano riconosciuti come genocidio e crimini contro l'umanità le recenti violenze perpetrate su base religiosa in Siria e in Iraq.

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Emiro del Qatar all'ONU

Lo Sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, emiro del Qatar, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

24 settembre 2014

Lo Sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, emiro del Qatar, ha partecipato alla 69° Assemblea Generale delle Nazioni Unite presso la sede delle Nazioni Unite di New York City.

L'emiro del Qatar ha accusato Israele di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità durante la guerra di questa estate contro i militanti di Hamas nella Striscia di Gaza.

Il leader del Qatar ha inoltre invitato il Consiglio di Sicurezza ad approvare una risoluzione costringendo Israele a porre fine alla sua occupazione dei territori palestinesi secondo un chiaro calendario.

Inoltre ha detto : "E' imperativo per la comunità internazionale lavorare sodo per mettere fine allo spargimento di sangue ed alla sistematica distruzione della Siria da un regime che ha messo il popolo tra l'incudine e il martello di scegliere tra accettare la sua presenza al timone o distruggere il Paese."

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http://www.timesofisrael.com/qatari-emir-urges-world-to-shun-israeli-leaders/