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martedì, maggio 10, 2011

Imperatore del Giappone incontra gli sfollati

L'imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko del Giappone hanno visitato Kamaishi, nella prefettura di Iwate, dove hanno incontrato le vittime dello tsunami e del terremoto.

6 maggio 2011

La coppia imperiale ha visitato Kamaishi e Miyako e ha incoraggiato gli sfollati a lavorare insieme per riprendere la vita ordinaria.

Un giapponese di 60 anni, Sano, ha mostrato alla coppia imperiale una foto dove si vede la visita che avevano fatto nella città nel 1997, foto ritrovata nella sua casa inondata dallo tsunami.

L'imperatore e l'imperatrice ricordano molto bene quella visita , ha detto Sano, ed erano felici che io gli avevo mostrato la foto.

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Emperor, empress visit quake-hit Iwate to express sympathies

sabato, aprile 23, 2011

Akihito al porto Otsu

L'imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko del Giappone hanno visitato il porto Otsu della città costiera di Kitaibaraki, completamente devastato dal terremoto e dallo tsunami.

22 aprile 2011

La coppia imperiale, che ha osservato un minuto di silenzio nel porto, ha incontrato le squadre di soccorso e le vittime di questa cittadina situata a 70 chilometri da Fukushima.

L’imperatore del Giappone Akihito e l’imperatrice Michiko hanno ascoltato il discorso del governatore della prefettura di Masaru, Hashimoto, mentre guardavano i danni subiti dal porto di Otsu.

E' stata la seconda volta che Akihito visita una zona colpite dal terremoto-tsunami dell'11 marzo, che ha causato circa 27.000 morti e dispersi nella costa nord-est di Tokyo.

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Emperorand empress extend sympathy in tsunami-hit city in Ibaraki

martedì, aprile 19, 2011

Imperatore del Giappone visita Asahi

L'imperatore del Giappone ha visitato la zona devastata dal terremoto e dallo tsunami.

14 aprile 2011

L'imperatore e l'imperatrice del Giappone hanno voluto visitare i centri di accoglienza, che si trovano ad Asahi, per parlare con gli sfollati.
Akihito si è inginocchiato accanto agli sfollati, e alcuni degli sfollati si sono messi a piangere davanti all'imperatore.

Un giapponese ha mostrato all'imperatore un piccolo taccuino dove ha scritto: Continuerò a resistere.

Nella città di Asahi, dove circa 3.000 case sono state danneggiate o distrutte e dove sono morte 13 persone, la coppia imperiale ha tristemente osservato le case trasformate in macerie.

Si ritiene che siano morti più di 26.000 persone, e finora sono stati recuperati 11.250 corpi.

Inoltre ci sono circa 140.000 persone che vivono ancora in rifugi, dopo aver perso le loro case o costretti ad evacuare le abitazioni a causa delle radiazioni che arrivano dalla centrale nucleare di Fukushima.

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Japanese emperor pays first visit to disaster zone

giovedì, aprile 07, 2011

Naruhito e Masako incontrano gli sfollati

Come avevano fatto la settimana scorsa l'imperatore e l'imperatrice, anche il principe ereditario del Giappone ha parlato personalmente con i giapponesi colpiti dallo tsunami del 11 marzo.

i principi Naruhito e Masako si sono recati allo Stadium Ajinomoto nella parte occidentale di Tokyo, trasformato in centro di accoglienza, per ascoltare le storie degli sfollati e per incoraggiarli.

I reali hanno incontrato alcune famiglie di sfollati ora ospitati nelle palestre e in alcune strutture scolastiche di Tokyo.
Il principe Naruhito e la moglie Masako si sono intrattenuti con loro, dialogando con ciascuno e mostrando affetto e vicinanza.

VIDEO

Giappone, principe Naruhito e moglie Masako... di TMNews

Tutti i giapponesi apprezzano i tentativi da parte della famiglia imperiale di sostenere i sopravvissuti dal terremoto.

mercoledì, marzo 16, 2011

Messaggio dell'imperatore del giappone

Dopo il devastante terremoto/tsunami che ha devastato il Giappone, migliaia di morti e l'emergenza nucleare, l'Imperatore Akihito si è rivolto alla nazione giapponese.

16 marzo 2011


Nel discorso accorato, Akihito ha chiesto coraggio ai giapponesi impegnati in uno dei momenti più duri del dopoguerra.

E' raro che il Tenno (l'Imperatore) tenga dei discorsi televisivi.
Un evento straordinario, anche perché in Giappone l'imperatore significa ancora “sovrano celeste”. Un’aura di divinità tramandata dalla storia in un Paese che crede fortemente ai suoi valori, una delle poche cose cui aggrapparsi quando tutto attorno è stato distrutto.

