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domenica, gennaio 21, 2018

Luigi XVI di Francia

Luigi XVI di Francia decapitato dai repubblicani

21 gennaio 1793

Luigi XVI Re di Francia fu ucciso dai repubblicani, il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, a Parigi. Per questi violenti rivoluzionari la figura del Re era imbarazzante e decisero di eliminarlo, basta ricordare una frase espressa da Saint Just durante l'iniquo processo al Re Luigi XVI : "Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

Prima di essere ucciso il Re disse ai francesi : "Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia".


In seguito Papa Pio VI elevò il Re Luigi XVI a martire (Enciclica Quare lacrymae), poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

La rivoluzione francese ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo, che ha forte analogie col comunismo, ambedue ideologia che hanno partorito stati totalitari che controllano il popolo con il terrore, uccidono le famiglie regnanti, attacchi contro la religione, ... la ghigliottina e il Gulag i loro strumenti.

Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

Infine ricordiamo cose disse l'intellettuale Balzac : "il giorno in cui abbiamo tagliato la testa del re è come se avessimo tagliato la testa di tutti i padri di famiglia".

Raymond Poincaré :"la morte di Luigi XVI è stato un suicidio collettivo".



lunedì, ottobre 16, 2017

Maria Antonietta uccisa dai repubblicani

224 anni fa la "repubblica del Terrore" uccideva la Regina Maria Antonietta

16 ottobre 1793

La rivoluzione francese è il germe della instabilità patologica delle repubbliche, del declino della società moderna 
e atto fondatore del moderno totalitarismo.

Maria Antonia d’Asburgo-Lorena nacque a Vienna il 2 novembre 1755, divenne regina di Francia e di Navarra il 10 maggio 1774, dopo aver sposato Luigi XVI.

La Regina Maria Antonietta fu processata dal Tribunale Rivoluzionario il 14 ottobre 1793 ed uccisa a Parigi il 16 ottobre 1793.
Questo processo è memorabile per le calunnie e le falsità recitate. La Regina fu addirittura accusata di aver abusato sessualmente del proprio figlio.
L'esito del processo era già stato deciso dal Comitato di Salute Pubblico e la regina fu dichiarata colpevole di tradimento nel primo mattino del 16 ottobre, dopo due giorni di lavori.


Tornata nella sua cella, compose una lettera consegnata alla sua cognata Madame Elisabetta, nella quale afferma la sua coscienza, la sua fede cattolica e i suoi sentimenti per i suoi figli.
Alcuni passi del testamento morale della Regina Maria Antonietta :
"....Muoio nella religione cattolica, apostolica e romana, in quella dei miei padri, in quella in cui sono stata educata e che ho sempre professata; nessuna consolazione spirituale avendo da attendere, ignorando se qui esistano ancora preti di questa religione, senza contare che il luogo ove io sono li esporrebbe troppo se vi entrassero anche una volta soltanto.
Chiedo sinceramente perdono a Dio di tutte le colpe che ho potuto commettere da che sono al mondo; spero che, nella sua bontà, vorrà benignamente accogliere gli estremi miei voti, così come quelli che ho fatto da gran tempo ormai perché voglia ricevere la mia anima nella sua grande misericordia e nella sua bontà. Chiedo perdono a tutti coloro che conosco....."

Il 16 ottobre 1793 con le mani legate dietro la schiena, attraversa le strade di Parigi su un carretta, sale i gradini che portano alla ghigliottina. Giunta alla Place de la Révolution (oggi de la Concorde), rifiutò di farsi aiutare a scendere dal carro e salì i gradini con coraggio e serenità. Giunta al patibolo inavvertitamente calpesta il piede del boia: "Mi scusi," disse, cortesemente. Si inginocchia per un istante e pronuncia una preghiera a metà udibile, poi alzandosi e guardando verso le torri del Tempio, "Saluto, ancora una volta, i miei figli", dice. "Vado a ricongiungermi con vostro padre."

Il boia Sanson afferra la testa della regina per i capelli per brandirla alla folla gridando:"Viva la repubblica".
Improvvisamente, nessuno più urla, basta insulti. Allo spettacolo pietoso la folla in silenzio si disperde in fretta.... Il corpo regale, una volta famoso per la bellezza e lo splendore, viene buttato sul prato del cimitero della Madeleine, con la testa tra le gambe, e sepolta più tardi.


domenica, gennaio 29, 2017

Luigi XVI ricordato alla Basilica St.Denis

Alla Basilica di St. Denis, sacrario dei re di Francia, una messa per ricordare Re Luigi XVI

21 gennaio 2017

In occasione del 224° anniversario dell'uccisione del re Luigi XVI di Francia,
il principe Luigi Alfonso di Borbone,  accompagnato dalla moglie, la principessa Marie-Marguerite, ha partecipato alla Messa da Requiem,che si è svolta nella Basilica di St. Denis, Parigi.

