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martedì, febbraio 23, 2010

Sciopero dei monarchici nepalesi

Migliaia di sostenitori del deposto Re del Nepal Gyanendra hanno bloccato i principali uffici governativi nella capitale per chiedere un referendum sul ripristino della monarchia e sullo status di paese come uno Stato indù.




I sostenitori del Partito Nazionale Democratico del Nepal, l'unico gruppo che sostiene apertamente la monarchia, si sono riuniti nel centro di Katmandu e hanno bloccato le strade che portano a Singhadurbar, il complesso che ospita pubblici uffici tra cui l'ufficio del primo ministro.
I sostenitori si sono scontrati con la polizia ma nessune lesioni gravi sono state riportate nella colluttazione. Il capo della polizia
di Kathmandu Ganesh ha detto che la polizia ha arrestato alcuni manifestanti, ma non fornire ulteriori dettagli.
 E' stata la prima volta che il partito monarchico ha organizzato uno sciopero generale. 

Rajaram Shrestha, ex sindaco di Kathmandu e un leader del Rashtriya Prajatantra-Nepal (RPP-Nepal), l'unico partito a sostegno monarchia parlamentare, ha detto:"Vogliamo che il governo indichi un referendum su tre questioni di interesse nazionale. Queste sono monarchia, uno Stato indù e federalismo".


Inoltre Kamal Thapa, ministro degli interni nel governo del re Gyanendra e alla testa di RPP-Nepal, dice che se il referendum non si terrà prima che la nuova Costituzione entrerà in vigore, la gente può rifiutarsi di accettarla.
Thapa dice che il suo partito continuerà proteste a sostegno di un referendum pacificamente e in modo democratico,

Link
http://www.radiovaticana.org/EN1/articolo.asp?c=359094

http://www.nytimes.com/2010/02/23/world/asia/23briefs-nepalstrike.html?partner=rss&emc=rss 

Principe ereditario del Giappone compie 50 anni

Il Giappone ha festeggiato il 50° compleanno del suo principe ereditario, Naruhito, primogenito dell'imperatore Akihito e dell'imperatrice Michiko.
23 febbraio 

Il principe della corona è noto per la sua attività nelle opere caritatevoli che svolgeva, in particolare, quando non era ancora principe ereditario.

Assolve inoltre ad una lunga serie di funzioni imperiali. Ha sposato Masako Owada.

L'oligarchia repubblicana contro il popolo

La dura reazione dell’establishment al trionfo del Principe a Sanremo deve far riflettere tutti gli italiani.
L’establishment ha cercato di impedire che Emanuele Filiberto arrivasse alla finale e vincesse ma non c’è riuscito, il popolo si è schierato dalla parte del Principe che ha trionfato a Sanremo.
Il regime repubblicano si è mobilitato contro il Principe con tutta le sue forze, politici – giornalisti – intellettuali – musicisti -conduttori.
Per non dare la completa esclusiva al Principe, anche la maggioranza e l’opposizione (rappresentati da un ministro e dal segretario del PD) si sono catapultati all’Ariston, ma sono rimasti quasi ignorati e contestati.
I giornalisti, ausiliari del regime, hanno scritto centinaia di articoli per prendere in giro Emanuele Filiberto. Nulla da fare.
Anche gli pseudo esperti di musica hanno urlato che la canzone “Italia amore mio” è brutta, che non è neanche una canzone, che Emanuele non sa cantare ed ha una brutta voce. Nulla da fare.
Anche in tv i conduttori (tranne alcuni casi isolati) hanno sputato sangue pur di parlar male della canzone e del Principe. Anche qui nulla da fare.
L’ordine di mobilitarsi si è sviluppato anche nel web.
I repubblichini snob di Fini (Fare Futuro), adesso amici di merenda con gli altri falsi intellettuali del quotidiano “la repubblica”, hanno addirittura inventato un bizzarro termine “destra monarco trombonesca” per ricordare che la destra non ha bisogna del Re ma l’Italia deve essere una repubblica. (una specie di Manifesto di Verona per una repubblica questa volta non sociale ma presidenziale).
Per protestare contro una eventuale vittoria del Principe, l’associazione Fare Futuro aveva addirittura proposto di fare lo sciopero della fame, subito accolta da Bersani.
Sarebbe stato bello vederli dimagrire un po', visto che i politici mangiamo talmente tanto bene....
Tra parentesi, queste dichiarazioni fanno ricordare in mente l’amnistia di togliatti quando ringraziò i repubblichini di aver votato per la repubblica.

Ma perché questo attacco frontale di questa dimensione, anch’io sono rimasto stupito.
Perché quest’odio nei confronti del giovane principe Savoia che ha scritto una bella canzone d’amore per il nostro Paese?
Perché la repubblica ha reagito in questa maniera scomposta e violenta?

Questa assurda e violenta critica ad una semplice canzone d’amore dimostra quanto ci siamo incattiviti durante questa repubblica, nel nostro Paese si lanciano allarmi sul razzismo contro gli extracomunitari, ma quest’odio nei confronti dei Savoia, voluto dall’elitè repubblicano, cos’è se non una specie di razzismo ad personam?
Come si suol dire, l’esempio viene dall’alto, e quindi non é difficile capire che le cause principali di questa situazione sono i comportamenti dei politici e delle istituzioni.
Infatti in politica non si discute più su temi d’interesse comune, l’avversario è il nemico che deve essere distrutto ad ogni costo, ormai addirittura la Giustizia e la Morale sono usati come mezzi per sbarazzarsi del nemico.
Le lotte tra le Istituzioni hanno prodotto una societa’ malata, i politici parlano di solidarietà ma pensano solo ai loro interessi e poi fanno i moralisti...

Una risposta alle domande è che la oligarchia repubblicana si scaglia contro ogni cambiamento e contro chi non appartiene all’elitè. Adesso si sente debole ed ha paura, capisce che non riesce più a controllare l’opinione pubblica ed infatti, nonostante la massiccia mobilitazione, gli italiani non si sono fatti influenzare dalla propaganda del Potere.

E’ davvero straordinario che il giovane, da solo, abbia sconfitto le forze dello stato. La sua forza vincente è stato il sentimento d'amore verso l'Italia immediatamente avvertito dagli italiani.

Quindi ringraziamo Sanremo di averci fatto capire quanto la repubblica italiana sia profondamente antidemocratica, è uno stato elitario irrispettoso e irriguardoso verso i cittadini. Tutti i componenti della nomenklatura - politici intellettuali conduttori giornalisti RAI e orchestrali - hanno avuto comportamenti inconcepibili ed arroganti.

W la Monarchia
W l’Italia amore mio