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sabato, ottobre 19, 2019

Re del Marocco perdona la giornalista

Il re del Marocco perdona la giornalista accusata di aborto illegale e relazione sessuali fuori dal matrimonio

16 ottobre 2019

Sua Maestà il Re del Marocco, Mohammed VI, ha concesso la grazia alla giornalista Hajar Raissouni incarcerata con l’accusa di “aborto illegale” e “relazioni sessuali fuori dal matrimonio”. 

Hajar Raissouni era stata arrestata il 31 agosto e condannata ad un anno da un tribunale di Rabat.

Il Ministero della giustizia ha annunciato che il provvedimento di clemenza sarà esteso anche al ginecologo e al fidanzato, condannati rispettivamente a due anni e un anno di reclusione, così come all'anestesista e all'assistente medico.

La giornalista, redattrice del quotidiano Akhbar al Yaoum, ha sempre negato di avere abortito, sostenendo di essersi curata per una perdita di sangue interna, testimonianza sostenuta in aula anche dal suo ginecologo. 
La condanna aveva sollevato polemiche nel Marocco, con numerose manifestazioni davanti al Parlamento e raccolte di firme, fino alla decisione presa dal sovrano.

Con un comunicato ufficiale il re del Marocco ha concesso la grazia reale poiché la donna e il suo partner desideravano creare una famiglia in conformità con la legge marocchina, perdono concesso "nonostante l'errore che potrebbero aver commesso". 

Nel comunicato stampa il ministero ha spiegato che il perdono reale "rientra nel quadro della misericordia di Sua Maestà".






Contessa di Wessex in Kosovo

La contessa di Wessex sostiene i sopravvissuti alla violenza sessuale in Kosovo

17 ottobre 2019

La contessa di Wessex è stata in Kosovo dove ha incontrato sopravvissuti, famiglie, organizzazioni caritative ed enti governativi sul tema della violenza sessuale a seguito del conflitto nel 1998-1999.

La contessa di Wessex ha visitato il centro di riabilitazione del Kosovo per le vittime di torture, ed ha incontrato sopravvissuti e familiari che hanno partecipato ad un recente studio su come il trauma è passato tra le generazioni.

La contessa di Wessex ha fatto visita al Heroinat Memorial dove ha deposto fiori in ricordo dei "sacrifici fatti dalle donne durante e dopo il conflitto e quindi ha  parlato con i sopravvissuti per ascoltare le loro storie.

La Contessa ha anche partecipato ad una conferenza e nel suo discorso ha detto ai sopravvissuti : "Le loro storie sono strazianti e il loro dolore è ancora così evidente, ma quello che è impressionante è il loro coraggio e determinazione. Non riesco a immaginare quanto sia stato difficile per loro e le loro famiglie ricostruire le loro vite seguendo tali traumi. Per me il loro messaggio era che, nonostante il coraggio che hanno dovuto trovare in se stessi per andare avanti, hanno un disperato bisogno di più aiuto, sostegno e giustizia."

Infine, Sofia ha fatto visita al Palazzo di Giustizia di Pristina per conoscere come il sistema giudiziario del Kosovo sostiene i sopravvissuti e li aiuta a perseguire con successo i loro aggressori.

Il secondo giorno in Kosovo, la contessa di Wessex ha incontrato i leader religiosi, che stanno prendendo provvedimenti per aiutare i sopravvissuti alla violenza sessuale.
In seguito la contessa ha incontrato i soldati britannici schierati nella forza NATO - KFOR per aiutare a sostenere e mantenere la pace nel paese.


venerdì, ottobre 18, 2019

Eugenio di Savoia

356° anniversario della nascita del Principe Eugenio di Savoia.

18 ottobre 1663


Il Principe Eugenio di Savoia nacque a Parigi, il 18 ottobre 1663, e morì a Vienna, il 21 aprile 1736

Eugenio, principe di Savoia-Carignano e conte di Soissons, è stato un generale italiano naturalizzato austriaco al servizio degli Asburgo (Sacro Romano Impero), divenendo presto comandante dell'esercito imperiale. All'ultima battaglia aveva 72 anni.

Ebbe numerosi soprannomi : Principe Sole, Marte senza Venere, Gran Capitano, il nobile cavaliere, re degli onesti.

Fu uno dei migliori strateghi del suo tempo e con le sue vittorie e la sua opera di politico assicurò agli Asburgo e all'Austria la possibilità di imporsi in Italia e nell'Europa centrale e orientale.

Nel 1706 guidò le truppe che liberarono Torino dall'assedio francese ed in seguito al successo fu nominato dall'Imperatore governatore del ducato di Milano. Fu anche governatore dei Paesi Bassi. Eugenio era un amante delle arti e della lettura e la sua collezione di 15.000 volumi è tuttora conservata all'Hofburg.

La sua residenza ufficiale e il famoso Palazzo del Belvedere, una magnifica costruzione, connubio tra barocco italiano e mitteleuropeo, dove lui riceveva visite diplomatiche e manteneva rapporti epistolari con generali e regnanti di molti stati europei.

Il suo corpo fu tumulato nella cattedrale viennese di Santo Stefano, ed il cuore, per volere dei Savoia, nella cripta della Basilica di Superga