Il re del Marocco perdona la giornalista accusata di aborto illegale e relazione sessuali fuori dal matrimonio
16 ottobre 2019
Sua Maestà il Re del Marocco, Mohammed VI, ha concesso la grazia alla giornalista Hajar Raissouni incarcerata con l’accusa di “aborto illegale” e “relazioni sessuali fuori dal matrimonio”.
Hajar Raissouni era stata arrestata il 31 agosto e condannata ad un anno da un tribunale di Rabat.
Il Ministero della giustizia ha annunciato che il provvedimento di clemenza sarà esteso anche al ginecologo e al fidanzato, condannati rispettivamente a due anni e un anno di reclusione, così come all'anestesista e all'assistente medico.
Il Ministero della giustizia ha annunciato che il provvedimento di clemenza sarà esteso anche al ginecologo e al fidanzato, condannati rispettivamente a due anni e un anno di reclusione, così come all'anestesista e all'assistente medico.
La giornalista, redattrice del quotidiano Akhbar al Yaoum, ha sempre negato di avere abortito, sostenendo di essersi curata per una perdita di sangue interna, testimonianza sostenuta in aula anche dal suo ginecologo.
La condanna aveva sollevato polemiche nel Marocco, con numerose manifestazioni davanti al Parlamento e raccolte di firme, fino alla decisione presa dal sovrano.
Con un comunicato ufficiale il re del Marocco ha concesso la grazia reale poiché la donna e il suo partner desideravano creare una famiglia in conformità con la legge marocchina, perdono concesso "nonostante l'errore che potrebbero aver commesso".
Nel comunicato stampa il ministero ha spiegato che il perdono reale "rientra nel quadro della misericordia di Sua Maestà".