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lunedì, marzo 12, 2012

Principessa Charlene a Shanghai

La Principessa Charlene di Monaco a Shanghai, Cina

12 Marzo 2012

Dopo la visita di successo a Bendigo, in Australia, dove aveva inaugurato la mostra "Grace Kelly: Style Icon", che si tiene presso la Galleria d'Arte Bendigo, Sua Altezza Serenissima Principessa Charlene di Monaco è adesso a Shanghai, in Cina.

Oggi pomeriggio, la principessa ha visitato la Scuola di Educazione Speciale di Pudong come "Ambasciatore per le Olimpiadi Speciali".
Special Olympics è la più grande organizzazione del mondo dedicata al servizio di persone con disabilità intellettive.

La Principessa Charlene è accompagnata dal giocatore di basket, Yao Ming, e da sua moglie.


venerdì, novembre 25, 2011

Principessa Maddalena in Cina e Mongolia

La Principessa Maddalena di Svezia era in Cina e Mongolia per la Fondazione per l'Infanzia.

All'inizio di questo mese, la Principessa Maddalena di Svezia si era recata in Cina e Mongolia per supervisionare alcuni progetti per conto della Fondazione dell'Infanzia del Mondo.

A proposito della visita Sua Altezza Reale ha detto: "Sono stato in Cina più volte a favore dell'infanzia, ma questa visita è stata particolarmente importante, in quanto la Fondazione "Half the Sky" si sta espandendo"

La Fondazione Half the Sky si occupa dei bambini di età fino a 16 anni che vivono negli orfanotrofi in Cina, è una delle poche ONG che operano in Cina ed è un modello per altre fondazioni nel paese.

Maddalena ha detto di aver incontrato direttori, ma ancora più importante, il personale dei centri, e di aver interagito con i bambini, fattore essenziale per contribuire e comprendere come migliorare il nostro lavoro."

La principessa era andata a Changzhou, 20 miglia a est di Shanghai, e ad Hohhot nella Mongolia Interna per vedere come la Fondazione si prende cura dei bambini.



venerdì, ottobre 21, 2011

I Principi del Belgio in Cina

Il Principe Filippo e la principessa Matilde del Belgio sono attualmente in Cina per una missione economica accompagnati da una folta delegazione d'imprenditori belgi.

La delegazione rimarrà in Cina 9 giorni e visiterà 6 città: oltre Pechino e Shanghai, andrà a Tianjin, Chongqing, Guangzhou e Shenzhen.

Lo scopo del viaggio è quello di sostenere le esportazioni belghe e favorire la firma di nuovi contratti

Secondo il quotidiano belga online, RTL , questa è la 4° missione commerciale organizzata con la Cina.

Il ministro belga degli affari esteri, Steven Vanackere si augura che con questa missione economica si possano firmare almeno 40 nuovi contratti in vari settori.

A Pechino SAR il Principe Filippo ha incontrato il Vice Primo Ministro della Repubblica popolare cinese, Wang Qishan, mentre SAR la Principessa Matilde ha visitato la Dance Academy di Pechino.

LINK
Belgian trade mission in China

giovedì, ottobre 20, 2011

Il Granduca del Lussemburgo in Cina

Il Granduca ereditario del Lussemburgo Guillaume è in missione economica in Cina dal 17-21 ottobre.


A Shenzhen Guillaume, accompagnato dal ministro lussemburghese dell'economia e del commercio estero e dalla delegazione composta da molte società lussemburghese, ha visitato il quartier generale di Huawei Technologies, il secondo maggiore fornitore di beni mobili strumentali di telecomunicazione nel mondo.

In seguito ha visitato la BYD, una casa automobilistica specializzata in veicoli ad alimentazione elettrica, per avere ulteriori informazioni sull'argomento.

Il granduca è anche andato a Chongqing, dove la delegazione trascorrerà i prossimi due giorni.

Galleria di foto
Altre immagini delle attività della missione economica in Cina si possono trovare sul sito ufficiale

domenica, settembre 18, 2011

Haakon in Cina al World Economic Forum

Sua Altezza Reale il principe ereditario Haakon di Norvegia era a Dalian, in Cina per partecipare al World Economic Forum / Global Leaders Summit.

14 - 16 settembre 2011

Il World Economic Forum è un'organizzazione internazionale indipendente e senza fini di lucro, che si impegna a migliorare il mondo coinvolgendo i maggiori dirigenti politici ed economici internazionali con intellettuali e giornalisti selezionati, al fine di discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente.

