Altro che festa, il 2 giugno porta lutti e sciagure in Italia :
- Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica divide gli italiani ed apre la strada verso la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)
- morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)
Referendum Monarchia repubblica
Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
La repubblica non è mai stata proclamata !
Concluso il periodo di ricostruzione dopo la guerra, la repubblica porta verso il declino l'Italia.
Morte di Garibaldi
In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per realizzare l'Unità Nazionale.
La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.
Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.