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sabato, febbraio 03, 2024

Addio a Vittorio Emanuele di Savoia

Addio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia

3 febbraio 2024

La scomparsa del Principe Vittorio Emanuele di Savoia segna la fine di un capitolo della Monarchia italiana e di Casa Savoia.

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia nasce a Napoli il 12 febbraio 1937, unico figlio maschio del Re d'Italia, Umberto II, e della Regina Maria José del Belgio. 

Cresciuto nei palazzi reali, era destinato al trono prima che la monarchia fosse abolita nel 1946, a seguito di un referendum truccato per far vincere la repubblica. 

Esilio

La famiglia reale si trasferisce in esilio, dapprima a Cascais, in Portogallo, e poi anche a Ginevra, in Svizzera, dove Vittorio Emanuele passerà gran parte della sua vita.

Durante l'esilio, Vittorio Emanuele si sposa con Marina Doria, campionessa di sci nautico, nel 1971 a Teheran. Dal loro matrimonio nasce un figlio, il principe Emanuele Filiberto

Il principe Vittorio Emanuele doveva contava solo su se stesso per raggiungere la salute finanziaria, e si afferma nel mondo degli affari, in particolare nel settore aeronautico in Iran, per poi trasferirsi nella villa sull'isola di Cavallo, vicino alla Corsica, da dove poteva vedere da lontano l'Italia.

Ritorno in Patria

Nel 2002, la legge dell'esilio viene abolita, permettendo a Vittorio Emanuele e suo figlio di tornare in Italia. Il ritorno della famiglia viene celebrato con il matrimonio del principe Emanuele Filiberto con l'attrice francese Clotilde Courau nel 2003 a Roma.

Innovazione e Tradizione

Il cambiamento delle regole di successione da parte di Vittorio Emanuele nel 2019 ha dimostrato la sua  intenzione di adattare le tradizioni ai valori contemporanei, garantendo così la continuità della dinastia Savoia. Questo atto è una spinta verso una monarchia moderna, capace di evolvere e di rimanere rilevante nell'era attuale.

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Il Futuro della Monarchia per l'Italia

Oltre a rendere omaggio alla memoria del principe Vittorio Emanuele ed a Casa Savoia, questa morte solleva riflessioni sul ruolo della Monarchia in Italia, e cioè la mancanza di un capo di Stato super partes, una figura capace di superare le polarizzazioni e di guidare il paese verso un futuro di unità e prosperità.

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Casa Savoia, con la sua storia millenaria, rappresenta un simbolo di unità, stabilità e continuità che va oltre le divisioni politiche. In un momento in cui la crisi di rappresentanza e l'assenza di un punto di riferimento unificante si fanno sempre più sentire, l'auspicio di un ritorno alla Monarchia in Italia non è un ritorno al passato ma una possibile visione per un futuro in cui ci sia un Re in grado di dare speranza  e fiducia alla Nazione .

domenica, gennaio 28, 2024

Regina Maria José

Ricordiamo Maria José Regina d'Italia

27 gennaio 2001

23 anni fa, il 27 gennaio 2001, Sua Maestà la Regina Maria José  d'Italia moriva a Ginevra (Svizzera).

Il funerale della Regina d'Italia si svolse nell'abbazia di Altacomba (Francia) il 2 febbraio 2001 e, per suo espresso volere fu sepolta nell'Abbazia Reale di Altacomba, al fianco di Sua Maestà Umberto II.

Maria José  è nata ad Ostenda, il 4 agosto 1906 come principessa del Belgio e divenne Regina d'Italia come consorte di Umberto II di Savoia.

Umberto e Maria José si fidanzarono privatamente il 7 settembre 1929 presso il Chateau de Losange, vicino a Bastogne (Belgio) mentre il fidanzamento ufficiale avvenne a Bruxelles il 23 ottobre 1929, che fu poi annunciato il giorno successivo.

LEGGI ANCHE : 94° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

Le nozze tra il Principe Umberto e la Principessa Maria Josè furono celebrate a Roma l' 8 gennaio del 1930 nella Cappella Paolina del palazzo del Quirinale.

Nel 1934 la principessa Maria Josè dà alla luce Maria Pia, nel 1937 Vittorio Emanuele, nel 1940 Maria Gabriella, che tutti e 3 nascono a Napoli. La permanenza a Napoli si protrasse fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando la famiglia si trasferì al Quirinale, e  la quartogenita, la principessa Maria Beatrice, nasce a Roma il 2 febbraio 1943.

