Re Costantino di Grecia muore all'età di 82 anni
10 gennaio 2023
Sua Maestà il Re Costantino II di Grecia è morto all'ospedale Hygeia di Atene, all'età di 82 anni, dove da diversi giorni era ricoverato in un'unità di terapia intensiva per insufficienza respiratoria, causata dai suoi problemi polmonari cronici.Sua moglie, la regina Anna Maria, era al suo capezzale, così come i suoi figli ed anche la regina Sofia di Spagna e la principessa Irene che erano arrivati in Grecia per stare al suo fianco. Re Costantino ha avuto vari problemi di salute nei suoi ultimi anni, tra cui una serie di ictus.
Re Costantino è nato il 2 giugno 1940 ad Atene, l'unico figlio del re Paolo e della regina Federica di Grecia. Costantino ha appena un anno quando la Grecia viene invasa dalle truppe tedesche ed è costretto a vivere l'esperienza dell'esilio, prima in Egitto e poi in Sudafrica. Torna in Grecia nel 1945. Costantino partecipa ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960, nominato portabandiera della delegazione greca, e vince la medaglia d'oro nella corsa del Dragone, un tipo di barca a vela.
Nell'aprile 1967 il colonnello Papadopoulos organizza un colpo di stato. Re Costantino rimase e tenta di riconquistare il potere nel dicembre dello stesso anno, ma il tentativo fallisce e con la moglie fugge in Italia. Nel 1973 Papadopoulos si nomina presidente e proclama una repubblica, ed un anno dopo in un referendum (ampiamente riconosciuto come truccato) vince la repubblica con il 70%.
La coppia reale si trasferisce in Danimarca, ma alla fine si stabilisce a Londra, dove nascono i 5 figli. Costantino rimase in esilio per quasi quarant'anni e non torna in Grecia fino al febbraio 1981, quando il governo gli permise di tornare solo per partecipare al funerale di sua madre, la regina Federica, nel cimitero di famiglia dell'ex Palazzo Reale a Tatoi.
Nel 1993 Re Costantino ottiene il diritto di trascorrere le vacanze in Grecia, ma solo negli anni 2000 il suo esilio è terminato, ed ottiene anche un risarcimento economico dallo Stato greco, grazie all'intervento della giustizia europea che riconobbe la confisca dei beni privati appartenenti alla famiglia reale, ed ottiene 12 milioni di euro di risarcimento per la sua proprietà smarrita, cifra ritenuta ridicola visto il valore dell'immobile e con questa somma, crea la Fondazione Anna-Maria che si propone di sostenere progetti socio-culturali in Grecia.