Articoli in evidenza:

venerdì, novembre 10, 2006

Gli italiani sono vecchi ed insoddisfatti



L'Istat ha pubblicato l'Annuario statistico dell'anno 2006.
Ecco alcuni punti resi noti dall'Istat :

l'Italia è il Paese più vecchio d'Europa, cioè quello con il più alto rapporto tra abitanti con più di 65 anni e sotto i 15 anni (140,4) e il 5% della popolazione ha più di 80 anni.

l'Italia è una nazione in cui si sposa poco.
il nostro Paese non è solo più vecchio, ma anche sempre meno soddisfatto. L'analisi dell'Istat dice che, nel 2006, il 47,5% dei cittadini con più di 14 anni esprime un sentimento di insoddisfazione rispetto alla propria condizione economica

il tasso di occupazione resta fermo al 57,5%, ampiamente al di sotto del dato medio della Ue a 25, pari al 63,6%.

Evidentemente un paese pieno di vecchi, insoddisfatto e dove c'è poco lavoro non ha futuro, e ciò significa che il sistema repubblicano ha clamorosamente fallito.

Gli italiani devono capire che se non si cambia radicalmente la classe politica, la costituzione, la società siamo destinati a sparire.

A quando un nuovo risorgimento?



ilcorrieredellasera

giovedì, novembre 09, 2006

Muro di Berlino



Il 9 novembre 1989 cadeva il muro di Berlino.

Il muro è esistito dal 13 agosto 1961 fino al 9 novembre 1989.

nota
Il senatore Gustavo Selva ha espresso il suo «rammarico» perché il governo non ha assunto iniziative per commemorarlo.
Selva ha fatto riferimento alla legge del 2005 che fissava nel 9 novembre il «Giorno della libertà» «quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo».
lastampa

La repubblica italiana ha già dimenticato questa importante data ?

la repubblica blocca lo sviluppo



Ieri a Roma la Roland Berger Strategy Consultant Italia (una delle principali società di consulenza strategica del mondo) presentando il suo studio sul mercato italiano ha bocciato il nostro paese, perchè in Italia c'è ancora molto da fare per realizzare la liberalizzazione dei mercati.

Secondo questa analisi, la capacità di competere del sistema Italia è in calo soprattuto perchè l'Italia risulta essere il quinto mercato più regolamentato al mondo dopo Ungheria, Messico, Turchia e Polonia.
Al contrario le nazioni dove i mercati sono più liberi sono Australia, Regno Unito, Islanda e Stati Uniti.

La bassa competitività è il risultato degli ostacoli alla concorrenza causati dall'eccessivo ruolo pubblico nell'economia ed in misura minore dalle barriere all'imprenditorialità.

Inoltre emerge un quadro quanto mai incerto, infatti i benefici delle poche liberalizzazione fatte in italia sono state raggiunti dai grandi clienti, ma non c'è stato un aumento dell'efficienza di sistema o di soddisfazione degli utenti.

Lo studio conclude che il futuro dell'economia italiana richiede risposte urgenti, e che la definizione delle soluzioni investe tutti i livelli del sistema Italia: governo, Camere, imprenditori, sindacati ed investitori istituzionali.

Insomma la repubblica ingessa il sistema italia e blocca le energie presenti nel paese.

Liberiamoci!!




CONCORRENZA IL BELPAESE NELLA LISTA NERA DEI MERCATI PIÙ REGOLAMENTATI.
LIBERANDO IL SISTEMA DA LACCI E LACCIUOLI IL PRODOTTO INTERNO LORDO POTREBBE SALIRE DEL 3,5%
Italia quinta tra i Paesi più «ingessati»
Roland Berger: «Deregulation ancora troppo scarsa, bisogna rimediare entro due anni»

lastampa