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lunedì, febbraio 18, 2019

Guardia d'Onore 1 2019

La rivista Guardia d'Onore numero 1 dell'anno 2019


COPERTINA



Cerimonia per la collocazione
della Lampada della Pace nell'ambito delle celebrazioni 
per il Centenario organizzate dall'Istituto


S.A.R. IL PRINCIPE EMANUELE FILIBERTO 
con le Guardie d'Onore
ed un gruppo storico 
della Grande Guerra








Stéphanie del Lussemburgo compie 35 anni

La granduchessa ereditaria del Lussemburgo Stéphanie festeggia il suo 35° compleanno

18 Febbraio 2019

La Principessa Stéphanie è nata il 18 febbraio 1984 a Ronse, Belgio, la più giovane di otto figli del conte Philippe de Lannoy e della contessa Alix della Faille de Leverghem.
Tragicamente sua madre , la Contessa Alix è morta improvvisamente poco prima del matrimonio col Granduca ereditario Guglielmo, avvenuto il 20 ottobre 2012.

Sua padre, il Conte Filippo de Lannoy, è morto lo scorso 10 gennaio all'età di 96 anni, ed i funerali si sono svolti nella chiesa di Anvaing.

Stéphanie si era fidanzata con il Granduca Ereditario il 26 aprile 2012 e lo ha sposato, con una cerimonia civile, il 19 ottobre 2012.
Il giorno successivo, il 20 ottobre 2012, si è svolta la cerimonia religiosa nella Cattedrale di "Notre Dame".

Stéphanie ha una laurea con lode in Filologia presso l'Università Cattolica di Lovanio, e quindi ha proseguito i suoi studi universitari a Berlino, dove ha scritto una tesi in lingua tedesca sul tema dell'influenza del romanticismo tedesco sul romanticismo russo.

Stéphanie parla francese, tedesco e inglese, e suona il pianoforte e il violino.

Da granduchessa ereditaria, Stéphanie ha assunto una serie di doveri reali. E' membro del consiglio di amministrazione della Fondazione benefica del Granduca, che mira ad aiutare le persone che hanno speciali bisogni, patrona degli Amici dell'Arte di Lussemburgo e del Museo di Storia, ed è presidente del Musée d'Art Moderne Grand-Duc Jean (MUDAM).

In occasione del suo 35 ° compleanno il Granducato di Lussemburgo ha pubblicato una nuova fotografia di Stéphanie.


 

domenica, febbraio 17, 2019

Re Carlo Alberto e i Valdesi

Il Re di Sardegna Carlo Alberto sanciva il riconoscimento dei diritti civili e politici ai Valdesi.

17 febbraio 1848

Re Alberto di Savoia poneva fine a secoli di discriminazione riconoscendo ai suoi sudditi valdesi i e politici.

Un editto di tolleranza che concedeva libertà che da oltre 160 anni è la festa dei Valdesi.

Con il Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, tali leggi furono estese dal Re d’Italia Vittorio Emanuele II a tutto il Regno e ciò significò per i protestanti la possibilità di predicare liberamente, diffondere la Bibbia ed avere un culto pubblico.

17 Febbraio è la Festa della libertà degli evangelici che ricorda la data in cui nel 1848 re Carlo Alberto di Savoia concesse i diritti civili alla minoranza valdese.

IL 17 FEBBRAIO LE LETTERE PATENTI DEL XVII FEBBRAIO 1848

CARLO ALBERTO 
per grazia di Dio 
 re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme 
duca di Savoia, di Genova, ecc. ecc. 
principe di Piemonte, ecc. ecc.

Prendendo in considerazione la fedeltà ed i buoni sentimenti delle popolazioni Valdesi, i Reali Nostri Predecessori hanno gradatamente e con successivi provvedimenti abrogate in parte o moderate le leggi che anticamente restringevano le loro capacità civili. E Noi stessi, seguendone le traccie, abbiamo concedute a que' Nostri sudditi sempre più ampie facilitazioni, accordando frequenti e larghe dispense dalla osservanza delle leggi medesime. Ora poi che, cessati i motivi da cui quelle restrizioni erano state suggerite, può compiersi il sistema a loro favore progressivamente già adottato, Ci siamo di buon grado risoluti a farli partecipi di tutti i vantaggi conciliabili con le massime generali della nostra legislazione. 
Epperciò per le seguenti, di Nostra certa scienza, Regia autorità, avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue:

I Valdesi sono ammessi a godere di tutti i diritti civili e politici de' Nostri sudditi; a frequentare le scuole dentro e fuori delle Università, ed a conseguire i gradi accademici. 
Nulla è però innovato quanto all'esercizio del loro culto ed alle scuole da essi dirette.

Date in Torino, addì diciassette del mese di febbraio, l'anno del Signore mille ottocento quarantotto e del Regno Nostro il Decimottavo.