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giovedì, dicembre 14, 2006

napolitano contro la legge elettorale

Ci risiamo.
Continuiamo ad illuderci che il presidente della repubblica (PdR) possa essere superpartes, ma è impossibile.
Infatti ogni decisione del Pdr è subito interpretata come azione politica e quindi criticabile e pro o contro a quel partito od a quell'altro.

E' grave quindi che napolitano abbia ricevuto i promotori del comitato del referendum di modifica sulla legge elettorale e per di più prima della raccolta di firme.
D'altronde da comunista ed appartenente al pci-ds non si può aspettare altro che napolitano faciliti il suo partito.


LEGGE ELETTORALE: CALDEROLI, PREOCCUPA POSIZIONE NAPOLITANO
FATTO GRAVE CHE CAPO STATO RICEVA PROMOTORI REFERENDUM

Roma, 14 dic. (Adnkronos) - ''E' un fatto grave e preoccupante che il presidente Napolitano abbia ricevuto i promotori del comitato del referendum di modifica sulla legge elettorale''.
Lo sottolinea in una nota il senatore leghista Roberto Calderoli. ''E' preoccupante -spiega l'esponente del Carroccio- perche' avrei potuto comprenderlo se si fosse gia' proceduto alla raccolta delle firme, cosa che invece non e' ancora iniziata e che iniziera' soltanto il 15 di aprile''.
adnkronos

mercoledì, dicembre 13, 2006

La repubblica non difende la lingua italiana



Alla Camera si discute su un articolo che dovrebbe inserire la nostra lingua nella Costituzione, accanto al tricolore.
Sembra una cosa scontata, ma invece per Rifondazione Comunista la norma è una misura anti immigrati e per il Carroccio è un'azione contro il federalismo, ed anche il Pdci annuncia che si asterrà.

D'accordo che nelle Regioni a statuto autonomo - Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta - c'è pari dignità alla lingua italiana ed a quella tedesca e francese, e che nel nostro paese c'è una varietà e ricchezza dei vari dialetti italiani da difendere, ma è ovvio che la lingua ufficiale di tutti gli italiani è l’Italiano. Insomma prima l’Italiano, poi tutto il resto, l’Italiano lo devono conoscere tutti indistintamente.

Rifondazione Comunista teme che l'articolo possa costringere l’immigrato che chiede la cittadinanza di dover saper parlare la nostra lingua.
Ma allora cosa vogliono dire i rifondatori, siamo noi che dobbiamo imparare l’arabo, il rumeno ed il cinese? Assurdo ..

Uno stato serio dovrebbe valorizzare i dialetti, gli idiomi dei nostri padri per arricchire la lingua ufficiale, un paese saggio guarderebbe al suo passato per mantenere e alimentare l'orgoglio della tradizione.
Invece la repubblica italiana si rifiuta addirittura di difendere la propria lingua.
Se un articolo come questo, invece di essere condiviso da tutti, apre scontri politici vuol dire che stiamo correndo verso il baratro.

La repubblica è un fallimento totale - e la cosa non mi dispiace - ma temo che la repubblica sta distruggendo anche gli italiani e la Patria.

Mi sembra di rivivere la leggenda della Torre di Babele.
All'epoca gli italiani parlavano tutti la medesima lingua. L'Italia era anche un simbolo di unità degli uomini gli uni con gli altri e tutti insieme con il Re.
Poi la repubblica creò scompiglio nelle genti e, facendo sì che le persone parlassero lingue diverse e non si capissero più, impedì che la costruzione dell'Italia venisse portata a termine.


W la lingua italiana!!
W l'Italia!!

ilcorrieredellasera

martedì, dicembre 12, 2006

Piazza Fontana : un peso sulla repubblica



In occasione dell’anniversario della strage di piazza Fontana il presidente della Camera, Fausto Bertinotti a Milano ha detto :
Il fatto che non siano ancora stati trovati i responsabili delle strage di piazza Fontana costituisce un vuoto che pesa negativamente sulla storia del paese.


Ricordiamo
La strage di Piazza Fontana fu un attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969, alle 16,37, nel quale una bomba fu fatta esplodere nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana nel centro di Milano, provocando la morte di sedici persone ed il ferimento di altre ottantotto.

3 maggio 2005 - L'ennesimo processo, il settimo, sulla strage si chiude in Cassazione con la conferma delle assoluzioni degli imputati e l'obbligo, da parte dei parenti delle vittime, del pagamento delle spese processuali. Quest'ultima decisione, pur se dettata dalla legge, viene duramente criticata anche da figure istituzionali, che parlano di "beffa" per i parenti delle vittime.

Visto che i responsabili di questa strage sono ancora sconoscuti, i casi sono due:
1) o ciò che è avvenuto a piazza Fontana è stata una strage di stato.
2) oppure lo stato repubblicano è incapace di identificare i colpevoli.

In ambedue i casi la repubblica fa una pessima figura ed anzi, utilizzando la frase di bertinotti, direi che la strage di piazza fontana costituisce un vuoto che pesa negativamente sulla repubblica italiana.


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