Questa chiesa è anche il sacrario dei re di Francia, infatti tutti i sovrani defunti dal X secolo al 1789, ad eccezione di tre, vennero sepolti qui.


Il Principe Luigi-Alfonso è uno dei pretendenti al trono di Francia, che rappresenta la linea legittimista.

La linea orleanista è rappresentata dal Principe Enrico, conte di Parigi, che si base sul trattato di Utrecht, con la quale Filippo V di Spagna rinunciò alla sua pretesa al trono di Francia per sé e per i suoi discendenti.





Monarchici ricordano Re Luigi XVI

I monarchici francesi ricordano Re Luigi XVI

21 gennaio 2017

Nel 224° anniversario dell'uccisione del Re Luigi XVI di Francia, i monarchici francesi si sono riuniti in Place de la Révolution, Parigi, (ora Place de la Concorde) per commemorare la sua morte.

Alla Place de la Révolution furono ghigliottinato il re Luigi XVI e anche sua moglie, la Regina Maria Antonietta.

L'Action Française ha organizzato una fiaccolata, sventolando le bandiere recanti il simbolo della Francia Reale e tenendo un discorso per onorare la memoria del re Luigi XVI di Francia.

VIDEO


sabato, gennaio 21, 2017

Muore Luigi XVI di Francia

Luigi XVI di Francia decapitato dai repubblicani

21 gennaio 1793

Luigi XVI Re di Francia fu decapitato dai terroristi rivoluzionari, il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, a Parigi.

Prima di essere ucciso il Re disse ai francesi : "Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia".


Per i rivoluzionari repubblicani la figura del Re era imbarazzante e decisero di eliminarlo, basta ricordare una frase espressa da Saint Just durante l'iniquo processo al Re Luigi XVI : "Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

In seguito Papa Pio VI elevò il Re Luigi XVI a martire (Enciclica Quare lacrymae), poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

La rivoluzione francese ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo, una società che va contro la Natura e l'Uomo, basta ricordare le forte analogie col comunismo. Infatti ambedue hanno portato ad uno stato totalitario che controlla il popolo con il terrore, uccise le famiglie regnanti, attacchi contro la religione, utilizzo della violenza per purgare la società, ... dalla ghigliottina al Gulag.

D'altronde Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

Infine ricordiamo cose disse l'intellettuale Balzac : "il giorno in cui abbiamo tagliato la testa del re è come se avessimo tagliato la testa di tutti i padri di famiglia". Raymond Poincaré :"la morte di Luigi XVI è stato un suicidio collettivo".


giovedì, gennaio 21, 2016

Muore Luigi XVI di Francia

223 anni fa Luigi XVI di Francia fu ucciso dai repubblicani

21 gennaio 1793

Luigi XVI Re di Francia, Re Cattolico e Martire, fu decapitato dai terroristi rivoluzionari, il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

Ricordiamo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
"Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia".

Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui.
Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just: "Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".



In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).
Il Papa Pio VI, nell'allocuzione al Concistoro, considerò la morte di Luigi XVI come un vero martirio, poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese. (Vandea)
La brutale morte di Re Luigi XVI è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che spesso va contro la Natura e l'Uomo.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una "nuova società" dove i capisaldi sono l'odio verso la religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del passato, e il culto della dea ragione, fino ad imporre uno Stato capace di totalizzare la società.
Il "mito della repubblica" ci spinge verso uno stato "totalitario" che pretende di essere l'unica forma di stato in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

La rivoluzione francese, è il primo esempio di repubblica totalizzante, che giustifica l'uccisione, che si autoproclama portatrice di felicità, dove la libertà degli uomini si risolve in mera applicazione della repubblica.

Ci sono forte analogie della rivoluzione francese con il comunismo di stampo sovietico. Ambedue hanno portato ad uno stato totalitario che controlla il popolo con il terrore, uccise le famiglie regnanti, attacchi contro la religione, utilizzo della violenza per purgare la società, ... dalla ghigliottina al Gulag.
D'altronde Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

Infine ricordo cose dissero alcuni intellettuali.
Per Balzac : "il giorno in cui abbiamo tagliato la testa del re è come se avessimo tagliato la testa di tutti i padri di famiglia".
Raymond Poincaré :"la morte di Luigi XVI è stato un suicidio collettivo".



venerdì, ottobre 16, 2015

Maria Antonietta uccisa dai repubblicani

La "repubblica del Terrore" uccide la Regina Maria Antonietta

16 ottobre 1973

La rivoluzione francese è il germe della instabilità patologica delle repubbliche, del declino della società moderna 
e atto fondatore del moderno totalitarismo.

