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mercoledì, marzo 03, 2010

repubblicani snob contro l'Italia


All'interno di Fare Futuro (FF) si nasconde lo zoccolo duro del repubblicanesimo snob, che vuole anche ridisegnare la destra ex-repubblichina in maniera moderna e succube della cosiddetta “politica corretta”.

Il magazine FF è un calderone dove si trovano anche articoli fantasiosi ed assurdi, come l'articoletto di Labini, il quale attacca Emanuele Filiberto con la chiara intenzione di criticare i Savoia, Vittorio Emanuele II, la Monarchia, il Risorgimento, l'Unità d'Italia, insomma la Storia italiana.

Labini comincia bene scrivendo che per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia mancano dibattiti costruttivi ma invece di criticare la nomenklatura repubblicana di non aver organizzato dibattiti interessanti per l'evento, si limita a prendersela con la RAI (tv di Stato) che, per rispolverare l’amor patrio, abbia propinato la canzone “Italia amore mio” del Principe Emanuele Filiberto di Savoia.

La canzone del Principe è solo un pretesto per screditare il Risorgimento e la Monarchia Italiana e giunge addirittura ad affermare che oggi Emanuele Filiberto prende in giro il popolo italiano come 150 anni fece la Monarchia dei Savoia, visto che, sempre secondo lui, il popolo voleva ribellarsi dal giogo delle varie monarchie.

La mente torbida dell'autore scrive che il principe “se la canta e se la balla” perchè ne approfitta dell’ingenuo popolo che si fa sempre prendere in giro, tanti anni fa leggendo le pagine di Leopardi, Foscoli e Manzoni oggi ascoltando la canzone del Principe.

L’autore lancia addirittura un urlo di disperazione quando dice che non possiamo permettere che il popolo sia lobotomizzato dalla volgarità e opportunità del Principe e che la canzone “Italia amore mio”, sempre secondo lui, sarebbe un oltraggio all’ideale della Patria.

Come uscirne si chiede Labini? Per lui i personaggi di riferimento sono Mameli, che morì per difendere la repubblica romana, e Mazzini che voleva una repubblica.
Insomma per lui i patrioti dovrebbero essere i repubblicani e non tutti gli italiani che hanno perso la vita nelle guerre d'indipendenza, nella prima e seconda guerra mondiale.

Per Labini, l’Italia unita con la "colla dalla monarchia" non fu voluta dal popolo ma solo dal Re, da Cavour, dalla sua corte, dai ministri, dai “loro intrallazzi e piccoli interessi”.

Come un folle, convinto di aver ragione, si stupisce di essere circondato da pazzi così il povero labini, davanti alla Storia diversa da quella da lui immaginata, disperato e smarrito si chiede: dov’è l’Italia sognata da Mazzini?

Per atteggiarsi da intellettuale cita l’incontro di Mazzini con la figlia di Nietzsche, durante il quale parlarono dei passi di Lord Byron, e conclude che la strada da seguire per restituire il giusto valore alla parola Risorgimento è quella di ricordare che l’Italia è la patria dell’arte e della cultura.

Dopo questo snobismo culturale.... confessa di essere ossessionato dalla canzone “Italia amore mio” e invita il principe a sparire.

Consiglio a Labini (ed anche a FF) di andare a visitare il Vittoriano, dove c'è il corpo del milite ignoto che rappresenta tutti gli italiani che hanno perso la vita per la Patria - tutti fedeli al Re - e dove tutte le massime cariche dello stato in pellegrinaggio si inginocchiano sotto il monumento del Padre della Patria, Re Vittorio Emanuele II, che riuscì a realizzare l'Unità del nostro Paese.

Non c'è modo di cancellare questa grandiosa e unificante realtà storica.
Per chi ragiona come labini questa invece sarà una eterna ossessione.

PS.
L’articoletto di Labini è un spot pubblicitario per lo spettacolo Disco-Risorgimento dove l’attore principale è Labini.Ecco chi è Labini:
Edoardo Sylos Labini è attore e regista, vestirà i panni di Giuseppe Mazzini nel suo nuovo spettacolo Disco-Risorgimento al Teatro Lo Spazio di Roma.

