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mercoledì, aprile 18, 2012

Napolitano, finanziamento ai partiti

Sul tema del finanziamento ai partiti è intervenuto il presidente della repubblica, Napolitano.


Dopo il fronte comune dei 3 partiti che appoggiano il governo Monti sul tema del finanziamento ai partiti, Napolitano ha detto "è necessario estirpare il marcio ma non bisogna demonizzare i partiti che non sono il regno del male".

"Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici, destinati ai partiti, già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010-2011, sarebbe un errore drammatico".

Inoltre ha aggiunto : "Il marcio ha sempre potuto manifestarsi, e sempre si deve estirpare: ma anche quando sembra diffondersi e farsi soffocante, non dimentichiamo tutti gli esempi passati e presenti di onestà e serietà politica, di personale disinteresse, di applicazione appassionata ai problemi della comunità. Guai a fare di tutte le erbe un fascio, a demonizzare i partiti, a rifiutare la politica".

Come al solito i discorsi di napolitano da un lato sono banali, e dall'altro servono per difendere la casta alla quale Napolitano ha sempre appartenuto fino ad occupare il Quirinale.

Forse, come ha detto Napolitano, cancellare del tutto i finanziamenti pubblici sarebbe un errore (non certo drammatico come lui ha detto..), ma è necessario che ci sia trasparenza.

Perché ci sia onestà e serietà nella politica però è essenziale che i politici ammettino gli errori compiuti e che non continuino a nascondere la verità.

In questo senso il capo di stato dovrebbe essere il primo a compiere questa passo, e napolitano dovrebbe raccontare - anche nei dettagli visto che era in contatto diretto con Mosca - come il PCI riceveva i soldi dall'Unione Sovietica.

Ricordo che Craxi aveva accusato Napolitano di aver taciuto sul finanziamento illegale del PCI

Durante il processo Cusani, Bettino Craxi accusa l'allora Presidente della Camera Giorgio Napolitano di aver taciuto sul finanziamento illegale dell'Unione Sovietica verso il PCI.

Negli anni '90, il dossier Mitrokhin ha confermato che solo negli anni 1971-1977 il PCI ricevette dall'Unione Sovietica 22 milioni di dollari.

Non mi risulta che Napolitano abbia mai fatto ammenda per il suo silenzio.
Quest'uomo silenzioso oggi è presidente della repubblica, rispettato da molti e da alcuni addirittura osannato.

Non sono mai stato socialista, ma quello raccontato da  Craxi in questo breve filmato è la verità.

Quindi una domanda : Napolitano è credibile?




Juan Carlos lascia l'ospedale e si scusa

Juan Carlos lascia l'ospedale e chiede scusa agli spagnoli

18 aprile 2012

Sua Maestà il Re Juan Carlos I di Spagna è stato dimesso dal San José University Hospital di Madrid, dove sabato scorso aveva subito un intervento chirurgico di emergenza per l'anca.

Prima di lasciare l'ospedale, il re è stato raggiunto da fotografi e giornalisti spagnoli, che cortesemente gli hanno chiesto: "Maestà, come sta adesso?"
Il Re di Spagna ha risposto: "Mi sento molto meglio"

Il re si è poi subito scusato per il suo recente comportamento, ed ha espresso rammarico per il suo safari di caccia in Africa :
"sono molto dispiaciuto. Non succederà più."

Juan Carlos I ha anche ringraziato il personale universitario dell'Ospedale San José per le cure ricevute. Poi zoppicando si è allontanato dalla mini-conferenza stampa.



Il re era consapevole della tempesta di fuoco dei media attorno alla sua recente vacanza in Botswana, non solo perché aveva ucciso elefanti innocenti, ma perché aveva speso migliaia di euro per una vacanza mentre la Spagna è in una grave crisi economica.

Per la prima volta nel dopo Franco, la monarchia è stata attaccata dai massmedia.
Nei giornali di Madrid negli ultimi giorni si è parlato di una possibile abdicazione del re a favore del figlio Felipe, 44 anni, e la sinistra repubblicana ne ha approfittato per chiedere di cambiare sistema, passando alla repubblica.

Le scuse del re hanno però rinfrancato il campo monarchico.
Il Partido Popular del premier Mariano Rajoy ha detto che "il popolo spagnolo aspettava e auspicava le scuse".
Il Psoe ha sottolineato che "Juan Carlos ha fatto bene a scusarsi".
Il quotidiano Abc, che nei giorni scorsi aveva avviato il discorso sull'abdicazione, si è entusiasmato:
"Così la Corona parla al suo popolo, con una naturalezza disarmante".
Il Re è tornato più Re che mai, guardando negli occhi gli spagnoli"

Re di Giordania in Belgio

Abdullah II di Giordania si è recato in Belgio, dove ha incontrato varie personalità ed ha parlato al parlamento europeo

17 Aprile 2012

Abdullah II di Giordania ha incontrato il Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso presso la sede della Commissione Europea.


Sua Altezza Abdullah II bin Al-Hussein, re di Giordania, è stato accolto anche dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. il quale ha detto:
"Vostra Maestà, A nome di tutti i membri, vi porgo un cordiale benvenuto al Parlamento europeo a Strasburgo. E' un grande onore avere la Vostra terza visita, e questo dimostra la vostra amicizia e la vostra fiducia.... parlamento europeo 

Di fronte alla plenaria del Parlamento europeo, riunito in seduta solenne in occasione della sua visita all'Assemblea di Strasburgo, il re Abdallah II ha detto :
Con la primavera araba degli ultimi mesi il mondo arabo si è risvegliato, rendendo evidenti quei segnali che già esistevano. Per oltre un decennio i popoli della regione hanno alimentato le aspirazioni per le riforme.
Il sovrano ha spiegato che il suo paese vuole cogliere le opportunità offerte da questi cambiamenti e attuare gradualmente le riforme.

Amman ha fatto progressi per il dialogo nazionale e per creare consenso su provvedimenti concreti a partire dalla modifica della Costituzione.
La Giordania può essere un modello di democratizzazione pacifica e in tal senso il 2012 può segnare una svolta.


Amman ha raccolto la sfida della primavera araba e dopo aver avviato un dialogo nazionale e la riforma della Costituzione, il primo banco di prova saranno le prossime elezioni.
Ora fra i passi più importanti - ha detto Abdallah II - ci sarà la creazione di un sistema parlamentare e di partiti politici solidi.

Il Re di Giordania ha anche incontrato il primo ministro belga Di Rupo

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