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lunedì, marzo 19, 2012

Bicentenario della Costituzione di Cadice

Re Juan Carlos celebra il Bicentenario della Costituzione di Cadice o "La Pepa"

18 marzo 2012


Il Re Juan Carlos di Spagna, affiancato dalla regina Sofia e dal primo ministro Mariano Rajoy, ha ricordato, nello stesso Oratorio de San Felipe Neri in cui i deputati si confrontarono, la prima Carta Magna degli spagnoli, in genere conosciuta come "La Pepa".

Il sovrano ha chiesto che l'unità, la solidarietà e lo spirito di concordia che animarono i redattori della Costituzione, sotto le bombe dell'assedio francese, siano "l'ispirazione necessaria per affrontare le difficoltà che il nostro Paese attraversa nell'attualità", e che nel 1812, "come in altre occasioni davanti all'avversità, il popolo spagnolo seppe dare il meglio di se stesso".





Influenzata dalle Rivoluzioni Americana e Francese, ma non piegata al dominio napoleonico, questa costituzione parlava per la prima volta di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, di uguaglianza tra spagnoli della Madrepatria e delle colonie, di diritto alla felicità, di inviolabilità della persona e delle case private.

Di fronte all'avanzata francese nel 1810 furono convocate a Cadice (dove il re si era rifugiato insieme con i suoi fedelissimi) le cortes, secondo la vecchia prassi parlamentare iberica.
Dopo due anni di intenso lavoro, il 18 marzo 1812 approvarono una costituzione, che, per la prima volta, dunque, era votata e non soltanto concessa.






Essa riconosceva una monarchia ereditaria, a cui veniva affidato il potere esecutivo e a cui veniva attribuita la nomina dei magistrati.
Il re esercitava il suo comando attraverso i cosiddetti segretari — ovvero dei ministri — il cui numero era fissato dalle cortes, ma la cui scelta spettava al monarca.

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SS.MM. los Reyes presiden en Cádiz los actos centrales de la celebración del Bicentenario de la Constitución de 1812

domenica, marzo 18, 2012

Il Re di Tonga è morto

A Hong Kong, è morto improvvisamente il re di Tonga

18 marzo 2012


La notizia non è stata confermata da fonti ufficiali, ma ormai la notizia sta facendo il giro del mondo.
Si prevede che un annuncio ufficiale arriverà Lunedi nel corso di una riunione di gabinetto.

In base ad alcune notizie attendibili, nel pomeriggio il re era stato ricoverato d'urgenza nell'ospedale di Hong Kong dove purtroppo è morto alcune ore dopo.
Il Re di Tonga, Siaosi Tupou V, aveva 63 anni, non era sposato e non aveva figli.

Radio New Zealand riferisce che il principe ereditario Tupouto'a Lavaka (fratello minore del Re) era al fianco del sovrano poco prima del decesso.

Siaosi Tupou V era salito al trono nel luglio 2008, due anni dopo la morte del padre Taufa'aha Tupou IV, deceduto l'11 settembre 2006 all'età di 88 anni, dopo quasi 41 anni di regno.

Siaosi Tupou V era il 23° sovrano di una dinastia iniziata nel XVII secolo e stava cercando di attuare riforme democratiche.
Nel novembre 2010 a Tonga si sono svolte le prime elezioni legislative che avevano portato alle urne l'89% degli aventi diritto.
Il principale partito democratico aveva ottenuto 13 dei 26 seggi del Parlamento, quattro erano andati a candidati indipendenti e 9 erano rimasti alla nobiltà.

Re Siaosi Tupou V aveva studiato in Svizzera, poi all'università di Oxford e all'Accademia reale di Sandhurrst in Gran Bretagna.

Lo scorso 24 febbraio il Re di Tonga era stato ricevuto a Roma da Papa Benedetto XVI.

LINK
Death of King George Tupou V reported

sabato, marzo 17, 2012

Ricordo di Umberto II

Il Re è morto: Viva il RE!

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Il 18 marzo del 1983 si spegneva in una clinica di Ginevra, dopo una lunga malattia, Sua Maestà Umberto II di Savoia, Re d'Italia.


Umberto II aveva 78 anni di cui 37 passati in esilio.

Nel dare la notizia ufficiale della morte del Re, il Ministro della Real Casa Falcone Lucifero, precisò che l'ultima parola pronunciata dal Sovrano fu: "Italia".

Questa piccola repubblica dovrà sempre vergognarsi di aver lasciato morire Sua Maestà Umberto in esilio.