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martedì, luglio 11, 2006

cossiga denuncia la procura di milano

Cossiga denuncia la procura di milano

Per cossiga, presidente emerito della repubblica, il capo della procura di Milano ed i due procuratori aggiunti titolari dell'inchiesta sul "caso Abu Omar", hanno violato le leggi sulla tutela del segreto di Stato ed altri reati contro la personalità interna e internazionale dello Stato e quindi li denuncerà a Milano, presso il reparto operativo del comando provinciale dell'Arma dei carabinieri.
La denuncia dell'ex picconatore farà scattare le indagini da parte della procura di Brescia, competente per legge a giudicare su fatti che riguardano i colleghi di Milano.

Inoltre cossiga darà battaglia anche in Parlamento e sembra che si appresta a presentare un disegno di legge in cui chiede di estendere il segreto di Stato a tutte le comunicazioni elettroniche e ambientali delle sedi e degli agenti dei Servizi di informazione e di sicurezza.

Capo di stato repubblicano contro la magistratura, potere repubblicano contro potere repubblicano, in un caos repubblicano.

Povera Italia!


Cossiga denuncia i pm anti-Sismi

il giornale

venerdì, luglio 07, 2006

concertazione repubblicana



Il nuovo governo aveva spesso criticato il governo berlusconi perchè le decisioni erano prese unilateralmente, senza interpellare la società civile, sindacati ecc.

Insomma la concertazione era il "leit motiv" del governo prodi, ma il modo con il quale il governo prodi ha trattato i taxi è esattamente l'opposto, nessuna trattativa e decisione improvvisa ed unilaterale.

Si può dire che abbiamo la concertazione repubblicana, cioè il Potere continua a prendere in giro gli italiani e colpisce chi può dare fastidio o chi non fa parte degli amici.

Tariffe e Privilegi repubblicani

La repubblica italiana ha un altro primato negativo, e noi italiani ne paghiamo duramente le conseguenze.
In poche parole c'è un enorme divario fra le tariffe energetiche italiane e quelle delle altre nazioni dell’Unione europea, ed infatti noi italiani paghiamo quasi la metà in più di ciò che costa ad un individuo che abita a Londra, a Madrid, a Bruxelles.

Perchè?

La colpa non è solo delle posizioni realmente dominanti (Eni o Enel) che la repubblica ha permesso, e questo sconsolante scenario non si risolve solo privatizzando.
Il problema è che in questa repubblica non c'è mai stata una politica energetica degna di questo nome.

Basta a queste tariffe e privilegi repubblicani!


A proposito di consumo energetico

Tariffe abnormi Privilegi di sistema

Non bastasse il velo che il pacchetto Bersani sta sollevando sul ritardo competitivo italiano e sullo scandaloso protrarsi dei piccoli privilegi corporativi, ecco che la relazione annuale dell’Authority per l’energia scoperchia un altro vaso di Pandora, quello dei grandi privilegi sistemici. Stiamo parlando del divario fra le tariffe energetiche italiane e quelle delle altre nazioni dell’Unione europea. Verrebbe quasi voglia di non riportare queste cifre, ma ve le sottoponiamo lo stesso: posto che dal 1999 a oggi abbiamo già avuto aumenti complessivi dell’ordine del 22,3% (41,1% in valori nominali), le famiglie con consumi elettrici mediamente elevati – 3.500 chilovattora annui, praticamente la maggioranza, che dispone di elettrodomestici, televisioni, computer e altro – pagano la loro bolletta il 42,5% in più della media europea. Avete letto bene, stiamo dicendo – anzi: così attesta l’Authority – che noi cittadini di utenza medio-alta paghiamo quasi la metà in più di ciò che costa a un parigino, a un berlinese, a un individuo che abita a Londra, a Madrid, a Bruxelles.

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