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domenica, giugno 10, 2012

Duca di Edimburgo compie 91 anni

Il Duca di Edimburgo festeggia 91 anni

10 giugno 2012

Il Duca di Edimburgo, il marito di Elisabetta II, festeggia il suo compleanno privatamente con la Regina e gli altri membri della Famiglia Reale al Castello di Windsor.

Ieri Filippo aveva lasciato l'ospedale "King Edward VII" , dopo 5 giorni di ricovero per una infezione della vescica, che gli aveva impedito di partecipare alle ultime celebrazioni legate al giubileo di diamante della regina Elisabetta II.

I medici ritengono che la sua condizione di salute si sarebbe aggravata per la partecipazione alla regata lungo il Tamigi, a bordo della chiatta reale per più di 4 ore sotto la pioggia e temperature quasi invernali.

Buckingham Palace ha detto che il principe Filippo dovrebbe continuare la sua convalescenza a casa, ma non ha confermato se si unirà alla Regina nei prossimi eventi legati al giubileo di diamante.

A mezzogiorno in Hyde Park (Londra) verranno sparati 41 colpi di cannone dalla "Royal Horse Artillery".

Alle ore 13 dalla Torre di Londra, seguiranno altri 62 colpi di cannone sparati dalla "Honourable Artillery Company".

Tanti Auguri!


sabato, giugno 09, 2012

Felipe a Ginevra

Il principe Felipe era a Ginevra per partecipare alla 101° Conferenza dell'organizzazione internazionale del lavoro. (OIT)

8 giugno 2012

Si è aperta la 101° Conferenza internazionale del lavoro alla presenza di oltre 3.000 delegati provenienti da 184 Stati.

Uno dei temi principali della conferenza è stata la crisi occupazionale dei giovani, che la crisi economica e finanziaria globale ne ha esacerbato le caratteristiche.

Ecco alcune osservazioni del principe Felipe:
E' un vero onore avere questa opportunità di rivolgermi a voi in occasione della 101° Conferenza internazionale del lavoro. In questo momento così importante per il futuro dei nostri paesi è urgente trovare delle alternative che ci permettano di superare la crisi, vale a dire promuovere la crescita economica, il benessere e fornire soluzioni che creano posti di lavoro stabili e dignitosi.

Sua Altezza Reale il Principe delle Asturie, Felipe de Borbon, ha chiesto di adottare misure concrete per affrontare la crisi occupazionale giovanile, e che la disoccupazione ha raggiunto un "livello inaccettabile tra i giovani."

"In un momento come questo dobbiamo soprattutto agire e prendersi cura di quelli che non hanno lavoro, e in particolare il futuro dei giovani che non riescono a trovare opportunità di lavoro", ha detto il principe Felipe.

Il principe Filippo ha aggiunto che la lotta per affrontare i problemi della occupazione giovanile è "una sfida collettiva che deve essere a carico delle amministrazioni e degli attori della società civile, e che bisogna avere anche la capacità di coinvolgere i giovani".


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Discorso del principe Felipe
casareale

Re di Spagna in Cile

In visita di stato di 2 giorni in Cile, il re di Spagna è stato ricevuto al palazzo presidenziale di Santiago dal presidente Sebastian Pinera.


Dopo il viaggio in Brasile, Re Juan Carlos ha raggiunto il Cile.

Il re di Spagna era accompagnato in Cile da una delegazione economica composta da numerosi capi di grandi aziende e dai presidente della CEOE (Juan Rosell) e dal Consiglio delle Camere (Manuel Teruel).


Dopo l'incontro al Palacio de la Moneda, con il presidente cileno Sebastián Piñera, Don Juan Carlos si è recato nella città cilena di Paranal, che ospita il vertice della Pacific Alliance, che raggruppa i paesi latino-americani che si affacciano sul Pacifico.

Nel suo discorso il Re di Spagna ha detto:
"L'Europa necessita di austerità e disciplina. Ma l'austerità da solo non salverà l'Europa ".
"C'è bisogno anche di solidarietà perché gli oneri finanziari possano essere sopportabili da alcuni dei nostri paesi, tra i quali la Spagna". 

"La crescita è necessaria anche per dare lavoro ai nostri cittadini e per mantenere il modello sociale che abbiamo costruito nel corso degli anni."

Il Re è stato l'ospite d'onore al pranzo organizzato da Piñera, con i presidenti di Colombia (José Manuel Santos), Perù (Ollanta Humala) e Messico.

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El Pais