Il Giappone è un modello di equilibrio fra tradizione e progresso, e i giapponesi avevano bisogno di questo discorso, della vicinanza di una figura antica e radicata nel midollo della società, i giapponesi volevano ascoltare la voce dell'imperatore più ancora del contenuto

Nel suo discorso Akihito ha espresso cordoglio e fierezza per la sua gente. Ha ringraziato umilmente la comunità internazionale, per il supporto e gli aiuti forniti nel momento più critico del Giappone dalla fine della seconda guerra mondiale.

Adesso con questo messaggio, l'imperatore ha accarezzato il popolo ferito, che così si è sentito meno solo e afflitto, pronto a ripartire.


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Messaggio imperiale di Akihito

domenica, marzo 13, 2011

Messaggio della Regina Elisabetta al Giappone

Regina Elisabetta II ha inviato un messaggio di solidarietà al Giappone, colpito dal terremoto


Ecco il messaggio della regina Elisabetta II all'Imperatore del Giappone Akihito:

Mi ha rattristato la notizia della tragica perdita di vite umane causata dal terremoto che ha colpito il Nord Est del Giappone di oggi.
Il principe Filippo si unisce a me estendendo la nostra sentite condoglianze alla Sua Maestà e al popolo del Giappone. Le nostre preghiere e pensieri sono con tutti coloro che sono colpiti dalla terribile catastrofe.
Elizabeth

Il Ministro degli Esteri del Regno Unito, William Hague, ha detto di essere pronti a inviare aiuti umanitari e squadre di soccorso nelle zone colpite dal terremoto.

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Message of condolence following the earthquake in Japan

giovedì, aprile 16, 2009

Terremoto e politica


Il terremoto che si è scatenato in Abruzzo ha causato morte, distruzione e tragedie ma è un evento naturale che non possiamo prevedere ed evitare. E’ figlio del destino, di fronte al quale gli uomini ricordano i loro limiti e chi comanda davvero, cioè Dio.

Quello che invece lascia sgomenti è l'incredibile assenza di autocritica da parte di chi ha avuto a vari livelli delle responsabilità, è davvero triste constatare tutte le inefficienze, le superficialità e le irresponsabilità che ben rappresentano il fallimento della repubblica.

Si dovrebbe riflettere sulle ragioni per le quali in Italia anche i più banali temporali riescano a produrre danni devastanti.
Purtroppo in Italia non esiste la prevenzione, l’ambiente viene continuamente devastato, non si fa mai tesoro degli errori fatti precedentemente.
L’incapacità dello stato repubblicano ci costringe a piangere i morti senza mai riuscire ad evitare queste tragedie.
Purtroppo abbiamo uno stato incapace di elaborare progetti lungimiranti che ci permetterebbero di vivere meglio e di lavorare non più in emergenza.

L'Aquila era zona sismica e quindi si doveva utilizzare le tecniche costruttive adatte per limitare i danni del terremoto, ebbene emerge che l'ospedale non era dotato di certificato di agibilità e, pare, non era neppure accatastato. Inoltre emergono piani di protezione civile regionali non fatti, fondi mancanti...
E la casa dello studente crollata a l’Aquila? E' stata ristrutturata nel 2001 e finora nessuno politico funzionario magistrato si era preoccupato di verificare se l'edificio era a norma.

Per l’ennesima volta assistiamo al consueto inestricabile groviglio creato ad arte dalla repubblica per nascondere le responsabilità e gli scandali, adesso lo status quo vuole anche normalizzare le tragedie nazionali.

I giornali usano il sisma per riempire le loro pagine, finalmente hanno tra le mani uno scoop che gli permette di aumentare le vendite. Anche le televisioni non sono da meno, un servizio dietro l’altro senza sosta a qualsiasi ora.
Tutta questa orgia di immagini e filmati però ci impedisce di ragionare, di aiutare davvero chi ha bisogno perché anche il terremoto è diventato spettacolo, un perfetto reality.

Anche la Giustizia inizia il suo lavoro ma visto i precedenti siamo quasi certi che le inchieste serviranno più che altro per riempire i giornali e le televisioni, chi ha sbagliato non pagherà nulla...

Mi viene in mente l’immagine delle tre scimmie che ben rappresenta lo squallore del quadro politico, istituzionale, intellettuale e della informazione. C'è chi non sente, chi non parla e chi non vede.

Insomma siamo alle solite: prima non si fa nulla e poi si piange, si applica lo scarica barile delle colpe, si lodano le persone che prima non hanno fatto il loro dovere, la solita disinformazione creata dai mass media per impedire di trovare la verità.

Sono nauseato da questa repubblica dove si piange sempre dopo e non si fa nulla prima.
Il sistema repubblicano è marcio.