Maria José si occupò personalmente dei suoi figli, sia nei soggiorni autunnali al Castello Reale di Racconigi sia in quelli estivi a Villa Maria Pia a Posillipo. 

Dopo l'esito della seduta del Gran Consiglio e dell'arresto di Mussolini, la principessa Maria José va con i quattro figli nella residenza estiva dei Savoia a Sant'Anna di Valdieri. L'8 settembre la principessa Maria Josè si trovava a Sarre, dove si era trasferita da dieci giorni e, come il resto degli italiani, apprese la notizia dell'armistizio dalla radio.

In questo momento di grave pericolo per i membri della famiglia reale e, in particolar modo, per il  piccolo Vittorio Emanuele, nipote maschio del re, (Hitler voleva rapirlo) Maria José ed i suoi figli si rifugiarono in Svizzera.

Solo nel febbraio del 1945, mentre la Germania stava cadendo, Maria José si decise a rientrare in Italia. Fu un percorso durissimo in pieno inverno e con gli sci ai piedi attraversò il confine sulle Alpi, scortata da due guide e dai pochi uomini che le erano rimasti vicino. Ad accoglierla in Italia c'erano i partigiani, che la scortarono fino a Racconigi. Qui attese fino al giugno seguente, quando fu mandato un aereo per portarla a Roma, dove ad aspettarla c'era Umberto. Ad agosto andarono a prendere i bambini e la famiglia fu di nuovo riunita.

Riprese a fare l'ispettrice nazionale del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, visitando i posti più colpiti dalla guerra e fu proprio mentre tornava da Cassino che venne informata di essere regina. Era il 9 maggio del 1946. Il re Vittorio Emanuele III aveva abdicato in favore di Umberto

Dopo la morte del marito Umbetto II a Ginevra nel 1983, la Regina Maria Josè ebbe il permesso di rientrare in Italia, nel 1987, in quanto vedova, ma lo fece solo il 1º marzo 1988 per assistere a un convegno storico nella città di Aosta.

La Regina Maria Josè morì il 27 gennaio 2001 a Ginevra e per suo espresso volere venne sepolta nell'abbazia di Altacomba, a fianco del marito. Ai funerali parteciparono re Juan Carlos I di Spagna, i reali di Belgio e Lussemburgo, Alberto II di Monaco, gli ex reali di Bulgaria, Costantino II di Grecia, Farah Dibah, Michele di Jugoslavia. 

martedì, gennaio 23, 2024

Emanuele Filiberto celebra INGORTP

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia e la principessa Vittoria a Roma per il 146° anniversario dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

21 gennaio 2024

Le Loro Altezze Reali il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, e sua figlia, la principessa Vittoria, hanno presieduto la cerimonia del 146° anniversario dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Questo evento si è svolto al Vittoriano ed al Pantheon di Roma.

Il Principe Emanuele Filippo e la Principessa Vittoria

Il principe Emanuele Filippo, erede della Casa Reale di Savoia, ha guidato la commemorazione con la giovane principessa Vittoria, erede dinastica, alla presenza di numerosi  monarchici e cittadini, che hanno reso omaggio all'Altare della Patria, simbolo della Nazione unita dopo il Risorgimento.

Vittoriano di Roma

La giornata ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro al sacello del Milite ignoto all'Altare della Patria. Il maestoso Vittoriano, situato nel cuore di Roma, è dedicato al primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, e Padre della Patria.

Pantheon di Roma

Tra gli eventi della giornata, c'è stato un corteo guidato dalla fanfara dell'Associazione nazionale dei Bersaglieri che ha accompagnato il principe Emanuele Filiberto e la principessa Vittoria dal Vittoriano al Pantheon. Questo spettacolare percorso ha attirato l'attenzione di numerosi cittadini e turisti, creando un'atmosfera di festa e rispetto.

Al Pantheon, il principe Emanuele Filippo e la principessa Vittoria hanno partecipato ad una messa in memoria dei defunti Re e Regine d'Italia. 

