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lunedì, gennaio 30, 2012

Re di Giordania compie 50 anni

Re Abdullah II Bin Al-Hussein di Giordania compie 50 anni

30 Gennaio

Di stirpe hascemita, è nato ad Amman il 30 gennaio 1962 da Re Husayn e Antoinette Avril Gardiner.


Il futuro re ha frequentato da giovane la scuola elementare islamica della capitale giordana, e successivamente si è trasferito in Inghilterra, per studiare al St. Edmund's School.

Quindi ha completato i suoi studi negli Stati Uniti d'America presso la Eaglebrook School e la Deerfield Academy.

Nel 1980 è entrato nell'Accademia Militare Britannica (Royal Military Academy Sandhurst), militando nell'Esercito di Sua Maestà col grado di cadetto; in poco tempo ha assunto il grado di colonnello.

Nel 1982 ha frequentato il Pembroke College dell'università di Oxford seguendo un corso speciale sulla politica nel Medio Oriente.
Ha conseguito anche un Master in Relazioni Internazionali presso la Georgetown University nel 1987.

Il 10 giugno 1993 si è sposato con la palestinese di Tulkarem Rania al-Yāsīn (adesso Regina Rania), e la coppia ha 4 figli.

Abd Allāh è asceso al trono il 7 febbraio del 1999 dopo la morte di suo padre, Re Husayn.

Buon Compleanno Maestà!!

domenica, gennaio 29, 2012

Libertà di stampa in Italia

Secondo l'ultimo rapporto di Reporter senza Frontiere - l'organizzazione internazionale che ogni anno stila una classifica della libertà di stampa - l’Italia si colloca al 61° posto nel mondo, ben al di sotto di tutti i principali Stati europei.


Inoltre la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto al passato, visto che era al 49° posto.

E' da notare che il 2011 è stato un anno grigio per la libertà di stampa anche nelle cosiddette "grandi democrazie", come negli Stati Uniti, che dal 20° posto della classifica 2010 precipitano al 47° nel 2011.

L'Italia è 61°, la Francia è al 38° posto.
Per dirne una, il Ghana sta meglio di noi guardandoci dall’alto della sua 41° posizione.
Nei primi 10, dopo Finlandia e Norvegia, risultano in ordine: l'Estonia e l'Olanda, L'Austria, l'Islanda e il Lussemburgo, la Svizzera, per la prima volta il Capo Verde, il Canada.

Diciamo subito che parlare sempre di Berlusconi è un alibi per nascondere i veri problemi del sistema dell’informazione italiano.

I motivi del basso posizionamento sono :
  • il tentativo di introdurre una legge bavaglio, 
  • uno di introdurre filtri a Internet senza consultare la giustizia, "entrambi bocciati però per un soffio”, 
  • i tagli alla piccola editoria, 
  • la concentrazione delle risorse editoriali in poche mani,
  • i tentativi di censura della rete, 
  • la continua lottizzazione dei partiti alla RAI, 
  • i giornalisti che vivono sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalla criminalità organizzata.
L'anomalia più grande che ci fa retrocedere al 61° posto per lo stato di salute dell'informazione non è certo Berlusconi, ma è la lottizzazione dei partiti non solo della RAI ma di tutto il giornalismo.

Inoltre si deve ricordare la scarsa qualità del giornalismo.
La stampa non usa la libertà di cui dispone e nemmeno l'enorme quantità di notizie che adesso la nuova tecnologia mette a disposizione.

Diciamo poi che in italia non si conosce la vera libertà di stampa, visto che l’informazione italiana non ha mai fornito ai lettori una Verità agnostica e pulita da interessi di parte.
In questa repubblica italiana la stampa non informa ma fa propaganda.

Purtroppo non si comprende che il vero nemico della libertà d’informazione è il conformismo al potere o l'appartenenza politica, una delle più grave malattie croniche che ci ha regalato la repubblica italiana.

Esistono ancora giornalisti liberi che non appartengono a partiti e che non temono il Potere?
Come uscire da questa empasse?

Secondo me in Italia ci potrebbe essere più democrazia e libertà solo se ci fosse una nuova classe politica ed un nuovo stato.

Infatti la repubblica - nata dal CLN e dominata da ideologie ormai abbandonate – si è e presto degenerata in partitocrazia, generando poi incapacità, corruzione e lottizzazione, che evidentemente ha anche ucciso la libertà di informazione.

La strada è lunga e in salita, per migliorare la situazione bisogna partire da avamposti intellettuali, morali e politici, sfruttando al massimo internet.
Intanto rifiutiamo l’oligarchia, pretendiamo trasparenza e usciamo dalle logiche partitocratiche.

Ricordo una frase di Re Umberto II:
Con la libertà tutto è possibile. Senza la libertà tutto è perduto.
LINK
rapporto di Reporter senza Frontiere

sabato, gennaio 28, 2012

Principi di Danimarca a Bruxelles

Il principe ereditario Frederik e la Principessa Mary di Danimarca si sono recati a Bruxelles, in Belgio, per assistere alla cerimonia della Presidenza danese del Consiglio dell'Unione europea.

26 gennaio 2012

Gli impegni della la coppia corona principesca sono iniziati con la visita al Palazzo del Consiglio dell'Unione europea, Justus Lipsius, e quindi con la visita ad una mostra di design ed icone di giovani artisti danesi.

In seguito, in serata, la coppia principesca, insieme al Principe Filippo ed alla principessa Matilde del Belgio, hanno partecipato ad un concerto tenuto a Flagey in onore della presidenza danese.

VIDEO

LINK
sito ufficiale della Case Reale Danese