Maria Antonia d’Asburgo-Lorena nacque a Vienna il 2 novembre 1755, divenne regina di Francia e di Navarra il 10 maggio 1774, dopo aver sposato Luigi XVI.

La Regina Maria Antonietta fu processata dal Tribunale Rivoluzionario il 14 ottobre 1793 ed uccisa a Parigi il 16 ottobre 1793.
Questo processo è memorabile per le calunnie e le falsità recitate. La Regina fu addirittura accusata di aver abusato sessualmente del proprio figlio.
L'esito del processo era già stato deciso dal Comitato di Salute Pubblico e la regina fu dichiarata colpevole di tradimento nel primo mattino del 16 ottobre, dopo due giorni di lavori.
Tornata nella sua cella, compose una lettera consegnata alla sua cognata Madame Elisabetta, nella quale afferma la sua coscienza, la sua fede cattolica e i suoi sentimenti per i suoi figli.
Alcuni passi del testamento morale della Regina Maria Antonietta :
"....Muoio nella religione cattolica, apostolica e romana, in quella dei miei padri, in quella in cui sono stata educata e che ho sempre professata; nessuna consolazione spirituale avendo da attendere, ignorando se qui esistano ancora preti di questa religione, senza contare che il luogo ove io sono li esporrebbe troppo se vi entrassero anche una volta soltanto.
Chiedo sinceramente perdono a Dio di tutte le colpe che ho potuto commettere da che sono al mondo; spero che, nella sua bontà, vorrà benignamente accogliere gli estremi miei voti, così come quelli che ho fatto da gran tempo ormai perché voglia ricevere la mia anima nella sua grande misericordia e nella sua bontà. Chiedo perdono a tutti coloro che conosco....."

Il 16 ottobre 1793 con le mani legate dietro la schiena, attraversa le strade di Parigi su un carretta, sale i gradini che portano alla ghigliottina. Giunta alla Place de la Révolution (oggi de la Concorde), rifiutò di farsi aiutare a scendere dal carro e salì i gradini con coraggio e serenità. Giunta al patibolo inavvertitamente calpesta il piede del boia: "Mi scusi," disse, cortesemente. Si inginocchia per un istante e pronuncia una preghiera a metà udibile, poi alzandosi e guardando verso le torri del Tempio, "Saluto, ancora una volta, i miei figli", dice. "Vado a ricongiungermi con vostro padre."

Il boia Sanson afferra la testa della regina per i capelli per brandirla alla folla gridando:"Viva la repubblica".
Improvvisamente, nessuno più urla, basta insulti. Allo spettacolo pietoso la folla in silenzio si disperde in fretta.... Il corpo regale, una volta famoso per la bellezza e lo splendore, viene buttato sul prato del cimitero della Madeleine, con la testa tra le gambe, e sepolta più tardi.


mercoledì, gennaio 21, 2015

La morte di Luigi XVI di Francia

222 anni fa Luigi XVI di Francia fu ucciso dai repubblicani

21 gennaio 1793

Luigi XVI Re di Francia, Re Cattolico e Martire, fu decapitato dai terroristi rivoluzionari, il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

Ricordiamo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
"Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia".

Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui.
Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just: "Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).
Il Papa Pio VI, nell'allocuzione al Concistoro, considerò la morte di Luigi XVI come un vero martirio, poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese. (Vandea)
La brutale morte di Re Luigi XVI è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che spesso va contro la Natura e l'Uomo.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una "nuova società" dove i capisaldi sono l'odio verso la religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del passato, e il culto della dea ragione, fino ad imporre uno Stato capace di totalizzare la società.
Il "mito della repubblica" ci spinge verso uno stato "totalitario" che pretende di essere l'unica forma di stato in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

La rivoluzione francese, è il primo esempio di repubblica totalizzante, che giustifica l'uccisione, che si autoproclama portatrice di felicità, dove la libertà degli uomini si risolve in mera applicazione della repubblica.