FF

martedì, marzo 02, 2010

Letizia al premio per la ricerca malattie rare a Berlino

Princess Letizia Of Spain Attends Eva Luise Koehler Price For Research
Al suo arrivo a Berlino, la principessa Letizia ha incontrato il presidente tedesco Horst Koehler, la First Lady Eva Luise Koehler e il sindaco di Berlino Klaus Wowereit, prima di andare all'auditorium per la cerimonia di premiazione per la ricerca sulle malattie rare.

In apertura del suo discorso, Letizia ha detto poche parole in tedesco: "Buon giorno, sono molto felice di essere qui. Ringrazio la signora Koehler di avermi invitato!"
Ha poi proseguito in inglese.
"Coloro che hanno avuto l'opportunità di avvicinare le persone con queste malattie, sanno molto bene della lotta che hanno dovuto superare. Sappiamo bene come stanno soffrendo per una diagnosi e un trattamento adeguato. La vita quotidiana è difficile ma hanno il diritto di avere un progetto di vita.

In Spagna da parte della società, delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni c'è una preoccupazione crescente per questi pazienti.
Un anno e mezzo fa mi ero incontrato con i dirigenti e parenti della Federazione spagnola per le Malattie Rare, che riunisce oltre 150 associazioni, e pochi mesi fa sono andato con loro per la cerimonia ufficiale che il Senato spagnolo ha celebrato in occasione della Giornata internazionale dedicati a queste patologie.

"La ricerca è fondamentale. Vitale nel senso più letterale del termine. Ciò che ha detto due anni fa, la signora Köhler: "più si indaga, più cresce la speranza della vita. Questo compito richiede specializzati e spesso gruppi interdisciplinari che sono in grado di condividere informazioni ed esperienze, e quindi i benefici della cooperazione internazionale".

La Principessa si congratula con i vincitori del premio di quest'anno - Dr. Karin Jurkat-Rott e il dottor Marc-André Weber. Essi hanno scoperto un nuovo trattamento per una rara forma di distrofia muscolare - la paralisi ipokaliemica periodica (HypoPP). Con il farmaco, adesso è possibile che due giovani donne che erano sedute in una sedia a rotelle, ora possono camminare di nuovo.

Link
Prinzessin Letizia bei Preisverleihung in Berlin

Regina Rania in Egitto

Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah ha tenuto un discorso/lezione all'Università americana del Cairo (AUC).
Il tema era quello di incoraggiare la gente a guardare oltre a se stessi e trovare ispirazione nei principi di impegno civico a lavorare insieme agli altri per il bene del Medio Oriente.

"Spesso, il progresso sociale non proviene dai governi. Il cambiamento proviene dalla comunità, dalle famiglie e singoli individui che alzano lo sguardo e guidano la società ad andare avanti, alimentata da un'idea o di istinto a fare del bene. Proviene da un impegno civile".

La regina Rania ha parlato a più di 1000 studenti. Ha continuato dicendo: "Sono stanca di vedere che il Medio Oriente sia conosciuto come una regione frammentata e litigiosa quando noi conosciamo la nostra devozione alle nostre famiglie ... alla nostra cultura basata sulla compassione e carità".

Più tardi, Sua Maestà ha partecipato alla Sostenibilità Araba Leadership Group [ASLG] (è anche il fondatore).
Lo scopo è quello di incoraggiare le imprese in tutta la regione a usare il profitto con la tutela dell'ambiente e delle pari opportunità.
La regina Rania ha detto ai membri del ASLG: "La sostenibilità è un'opportunità non solo per sfruttare le nuove mercati ... ma a coltivare la fedeltà ai marchi delle comunità locali e di grandi dimensioni della società. E' la possibilità di sviluppare le competenze dei vostri dipendenti e della prossima generazione di lavoratori. E' una possibilità per il settore del privato per mostrare di risolvere i problemi della società", e continuò dicendo: "Altri hanno preso la questione sul serio, mentre noi aspettiamo ancora che sia il governo a soffiare il vento del cambiamenti.

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Queen Rania urges more civic engagement in an address at American University in Cairo (AUC)