Gala Serale

La giornata si è conclusa con un gala serale organizzato per festeggiare i 146 anni dell'Istituto Nazionale della Guardia d'Onore delle Tombe Reali del Pantheon, che ha offerto l'occasione per sottolineare l'impegno di questa istituzione nel preservare la memoria dei sovrani italiani.

Istituto Nazionale della Guardia d'Onore delle Tombe Reali del Pantheon

Re Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, riposa al Pantheon dal 9 gennaio 1878 (data in cui morì al Quirinale) e dopo di lui altri due reali furono tumulati all'interno della basilica: nel 1900 Re Umberto I (secondo re d’Italia) e poi nel 1926 sua moglie, la regina Margherita. 
Dal 1878 le associazioni di reduci delle guerre risorgimentali decisero di prestare un servizio di guardia alla tomba del "padre della Patria" Vittorio Emanuele II, che confluirono in un unico sodalizio, il Comitato generale dei veterani 1848-1870, cambiando negli anni due volte il nome fino al 1932 quando la denominazione definitiva diventa "Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon".

Come tutte le associazioni militari, l'INGORTP è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Difesa. Recentemente, il Ministero ha emesso una circolare che posiziona l'INGORTP al primo posto in ordine di precedenza rispetto ad altre associazioni commemorative militari nelle manifestazioni. 

Viene pubblicato bimestralmente il periodico "GUARDIA D’ONORE", il quale, oltre ad argomenti di carattere storico, tratta dell’attività dell’Istituto e delle Guardie d’Onore.

martedì, gennaio 09, 2024

Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II di Savoia, Primo Re d'Italia, muore al Quirinale di Roma.

9 gennaio 1878

Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele II di Savoia è nato a Torino il 14 marzo 1820, ed è morto il 9 gennaio 1878, alle ore 14:30, al Quirinale di Roma dopo 28 anni e 9 mesi di regno.

E' stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova.

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Rispettoso dello Statuto Albertino, Vittorio Emanuele II, insieme al primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, porta a compimento il Risorgimento e il processo di unificazione italiana.

È ricordato anche con l'appellativo di Re galantuomo, perché dopo la sua ascesa al trono non ritirò lo Statuto Albertino promulgato da suo padre Carlo Alberto.

Per questi avvenimenti Vittorio Emanuele II è proclamato Padre della Patria ed è sepolto al Pantheon, che da allora è il sepolcreto dei Re e delle Regine d'Italia.

A lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, in Piazza Venezia di Roma.

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La immagine è relativa ai Solenni Funerali al Pantheon del Re Vittorio Emanuele II che si svolsero il 17 Gennaio 1878.




lunedì, gennaio 08, 2024

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita di Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Sua Maestà la Regina Elena d'Italia nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

LEGGI ANCHE : 94° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

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Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma

Purtroppo rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?"

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti.

Si sa che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata, e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...

Nozze Umberto - Maria José

94° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

8 gennaio 1930

94 anni fa il principe Umberto, erede al trono del Regno d'Italia, sposa Maria Josè, principessa del Belgio, ed il matrimonio si celebra nella cappella Paolina del Quirinale, a Roma.

Il principe Umberto, 25 anni, è in alta uniforme con i gradi di colonnello, Maria Josè indossa un abito disegnato personalmente da Umberto.

LEGGI ANCHE : 94 anni fa il fidanzamento tra il Principe Umberto e la Principessa Maria Josè.

Maria Josè e Umberto di Savoia arrivano all’altare, accompagnati dalle note del canto sardo : Conservet Deus su re.

Umberto e Maria Josè quindi si affacciano al balcone del Quirinale per salutare il popolo in festa.

In seguito alle 12,30 Umberto e Maria Josè arrivano al Vaticano per essere ricevuti da papa Pio XI.

VIDEO delle Nozze di Umberto principe di Piemonte

domenica, gennaio 07, 2024

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero primo Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2024

La repubblica italiana invece di ricordare il Tricolore Sabaudo, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia. 

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

sabato, gennaio 06, 2024

Maglia azzurra in onore ai Savoia

112 anni fa la Nazionale di calcio italiana per la prima volta con la maglia azzurra.

6 gennaio 1911

112 anni fa, il 6 gennaio 1911, per la prima volta la squadra nazionale di calcio italiana scese in campo con la maglia azzurra, colore scelto in onore a Casa Savoia.