Ci sono forte analogie della rivoluzione francese con il comunismo di stampo sovietico. Ambedue hanno portato ad uno stato totalitario che controlla il popolo con il terrore, uccise le famiglie regnanti, attacchi contro la religione, utilizzo della violenza per purgare la società, ... dalla ghigliottina al Gulag.
D'altronde Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

Infine ricordo cose dissero alcuni intellettuali.
Per Balzac : "il giorno in cui abbiamo tagliato la testa del re è come se avessimo tagliato la testa di tutti i padri di famiglia".
Raymond Poincaré :"la morte di Luigi XVI è stato un suicidio collettivo".

VIDEO

domenica, novembre 02, 2014

Regina Maria Antonietta

La Regina di Francia Maria Antonietta

2 novembre

Ricordiamo la Regina Maria Antonietta di Francia uccisa dalla rivoluzione francese.
La "repubblica del terrore" è stato il germe della instabilità patologica delle repubbliche, del declino della società moderna e atto fondatore del moderno totalitarismo.

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, nacque a Vienna, il 2 novembre 1755 , e morì a Parigi, il 16 ottobre 1793.

Fu arciduchessa d'Austria, principessa reale di Ungheria, principessa reale di Boemia, principessa reale di Toscana, principessa reale di Croazia e Slavonia, principessa reale di Germania e principessa imperiale del Sacro Romano Impero dal 1755 al 1770, Duchessa di Berry e Delfina di Francia dal 1770 al 1774 e regina di Francia dal 1774 al 1792.

La Regina Maria Antonietta di Francia fu processata dal Tribunale Rivoluzionario il 14 ottobre 1793 e morì sulla ghigliottina al culmine della Rivoluzione francese a Parigi il 16 ottobre 1793.



mercoledì, ottobre 15, 2014

Regina Maria Antonietta

La "repubblica del Terrore" uccide la Regina Maria Antonietta

16 ottobre 1973

La rivoluzione francese è il germe della instabilità patologica delle repubbliche, del declino della società moderna e atto fondatore del moderno totalitarismo

Regina Maria Antonietta di Francia nacque a Vienna il 2 novembre 1755, fu processata dal Tribunale Rivoluzionario il 14 ottobre 1793 ed uccisa a Parigi il 16 ottobre 1793.

Re Luigi XVI fu processato e giustiziato il 21 gennaio del 1793. Le sue ultime parole furono: “Muoio innocente di tutti i crimini di cui mi accusano; perdono coloro che hanno causato la mia morte e spero che il mio sangue non debba mai ricadere sulla Francia”.

Il processo di Maria Antonietta è memorabile per le calunnie e le falsità recitate.
La Regina fu addirittura accusata di aver abusato sessualmente del proprio figlio, persino Robespierre andò su tutte le furie quando lo seppe.

La Regina Maria Antonietta ebbe diverse opportunità di fuggire, ma si rifiutò di farlo senza la sua famiglia, e soffrì di fame, malattie e abbandono.

L'esito del processo era già stato deciso dal Comitato di Salute Pubblico e la regina fu dichiarata colpevole di tradimento nel primo mattino del 16 ottobre, dopo due giorni di lavori.
Tornata nella sua cella, compose una lettera consegnata alla sua cognata Madame Elisabetta, nella quale afferma la sua coscienza, la sua fede cattolica e i suoi sentimenti per i suoi figli.

Il 16 ottobre 1793 con le mani legate dietro la schiena, attraversa le strade di Parigi su un carretta, sale i gradini che portano alla ghigliottina. Giunta sulla fatidica Place de la Révolution (oggi de la Concorde), rifiutò di farsi aiutare a scendere dal carro e salì i gradini con coraggio e serenità.
Giunta al patibolo inavvertitamente calpesta il piede del boia: "Mi scusi," disse, cortesemente.
Si inginocchia per un istante e pronuncia una preghiera a metà udibile, poi alzandosi e guardando verso le torri del Tempio, "Saluto, ancora una volta, i miei figli", dice. "Vado a ricongiungermi con vostro padre."

Il boia Sanson afferra la testa della regina per i capelli per brandirla alla folla gridando:"Viva la repubblica". ..
Improvvisamente, nessuno più urla, basta insulti. Allo spettacolo pietoso la folla in silenzio si disperde in fretta....
Il corpo regale, una volta famoso per la bellezza e lo splendore, viene buttato sul prato del cimitero della Madeleine, con la testa tra le gambe, e sepolta più tardi.

