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venerdì, maggio 09, 2014

Principe Felipe in Costa Rica

L'erede al trono di Spagna Felipe è andato in Costa Rica

7 - 8 maggio 2014

Sua Altezza Reale il Principe delle Asturie è andato in Costa Rica per partecipare alla investitura del nuovo presidente.

Sua Altezza Reale il Principe delle Asturie è stato ricevuto dal presidente neo eletto della repubblica di Costa Rica, Luis Guillermo Solís.
Poi Felipe partecipato ad una colazione offerta dal presidente, cui hanno partecipato l'ambasciatore spagnolo in Costa Rica.

Inoltre il principe Felipe ha incontrato il presidente uscente del Costa Rica, Laura Chinchilla, al palazzo presidenziale.
Durante questo incontro il principe Felipe ha consegnato al presidente uscente del Costa Rica, una lettera del Re, nella quale ha inviato i suoi migliori auguri ed un abbraccio di cuore per il buon rapporto di lavoro.

Felipe ha anche partecipato ad un pranzo presso la residenza dell'Ambasciatore di Spagna in Costa Rica con personaggi di spicco in diversi ambiti della società di Costa Rica.

Nel pomeriggio, presso l'Hotel Barceló San José Palacio, Sua Altezza Reale il Principe delle Asturie ha ospitato un ricevimento per una rappresentanza dei cittadini spagnoli che vivono in Costa Rica .

Più tardi, il Principe Felipe è arrivato al National Stadium di San Jose per partecipare alla solenne cerimonia di investitura del nuovo presidente Luis Guillermo Solis, che stabilisce il trasferimento del controllo presidenziale per il periodo 2014-2018.

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casareal.es

Regina Maxima a Roma

La Regina Maxima dei Paesi Bassi a Roma

7 - 8 maggio 2014

Sua Maestà la Regina Maxima era a Roma per partecipare ad una conferenza delle Nazioni Unite come sostenitore speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la finanza inclusiva.


Questa conferenza che si chiama Chief Executives Board for Coordination (CEB) delle Nazioni Unite, si riunisce due volte l'anno, in una sessione a porte chiuse ed è composto dai responsabili amministrativi di tutte le agenzie delle Nazioni Unite.


Durante una delle sessioni la regina Maxima ha parlato sull'importanza di un buon accesso ai servizi finanziari ed al microcredito.

Il giorno precedente alla conferenza, il presidente Napolitano aveva incontrato Sua Maestà la Regina Maxima dei Paesi Bassi al Quirinale, per il Testimonial dell' ONU per la Raccolta fondi per lo Sviluppo.

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koninklijkhuis.nl

giovedì, maggio 08, 2014

Re Umberto II

Il Principe Umberto di Savoia saliva al Trono del Regno d'Italia

9 maggio 1946

Dopo l’abdicazione del padre Re Vittorio Emanuele III, S.A.R. Umberto di Savoia Principe di Piemonte, sale al trono del Regno d’Italia diventando il 4° Sovrano del popolo italiano.

La consorte di Umberto, Maria José, da Principessa di Piemonte diventa la Regina d'Italia.

Anche se il suo regno è stato breve, il suo ricordo è incancellabile per gli italiani.



Il Primo messaggio agli Italiani Sua Maestà il Re Umberto II:
Italiani!
Il mio augusto genitore effettuando il proposito manifestato da oltre due anni, ha oggi abdicato al trono nella fiducia che questo suo atto possa contribuire ad una più serena valutazione dei problemi nazionali nella pace imminente.
Nello assumere da Re quegli stessi poteri che già esercitavo da Luogotenente Generale, ho la piena consapevolezza della responsabilità dei doveri che mi attendono.
Fiero e commosso ricordo i caduti della lunga guerra, i morti nei campi di concentramento, i martiri della liberazione e rivolgo il mio primo pensiero agli italiani della Venezia Giulia e delle terre d’oltremare che invocano di rimanere cittadini della Patria comune. Ai prigionieri di cui aneliamo il ritorno, ai reduci a cui dobbiamo ogni riconoscenza, a tutte le incolpevoli vittime della immane tragedia della Nazione.

La volontà del popolo espressa nei comizi elettorali determinerà la forma e la nuova struttura dello Stato, non solo per garantire la libertà del cittadino e l’alternarsi delle parti al potere, ma per porre altresì la costituzione al riparo di ogni pericolo e da ogni violenza.
Nella rinnovata monarchia costituzionale , gli atti fondamentali della vita nazionale saranno subordinati alla volontà del Parlamento dal quale verranno anche le iniziative e le decisioni per attuare quei propositi di giustizia sociale che , nella ricostruzione della Patria, unanimi perseguiamo.

Io non desidero altro che di essere il primo fra gli italiani nelle ore dolorose, ultimo nelle liete, e nelle une e nelle altre, restare vigile custode delle libertà costituzionali e dei rapporti internazionali che siano fondati su accordi onorevoli e accettabili.

Italiani!
Mentre nel mondo sussistono divergenze e divisioni e affannosamente si ricerca la via della pace, diamo esempio di concordia nella nostra civiltà cristiana.
Stringiamoci tutti intorno alla bandiera, sotto la quale si e’ unificata la patria che quattro generazioni di italiani hanno saputo laboriosamente vivere ed eroicamente morire.
Davanti a Dio giuro alla Nazione di osservare lealmente le leggi fondamentali dello Stato che la volontà popolare dovrà innovare e perfezionare.
Confermo altresì l’impegno di rispettare , come ogni italiano, le libere determinazioni dell’imminente suffragio, che ne sono certo, saranno ispirate al migliore avvenire della Patria.


Roma, 10 Maggio 1946