La prima maglia indossata dalla nazionale italiana nell’esordio assoluto con la Francia del 15 maggio 1910 era di colore bianco, in quanto non si era raggiunto ancora l’accordo sulla divisa ufficiale, compreso il colore, e dunque si decise di non colorarla lasciandola bianca. 

L’esordio in maglia azzurra risale al 6 gennaio 1911 quando all'Arena Civica di Milano fu disputata la partita di ritorno tra l'Italia e l'Ungheria.  Nella partita i Magiari indossarono anch’essi una tenuta bianca, e la Federazione Italiana dovette predisporre un maglia di altro colore, e la scelta cadde sull’azzurro, in onore della famiglia reale Casa Savoia.

Dopo la costituzione del Comitato Olimpico, ci vollero degli anni ancora prima che tutte le nostre nazionali adottassero l’azzurro, cosa che avvenne nelle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932.

W gli azzurri !
W Casa Savoia !

venerdì, gennaio 05, 2024

Margherita Regina d'Italia

Ricordiamo Margherita Regina d'Italia

4 gennaio 1926

Margherita nacque a Torino, il 20 novembre 1851, fu Regina d'Italia come sposa di Umberto I di Savoia.

Dopo la morte di Umberto I, nel ruolo di Regina Madre si dedicò ad opere di beneficenza e all'incremento delle arti e della cultura, incoraggiò artisti e letterati e fondò istituzioni culturali.

Margherita ebbe onoranze funebri prima a Bordighera, e poi a Roma, ove fu tumulata nelle tombe reali del Pantheon.

La Regina Margherita finora è l'unica Regina d'Italia ad essere tumulata al Pantheon di Roma.

Purtroppo rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?"

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti.

Si sa che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata, e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...



martedì, gennaio 02, 2024

Messaggio Principe Vittorio Emanuele

Il messaggio del Principe Vittorio Emanuele, Duca di Savoia

31 dicembre 2023

Come tradizione, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, ha pubblicato il suo messaggio di fine anno 2023, nel quale ha affrontato diversi temi.

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia ha aperto il suo messaggio riflettendo sulla situazione internazionale, sottolineando l'importanza di una leadership stabile e consapevole nei momenti di incertezza. 

Un altro aspetto è stato il suo appello alla carità e all'impegno sociale, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Dinastie nel sostenere cause umanitarie, evidenziando progetti benefici sostenuti dalla Real Casa Savoia.

Il Principe Vittorio Emanuele ha poi portato speranza alle nuove generazioni, invitandole a guardare al futuro con fiducia.

Ecco il messaggio di Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia, Principe di Napoli :

Cari Italiani,

Carissimi e fedeli amici,

a Voi e alle Vostre famiglie formulo i migliori auguri per un nuovo anno apportatore di serenità e di pace, affinché ogni Vostro progetto possa realizzarsi. Purtroppo, non mi è più possibile viaggiare con regolarità, ma porto nel cuore ogni città della nostra cara Patria, grato per le tante attestazioni di affetto che mi pervengono quotidianamente dall'amatissima Italia e che rappresentano per me una grande consolazione nei giorni più faticosi.

Nell'approssimarsi della fine di questo 2023, il pensiero di tutti noi non può che correre immediatamente alla difficile situazione internazionale, che vede minacciate la pace dei popoli e la sicurezza delle persone.

Quanti siedono oggi in posti di responsabilità hanno il dovere di compiere ogni sforzo affinché sia respinta con assoluta fermezza la logica della sopraffazione e della violenza, assicurando così il giusto e sacrosanto diritto delle giovani generazioni a ricevere in eredità dalle nostre mani un pianeta migliore, non avvelenato dal fanatismo e dal culto della morte.

Formulo un augurio alle Istituzioni italiane tutte, affinché, pur in un contesto complesso come quello attuale, non perdano mai il faro che le guida: l'amor di Patria e il perseguimento, sempre e ovunque, del bene dei cittadini italiani e dei loro legittimi interessi.

Anche a nome della mia Casa, inoltre, rinnovo i più fervidi auguri al Santo Padre Francesco che, quest’anno, ha celebrato i primi dieci anni del Suo Pontificato e la cui voce rappresenta un punto di riferimento non soltanto per la cristianità, ma per l’intera comunità internazionale.