In questa vicenda la Regina Maria Antonietta dimostra le sue insospettate forza d'animo, fierezza, coraggio e lealtà.
Al contrario, i giacobini "democratici.. !?" che la uccisero in nome della umanità e dei "diritti dell'uomo", hanno dimostrato la loro meschinità, malafede e cattiveria.




martedì, gennaio 21, 2014

Luigi XVI di Francia ucciso dai repubblicani

Il 21 gennaio 1793 Re Luigi XVI venne ghigliottinato in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese.

Ricordo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
"Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia."
In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).

La ghigliottina è stato lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.

Questo evento è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che va contro la Natura e l'Uomo.
Quasi sempre la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese che sperimentò ed anticipò gli orrori poi ripetuti dal comunismo.

La brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una nuova società dove i capisaldi sono un odio verso la Religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del Passato e il culto della dea ragione, e tutto questo ha prodotto uno Stato totalitario che indottrina la società.
La repubblica francese ha sperimentato per la prima volta la dittatura terroristica, il genocidio politico, che pretende di imporre il culto della dea ragione, l'unica in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

Il processo al Re fu una delle più commoventi tragedie della Storia.
Se il Re risultava innocente, logicamente erano i rivoluzionari ad essere colpevoli: la sua condanna era necessaria per giustificare la Rivoluzione e il mito (falso) della repubblica .

Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui: "in una repubblica un Re senza corona è utile per due sole cose: o per turbare la tranquillità dello Stato ed abbattere la libertà o per fortificare l'una e l'altra", diceva Robespierre.
"E' necessario condannarlo a morte immediatamente, in virtù del diritto di insurrezione".
Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just:
"Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

Ci sono forte analogie della rivoluzione francese con il comunismo di stampo sovietico, uno stato totalitario che controlla il popolo con il terrore, omicidi delle famiglie regnanti, attacchi contro i religiosi, utilizzo della guerra per militarizzare e purgare la società, sacralizzazione della violenza, dalla ghigliottina al Gulag.

D'altronde Lenin considerava il bolscevico come il perfetto giacobino : «La ghigliottina non era che uno spauracchio che spezzava la resistenza attiva. Questo non basta. Noi non dobbiamo solo spaventare i capitalisti, cioè far loro dimenticare l’idea di una resistenza attiva contro di esso. Noi dobbiamo spezzare anche la loro resistenza passiva».

mercoledì, ottobre 16, 2013

Repubblica uccide Maria Antonietta

La Regina Maria Antonietta ghigliottinata

Atto fondatore del moderno totalitarismo
La rivoluzione francese è il germe della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

16 Ottobre 1793

Regina Maria Antonietta di Francia nacque a Vienna il 2 novembre 1755 e uccisa a Parigi il 16 ottobre 1793.

Re Luigi XVI fu processato e giustiziato nel gennaio del 1793.
Regina Maria Antonietta fu processata dal Tribunale Rivoluzionario il 14 ottobre 1793.

Il processo di Maria Antonietta è memorabile per le calunnie e le falsità recitate.
La Regina fu addirittura accusata di aver abusato sessualmente del proprio figlio, alla quale non ci credono nemmeno le pescivendole presenti al processo e pagate per scaldare il clima con i loro insulti. Si pensi che persino Robespierre andò su tutte le furie quando lo seppe. I suoi avvocati facevano da comparsa, terrorizzati dai giacobini.

Maria Antonietta soffrì di fame, malattie e abbandono. La Regina ebbe diverse opportunità di fuggire, ma si rifiutò di farlo senza la sua famiglia.

L'esito del processo era già stato deciso dal Comitato di salute pubblico e la regina fu dichiarata colpevole di tradimento nel primo mattino del 16 ottobre, dopo due giorni di lavori.
Tornata nella sua cella, compose una lettera consegnata alla sua cognata Madame Elisabetta, nella quale afferma la sua coscienza, la sua fede cattolica e i suoi sentimenti per i suoi figli.

Il 16 ottobre 1793 con le mani legate dietro la schiena, attraversa le strade di Parigi su un carretta, sale i tredici gradini che portano alla ghigliottina. Giunta al patibolo inavvertitamente calpesta il piede del boia: "Mi scusi," disse, cortesemente. Si inginocchia per un istante e pronuncia una preghiera a metà udibile, poi alzandosi e guardando verso le torri del Tempio, "Saluto, ancora una volta, i miei figli", dice. "Vado a ricongiungermi con vostro padre." 

Il boia Sanson afferra la testa della regina per i capelli per brandirla alla folla gridando: "Viva la repubblica". .. Improvvisamente, nessuno più urla, basta insulti. Allo spettacolo pietoso la folla in silenzio si disperde in fretta....