La visita del principe in Cina è molto significativa visto i rapporti diplomatici non certo buoni tra la Norvegia e la Cina.

Infatti lo scorso anno il comitato norvegese per il Nobel aveva assegnato il Premio per la Pace al dissidente cinese Liu Xiaobo.

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World Economic Forum

mercoledì, agosto 31, 2011

Principe Filippo del Belgio andrà in Cina

Il principe ereditario Filippo del Belgio, il 20-29 Ottobre 2011 sarà in Cina per presiedere una missione economica nella Repubblica Cinese.


La missione è organizzata dall'Agenzia per il Commercio Estero in stretta collaborazione con il commercio regionale (AWEX, Flanders Investment & Trade e Invest e Export di Bruxelles).

Anche la principessa Mathilde sarà a Pechino, con il compito di promuovere l'immagine del Belgio.

Lo scopo del viaggio è quello di celebrare il 40° anniversario delle relazioni diplomatiche tra il Regno del Belgio e la repubblica cinese, rafforzando le collaborazioni economiche tra i due paesi

venerdì, aprile 08, 2011

Re Sihanouk torna in Cambogia

L'ex re Norodom Sihanouk è tornato in Cambogia dopo 9 mesi trascorsi in Cina dove ha ricevuto cure mediche.

6 aprile 2011

All'aeroporto di Phnom Penh, l'ex re cambogiano Norodom Sihanouk e sua moglie, la Regina Monineath, sono stati accolti dal primo ministro cambogiano, Hun Sen, e da altri funzionari del governo, prima di prendere una macchina per raggiungere il palazzo reale.

Il re Norodom Sihanouk, che ha 89 anni, nel 2004 abdicò in favore del figlio Norodom Sihamoni.

mercoledì, novembre 10, 2010

Il re di Svezia in Cina

A Pechino, il Re Carlo Gustavo di Svezia è stato ricevuto dal vice presidente cinese Xi Jinping.

9 novembre 2010

Il re conduce una missione per sviluppare le relazioni bilaterali soprattutto nei settori come l'innovazione tecnologica.
La Svezia è stata il primo paese occidentale a stringere relazioni diplomatiche con la Nuova Cina.

Il vice presidente cinese ha anche espresso la speranza che le 2 nazioni aumentino la cooperazione in settori quali l'innovazione tecnologica, facendo notare che i traguardi raggiunti dalla Cina in questo campo non solo migliorerebbero il popolo cinese, ma anche lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo.

Re Gustavo, che è qui su invito dell'Accademia di Ingegneria Cinese, si è congratulato con la Cina per il successo del World Expo di Shanghai, esprimendo la sua fiducia che le relazioni Cina-Svezia continuino a migliorare.

Il Re ha anche incontrato Li Shufu, che è il presidente della Volvo Car Corporation.

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Chinese vice president meets Swedish king

mercoledì, ottobre 13, 2010

Principi di Svezia in Cina

La principessa ereditaria di Svezia Vittoria e il principe Daniele sono in visita ufficiale in Cina.

10 - 14 ottobre 2010

Crown Princess Victoria and Prince Daniel of Sweden visit to Beijing and Shanghai in connection with Sweden Expo 2010, in Changai, China on October 13, 2010. Photo by David Sica/Stella Pictures/ABACAPRESS.COM Photo via Newscom


Gli appuntamenti principali della visita in Cina si svolgono a Pechino e Shanghai.
Nella capitale cinese i principi hanno visitato l'Istituto svedese e incontrato i rappresentanti della Camera di Commercio Svedese seguito da un ricevimento presso l'ambasciata svedese di Pechino.

A Shanghai la Principessa Vittoria ha partecipato alla Cerimonia di apertura del Padiglione svedese al World Expo di Shanghai e ha parlato al Forum dedicato alla Sanità.

Link
Victoria: ”Vi vill se våra barn växa upp”

domenica, ottobre 10, 2010

Principe Alberto di Monaco in Cina

Il Principe Alberto, dopo 3 giorni in India, è andato in Cina per partecipare alla giornata dedicata al Principato di Monaco al
WorldExpo2010 di Shanghai

.
7 ottobre 2010

Il Principe Alberto, accompagnato da rappresentanti del Governo, ha visitato le manifestazioni organizzate dedicate al principato di Monaco.

Il principe ha visto lo spettacolo "La Belle" con la coreografia dei Balletti di Monte Carlo al Grand Theater di Shanghai,

Il giorno successivo il principe, accompagnato da sua sorella la Principessa Stephanie di Monaco, ha presieduto una cena di gala animata dagli artisti del Circo di Monte Carlo.

