Articoli in evidenza:

lunedì, maggio 18, 2020

152 anni fa nasceva Nicola II Romanov

152° anniversario della nascita dello zar Nicola II Romanov

18 maggio 2020

Nicola II Romanov è nato a Carskoe Selo, il 18 maggio 1868, figlio dello zar di Russia Alessandro III e di Marija Fëdorovna, che è stato assassinato, unitamente alla Sua Famiglia dai comunisti bolscevichi, il 17 luglio 1918 a Ekaterinburg.

Il suo titolo ufficiale era "Per Grazia di Dio, Imperatore e Autocrate di tutte le Russie", zar di Polonia, di Mosca, di Kiev, di Vladimir, di Novgorod, di Kazan', di Astrachan' e della Siberia; granduca di Finlandia e di Lituania; erede di Norvegia; signore e sovrano di Iberia, dell'Armenia e del Turkestan; duca dello Schleswig-Holstein, dello Stormarn, di Dithmarschen e dell'Oldenburg.

Il 14 novembre Nicola sposa la principessa Alice d'Assia, figlia del granduca Luigi IV d'Assia e del Reno e della principessa Alice del Regno Unito, a sua volta figlia della regina Vittoria. Pochi giorni prima, la futura Zarina ha abbandonato la fede protestante per essere battezzata nell'ortodossia, assumendo il nome russo di Aleksandra Fëdorovna

La coppia ebbe 5 figli:  Olga , Tatiana , Maria , Anastasia , Aleksej.

Il 26 maggio 1896 è incoronato con una fastosa cerimonia col nome di Nicola II, zar di tutte le Russie e basileus della Chiesa Ortodossa russa.

Il 30 ottobre 1905 lo zar Nicola concede la Duma, un parlamento a suffragio universale, la Duma.
Il 27 aprile 1906 lo zar Nicola emana la legge fondamentale dello Stato che trasforma la Russia in una monarchia costituzionale, confermando la concessione della Duma eletta a suffragio universale e l'istituzione del Primo Ministro.

Il Patriarca di Mosca Aleksei II e la Chiesa Ortodossa Russa nel 2000, lo ha canonizzato come San Nicola II, imperatore martire e grande portatore della Passione, ed ha dichiarato santi martiri anche la Famiglia Imperiale , per il loro contegno tenuto durante la deportazione e la prigionia, ed di aver, in nome della fede, perdonato i loro carcerieri e carnefici e di aver auspicato la fine della guerra civile.

Anche la Corte Suprema russa ha formalmente riabilitato l'ultimo zar, Nicola II (e la famiglia imperiale), come vittima della repressione politica sovietica.