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martedì, novembre 23, 2010

Rifiuti e repubblica

Dopo il malgoverno di sinistra e di destra, Napoli ripiomba nel caos per l'emergenza rifiuti. I rifiuti sono di nuovo per le strade e non c’è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata.
A parte il disagio per i cittadini, c'è poi il pericolo igienico-sanitario che può trasformarsi in un serio rischio per la salute.

Perché si è giunti a tanto?
Sull’eterna emergenza rifiuti a Napoli è già stato detto tanto, si è posto in rilievo le responsabilità distribuite tra politica e camorra, ma si evita di considerare l'emergenza rifiuti come il simbolo della repubblica.


Siamo nelle mani di una inetta classe politica che non sa nemmeno gestire lo smaltimento dei rifiuti e, di fronte a questa incredibile incapacità, gli italiani sono abbandonati dallo stato repubblicano.

Se si considera il problema dello smaltimento rifiuti come la punta dell'iceberg di tutte le cose che non funzionano in Italia, allora si capisce cos'è e come funziona la repubblica.

L'emergenza rifiuti in Campania sembra essere perenne, destra sinistra e centro sono tutte accomunate da una incapacità e inadeguatezza nel gestire il problema. Questo significa che lo stato non funziona, siamo di fronte allo sfracello organizzativo di natura politica, all’incapacità delle classi dirigenti.

Come in tutte le oligarchie, anche in questa repubblica i responsabili sono intoccabili e rimangono attaccati alla poltrone, e nessuno in Campania si dimette...

Nel frattempo da Bruxelles è arrivata la delegazione di emissari della Commissione europea per investigare sull'emergenza rifiuti in Campania. Gli ispettori hanno detto che questa volta non si accontenteranno della presentazione del piano ma vogliono che sia realizzato fattivamente.
Già a suo tempo l'Italia era stata condannato dall'UE per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania e per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe.
Cosa succederà adesso?

A parte che la richiesta di commissari è già una implicita dimostrazione della incapacità dello stato, cosa dire se si vede che i "decreti approvati" per realizzare termovalorizzatori e i "poteri commissariali" non hanno contribuito minimamente a risolvere il problema?
Cosa serve lo stato repubblicano se non risolve i problemi dei cittadini?

In questa repubblica la miseria morale sembra non avere limite.
Le scelte governative (se ci sono) sono contrastate a livelli amministrativi, anche all’interno dello stesso schieramento, d'altra parte l’opposizione cavalca il caos al solo scopo di indebolire gli avversari.

Nonostante l'incapacità dello stato repubblicano, con la solita sfrontatezza la classe politica afferma che farà in pochi giorni quello che in decenni non ha mai fatto.

Questa crisi non è avvenuta improvvisamente, è iniziata 20 anni fa quando le discariche campane iniziarono ad essere sature; da allora lo stato repubblicano piano piano ha smantellato le discariche, ha permesso alla Camorra di stabilire il suo controllo sul business dello smaltimento dei rifiuti, tutti i politici si sono lavati le mani preoccupandosi solo di gestire il potere.

Giustamente i napolitani sono indignati di vivere in mezzo ai rifiuti e respirare un’aria tossica.
E io, da italiano, sono indignato di vivere in uno Stato cosiffatto!

Re dell'Arabia Saudita in ospedale USA

Il re dell'Arabia Saudita, Abdullah Bin Abdulaziz, è partito per gli Usa per farsi curare per un'ernia del disco e un coagulo di sangue attorno alla spina dorsale.

21 novembre 2010

Venerdi' scorso si era ricoverato d'urgenza all'ospedale di Riad dove i medici gli avevano consigliato di osservare il massimo riposo e di rimanere sotto osservazione ma il dolore è aumentato e quindi la decisione di recarsi negli Usa.

Re Abdullah con un decreto reale ha assegnato al principe ereditario Sultan, suo fratellastro ed erede al trono, il mandato a "gestire gli affari della nazione" in sua assenza.

Link
ARABIA SAUDITA: IL RE ABDULLAH SI FARA' CURARE NEGLI USA

I principi delle Asturie in Perù

Il principe Felipe e la principessa Letizia delle Asturie sono in visita ufficiale in Perù per 3 giorni.

22 novembre 2010

La visita del principe Felipe serve per rafforzerare la collaborazione a tutti i livelli tra la Spagna e il Perù.
Il ministro degli Esteri, Belaunde, ha detto che la Spagna è il più grande investitore e svolge un ruolo importante nel rapporto con l'Unione Europea.

Peru's President Alan Garcia (L), Spanish Crown Prince Felipe and his wife Princess Letizia, greet media at the government palace in Lima November 23, 2010. Prince Felipe and his wife are in Peru for a three-day official visit. REUTERS/Pilar Olivares (PERU - Tags: POLITICS ROYALS)

Il Presidente del Perù, Alan Garcia, il Principe Felipe e la Princessa Letizia.

L'ambasciatore di Spagna a Lima, Javier Sandomingo, ha detto che la visita non sarà puramente cerimoniale, perché il Principe è qui per incrementare ulteriormente i rapporti commerciali.

Il principe Felipe di Borbone e la principessa Letizia sono arrivati a Lima lunedi notte.
Il programma prevede la visita al presidente Alan Garcia presso il Palazzo del Governo.

Nel pomeriggio, i Principi sono invitati a partecipare ad una cerimonia presso la Universidad Nacional Mayor de San Marcos.

Mercoledì poi è previsto un incontro con gli imprenditori peruviani e spagnoli e un ricevimento presso il Ministero degli Esteri.
Giovedi, l'ultimo giorno del tour, i principi si sposteranno per la città di Arequipa (sud) per visitare un centro di raccolta di una cooperativa spagnola.

Link
La visita del príncipe Felipe a Perú fortalecerá la relación con España