236 anniversario della nascita di Luigi XVII, vittima innocente della follia dei repubblicani
27 marzo 1787
236 anni fa la nascita di Luigi XVIII, vittima innocente della follia dei rivoluzionari, che morì all'età di 10 anni a causa dei maltrattamenti durante quasi 3 anni di prigionia disumana imposta dai repubblicani.Luigi Carlo di Borbone è nato a Versailles, il 27 marzo 1785 ed è morto a Parigi, 8 giugno 1795, 3° figlio, secondo maschio, di Luigi XVI di Francia e di Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena.
Alla nascita fu insignito del titolo di duca di Normandia, ma dopo la morte del fratello maggiore, il delfino Luigi Giuseppe, avvenuta nel 1789, divenne il nuovo delfino di Francia.
Quando nel 1791 quest'ultimo titolo fu abolito dalla Repubblica francese, divenne noto come Luigi Carlo, principe reale.
Dopo la morte del padre, ghigliottinato il 21 gennaio 1793, fu considerato re di Francia e di Navarra col nome di Luigi XVII dai monarchici francesi e dalle corti europee, anche se era imprigionato dai repubblicani.
Il bambino fu separato dalla madre per essere affidato alle cure di Antoine Simon, un ciabattino analfabeta, con lo scopo di educarlo da repubblicano. Il picolo Re sarebbe stato addirittura stuprato da delle prostitute con l'intento di infettarlo con malattie veneree e gettare ulteriore discredito sulla regina Maria Antonietta. Luigi Carlo fu costretto a firmare una falsa dichiarazione in cui accusava la madre e la zia, Madame Élisabeth, di averlo iniziato a pratiche incestuose. Al processo la regina Maria Antonietta si difese con dignità, lasciando intendere che suo figlio era stato evidentemente costretto a rendere quelle dichiarazioni.
Luigi Carlo morì l'8 giugno 1795 a causa della sua salute ormai compromessa. Il giorno successivo il dottor Pelletan compì l'autopsia sul corpo del giovane. Il medico legale che accertò le cause della morte del giovane Delfino, riuscì a portare illegalmente fuori dalla prigione il cuore del piccolo principe con l'intento di lucrarvi.
Nel 2000 la reliquia del cuore di Luigi XVII, da sempre considerata autentica dai monarchici, fu oggetto di accurate analisi del DNA che hanno confermato l'autenticità.
La sua tomba nella Basilica di Saint-Denis, vicino Parigi, dove sono conservati i corpi e i cuori dei suoi antenati re di Francia, è meta di costanti pellegrinaggi da parte dei monarchici e dei tradizionalisti francesi che vedono nella figura del giovane Delfino il primo eroico baluardo di fronte alle ideologie violente nate dalla Rivoluzione francese.