Link
Expo universelle de Shanghai:Monaco en vedette

sabato, ottobre 09, 2010

Re dei Belgi incontra il Premier della Cina

Sua Maestà il Re dei Belgi Alberto ha incontrato il premier cinese, Wen Jiabao.

6 ottobre 2010

BRUSSELS, BELGIUM - OCTOBER 06: Chinese Premier Wen Jiabao and King Albert II of Belgium pose for a photo at Laeken Castle on October 6, 2010 in Brussels, Belgium. The Premier is in Brussels for the Asia-Europe Meeting of 46 nations where the talks will focus on economic issues, in particular reform of the IMF and cuts in global emissions.  (Photo by Mark Renders/Getty Images)


Re Alberto ha apprezzato lo sviluppo economico e sociale della Cina, nonché il ruolo positivo e costruttivo della Cina negli affari internazionali. Alberto ha detto di sperare che i due paesi rafforzeranno gli scambi ad alto livello e la cooperazione in economia e commercio, scienza e tecnologia, cultura e istruzione, a vantaggio di entrambi i popoli.

Link
Wen Jiabao Meets with Belgium's King Albert II

martedì, giugno 29, 2010

Principe Frederik a Shanghai

Dopo il Principe Willem-Alexander d'Olanda, Haakon della Norvegia e Filippo del Belgio, anche il principe ereditario di Danimarca, Frederik, fa la sua apparizione al World Expo di Shanghai per promuovere il proprio paese.

Denmark's Crown Prince Frederik gives a speech during a ceremony to mark the Denmark Pavilion Day at the Shanghai World Expo site June 29, 2010. REUTERS/Aly Song (CHINA - Tags: BUSINESS POLITICS SOCIETY ROYALS)


Federico ha detto che è contento che la Danimarca riceva tanta attenzione in Cina. E' sempre un fatto positivo che il proprio paese abbia successo in un paese come la Cina.

La Danimarca ha inviato come icona nazionale, la scultura della Sirenetta al World Expo.

Link
Danish crown prince hopes for more cultural exchanges with China

martedì, giugno 15, 2010

Principe Filippo dei Belgi a Shanghai

Il Principe Filippo dei Belgi è stato all’Expo di Shanghai in occasione della Giornata del Belgio.
13 giugno 2010


Il 13 giugno era la giornata ufficiale del Belgio all'Expo di Shanghai: per l'occasione il padiglione belga ha organizzato nel parco diverse attività celebrative.

Nel suo discorso il principe del Belgio ha rievocato gli scambi di alto livello fra i due Paesi negli ultimi anni, ed ha espresso la speranza che si approfondiscano l'amicizia e la cooperazione bilaterale.

Link
Principe Filippo del Belgio ha visitato Shanghai durante la giornata del padiglione belga per Expo 2010

sabato, maggio 22, 2010

Re di Svezia in Cina

Re Carl XVI Gustaf di Svezia ha incontrato il presidente cinese Hu Jintao a Pechino.
21 maggio 2010

Re Carlo XVI è andato in Cina in occasione del 60° anniversario dall'allacciamento delle relazioni diplomatiche fra Cina e Svezia, partecipando alle celebrazioni e iniziative della giornata ufficiale del padiglione della Svezia dell'Expo.

China's President Hu Jintao shakes hands with Sweden's King Carl XVI Gustaf in Beijing


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Incontro fra Hu Jintao e Carlo XVI Gustavo di Svezia

mercoledì, maggio 19, 2010

Principi d'Olanda a Shanghai

La coppia reale olandese è a Shanghai, in Cina, per visitare il padiglione dei Paesi Bassi al World Expo 2010.
Martedì all'Expo era il Day dell'Olanda, e chi più del futuro re e regina potrebbe celebrare meglio l'orgoglio nazionale olandese?

Situato nel centro di Shanghai, il Centro Culturale olandese è caratterizzato da mostre e performance di artisti olandesi.

Durante il soggiorno in Cina, la principessa Maxima ha compiuto 39 anni. Anche se ha festeggiato con il marito, uno degli olandesi partecipanti all'Expo, l'architetto Giovanni Körmeling, le ha offerto un regalo, un pigiama blu con il logo "Happy Street", che è il nome del padiglione olandese all'Expo progettato da Körmeling. La principessa ha sorriso per l'insolito regalo.

La visita a Shanghai del principe Willem-Alexander e della principessa Maxima dura 3 giorni.