In questa circostanza, permettetemi di dedicare un pensiero ai miei familiari. Mi stanno supportando in maniera crescente nell'onorare i doveri dinastici e, in modo particolare, vorrei ringraziare mio Figlio Emanuele Filiberto che, raccolto il testimone dalle mie mani,

mi sta coadiuvando con quotidiana dedizione nelle attività e nei compiti legati agli Ordini Dinastici Sabaudi. Anche quest’anno, essi hanno continuato a realizzare centinaia di opere benefiche in tutto il mondo, conseguendo importanti risultati, con più di trenta Delegazioni attive e migliaia di donne e di uomini, volontari e sostenitori impegnati quotidianamente in molteplici progetti.

Un lavoro che non può certo interrompersi e che richiede una pertinente cura da parte della mia Famiglia.

Il futuro di Casa Savoia è oggi affidato alle Sue giovani generazioni.

Si è parlato molto, in questi ultimi giorni del 2023, anche su alcune importanti testate italiane, del futuro delle Dinastie nel mondo contemporaneo. Io credo che il servizio migliore che la mia Casa possa  assicurare oggi all'Italia, sia nel fare del bene attraverso la filantropia e la beneficenza e, soprattutto, nel custodire le più sacre memorie della nostra storia, della nostra cultura e delle sue composite espressioni. 

La nostra tradizione. 

Una tradizione che è vivificante e degna di tale nome solo se non è il museo di sé stessa e non custodisce le ceneri del passato, ma ne mantiene viva la fiamma, avendo talvolta il coraggio di sfidare le proprie abitudini e gli anacronismi, ripensandosi nel mondo contemporaneo.

Questo è il compito che affido alle giovani generazioni Sabaude. 

A Voi tutti e ai Vostri cari, anche a nome di mia moglie Marina, di mio figlio Emanuele Filiberto, di mia nuora Clotilde e delle mie nipoti Vittoria e Luisa, giungano i più fervidi auguri per uno splendido 2024.



domenica, dicembre 31, 2023

Buon Anno 2024

BUON ANNO 2024

con il Tricolore del Regno d'Italia sul Quirinale

W il Re !



Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

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La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano : "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

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Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

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giovedì, dicembre 28, 2023

Vittoria di Savoia compie 20 anni

Vittoria, figlia di Emanuele Filiberto di Savoia, festeggia il suo 20° compleanno

28 dicembre 2023

La principessa Vittoria è la prima figlia del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e della Principessa Clotilde Courau, nata a Ginevra il 28 dicembre 2003.

Il suo nome completo è Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria. Il primo nome è come il nonno, il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, capo della Real Casa di Savoia. 

Cristina in ricordo della beata Maria Cristina di Savoia, ma anche in rispetto alle tradizioni della famiglia Coreau che impongono di chiamare le donne di casa con nomi che cominciano con la lettera «C».  Chiara in onore della santa di Assisi. 

Maria e Adelaide sono infine nomi ricorrenti nella dinastia Savoia.

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Il battesimo di Vittoria è stato celebrato nella Basilica di Assisi il 30 maggio 2004, per una particolare devozione per la Santa Chiara, che Vittoria ha come secondo nome.

Vittoria ha una sorella più piccola che si chiama Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria, nata il 16 agosto, a Ginevra.

Vittoria è cresciuta tra Svizzera, Monaco, Italia e Francia, dove studia a Parigi.

Il 15 gennaio 2020, il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, ha annunciato la modifica delle regole di successione di Casa Savoia. ed ha abolito l'uso della legge salica imponendo la primogenitura assoluta, facendo così della nipote Vittoria la seconda erede alla Corona dopo il principe Emanuele Filiberto.

Allo stesso tempo Vittoria è diventata Principessa di Carignano e Marchesa d'Ivrea, mentre sua sorella minore, Luisa ha ricevuto i titoli di Principessa di Chieri e Contessa di Salemi.

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mercoledì, dicembre 27, 2023

Vittorio Emanuele III

76 anni fa moriva Re Vittorio Emanuele III di Savoia 

28 dicembre 1947

Vittorio Emanuele nasce a Napoli l’11 novembre 1869, figlio di Umberto I Re d'Italia e della Regina Margherita, che è stato Principe Ereditario fino al 29 luglio 1900, con il titolo di Principe di Napoli.

Matrimonio

Il 24 ottobre 1896, a Roma, Vittorio Emanuele III sposa la Principessa Elena di Montenegro. 