Il corpo regale, una volta famoso per la bellezza e lo splendore, adesso viene buttato sul prato del cimitero della Madeleine, con la testa tra le gambe, e sepolta più tardi.

In questa vicenda la Regina Maria Antonietta dimostra le sue insospettate forza d'animo, fierezza, coraggio e lealtà.
Al contrario, i giacobini "democratici" che la uccisero in nome della comune umanità e dei "diritti dell'uomo", hanno dimostrato la loro meschinità, malafede e cattiveria.




domenica, gennaio 20, 2013

Rivoluzione francese

Luigi XVI Re di Francia, Re Cattolico e Martire,
ucciso per giustificare la Rivoluzione e per far nascere il mito (falso) della repubblica.

Il 21 gennaio 1793 Re Luigi XVI venne ghigliottinato in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

La ghigliottina è stato lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.
Infine ricordiamo quello che disse il Re ai francesi prima di essere ucciso:
Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.
In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).
Il Papa Pio VI, nell'allocuzione al Concistoro, considerò la morte di Luigi XVI come un vero martirio, poiché la sua morte fu una conseguenza del furore satanico e anti-cattolico della Rivoluzione.

Rivoluzione francese
L'uccisione del Re di Francia ci ricorda le atrocità compiute dai rivoluzionari e ci insegna quanto siano violente e sanguinose le origine della repubblica francese.

Questo evento è stato l'inizio del perverso percorso della Storia che ci ha portato verso la decadenza nella quale viviamo adesso, una società che spesso va contro la Natura e l'Uomo.
Quasi sempre la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese che sperimentò ed anticipò gli orrori poi ripetuti dal comunismo.
La brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

La Rivoluzione francese è il primo radicale tentativo di costruire una nuova società dove i capisaldi sono un odio verso la religione cattolica e la Monarchia, l’annientamento del passato e il culto della dea ragione, fino ad imporre uno Stato capace di totalizzare la società.
Questo stato "totalitario" ha sperimentato per la prima volta la dittatura terroristica, il genocidio politico, il culto della ideologica, che pretende di imporre a tutti il culto della dea ragione, l'unica in grado di garantire "la felicità degli uomini sulla terra" (cfr. "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino")

Con i moti rivoluzionari francesi nasce il "Mito della Repubblica" e con l'uccisione del Re il sogno della rivoluzione si trasforma in totalitarismo .
Una volta abolita la Monarchia, la figura del Re era imbarazzante per i rivoluzionari e quindi la Rivoluzione aveva necessità di liberarsi di lui:
"in una repubblica un Re senza corona è utile per due sole cose: o per turbare la tranquillità dello Stato ed abbattere la libertà o per fortificare l'una e l'altra", diceva Robespierre.
"E' necessario condannarlo a morte immediatamente, in virtù del diritto di insurrezione".

Lo Stato d'animo dell'iniquo processo al Re Luigi XVI è ben espresso dalla frase di Saint Just:
"Non vogliamo giudicare il Re, vogliamo ammazzarlo".

Il processo al Re fu una delle più commoventi tragedie della Storia.
Se il Re risultava innocente, logicamente erano i rivoluzionari ad essere colpevoli: la sua condanna era necessaria per giustificare la Rivoluzione e il mito (falso) della repubblica .

Insomma nelle sue spinte propulsive la Rivoluzione Francese ha determinato quel "totalitarismo politico" (ora si usa l'espressione "politicamente corretto") che ha causato falsi miti come l'ideologia, il materialismo, il comunismo, il progresso ...

sabato, gennaio 21, 2012

Luigi XVI Re di Francia

I repubblicani uccidono Luigi XVI Re di Francia.

Il 21 gennaio 1793 non è solo l'occasione per ricordare il martirio di re Luigi XVI ma ci ricorda le origini sanguinosa della repubblica francese, le atrocità rivoluzionarie e il genocidio della Vandea, e molto di più: la lenta ma inesorabile distruzione della società, il massacro dei valori, il percorso perverso della Storia.

Insomma la brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

Spesso la repubblica prende il potere con la violenza, e il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese, durante la quale i giacobini sperimentarono ed anticiparono gli orrori del comunismo.

La ghigliottina fu lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.

Infine ricordiamo quello che disse il Re  ai francesi prima di essere ucciso:
Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.

In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).

domenica, ottobre 16, 2011

Repubblicani uccidono Maria Antonietta

Regina Maria Antonietta

La regina di Francia, Maria Antonietta, uccisa dai giacobini della rivoluzione francese.