Link
Prins en prinses bezoeken China
Happy Pyjama voor Máxima

giovedì, febbraio 25, 2010

Re della Cambogia in Cina

Il Re della Cambogia, Norodom Sihamoni, è partito da Phnom Penh per Pechino per visitare i suoi anziani genitori che devono effettuare un controllo medico di routine.

Re-padre, Norodom Sihanouk e la regina madre Monineath risiedono per la maggior parte dell'anno nella capitale cinese.

Il Re della Cambogia si recherà anche nella provincia orientale cinese del Fujian.
Durante la sua assenza il presidente del Senato, Chea Sim, sarà il capo provvisorio dello Stato.
Chea Sim, il presidente dell'Assemblea Nazionale Heng Samrin, il Primo Ministro Hun Sen, altri funzionari governativi, membri della famiglia reale, nonché l'ambasciatore cinese in Cambogia Zhang Jinfeng hanno accompagnato il Re all'aeroporto.

Link
Cambodian King leaves for China

CAMBODIAN KING LEAVES FOR MEDICAL CHECKUP IN CHINA

mercoledì, novembre 25, 2009

Principi Joachim e Marie in Cina

Domenica, il principi di Danimarca Joachim e Marie sono arrivati a Hong Kong in visita ufficiale di otto giorni in Cina.

Essi hanno il compito di promuovere i prodotti danesi, come la cucina, la moda e il design.

Martedì scorso, hanno fatto un giro della città e quindi hanno aperto al Centro Commerciale di Hong Kong la mostra chiamata "I Gioielli del Design Danese".

Alla fine del loro tour, Joachim e Marie andranno a Pechino.
La coppia reale hanno anche portato con loro il figlio di 6mesi e mezzo, il principe Henrik.

Il principe conosce molto bene Hong Kong. Alla fine del 1990, aveva lavorato lì ed in quella città incontrò una donna di nome Alexandra Manley. I due si sposarono ed ebbero due figli, Nikolai e Felix. Purtroppo, la coppia ha divorziato nel 2005, e Alexandra divenne la Contessa di Frederiksborg.

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Prince Joachim of Denmark and Princess Marie with their son Prince Henrik attend a Christmas tree lighting ceremony in Hong Kong, China, Tuesday, Nov

sabato, marzo 14, 2009

Nepal repubblica dittatura


In Nepal re Gyanendra forse fece degli errori ma non era un dittatore come invece lo è il primo ministro Pushpa Kamal Dahal, conosciuto con il nome di Compagno Prachanda e leader dei maoisti.
I maoisti, dopo aver imposto con armi e violenza la repubblica, adesso per "rieducare" i nepalesi sono arrivati addirittura a sequestrare interi villaggi e scolaresche.

In una repubblica, dove manca un capo di stato con la forza di non subire le spinte della classe politica, succede che le forze politiche non democratiche ed autoritarie riescano ad occupare tutti i gangli dello stato.
Infatti non è un caso che gli stati dittatoriali sono appunto delle repubbliche : la Cina è una repubblica, come Cuba, Corea del Nord, Libia, Russia, Sudan, Afghanistan, Iraq, Iran ... e Nepal.

La nuova repubblica nepalese non è il frutto di una maturazione popolare dopo un processo politico e democratico.
Il destino della repubblica era già chiaro in quanto in mano ai maoisti che considerano la repubblica popolare cinese un esempio da seguire ed adesso il Nepal è passato alla sfera di influenza cinese.

Alla repubblica cinese dava fastidio che vicino ci fosse una monarchia e per di più uno stato amico e simile al Tibet.
Infatti re Gyanendra e Dalai Lama sono sovrani legati alla religione ed inoltre per la Cina il Regno del Nepal era una via di fuga per i dissidenti tibetani.
Per questi motivi si può considerare la repubblica nepalese una creazione della Cina.
Ed ecco che a Kathmandu la polizia ha impedito manifestazioni per commemorare i 50 anni dalla rivolta dei tibetani contro la dominazione cinese.

Inoltre penso che una delle maggiori colpe degli Stati Uniti sia stata quella di non aver aiutato la monarchia nepalese.
Anche in questo caso hanno vinto gli interessi finanziari rispetto ai principi, l'importante è entrare nel mercato cinese, i diritti umani e la democrazia sono secondari al business.

NEPAL - TIBET - CINA
Come vuole la Cina, il Nepal schiera la polizia per impedire proteste pacifiche

Massiccia presenza di polizia in tenuta antisommossa, a controllare persino i templi dove i buddisti tibetani pregano. La testimonianza di chi è in esilio da oltre 40 anni.