Da questa coppia nascono cinque figli: Iolanda, Mafalda, Giovanna, Maria Pia ed Umberto. Una familiare destinato a vivere momenti di gloria e tragedia nel corso degli anni.

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Ascesa al Trono

Il destino modifica improvvisa la vita di Vittorio Emanuele, quando nel 1900, diventa Re d'Italia a seguito dell'assassinio del padre Re Umberto I. Da questo momento regna con saggezza ed impegno, affrontando sfide e momenti storici cruciali.

Esilio Volontario

Quando abdica il 9 maggio 1946 a favore del figlio Umberto II. insieme alla regina Elena, Vittorio Emanuele III parte da Napoli in esilio volontario per raggiungere Alessandria d’Egitto, scegliendo il titolo di Conte di Pollenzo. 

Morte 

Ad Alessandria d'Egitto Re Vittorio Emanuele III muore il 28 dicembre 1947, dove è stato sepolto per 70 anni nella chiesa di Santa Caterina.

Ritorno in Patria

Il 17 dicembre 2017, le spoglie di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena rientrano in Italia, e temporaneamente sepolte al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo. 

Al Pantheon

Rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti. 

Molti italiani sanno che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...

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sabato, dicembre 23, 2023

Nata Ada Mafalda figlia della contessa Viola Arrivabene

E' nata Ada Mafalda, prima figlia della contessa Viola Arrivabene e di Charlie Siem

21 dicembre 2023

La contessa Viola Arrivabene Valenti Gonzaga, figlia del conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga e di Bianca di Savoia Aosta, a sua volta figlia del compianto Duca Amedeo di Savoia e di Claudia d’Orleans, aveva sposato il violinista Charlie Siem.

La contessa Viola ha una sorella che si chiama Vera, cresciuti nel magnifico Palazzo Papadopoli, nel cuore di Venezia, che rappresenta un simbolo tangibile della ricca storia e dell'eleganza della famiglia. 

Inoltre l'edificio è sede del brand di moda Vibi Venezia che produce le “friulane”, calzature in velluto tipiche della tradizione veneta.

La contessa Viola ha condiviso la notizia pubblicano nel suo profilo instagram una foto mentre porta sua figlia su un passeggino, con una sottile citazione "il mio accessorio preferito per il 2023"

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La contessa Viola è anche una influencer di successo, ed ha la abilità di  combinare la sua vita personale con il campo degli affari nella moda, e più in genere a bilanciare la tradizione nobiliare con una moderna presenza sui social media e nel mondo della moda. 

Charlie Siem è figlio di Kristian Siem, uno degli uomini d'affari più ricchi della Norvegia, ed è un famoso violinista che insegna la musica in diverse istituzioni musicali nel Regno Unito ed in Cina aggiungono un ulteriore elemento di prestigio alla famiglia. Inoltre Charlie Siem è anche ambasciatore del Prince's Trust che riflette il suo impegno sociale.

Nel 2011, il re Harald V di Norvegia ha conferito a Kristian Siem, l' Ordine reale norvegese di Sant'Olav per il suo servizio alle imprese.

Adesso con l'arrivo della piccola Ada Mafalda, la famiglia continua a crescere, ed auguriamo alla contessa Viola ed a Charlie Siem una vita piena di amore, gioia e successo in tutti i loro futuri progetti. 

martedì, dicembre 19, 2023

Gala della Real Casa di Savoia a Parigi

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia alla serata di gala degli Ordini della Real Casa di Savoia a Parigi

15 dicembre 2023

Sua Altezza Reale il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha presieduto la serata di gala di beneficenza degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia a Parigi, che ha evidenziato l'impegno della  Famiglia Reale nell'aiutare i bisognosi ed nella promozione delle tradizioni dinastiche.

Il Gala di beneficenza della Real Casa di Savoia è stato organizzato a Parigi dalla delegazione francese degli Ordini Dinastici, ed ha visto la partecipazione di numerosi illustri ospiti.

Principe Emanuele Filiberto

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, Figlio del Gran Maestro degli Ordini Dinastici di famiglia, ha presieduto la serata di gala, che  ha dimostrato il suo impegno nel promuovere la nobiltà e la solidarietà. Il Principe Emanuele Filiberto svolge un ruolo chiave come presidente dell'Associazione Internazionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, che appunto si impegna a preservare e promuovere le tradizioni nobiliari attraverso attività caritative e umanitarie.

