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mercoledì, novembre 05, 2008

Il nuovo giovane Re del Bhutan


Jigme Khesar Namgyel, il monarca più giovane al mondo eredita la corona, ma anche la sfida di traghettare il Paese nel mondo moderno, conservandone la cultura.

Jigme Khesar Namgyel nuovo re del Bhutan, sarà incoronato domani nella capitale Thimpu.
Durante la cerimonia di investitura, il giovane Re riceverà il corvo imperiale (corona del re), diventando il più giovane monarca al mondo. Alla solennità seguiranno 3 giorni di festa nazionale, di danze in maschera e riti antichi. La data dell’incoronazione è stata fissata seguendo calcoli astrologici.

Il giovane re, laureato ad Oxford, dovrà essere il segno dell’unità nazionale in un Paese che si sta adattando con difficoltà alla modernità e alla democrazia.
La struttura democratica è stata introdotta da Jigme Singye Wangchuk, padre del nuovo monarca, solo nel 2006, quando egli ha abdicato diventando solo reggente. Lui è l’architetto del nuovo Bhutan, in cui l’apertura la mondo è stata calibrata con cura per non smarrire l’identità e i valori spirituali.

Questa nuova monarchia costituzionale, disegnata dal padre nel nuovo sovrano, dimostra ancora una volta che la monarchia è sinonimo di progresso, democrazia e coesione.

La Monarchia è una garanzia per non smarrire l’identità di un popolo.
Un popolo non rinuncia al suo Re!
Lunga vita al Re!


fonte bbc
Profile: Jigme Khesar Namgyal Wangchuck

Obama, Usa, politica, Italia


E’ scoraggiante vedere questo assurdo affanno nel salire sul carro dell’ultimo vincente.
Addirittura c'è qualcuno che considera Obama come un nuovo mosè.
Incredibile.

Forse l'unica spiegazione è che ci si illude di avere un paese migliore votando un nuovo presidente.
Ma non ci si sente forse sempre insoddisfatti dell'operato svolto dai precedenti presidenti?

Quando si esagera a lodare un uomo, che tra parentesi fino a poca tempo fa non si sapeva neanche l’esistenza, significa che una forza irrazionale ci sta impedendo di ragionare con la nostra testa.

L'arte di saltare sul carro vincente è una specialità degli italiani ed infatti molti politici interpretano le elezioni americane per avere dei vantaggi.
La sinistra considera la vittoria di Obama come una rivincita della precedente sconfitta politica; la destra sembra soddisfatta della sconfitta di McCain, erede di Bush.
Ridicoli.
La destra e sinistra sono già in ginocchio davanti al nuovo Mosè?

Finora di Obama si sa solo che è un nuovo politico che per le elezioni ha speso più di tutti gli altri precedenti presidenti e che, come tutti gli altri, ha illuso gli amercani con tante belle promesse.

Bisognerà aspettare un pò per dare un giudizio ad Obama, vedremo nel concreto come si comporterà.

martedì, novembre 04, 2008

Bollettino della Vittoria 4 Novembre 1918



In questo splendido video si ascolta il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918 dalla voce del Generale Armando Diaz.

Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale emesso dal Comando Supremo del Regio Esercito Italiano che annunciava la disfatta nemica e la vittoria dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale.

Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme e i Municipi d'Italia.

Si può anche leggere il testo del Bollettino sul sito dell'Esercito Italiano.