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venerdì, luglio 13, 2007

Aumenta la povertà

Secondo un’indagine Eurispes, tra il 2001 e il 2005 c’è stata una perdita del potere di acquisto delle retribuzioni del 20,4 % per gli impiegati, del 12,1 per i dirigenti e del 14,1 per gli operai.
Aumentano le persone che si rivolgono agli usurai per mantenere lo stesso tenore di vita di un tempo.
Sono circa 2.500.000 i nuclei familiari a rischio povertà, l'11% delle famiglie totali, ben 8 milioni di persone.
Oltre il 50% delle famiglie italiane, inoltre, dispone di un reddito mensile inferiore a 1.900 euro.

Inoltre c'è la sindrome da 'terza settimana' perchè la Famiglia è già al verde alla terza settimana.
Infatti il 51% delle famiglie, entrati nella terza decade del mese, riesce a far quadrare il proprio bilancio solo con pesanti sacrifici, e un 17%che fa addirittura i proverbiali salti mortali. Solo il 24% non ha alcun problema, mentre il 24% dichiara di tirare un po’ la cinghia nella quarta settimana.
Aumenta la povertà definita dall'Eurispes in 'giacca e cravatta', quella che colpisce i ceti medi in difficoltà.

Insomma è sempre più concreto il rischio di povertà per le famiglie italiane.

Di fronte a questa situazione sociale drammatica lo stato repubblicano fa ben poco per i cittadini, anzi le tasse aumentano ed i servizi peggiorano.
Se la tendenza continua così, il ceto medio imploderà fino a sparire per diventare un nuovo livello di povertà.

Da un lato c'è la casta della repubblica (politici, funzionari, manager, amici degli amici ....) e dall'altra i poveri italiani.

Pensioni, i poveri in giacca e cravatta

ROMA - Sette milioni di anziani che percepiscono pensioni di 500 euro al mese, giovani precari che passano da un lavoro all'altro, ma soprattutto un esercito di due milioni e mezzo di poveri "in giacca e cravatta" che fino a ieri erano considerati privilegiati, il cosiddetto ceto medio che oggi, già alla terza settimana dallo stipendio, si ritrova a dover contare il centesimo per arrivare a fine mese. 5.100.000 i nuclei familiari (15 milioni di individui) già indigenti o a rischio povertà: il 23% degli Italiani che arranca e si indebita, descritto nello studio dell'Eurispes "Problemi di famiglia", in collaborazione con Federcasalinghe, presentato stamattina a Roma.

- LA SOCIETA' DEI TRE TERZI: un terzo di Italiani appare assolutamente garantito, un terzo vive in decisa indigenza economica e l'altro terzo è rappresentato dalla fascia del ceto medio in condizioni di instabilità e precarietà. Tra loro i working poors, soggetti "normali" che si ritrovano poveri per riduzioni dello stipendio, che non riescono ad arrivare a fine mese, che passano la notte nei dormitori pubblici perché non hanno una casa, che in giacca e cravata mangiano alla Caritas durante l'ora di pausa per il pranzo. Tra il 2001 e il 2005, è stata calcolata una perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni del 20,4% per gli impiegati; 14,1% per gli operai; 12,1% per i dirigenti; 8,3% per i quadri.

- AUMENTANO I DEBITI E IL RISCHIO USURA PER IL CETO MEDIO: Mutui, prestiti e pagamenti a rate hanno fatto lievitare l'indebitamento delle famiglie italiane del 9,8% tra il 2005 e il 2006. Sono i mutui, però, ad assorbire il 56,5% dell'indebitamento complessivo pari a più di 430 miliardi di euro. Napoli, Roma, Milano e Torino le città in cui l'acquisto della casa grava sulle spalle dei cittadini in misura maggiore. Sono sempre di più le persone che si rivolgono agli usurai, anche per mantenere lo stesso tenore di vita di un tempo. E' Napoli la città maggiormente esposta al rischio, Bolzano la più virtuosa.