16 ottobre 1793

La Regina fu imprigionata alla "Concergierie" e custodita in una cella buia, umida, e sorvegliata giorno e notte dalle guardie.
Il 12 ottobre al Tribunale Rivoluzionario la Regina subì un processo farsa, dove la sentenza di morte era già decisa prima di cominciare.
Il giorno precedente l’esecuzione, la Regina ricevette “l’assoluzione e la benedizione” dal curato imprigionato in una cella davanti alla sua.

Il 16 Ottobre 1793 Sua Maestà la Regina di Francia e Navarra, Maria Antonietta d'Asburgo Lorena, a bordo di una carretta sgangherata, fu condotta in Place du Carrousel, salì i gradini del patibolo con grande compostezza e regalità. e si fermò di fronte alla ghigliottina con le mani legate dietro la schiena.

Dopo aver ascoltato con grande dignità la sentenza che la condanna a morte, alle ore 12,15 la Regina, con una regale fierezza, attende l'esecuzione, muore e viene accolta da Dio.

La rivoluzione francese è il germe della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.

Tributo a Maria Antonietta, Regina di Francia


venerdì, gennaio 21, 2011

Luigi XVI ucciso dai repubblicani francesi

La repubblica del terrore uccide Luigi XVI Re di Francia.

21 gennaio 1793

La brutale morte di Re Luigi XVI è ancora oggi il riflesso della instabilità patologica delle repubbliche e del declino della società moderna.


Dopo essere stato arrestato e processato dalla Convenzione Nazionale, Luigi XVI di Francia fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793, ritenuto colpevole di aver cospirato contro la libertà pubblica e la sicurezza generale.

Prima di essere ucciso, il Re rivolgendosi ai francesi affermò:
Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.

In seguito Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).

Ricordiamo anche la Consorte, Regina Maria Antonietta, e il loro figlio, Re Luigi XVII (1793-95), vittime della rivoluzione francese, nonché l'eroica e fedele Maria Teresa Luisa di Savoia Carignano , Principessa Lamballe.

Spesso la repubblica prende il potere con la violenza.
Il caso più famoso ed eclatante è la repubblica francese, durante la quale i giacobini sperimentarono ed anticiparono gli orrori del comunismo.

La ghigliottina fu lo strumento fondamentale della repubblica francese, tanto che il binomio rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva e nella memoria storica.
Da qualche parte ho letto che il numero di persone ghigliottinate durante la Rivoluzione francese varia da 17.000 a 40.000 e si ritiene che i tre quarti di quelle persone uccise erano innocenti.

La repubblica genera terrore....

giovedì, dicembre 23, 2010

Ritrovata la testa di Enrico IV

Ritrovata la testa di Enrico IV, il re di Francia che nel 1598 pose fine alle guerre di religione emanando l’Editto di Nantes che garantiva la libertà di culto ai protestanti.
Nel 1793 alcuni rivoluzionari della repubblica francese saccheggiarono le tombe dei re e mutilarono i resti che furono poi gettati in una fossa.Fu allora che il cranio di Enrico IV fu tagliato dal resto della salma, poi venduto all’asta più volte e conservato fino ad oggi in collezioni private.


Un team di scienziati francesi, guidati dal medico legale Philippe Charlier, ha autenticato il teschio del sovrano riscoperto nel 2008 in un pensionato francese, dove era custodito anonimamente.L'annuncio del ritrovamento è stato pubblicato dal ''British Medical Journal'', che parla di una scoperta sensazionale, destinata a far riapparire altre reliquie reali dimenticate.

L'analisi del cranio di Enrico IV, in buono stato di conservazione con capelli e barba, ha fatto emergere diversi tratti distintivi: una piccola macchia scura di undici millimetri di lunghezza appena sopra la narice destra, un foro nel lobo destro praticato per appendere un orecchino, come era di moda alla corte dei Valois, e una lesione ossea sopra il labbro superiore sinistro inferta al sovrano da Jean Chatel in un tentativo di omicidio il 27 dicembre.

Enrico IV , soprannominato «il buon re», venne pugnalato a morte il 14 maggio 1610 da un fanatico cattolico, François Ravaillac, durante una processione.

Il corpo del re, ucciso a 57 anni, fu seppellito nella basilica di Saint-Denis di Parigi, nelle tombe dove riposavano gli altri sovrani francesi.

Durante la Rivoluzione francese la sua tomba come altre fu oltraggiata: nel 1793 il sepolcro fu aperto e saccheggiato, il suo corpo gettato in una fossa comune.

