La festa della repubblica è stata un fallimento e le spese delle celebrazioni sono top secret!
Nonostante la sobrietà della parata (senza Frecce Tricolori) ed il minuto di silenzio in memoria delle vittime dei terremoti che hanno colpito l'Emilia, la festa della repubblica è stata dominata da critiche, accuse e contestazioni.
Leggi i miei posts :
2 Giugno: la farsa della repubblica e
no-2-giugno
Napolitano aveva promesso che la manifestazione del 2 giugno sarebbe stata sobria, ma non poteva immaginare che, oltre al numero di cavalli o carri armati, anche la partecipazione alla cerimonia sarebbe stata bassa, anzi
gli italiani non hanno partecipato alla cerimonia!
Dalle foto, scattate da una cittadina residente nella zona, si vede che al passaggio della parata militare davanti al Colosseo, di solito affollato di persone, non c'era nemmeno l’ombra di un cittadino ad accompagnare la sfilata di uomini e mezzi. Soltanto vicino al palco presidenziale una sparuta presenza di persone.
Per il resto il deserto.
Il clamoroso flop della festa alla Repubblica non è passata invano nel senso che è stata la prova che
l'intero paese ormai si è totalmente allontanato, non solo dalla classe politica, ma dalle istituzioni.
Alla faccia della libertà di stampa, la televisione e i giornali hanno nascosto l'accaduto, l'ennesima dimostrazione del fatto che il regime repubblicano detiene il controllo dell’informazione.
Quasi tutta l’informazione televisiva ha parlato di
“parata sobria” ad eccezione di qualche voce fuori del coro che ha invece preferito l’espressione
“sobria parata”. I soliti giochetti di parole.
Sempre di più
la repubblica è una oligarchia, completamente lontana dalle richieste e dai veri problemi dei cittadini.
La scarsissima partecipazione alla parata militare voluta a tutti i costi e oggettivamente inopportuna, dimostra il fallimento delle istituzioni: il deserto dei fori imperiali ha reso evidente una gaffe che nessuna retorica è stata in grado di colmare.
D'altronde, le parate militare organizzate in tempo di austerità sono un insulto all'intera nazione.
A ciò si deve aggiungere che la sobrietà promessa da napolitano è stata perlomeno ambigua.
Intanto penso che il costo dell'evento non sia cambiato di un centesimo rispetto al budget, i contratti vanno rispettati, altrimenti si pagano penali praticamente uguali al preventivo.
Inoltre curiosando nella cronaca del ricevimento al Quirinale, ci si accorge che le auto blu non sono mancate e che le sedie davanti alla Coffee House erano 1.741.
Seppur declassato a
“rinfresco rinforzato”, c'erano "eccellenti vini bianchi", e le
auto blu non erano parcheggiate davanti al Quirinale, per nascondere la sfilata di vip.
Il Colle ha fatto sapere che al Quirinale i
2000 invitati troveranno il prestigioso catering di Nicolai e un esercito di circa
200 camerieri pronti a versare oltre
5000 bottiglie di vino e distribuire cibo a tutti.
Si è poi saputo che dal Quirinale è arriva la richiesta a offrire un contributo in favore delle popolazioni colpite dal terremoto.
Agli invitati del ricevimento al Quirinale è stato infatti consegnato un cartoncino in cui il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, invita a fare donazioni per il sisma che ha colpito l'Emilia, con tanto di
coordinate bancarie per il versamento.
A questo punto oltre a sapere a quanto ammontano le spese per le celebrazioni della Repubblica (considerate Top Secret), il Palazzo presidenziale dovrebbe comunicare quanto ha incassato da questa beneficenza.
Sarà Top secret anche l'incasso della beneficenza?
Come avevo appena accennato, le spese per la parata del 2 giugno sono considerate Top Secret, affare di sicurezza di Stato !?
Ecco la risposta arriva dalla Presidenza della Repubblica, indirizzata al Codacons, l'associazione dei consumatori che aveva chiesto ufficialmente al Quirinale di conoscere il dettaglio dei costi sostenuti.
Il Codacons approva la decisione di festeggiare la ricorrenza del 2 giugno con sobrietà, ma ancora una volta chiede al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di rendere pubblici i dati su quanto costano allo Stato italiano i festeggiamenti.
Il Quirinale infatti – spiega l’associazione – rifiuta con ingiustificata ostinazione di fornire i numeri circa la spesa legata alla celebrazione. Lo scorso anno abbiamo presentato una istanza d’accesso alla Presidenza della Repubblica, per conoscere i dettagli relativi ai costi sostenuti dallo Stato in occasione della festa del 2 giugno, celebrata in pompa magna nonostante la pesante crisi economica.
Per tutta risposta il Quirinale ha rifiutato al Codacons l’accesso a tali numeri, affermando che “i documenti di cui viene richiesta l’ostensione dovrebbero essere esclusi perché “inaccessibili”, per motivi attinenti alla sicurezza, alla difesa nazionale, all’esercizio della sovranità nazionale ed alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali”.
In sostanza – spiega il Codacons – per il Quirinale far sapere ai cittadini quanto sono costati gli alberghi che hanno ospitato capi di Stato e delegazioni straniere, violerebbe le regole sulla sicurezza nazionale!
Una tesi assurda, che ha spinto l’associazione a chiedere a Napolitano, con ancora più forza, di dare il buon esempio e garantire massima trasparenza in favore dei cittadini che, attraverso le tasse, hanno finanziato le spese del 2 giugno.
Sulla questione pende ora un ricorso del Codacons al Consiglio di Stato, che dovrà decidere se il Quirinale debba o meno rendere pubblici i costi sostenuti per la festa del 2 giugno.
Al di là della opportunità o meno dell’iniziativa,
il cittadino ha il sacrosanto diritto di sapere quanto costano le celebrazioni.
Ma cosa c'entrano la “difesa nazionale”
, la “sicurezza nazionale”, “l’esercizio della sovranità nazionale”, con la richiesta di sapere quanto si spende per parate e celebrazioni?
Infine un paradosso della repubblica : adesso sappiamo che il popolo italiano, che ai sensi dell’art. 1 è sovrano, non può conoscere quanto spende lo stato ....
Dov'è la sovranità del popolo?
Quanto sono fortunati i sudditi inglesi che sono orgogliosi della regina e che sanno anche quanto costa la Monarchia.
Nel Regno Unito i
costi della monarchia inglese sono pubblicati ogni anno, e la Corona costa ai contribuenti meno di un caffè al giorno!
Invece gli italiani, che non sono sudditi, sono presi in giro da una repubblica senza dignità e dove i costi del Quirinale sono addirittura Top secret...