- LE TASSE E GLI ITALIANI : E' il 66,3% della popolazione ad affermare che bisogna pagare le tasse per avere migliori servizi pubblici. Tuttavia, il 53,4% non le paga volentieri perché crede poco nella capacità dello Stato di gestire le risorse (30,8%). Più fiducioso, il 40,2%, crede che lo Stato sia in grado di farlo. Un'eventuale riduzione delle tasse, dovrebbe riguardare, per il 67,7%, prima di tutto le classi più povere.

- QUANTO COSTA UN FIGLIO E DOVE RISPARMIARE : Una coppia con prole spende mediamente il 3,5% in più (quasi 3.000 euro con un figlio, 3.2000 con due) rispetto a chi non ne ha (2.860 euro). Il primo risparmio per gli Italiani è ridurre le spese per i regali (39,9% abbastanza, 23,1% molto) e acquistare in saldo (40,8% e 23,6%). Inoltre il 56,3% si serve per i prodotti alimentari molto o abbastanza frequentemente ai discount dove la merce, anche se non di marca, costa meno.

- POLITICHE FAMILIARI : Solo l'1,1% del Pil italiano è destinato alla spesa pubblica per la famiglia e l'infanzia, a fronte di una media europea (UE a 15) del 2,4%. Non va meglio per le politiche abitative: in termini di Pil il valore è prossimo allo zero, appena lo 0,06%. L'Italia spende poco anche per il sostegno alla disoccupazione: 2% contro la media europea di oltre il 6% ma di più per gli anziani ai quali è destinato il 50% della spesa pubblica sociale.

ansa

mercoledì, luglio 11, 2007

La casta dei deputati ed ex deputati

A quanto pare Montecitorio è costretta a versare ai deputati non più eletti 132.450.000 euro, una spesa in crescita dovuto al progressivo incremento del numero degli aventi diritto all’assegno vitalizio che, dal 2001 al 2006, è aumentato del 33 per cento.

Inoltre dalla relazione del Collegio dei Questori della Camera si evince che la Camera spende di più dei Parlamenti di Francia, Germania e Gran Bretagna.

Queste cifre sono sconcertante che offendono gli italiani.

La casta repubblicana colpisca ancora ...

Camera: Spesa per ex deputati, 42,5% in più del 2001

La relazione del Collegio dei Questori della Camera alla commissione Affari Costituzionali mette ulteriormente a nudo i costi del palazzo.

Ma ciò che sorprende non sono tanto le spese relative a questa legislatura quanto le cifre che Montecitorio è costretta a versare per gli ex deputati. I deputati non più rieletti — si spiega nel testo che fa parte dell’indagine conoscitiva sui costi della politica — costano alla Camera 132.450.000 euro, “un andamento costantemente crescente dovuto al progressivo incremento del numero degli aventi diritto all’assegno vitalizio che, dal 2001 al 2006, è aumentato del 33 per cento”.

— COSTI DEI VIAGGI PER EX DEPUTATI: I numeri sono chiari: “I viaggi degli ex deputati costano sempre di più alla Camera.
Nel 2006 Montecitorio ha speso 2.788.861,73 euro per gli spostamenti dei deputati cessati dal mandato, con un incremento rispetto al 2001 del 42,5 per cento circa”.

— DIFFERENZE CON GLI ALTRI PARLAMENTI: Dalla relazione poi si evincono altri dati: la Camera spende di più dei Parlamenti di Francia, Germania e Gran Bretagna. La media annua di spesa corrente della Camera dei deputati è di 634.482.231,74, quella del Bundestag è di 500.191.623,60 euro, quella dell’Assemblee Nationale di 481.591.224,33, quella della Camera dei Comuni di 421.224.979,43.

— AUTO BLU E AFFITTI IMMOBILI: Nel testo, oltre ad altri dati (la Camera dei deputati dispone di 22 autoblu e 22 veicoli di servizio, tutti senza sirena o lampeggiante che rappresentano lo 0,2% dell’autoparco dello Stato), ci sono anche i propositi: “La Camera — rilevano i questori — intende tagliare drasticamente le spese per l’affitto di immobili per uffici in dodici palazzi nel cuore del centro storico di Roma che si aggiungono ai dieci palazzi di cui è proprietaria”.

kataweb

martedì, luglio 10, 2007

Video sui brogli

Un video-denuncia su larepubblica documenta i brogli avvenuti in Australia in occasione delle scorse elezioni politiche e riapre la polemica sui dubbi sulla regolarità del vorto degli italiani all'estero.

