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martedì, dicembre 24, 2013

Messaggio di Natale del Re del Belgio

Primo discorso di Natale del re Filippo del Belgio

24 dicembre 2013


Re Filippo dei Belgi ha tenuto il suo primo discorso natalizio, tramesso in pubblico alle ore 13:00 di oggi.

Il primo messaggio natalizio del re è stato pronunciato in olandese, francese e tedesco, ed è stato ben accolto da tutti.


Traduzione approssimativa (*)

"Alla vigilia di Natale e Capodanno, sono lieto di parlare con voi.

Alla mia ascesa al trono, che mi avete dato un'accoglienza indimenticabile, mi ha colpito l'intensità delle persone coinvolte in questo enorme evento. Il vostro entusiasmo e la fiducia mi hanno davvero commosso.

Dal 21 luglio, mia moglie e io abbiamo incontrato molte persone, e così abbiamo potuto discutere con voi delle vostre preoccupazioni e delle vostre speranze. Abbiamo imparato di più sulla vita nei più diversi settori della società. Ho incontrato persone della cultura e artisti provenienti da Nord e Sud del nostro Paese in seguito all'accordo culturale tra la Federazione della Vallonia-Bruxelles e delle Fiandre. Voglio continuare e approfondire questo dialogo che abbiamo iniziato e che dobbiamo sviluppare con voi.

Nel 2013, il nostro paese si è affermato in diversi settori. La qualità della nostra ricerca scientifica è stata riconosciuta e incoraggiata dalla assegnazione del Premio Nobel per la Fisica. Il nostro team B-Fast ha svolto un aiuto di emergenza molto efficace per le Filippine. Il nostro esercito si è impegnato in operazioni di successo per mantenere la pace. I nostri atleti hanno ottenuto un meritato successo. Come voi, sono lieto che i nostri Red Devils possano partecipare al campionato mondiale di calcio. Accanto a questo, vi è anche il frutto del lavoro quotidiano di ognuno di voi.

Nonostante questi successi non possiamo nascondere le difficoltà. Nel nostro paese, uno su quattro non lavora e una persona su sette vive in povertà. Chiusure e ristrutturazioni ci hanno colpito molto duramente. Troppe persone vivono da sole.

In un contesto socio-economico difficile, i governi lo stato e le regionali federali hanno adottato misure positive per consolidare le finanze pubbliche, proteggere il nostro potere d'acquisto e la nostra competitività, sostenere le nostre imprese e mantenere il nostro modello sociale. Sono fiducioso che questi sforzi continuino.

Negli ultimi mesi e negli ultimi anni, mia moglie abbiamo incontrato molti giovani belgi traboccanti di creatività ed energia. Abbiamo anche incontrato persone piene di talento.

Per migliorare la qualità di tutti è necessario la responsabilità di tutti. L'istruzione e la formazione sono strumenti essenziali. Essi trasmettono conoscenze, la preparazione per l'occupazione, l'integrazione nella società e l'esercizio della cittadinanza. Sviluppare il pensiero critico e il lavoro di squadra, che danno ai giovani la possibilità di diventare uomini e donne.
Come genitori, mia moglie ed io salutiamo la mirabile opera degli insegnanti ed educatori. Sappiamo che il compito è difficile.

E' altrettanto importante costruire relazioni tra tutte i componenti della nostra società. I legami tra la scuola e il mondo del lavoro sono importanti perché ogni volta che l'istruzione e le imprese si aprono l'uno e l'altro, nascono nuove opportunità di lavoro. 
I legami tra le generazioni. Gli anziani sono una fonte importante di esperienza e saggezza per i giovani. E, infine, la solidarietà tra tutti i belgi.

15 giorni fa ero in Sud Africa in onore di Nelson Mandela, che personificava il desiderio di costruire ponti. Mandela ci ha mostrato che il dialogo e la riconciliazione possono cambiare il mondo. Quella forza interiore può essere anche la nostra.

In questo momento di festa, dove ci riuniamo con i nostri cari, i nostri pensieri vanno a tutti coloro che soffrono e sono soli. Auguriamo a tutti un Buon Natale e un felice anno nuovo."

VIDEO


La favola di Natale

La Favola di Natale di Giovannino Guareschi


Giovannino Guareschi la sera del 24 dicembre 1944, nel lager di Sandbostel, dove era deportato per essere rimasto fedele al Re, legge ai compagni di prigionia "La favola di Natale", un racconto che gli avevano suggerito tre muse d’eccezione – “il Freddo, la Fame e la Nostalgia”.

Questa favola, con infiniti riferimenti alla realtà, racconta la storia del bambino Albertino (figlio dell'autore), della sua nonna, del suo cagnolino Flick, di una lucciola e del loro incredibile viaggio verso il campo di concentramento in cui si trova il padre di Albertino, durante il quale incontrano alcune creature, buone o cattive, che vivono in un bosco fantastico.
La favola si conclude con un tanto povero quanto miracoloso pranzo di Natale in cui Albertino ritrova il padre, al termine del quale però il papà di Albertino deve tornare al suo triste campo mentre Albertino a casa.
Grazie a questo racconto di Guareschi, gli uomini, affamati e infreddoliti, che l'ascoltarono in una baracca del Lager tedesco, riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.

E anche per noi, che viviamo in un mondo finto e assurdo, il Santo Natale ci permette di sperare in un futuro migliore ....
Buon Natale a tutti i miei fans!


Auguri di Natale 2013

Natale 2013
25 dicembre 2013


Auguri di un Santo Natale 
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