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giovedì, dicembre 31, 2020

Ricordiamo Miotto censurato dal regime

10 anni dopo ricordiamo Matteo Miotto morto in Afghanistan

31 dicembre 2020

Mi sono sempre opposto alla repubblica italiana, un sistema che fin dall'inizio ha dimostrato di avere nel suo DNA elementi anti democratici e contrari alla Storia e alla Tradizioni del nostro Paese.

In seguito la repubblica italiana è diventata, sempre di più, una oligarchia piena di privilegi, ma non pensavo che, per far piacere al regime repubblicano, i massmedia potessero addirittura ritoccare la foto di un soldato caduto in Afghanistan.


Il Caporal Maggiore degli Alpini Matteo Miotto - morto tragicamente il 31 dicembre 2010, colpito da un cecchino durante uno scontro a fuoco nell'avamposto "Snow" di Buji, nel distretto di Gulistan, provincia di Farah, in Afghanistan - aveva mostrato il Tricolore del Regno d'Italia, con le firme di amici e il nome del paese di origine, "Thiene", sul mezzo militare sul quale lui operava.

Ebbene in un clima da regime, la maggior parte dei giornali e televisioni hanno diffuso la fotografia epurata dello stemma sabaudo.

Per quello che sono riuscito a trovare nel web, la fotografia originale è stata pubblicata nella galleria di foto del Corriere della Sera e nella prima pagina del quotidiano “L’Arena” (poi riproposta a pagina 3 della stessa “Arena” in versione ritoccata....).

I mezzi di informazione nazionali, quasi esclusivamente ai piedi del regime repubblicano, hanno diffuso la fotografia epurata dello scudo sabaudo, dove è ben visibile il lavoro di bianchetto (fatto molto male) sul simbolo.

Nessun giornale ha chiesto scusa per l'errore compiuto...

Evidentemente si giunge a compiere un atto così violento e indifendibile solo se esiste una potente regia mediatica che sistematicamente vuole censurare la monarchia e i monarchici.

Per rispettare i monarchici e difendere la libertà di Stampa, invito tutti ad esprimere il loro sdegno per un sistema che, per perpetrare se stessa, non rispetta neanche un giovane soldato caduto mentre svolge il proprio lavoro.

Il Blog Monarchico si stringe attorno alla Famiglia del giovane Miotto che ha dato tutto per la nostra Patria.

Si parla di riappacificazione nazionale, ma intanto il regime si rifiuta di seppellire le salme dei Sovrani Italiani nel Pantheon di Roma ed assistiamo alla brutale cancellazione dello Stemma Sabaudo nella foto di un giovane alpino morto.

La repubblichetta ha paura della Storia e della Monarchia ...

Onore a Miotto!

W la Monarchia!

W la Patria !

W l'Italia !

Messaggio del Re Harald per la frana

Messaggio del Re Harald per la frana che si è verificata a Gjerdurum, vicino ad Oslo

30 dicembre 2020

Sua Maestà il Re Harald V di Norvegia ha rilasciato una dichiarazione dopo una grave frana che si è verificata a Gjerdurum, vicino ad Oslo, nelle prime ore del 30 dicembre 2020.

Poche ore dopo l'incidente, il Re Harald ha dichiarato :

“La frana della notte a Gjerdrum ha impressionato profondamente me e la mia famiglia. I miei pensieri sono a tutti coloro che sono stati colpiti, feriti, e che hanno perso la loro casa e che ora vivono nella paura e nell'incertezza sulla piena portata del disastro. In una situazione ancora confusa, mando una sincera speranza e la mia più viva preoccupazione a tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro. Vorrei anche ringraziare tutti i servizi di emergenza, i comuni nelle immediate vicinanze ed i volontari per i loro grandi sforzi in condizioni molto impegnative ".

La frana è stata causata delle condizioni instabili del terreno, un’enorme voragine si è aperta proprio sotto le case, facendole precipitare. Più di 20 persone risultano disperse, 10 ferite e 1500 evacuate. La frana è continuata in tutto il giorno e molte case sono crollate, alcune delle quali cadute in rovina mentre le telecamere le riprendevano in diretta. 

È l'incidente più grave nel suo genere in Norvegia da oltre 30 anni, e molto probabile un membro della famiglia reale norvegese si recherà a Gjerdrum per mostrare il proprio sostegno.


mercoledì, dicembre 30, 2020

Kate sostiene team di vela britannica

La duchessa di Cambridge sostiene la squadra di vela britannica

15 dicembre 2020 

La duchessa di Cambridge ha inviato un video messaggio per sostenere la squadra britannica che si prepara per la l'America's Cup World Series e la Christmas Cup che si svolgono in Nuova Zelanda.

La duchessa Kate ha incontrato per la prima volta Ben Ainslie alle Olimpiadi di Londra 2012 e 6 anni fa, durante la sua visita ufficiale in Nuova Zelanda, era salito sulle barche da regata dell'America's Cup. 

Nel suo messaggio Kate ha detto che il prossimo anno, grazie all'incredibile ingegneria e tecnologia alla base della loro nuova barca da regata Britannica, il team britannico correrà a velocità fino a 60 miglia all'ora.

Kate è patrona di "The 1851 Trust", l'ente di beneficenza ufficiale del team di Sir Ben Ainslie il quale  ha dichiarato : “Non vediamo l'ora di iniziare a correre con queste straordinarie barche dell'America's Cup e siamo molto grati alla Duchessa di Cambridge per il suo messaggio di sostegno e per coloro che non possono unirsi a noi qui ad Auckland, abbiamo in programma di mettere in scena un bello spettacolo per voi."

Ainslie è il velista di maggior successo nella storia delle Olimpiadi. Ha vinto medaglie in cinque Olimpiadi consecutive dal 1996 in poi, compreso l'oro ai quattro Giochi consecutivi svoltisi tra il 2000 e il 2012.

L'America's Cup è una delle competizioni veliche più antiche e prestigiose del mondo e ha avuto il sostegno reale dal 1851, quando la regina Vittoria assistette a una regata intorno all'Isola di Wight.