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martedì, febbraio 19, 2019

Principe Haakon in Colombia

Il Principe Haakon di Norvegia in Colombia per le Nazioni Unite

11 febbraio 2019

Sua Altezza Reale il principe ereditario Haakon di Norvegia era andato in Colombia, nella sua qualità di ambasciatore di buona volontà per il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
Per motivi di sicurezza la sua visita in Colombia non era stata annunciata dalla Casa Reale di Norvegia.

Il principe Haakon ha incontrato il ministro degli Esteri della Colombia, Carlos Holmes Trujillo, per discutere sugli sviluppi della pace in  Colombia e sul ruolo dell'UNDP in quel paese.

Il principe norvegese ha visitato il monumento della pace Fragmentos, dove ha incontrato alcune persone colpite dalla guerra civile, ed alla presenza di alcune autorità ha partecipato ad una cerimonia per ricordare le vittime.

Il principe ereditario Haakon è stato anche accolto dal presidente della Colombia Iván Duque, nel palazzo presidenziale.

Il principe Haakon è stato nominato ambasciatore dell'UNDP nel 2003, ed ha compiuto diversi viaggi di lavoro tra cui in  Zambia nel 2013Haiti nel 2012Polonia nel 2011Nepal nel 2011Botswana nel 2009, a Torino (Italia) nel 2012 .


Duca di York compie 59 anni

Il Duca di York festeggia il suo 59° compleanno

19 febbraio 2019

Il principe Andrea è nato il 19 febbraio 1960 a Buckingham Palace, è il secondo figlio maschio della Regina Elisabetta II e del Duca di Edimburgo.

Andrea ha due fratelli, Carlo (nato nel 1948) e Edoardo (nato nel 1964), ed una sorella, Anna (nata nel 1950).

Il 23 luglio 1986 il principe Andrea ha sposato Sarah Ferguson nell'Abbazia di Westminster a Londra. Dal matrimonio l'8 agosto 1988 è nata la figlia Beatrice di York e il 23 marzo 1990 la seconda figlia, Eugenia.
Il principe Andrea ha divorziato dalla moglie il 30 maggio 1996, ma sono rimasti amici.

Il principe Andrea attualmente è 7° nella linea di successione al trono, ma dopo la nascita del primo figlio del duca e della duchessa di Sussex, diventerà 8°.

Il principe Andrea è un membro a tempo pieno della famiglia reale, portando avanti impegni ufficiali a sostegno della regina e lavorando per promuovere la crescita economica e la creazione di posti di lavoro qualificati nel Regno Unito.


lunedì, febbraio 18, 2019

Il Primo Parlamento Italiano

158° anni fa Vittorio Emanuele inaugurava la prima seduta del Parlamento italiano

18 febbraio 2019

Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, i parlamentari entrano a Palazzo Carignano alle ore 9. Poco prima delle 11 la banda della Guardia Nazionale intona l’inno di Mameli in piazza Castello. Si apre la porta della Reggia e annunciato da salve di cannone, compare Re Vittorio Emanuele II, preceduto dai famigliari e seguito dai suoi generali. Sfila fra una folla osannante, appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale.

A Palazzo Carignano lo ricevono le deputazioni del Senato e della Camera. I figli Umberto e Amedeo lo precedono nel Parlamento, accolti da applausi. Quando arriva il sovrano, i parlamentari si alzano in piedi e gridano: Viva il Re d’Italia!.

Vittorio Emanuele sale al trono con passo solenne. Alla sua destra s’accomodano i principi. A sinistra siedono i diplomatici di Prussia, Gran Bretagna, Francia, Turchia, Svezia e Belgio. Intorno si schierano i ministri e Cavour.

Infine il Re prende parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli hanno esaminato il giorno prima: Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto .
A ogni passaggio il discorso è salutato da grida di «Bravo!». Finché Vittorio Emanuele conclude: Mi compiaccio di manifestare al primo Parlamento d’Italia la gioia che sente il mio animo di Re e di Soldato. Pronunciata l’ultima parola, «Parlamento e popolo giubilanti - scrive la cronaca - prorompono unanimi in schietti applausi che il Re, commosso, contraccambia col nobile gesto e col chinare della marziale sua testa».

Minghetti chiede allora nuovo silenzio e dichiara aperta la sessione legislativa. Il sovrano lascia l’aula alle 11,30.

Una giornata radiosa ed indimenticabile che anticipa la nascita del Regno d'Italia !

W il Re !