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Famiglia reale d'Italia

Oltre al Principe Emanuele Filiberto di Savoia alla serata di gala erano presenti la Principessa Clotilde, la Principessa Vittoria e la Principessa Maria Pia di Savoia, , sorella di Re Umberto II. 
Quest’ultima era accompagnata per l’occasione da sua figlia, la Principessa Elena di Jugoslavia con il marito e il figlio, Stanislao e Leopoldo Gaubert Karageorgevich.

Gala di Beneficenza

La serata non è stata solo un'occasione per sfoggiare eleganza, ma soprattutto per contribuire a cause umanitarie. Il Gala di beneficenza ha raccolto fondi a sostegno dei cristiani del Libano, attraverso una asta guidata da Régis Bailleul, che è stata uno dei momenti culminanti della serata.

Ospiti Illustri

Il Cercle de l'Union Interalliée a Parigi è stato il luogo in cui membri degli ordini, amici, parenti e mecenati si sono riuniti per celebrare Casa Savoia. Il prestigioso evento ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui Luigi Napoleone Bonaparte-Wyse, discendente del principe Luciano Bonaparte, e la principessa Carolina Murat.

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Ordini Dinastici

Gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia comprendono l’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, l’Ordine Civile di Savoia e al Merito Civile di Savoia.

Essi sono governati dal Gran Maestro, che attualmente è Sua Altezza Reale il Principe Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, Capo della Real Casa, figlio del re Umberto II.

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Considerazioni

Il Gala di Beneficenza della Real Casa di Savoia ha coniugato l'eleganza e la solidarietà. 

La Real Casa di Savoia, con la sua eredità millenaria, continua a brillare come un faro di nobiltà, altruismo ed impegno. La loro dedizione a cause umanitarie, unita alla promozione delle tradizioni dinastiche, li rende una figura di spicco nel panorama della nobiltà europea.

martedì, novembre 28, 2023

Regina Elena d'Italia

71 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

28 novembre

Le Regina Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli : Iolanda Margherita (1901 - 1986), Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944), Umberto (1904 - 1983), Giovanna (1907 - 2000), Maria Francesca (1914 - 2001).

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.

Malata di cancro la Regina Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


giovedì, novembre 23, 2023

Funerale di Maria Cristina Savoia-Aosta

Funerale della Principessa Maria Cristina Savoia-Aosta

20 novembre 2023

Si è svolta la  la cerimonia funebre della Principessa Maria Cristina Savoia-Aosta, che è morta all'età di 90 anni a San Paolo, in Brasile, il 18 novembre. 
Alla cerimonia del funerale ha partecipato la famiglia imperiale del  Brasile visto il legame tra le due Famiglie Reali. 

Maria Cristina Savoia-Aosta

La Principessa Maria Cristina è nata il 12 settembre 1933 al Castello di Miramare, a Trieste. Figlia del principe Amedeo di Savoia-Aosta e della principessa Anna d'Orléans, fin dalla sua infanzia ha avuto una vita difficile. 

Suo padre, il duca d'Aosta, fu nominato viceré d'Etiopia nel 1937, cosicché Maria Cristina trascorse parte della sua infanzia in Africa. Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, tornò in Italia, mentre suo padre, il duca d’Aosta, fatto prigioniero dagli inglesi, morì prematuramente di tifo a Nairobi il 3 marzo 1942.

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Dopo il referendum istituzionale e la caduta della Monarchia italiana, nel 1946 la famiglia andò in esilio temporaneo in Belgio e poi in Svizzera. 

Il destino ha poi portato la principessa Maria Cristina in Brasile, dove ha sposato, il 29 gennaio 1967 il principe Casimiro Maria Alfonso Gabriele di Borbone-Due Sicilie. La coppia si è stabilita in Brasile, dove ha avuto quattro figli: il principe Luigi Alfonso (Rio de Janeiro, 28 novembre 1970), la principessa Anna Cecilia (San Paolo, 24 dicembre 1971), la principessa Elena Sofia  (San Paolo, 10 settembre 1973), il principe Alessandro Enrico Maria (San Paolo, 9 agosto 1974).

