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martedì, gennaio 21, 2014

Luigi XVI di Francia ucciso dai repubblicani

Il 21 gennaio 1793 Re Luigi XVI venne ghigliottinato in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese.

Ricordo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
"Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia."
In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).

La ghigliottina è stato lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.

Questo evento è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che va contro la Natura e l'Uomo.
Quasi sempre la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese che sperimentò ed anticipò gli orrori poi ripetuti dal comunismo.

La brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una nuova società dove i capisaldi sono un odio verso la Religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del Passato e il culto della dea ragione, e tutto questo ha prodotto uno Stato totalitario che indottrina la società.
La repubblica francese ha sperimentato per la prima volta la dittatura terroristica, il genocidio politico, che pretende di imporre il culto della dea ragione, l'unica in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

Il processo al Re fu una delle più commoventi tragedie della Storia.
Se il Re risultava innocente, logicamente erano i rivoluzionari ad essere colpevoli: la sua condanna era necessaria per giustificare la Rivoluzione e il mito (falso) della repubblica .

Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui: "in una repubblica un Re senza corona è utile per due sole cose: o per turbare la tranquillità dello Stato ed abbattere la libertà o per fortificare l'una e l'altra", diceva Robespierre.
"E' necessario condannarlo a morte immediatamente, in virtù del diritto di insurrezione".
Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just:
"Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

Ci sono forte analogie della rivoluzione francese con il comunismo di stampo sovietico, uno stato totalitario che controlla il popolo con il terrore, omicidi delle famiglie regnanti, attacchi contro i religiosi, utilizzo della guerra per militarizzare e purgare la società, sacralizzazione della violenza, dalla ghigliottina al Gulag.

D'altronde Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

Contessa di Wessex compie 49 anni

La contessa di Wessex, Sophie, ha festeggiato il suo 49° compleanno.

20 gennaio 2014

Sophie Rhys Jones è nata il 20 gennaio 1965 a Oxford, in Inghilterra, è la moglie di Edoardo, conte di Wessex, e quindi è un membro della famiglia reale britannica e pertanto gode del trattamento di '"altezza reale".

Sophie e il Principe Edoardo si sono incontrati a un evento di beneficenza nel 1993 e si sono sposati il 19 giugno 1999 nella Cappella di San Giorgio nel castello di Windsor, in Inghilterra.

Dopo il loro matrimonio, la Regina ha concesso a Edoardo il titolo di Conte di Wessex, e Sophie è diventata la contessa di Wessex.

La coppia ha 2 figli, Lady Louise Windsor (nata nel 2003) e James, visconte Severn (nato nel 2007).

Federico di Danimarca a Abu Dhabi

SAR il principe ereditario Federico di Danimarca è andato a Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.

20 21 gennaio 2014

Sua Altezza Reale il principe ereditario Federico di Danimarca è andato in visita ufficialmente ad Abu Dhabi, per partecipare alla cerimonia del 7° Summit mondiale sulla Energia del Futuro (WFES) che si è svolto presso il National Exhibition Center di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti.


Il "World Future Energy Summit" fa parte di "Abu Dhabi Sustainability Week 2014", che si tiene sotto l'alto patronato di Sua Altezza Reale lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi, è l'evento più importante del mondo dedicato alle energie rinnovabili, all'efficienza energetica ed alle tecnologie pulite.
Il WFES attrae leader mondiali, politici internazionali, esperti del settore, investitori nel settore pubblico e privato, che si riuniscono ad Abu Dhabi per discutere sulle soluzioni alle sfide energetiche del futuro.

Durante l'evento il futuro re di Danimarca ha partecipato all'accordo strategico tra gli Emirati Arabi Uniti e il Regno della Danimarca focalizzato su 9 aree di collaborazione incentrate sulla promozione delle energie rinnovabili e sulla sostenibilità a livello globale.

Inoltre il principe ereditario Federico di Danimarca, accompagnato dal ministro danese per la cooperazione allo sviluppo, il signor Rasmus Helveg Petersen, ha visitato il più grosso stabilimento concentrato di energia solare al mondo, che converte l'energia solare in energia termica, che si trova vicino a Abu Dhabi.

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