Messaggio della Regina Elisabetta II per il 75° anniversario della fine della II guerra Mondiale
8 maggio 2020Sua Maestà la Regina Elisabetta II ha di parlato alla Nazione per celebrare il 75° VE Day, che è stato registrato nel palazzo di Windsor dove è in auto isolamento assieme al principe Filippo.
E' il suo secondo discorso alla nazione, dopo quello del mese scorso, da quando è iniziata l'epidemia.
Nel video la regina Elisabetta fa riferimento alle parole pronunciate da suo padre Re Giorgio al messaggio radiofonico che annunciava la fine della guerra, nel 1945.
Ecco il discorso della regina Elisabetta tradotto in italiano :
“Vi parlo oggi alla stessa ora di mio padre, esattamente 75 anni fa.
Il suo messaggio allora era un saluto agli uomini e alle donne in patria e all'estero che avevano sacrificato così tanto nel perseguimento di quella che giustamente definiva una grande liberazione.
La guerra era stata una guerra totale; aveva colpito tutti e nessuno era immune dal suo impatto. Sia che si tratti degli uomini e donne chiamati a servire, delle famiglie separate l'una dall'altra o delle persone che hanno chiesto di assumere nuovi ruoli e abilità per sostenere lo sforzo bellico, tutti hanno avuto un ruolo da svolgere.
All'inizio la prospettiva sembrava desolante, la fine distante, il risultato incerto. Ma abbiamo continuato a credere che la causa fosse giusta - e questa convinzione, come ha notato mio padre nella sua trasmissione, ci ha portato avanti.
Non mollare mai, mai disperazione: quello era il messaggio di VE Day. Ricordo vividamente le scene esultanti di cui io e mia sorella abbiamo assistito con i nostri genitori e Winston Churchill dal balcone di Buckingham Palace.
Il senso di gioia nelle folle che si radunavano fuori e in tutto il paese era profondo, sebbene mentre celebravamo la vittoria in Europa sapevamo che ci sarebbero stati ulteriori sacrifici. Fu solo ad agosto che i combattimenti in Estremo Oriente cessarono e la guerra finì finalmente.
Molte persone hanno lasciato la vita in quel terribile conflitto. Hanno combattuto per poter vivere in pace, in patria e all'estero. Sono morti in modo da poter vivere come persone libere in un mondo di nazioni libere. Hanno rischiato tutto affinché le nostre famiglie e i nostri quartieri potessero essere al sicuro. Dovremmo e li ricorderemo.
Mentre rifletto ora sulle parole di mio padre e sulle gioiose celebrazioni, che alcuni di noi hanno vissuto in prima persona, sono grato per la forza e il coraggio mostrati dal Regno Unito, dal Commonwealth e da tutti i nostri alleati.
La generazione del tempo di guerra sapeva che il modo migliore per onorare coloro che non erano tornati dalla guerra era assicurarsi che non accadesse di nuovo. Il più grande tributo al loro sacrificio è che i paesi che un tempo erano nemici giurati ora sono amici, lavorando fianco a fianco per la pace, la salute e la prosperità di tutti noi.
Oggi può sembrare difficile non poter celebrare questo anniversario speciale come vorremmo. Invece ricordiamo dalle nostre case e dalle nostre porte. Ma le nostre strade non sono vuote. Sono pieni dell'amore e della cura che abbiamo l'uno per l'altro. E quando guardo il nostro paese oggi e vedo cosa siamo disposti a fare per proteggerci e sostenerci a vicenda, dico con orgoglio che siamo ancora una nazione che quei coraggiosi soldati, marinai e aviatori oggi riconoscerebbero e ammirerebbero.
Mando i miei più calorosi auguri a tutti voi."