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Il Funerale 

Il funerale della principessa Maria Cristina è stata celebrato dal figlio della defunta, il Principe Alessandro di Borbone delle Due Sicilie, che è sttao ordinato sacerdote nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma il 22 dicembre 2007.
Il principe Bertrando d'Orleans-Braganza, capo della famiglia imperiale del Brasile, era in prima fila nella chiesa di Nostra Signora del Brasile, insieme ad altri membri della sua famiglia. 

Il vedovo della principessa Maria Cristina, il principe Casimiro è cugino del capo della Casa Imperiale del Brasile, Don Bertrando di Orleans  e Braganza.

Possa per la misericordia di Dio l'anima della Principessa Maria Cristina riposare in pace.

martedì, novembre 21, 2023

Patrona dei Carabinieri

Virgo Fidelis la patrona dell'Arma dei Carabinieri 

21 novembre 2023

Ogni anno, il 21 novembre, l'Arma dei Carabinieri celebra la propria patrona, la Virgo Fidelis, una ricorrenza molto sentita dai Carabinieri, perché unisce devozione religiosa e memoria storica.

Virgo Fidelis

La Vergine Maria, con l'appellativo di "Virgo Fidelis", fu proclamata patrona dell'Arma dei Carabinieri nel 1949 da Papa Pio XII. La data del 21 novembre venne scelta perché coincide con la presentazione di Maria Vergine al Tempio e con il ricordo della battaglia di Culqualber, in cui un intero battaglione di Carabinieri si sacrificò eroicamente nel 1941. Per questo fatto d'arme, alla bandiera dell'Arma fu conferita la seconda Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Il titolo di "Virgo Fidelis" venne proposto in relazione al motto araldico dei Carabinieri "Nei secoli fedele". L'iniziativa di adottare la Madonna come patrona fu del cappellano militare Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

"Virgo Fidelis" è l'appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta quale patrona dell'Arma dei Carabinieri, dapprima Corpo dei Carabinieri Reali e poi Arma dei Carabinieri Reali.

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La nascita dei Carabinieri

L'Arma dei Carabinieri venne istituita da Vittorio Emanuele I di Savoia con la legge "Regie Patenti" del 13 luglio 1814. Si trattava di un corpo militare con compiti di polizia, chiamato Corpo dei Carabinieri Reali.

I Carabinieri nacquero quindi nel 1814, subito dopo il ritorno del Re Vittorio Emanuele I da Cagliari a Torino, quando i territori del Piemonte erano stati liberati dall'occupazione delle truppe napoleoniche. Lo scopo era quello di creare un corpo armato con compiti di ordine pubblico, che dipendesse direttamente dal Re.


lunedì, novembre 20, 2023

Regina d'Italia Margherita

La nascita di Margherita di Savoia, la Prima Regina d'Italia

20 novembre 1851

Sua Maestà la Regina Margherita d'Italia è nata a Torino il 20 novembre 1851.
Il destino di Margherita si lega indissolubilmente al principe Umberto di Savoia, erede al trono. Il 22 aprile 1868, nel maestoso Palazzo Reale di Torino, Margherita diventa la consorte di Umberto.
Come consorte di Umberto I di Savoia è la prima Regina d'Italia poiché la moglie di Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, era morta nel 1855 e quindi prima della proclamazione del Regno d'Italia avvenuta nel 1861.

A Napoli l'11 novembre 1869 nasce l'unico figlio della coppia, Vittorio Emanuele, destinato a diventare il principe ereditario ed in seguito, il Re d'Italia. 

Dopo la prematura morte di Re Umberto I, Margherita assume il ruolo di Regina Madre. 

La sua vita diventa un esempio di dedizione al bene comune, concentrandosi su opere di beneficenza e sostenendo la crescita delle arti e della cultura. Margherita diventa un punto di riferimento per artisti e letterati, contribuendo alla fondazione di importanti istituzioni culturali.

Il 4 gennaio 1926, la Regina Margherita lascia questo mondo a Bordighera, ed il suo impegno per il bene pubblico e il suo sostegno alle arti sono ancora ricordate . 

La Regina Margherita riposa al Pantheon di Roma, insieme solo al Re Vittorio Emanuele II ed al Re Umberto I, in quanto la "piccola repubblica italiana"  continua ad avere la pretesa di impedire che le salme di tutti i Re e Regine d'Italia possano finalmente essere tumulate.