Kathmandu (AsiaNews) – Un fitto schieramento di polizia ha impedito ieri manifestazioni per commemorare i 50 anni dalla rivolta dei tibetani contro la dominazione cinese, il 10 marzo 1959. A Kathmandu numerosi monaci e suore tibetane si sono riuniti in preghiera nei templi, sin dalla mattina presto. Appena alcune decine di giovani hanno iniziato a urlare slogan anticinesi, fuori del monastero di Buddha, la polizia li ha portati via con furgoni, con l’accusa d voler istigare attività anticinesi. Comunque sono stati rilasciati dopo alcuni minuti.

Il governo maoista del Nepal ha assicurato a Pechino di impedire proteste in tale giorno. Intorno all’ambasciata cinese a Baluwatar e all’ufficio visti a Hattisar, sempre a Kathmandu, è stato schierato un cordone di polizia in tenuta antisommossa. Nelle zone il traffico era stato limitato già dal 9 marzo. Nel Paese risiedono almeno 14mila profughi tibetani e nel 2008 ci sono state numerose nutrite proteste di piazza contro la Cina, in protesta per la repressione in atto in Tibet. In risposta, la polizia ha arrestato centinaia di persone che manifestavano, anche in modo pacifico., spesso suscitando critiche internazionali.

Gendu Sherpa, tibetana di 75 anni che insieme ad altri ha pregato ieri, ha detto ad AsiaNews che “sono in esilio da quando avevo 32 anni. Forse Dio mi dirà che morirò nella mia terra natale, quando il Tibet sarà libero… Pochi tibetani sono a Kathmandu ora, gli altri si sono diretti verso il Tibet per commemorare l’anniversario”.

Il giorno prima, 9 marzo, oltre 140 tibetani sono stati arrestai al confine tra Nepal e Cina mentre cercavano di passarlo di nascosto.

asianews

mercoledì, marzo 11, 2009

Tibet contro la repubblica cinese


Nel 50° anniversario della prima rivolta contro il regime comunista, il Dalai Lama ha protestato contro la repubblica popolare cinese che l'accusa di aver portato l’inferno sulla terra nel Tibet.
In internet, il Dalai Lama ha chiesto un’autonomia legittima e significativa per il Tibet, non una piena indipendenza, ma certamente un’ampia sfera di libertà.
Quindi ha accusato la repubblica cinese di per aver provocato la morte di centinaia di migliaia di tibetani.

La repubblica cinese ha risposto immediatamente alle accuse, affermando di non voler commentare le menzogne del Dalai Lama.

Intanto ieri più di cento monaci del monastero tibetano di An Tuo, nella provincia cinese di Qinghai, sono stati arrestati dopo una manifestazione tenuta in occasione del capodanno tibetano, celebrato il 25 febbraio , mentre il presidente cinese Hu Jintao ha esortato i funzionari tibetani a erigere una nuova Grande muraglia contro il separatismo.

Dopo le aperture al mercato in Cina si fondono il peggio del comunismo e del capitalismo, in una cultura di sopraffazione e violenza la repubblica cinese continua ad essere una dittatura in violazione dei più elementari diritti umani.

lunedì, marzo 24, 2008

Olimpiade di Pechino, contestata la fiaccola



Ad Olimpia, tra antichi riti ellenici e proteste, è iniziato il lungo viaggio della fiamma olimpica verso Pechino.

Per timore di un gesto mediatico dei tibetani la polizia greca aveva blindato il sito archeologico ma alcuni attivisti di Reporters sans Frontières, l’associazione che si batte per i diritti della libera stampa, sono riusciti a contestare la cerimonia di accensione della fiaccola olimpica proprio durante parlava Liu Qi, presidente del comitato organizzatore di Pechino 2008.
Un attivista ha sventolato una bandiera con i cinque cerchi olimpici a forma di manette e la scritta boicottate i Paesi che disprezzano i diritti umani, l’altro ha cercato di impadronirsi del microfono.
Sono stati subito bloccati dal servizio di sicurezza. Una dozzina di manifestanti ha poi inscenato una protesta nelle strade di Olimpia.

Per nascondere la contestazione la televisione cinese per alcuni secondi ha sospeso la trasmissione in diretta della cerimonia.

Nel frattempo il governo tibetano in esilio a Dharamsala (India) ha portato a 130 il numero dei morti accertati durante le manifestazioni in Tibet. Il governo cinese ne ha ammessi finora 19.