Fu allora che il cranio fu tagliato dal resto della salma, poi venduto all’asta più volte e conservato fino ad oggi in collezioni private.

Nei secoli successivi, un cranio, ritenuto essere quello di Enrico IV, ebbe un'erratico destino: fu venduto all'asta o conservato in collezioni private.

Adesso che la testa sembra essere effettivamente quella di Enrico IV, probabilmente tornerà, insieme ai resti profanati degli altri sovrani, nella cripta dove riposò per quasi due secoli.

Gioisce l'erede del defunto, il principe Louis di Borbone, duca d'Angiò, che ha detto:
"La testa di Enrico IV è un patrimonio nazionale", e ha chiesto che la testa del Re di Francia sia sepolta nella basilica di Saint Denis di Parigi, dove riposano i sovrani francesi.



Link
Duc d'Anjou : La tête d'Henri IV est un patrimoine national

giovedì, gennaio 21, 2010

Luigi XVI Re di Francia, Re Cattolico e Martire


Luigi XVI di Francia (23 agosto 1754 - 21 gennaio 1793).
Sospeso ed arrestato durante l'insurrezione del 10 agosto, venne processato dalla Convenzione Nazionale, trovato colpevole di tradimento col nemico, e ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Luigi venne arrestato ufficialmente il 13 agosto 1792. Il 21 settembre 1792, l'Assemblea Nazionale dichiarò che la Francia era una repubblica.

Luigi venne processato (dall'11 dicembre 1792) e accusato di alto tradimento. Venne condannato a morte (17 gennaio 1793) per ghigliottina con 361 voti favorevoli, 288 contrari e 72 astenuti.

Re Luigi XVI venne ghigliottinato davanti ad una folla festante il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

Il Re rivolgendosi ancora una volta ai francesi affermò: Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.

Papa Pio VI lo elevò a martire (Enciclica Quare lacrymae).
Nel ricordo di Luigi XVI, nulla di patetico o di nostalgico, nulla può oscurare il fulgore di un uomo credente e di un Re che la Storia celebra.

sabato, ottobre 17, 2009

Regina Maria Antonietta uccisa dai repubblicani giacobini


Duecento e sedici anni fa la regina di Francia, Maria Antonietta, fu assassinata dai criminali repubblicani giacobini in Place de la Revolution (Parigi).
16 ottobre 1793

La mattina del 16 ottobre Maria Antonietta, vestita di bianco, venne portata fuori dalla prigione e fatta salire sul carro dei condannati a morte. Le avevano tagliato malamente i capelli fino alla nuca, e legato le mani dietro alla schiena.Salì con tranquillità sul patibolo.

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, (Vienna, 2 novembre 1755 – Parigi, 16 ottobre 1793), fu arciduchessa d'Austria, principessa reale di Ungheria, principessa reale di Boemia, principessa reale di Toscana, principessa reale di Croazia e Slavonia, principessa reale di Germania e principessa imperiale del Sacro Romano Impero dal 1755 al 1770, Duchessa di Berry e Delfina di Francia dal 1770 al 1774 e regina di Francia dal 1774 al 1792; morì sulla ghigliottina al culmine della Rivoluzione francese.

martedì, gennaio 20, 2009

Rivoluzione francese ed il comunismo


Luigi XVI di Francia (23 agosto 1754 - 21 gennaio 1793)
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Luigi venne arrestato il 13 agosto 1792. Il 21 settembre 1792, l'Assemblea Nazionale dichiarò che la Francia era una repubblica.
Luigi venne processato (dall'11 dicembre 1792) e accusato davanti all'Assemblea Nazionale di alto tradimento. Venne condannato a morte (17 gennaio 1793) per ghigliottina con 361 voti favorevoli, 288 contrari e 72 astenuti.

Re Luigi XVI venne ghigliottinato il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde.

Il Re rivolgendosi ancora una volta ai francesi affermò: Muoio innocente di tutti i crimini che mi sono imputati. Perdono i responsabili della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia.

Ricordiamo questo sovrano.

Il binomio Rivoluzione-ghigliottina è divenuto inscindibile nella coscienza collettiva.
Dal punto di vista politico la ghigliottina è stato lo strumento fondamentale della repubblica francese .

I rivoluzionari della repubblica francese uccisero tutti coloro che si opposero (il genocidio vandeano), fu un periodo di terrore.
Molte le analogie della repubblica francese con i totalitarismi del Novecento, soprattutto del comunismo di stampo sovietico.