Articoli in evidenza:

lunedì, novembre 01, 2010

Anniversario del 4 novembre 1918

Di solito si ritiene che il periodo del Risorgimento italiano vada dal 1849 (disfatta di Novara e la salita al trono di Re Vittorio Emanuele II) fino al 20 settembre 1870 (conquista di Roma) o al 1871 (proclamazione di Roma capitale).
Si tratta, però, di una convinzione storicamente errata, perché la completa sovranità italiana si realizzò il 4 novembre 1918, con la vittoria nella IV Guerra d’Indipendenza e la riconquista di Trento e Trieste.

Per motivi ideologici la vulgata ufficiale repubblicana tende spesso a travisare la verità, sminuendo i meriti indubbi dell’unica Dinastia (Casa Savoia) che ebbe davvero l’audacia di mettersi in gioco completamente per compiere l’Unità della nazione.

Anche il 4 novembre ha subito la deformazione politica propagandata dalla repubblica.
Nel 1977 la repubblica la trasformò in "festa mobile" che cadeva nella prima domenica di novembre, e nel corso degli anni '80 e '90 diminuì sempre di più di importanza. Durante la presidenza di Ciampi la data è stata artificialmente rinominata “Giorno dell'Unità Nazionale Giornata delle Forze Armate”.

Il 4 Novembre è una data storica per l'Italia, data in cui si completava con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'Unità d'Italia. Un cammino lungo, durato settant'anni, dalla Prima Guerra d'Indipendenza in avanti.
Un percorso difficile, intrapreso da Casa Savoia e portato a termine con il concorso convinto della popolazione di tutte le regioni d'Italia, mosse dal desiderio di mettere sotto un'unica Bandiera le sorti della penisola.

Adesso che si avvicina all’anniversario dei 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia (contrabbandato dai più come 150 anni dell’unità nazionale), la debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci antirisorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici.

Di fronte alla assurda ed errata impostazione propagandata dalla repubblica c’è assoluta necessità di riaffermare la Verità storica.

Il 4 novembre 1918, si concluse vittoriosamente la Prima Guerra Mondiale, ma soprattutto permise il compimento del Risorgimento nazionale.
L’Italia grazie alla guida illuminata di Re Vittorio Emanuele III vinse la guerra e conquistò gli ultimi territori ancora sotto la dominazione straniera.

Guidata da Casa Savoia si compiva così l’Unità d’Italia, ma anche quella morale, poiché tutti gli Italiani, senza distinzione di parte o di origine, si erano trovati concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra.

Quindi la data del 4 novembre fa parte della memoria profonda del Paese, attraverso un evento traumatico eppure grandioso - appunto questa Nostra Guerra - gli italiani si sono finalmente sentiti uniti, la vittoria trasformò un paese appena unito in una vera e propria nazione. .

In quest’ora solenne ricordiamo i Caduti il cui esempio deve guidare gli italiani.
I Caduti non muoiono sui campi di battaglia e non spariscono nei sacrari, ma soltanto quando sono dimenticati !

Link
In questo video si ascolta il Bollettino della Vittoria 4 Novembre 1918 dalla voce del Generale Armando Diaz.

Imperatore del Giappone e Principe di Monaco

Al Palazzo Imperiale di Tokyo, l'Imperatore e l'Imperatrice del Giappone hanno incontrato a pranzo il Principe Alberto di Monaco e la fidanzata Charlene Wittstock.

1 novembre 2010

domenica, ottobre 31, 2010

Corruzione repubblica e monarchia

E' stato pubblicato l'annuale rapporto sulla corruzione percepita nei vari paesi del mondo.
Il rapporto della Corruption Perception Index è calcolato da Transparency International, un'organizzazione internazionale non governativa, fondata nel maggio 1993, che si occupa della corruzione, non solo politica.



L'Italia scende ancora nella classifica sulla percezione della corruzione, perde 4 posti rispetto al 2009, 12 rispetto al 2008, e scivola al 67° posto nell’indice sulla percezione della corruzione.

Nella classifica del Corruption Perception Index 2010, l’Italia ha ottenuto un punteggio di 3,9 su una scala da zero (livelli alti di corruzione) a 10 (livelli bassi), in discesa rispetto all’anno scorso, quando aveva registrato uno score di 4,3, e al 2008 (4,8 punti).

Dal rilevamento dei 178 Paesi presi in considerazione, risulta che gli Stati definiti più onesti sono quelli con la Monarchia come istituzione; tra i primi 10 Paesi, sono ben 7 le Monarchie e 3 le repubbliche, tra i primi 20 Paesi, 12 Monarchie contro 8 repubbliche.

In fondo alla classifica, ci sono i Paesi devastati dalla guerra (Iraq, Afghanistan e Somalia) o governati da una giunta militare come la Birmania. (tutte repubbliche..)

E' da sottolineare che gli Stati Uniti sono usciti dalla top 20 dei meno corrotti, collocandosi al 22° posto.

La Repubblica Italiana, stato evidentemente molto corrotto, è al 67° posto addirittura dopo il Rwanda ed in coda ai paesi europei.

Una considerazione
In Italia la corruzione dilaga non solo negli ultimi anni ma da decenni ( per essere precisi dal 1946...), gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche sono ormai la normalità.
Inoltre la repubblica italiana non solo non è in grado di contrastare efficacemente la corruzione ma sembre essere organica alla corruzione.

Ormai non ha quasi più senso parlare di prestigio e affidabilità delle istituzioni repubblicane....

Link
The 2010 Corruption Perceptions