Guarda il video



Nelle immagini si vede una mano che compila mucchi di schede, assegnando preferenze in massa per l'Unione al Senato (scheda viola) e, per errore, per Forza Italia alla Camera (scheda arancione). Le schede vengono poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. Sono almeno un centinaio.

L'autore, riferisce Repubblica, avrebbe denunciato invano l'accaduto al suo partito e solo ora si sarebbe deciso a farlo a mezzo stampa.

Se questo video non è una bufala, non ci sarebbe più dubbi sulle presunte irregolarità nelle elezioni politiche dell'aprile 2006, vinte di stretta misura dal centrosinistra.

Perchè questo video è pubblicato solo adesso e non subito dopo le elezioni? Mistero.

Purtroppo viviamo in uno stato repubblicano dove i dubbi sui risultati elettorali sono concreti e legittimi.

Come nel referendum istituzionale del 1946, i vincitori(?) considerano la verifica dei risultati solo una perdita di tempo, invece che un passaggio esenziale per assicurare la democrazia.

La questone più inquietante è che la repubblica italiana non riesce a fare a meno dei brogli!


Brogli alle elezioni: un video dall'Australia sul voto degli italiani all'estero "taroccato"

Ricordate le polemiche sui presunti brogli elettorali per le elezioni degli italiani all’estero? Numerose furono le contestazioni e le segnalazioni, da ogni parte del mondo, circa le irregolarità sul voto. Il Giornale dedicò all’argomento diversi articoli. Oggi Repubblica.it mette online, in esclusiva, un video girato in Australia, dove si vede chiaramente che un centinaio di schede elettorali vengono compilate in blocco, poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. "Il filmato l'ho fatto io stesso durante la campagna elettorale per le scorse elezioni politiche in cui io ero candidato al Senato nella lista Udeur di Mastella", spiega Paolo Rajo.

Il racconto del candidato "Mi chiamo Paolo Rajo lavoro come giornalista e presentatore nella stazione radio Rete Italia, conducendo il programma del mattino. Ero andato in giro a chiedere voti come facevano tutti i candidati e sono capitato a casa di un conoscente con famiglia numerosa. Essendo molto conosciuto e amato proprio per il lavoro che faccio, sono stato accolto con estrema gioia da questa persona. Quando poi gli ho spiegato il motivo della mia visita mi ha detto candidamente "Ma Paolo, noi ti stiamo già aiutando, in garage c'è mo figghiu cu ati boy frend che ti stanno a riempire le tue ballot paiper (leggi: schede elettorali). Resto spiazzato, lo ringrazio, poi ripensandoci, gli chiedo di spiegarmi perché in garage e perché con altri amici? Ti faccio vedere, vieni e mentre andavamo nel suo garage mi spiega che era stato avvicinato da alcune persone che gli avevano detto: "Se vuoi aiutare Paolo ti portiamo dei pacchi di schede e ti diciamo cosa devi fare, poi passeremo noi a riprenderle e daremo anche una cassa di birra ai ragazzi che ci aiuteranno".

Il racconto prosegue e nel filmato si vedono pacchi di schede con ancora i plichi originali, spediti dal Consolato. E come in una catena di montaggio le schede venivano votate. Tutto filmato da Paolo Rajo, con il suo telefonino. Il candidato dell’Udeur, resosi conto che la cosa era tutt’altro che regolare, informa il suo partito, prima per e-mail, poi per posta. Ma nessuna risposta. Più tardi viene contattato per la nota spesa da comunicare in vista del rimborso elettorale. Ma su quel “voto anomalo” nessun accenno. Come se niente di anomalo fosse accaduto. E invece…

ilgiornale